RIFORME, SÌ AL CANGURO IN SENATO

Redazione

Il senatore Pd Roberto Cociancich scrive un secondo emendamento "canguro" all'art.21 del ddl Boschi. Una proposta di modifica (la 21.200) che, riscrivendo l'articolo che riguarda l'elezione del capo dello Stato, farebbe decadere tutti gli altri emendamenti. "E' un altro emendamento canguro", denuncia Loredana De Petris. Minoranza Pd in fermento.

In Aula al senato era passato il canguro, l'emendamento firmato dal Dem Roberto Cociancich in grado di far decadere tutti gli altri all'articolo 1. Proteste dai banchi dell'opposizione che hanno accusato, tra l'altro, il senatore di essere un 'prestanome' di un maggiorente del Pd. L'ok è arrivato con 20 voti di scarto con 177 sì, 57 no e 2 astenuti. L'Aula, dopo aver approvato l'articolo 1 con 172 sì è passata, dunque, all'articolo 2, il cuore della riforma, che affronta la composizione del Senato.

Intanto secondo quanto si apprende da fonti Senato, il governo starebbe per presentare un emendamento all' art.2 del ddl Boschi che eviterebbe i 6 voti segreti annunciati ieri da Grasso. Interpellato sul punto però il sottosegretario Pizzetti non conferma: "Stiamo valutando". Anche sull'eventuale testo del governo ci dovrebbe essere il voto segreto ma, si osserva, sarebbe uno solo non 6.

"Non ci sarà nessun emendamento del governo all'art. 2 del ddl". A confermarlo è il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi al termine di una riunione di maggioranza sulle riforme. Ma il governo non ha mai preso in considerazione tale ipotesi? "Ho detto che non ci sarà nessun emendamento del governo, poi si valutano tante cose..".

Con la vittoria sull'articolo uno e l'accordo sull'art. 2 comma 5 il passaggio più difficile – quello che più preoccupava il governo sugli tabella 29 e 32 – è stato brillantemente superato e si fa un grande passo avanti. Lo ha spiegato, secondo quanto si apprende, Matteo Renzi ai suoi.