Bracciano, 23 enne minaccia di morte i genitori con un coltello

BRACCIANO (RM) – Un 23enne italiano, già con precedenti per tentato omicidio, è stato arrestato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Bracciano per maltrattamenti in famiglia, minaccia aggravata, tentata estorsione e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Non appena rientrato a casa in stato di
alterazione psico-fisica, il giovane si è presentato dai genitori per
pretendere l’ennesima somma di denaro: 150 euro per acquistare dosi di droga.

Purtroppo, il ragazzo ha mal digerito il
rifiuto della madre e dopo aver impugnato un coltello da cucina, ha iniziato a
minacciarla di morte.

E’ stata proprio la vittima a chiamare i
Carabinieri, dopo essere riuscita ad allontanarsi dall’abitazione, per sfuggire
alle violenze.

Alla vista dei militari, il giovane ha dato in
escandescenze e, in un ulteriore impeto d’ira, si è scagliato, ancora con
l’arma in pugno, contro gli stessi.

Fortunatamente e con non poche difficoltà, i
Carabinieri sono riusciti a schivare i fendenti ed hanno disarmato l’aggressore
e lo hanno bloccato.

Dagli accertamenti successivi è emerso che
analoghe condotte estorsive andavano avanti da tempo e che il ragazzo, già nel
2015, aveva accoltellato un coetaneo per futili motivi.

Dopo l’arresto è stato accompagnato presso il
carcere di Civitavecchia.

ff




Bracciano, gravi accuse rivolte ai Carabinieri, Enti e professionisti. Solidarietà dal Comune: “No a strumentalizzazioni scorrette”

BRACCIANO (RM) – Dichiarazioni improponibili e deliranti provengono da un articolo firmato da una signora la quale mette “sotto accusa” molteplici Enti e autorità tra cui l’Ater, il Comune di Bracciano, le cooperative Quadrifoglio ed Omnia e addirittura i Carabinieri della Stazione di Bracciano.

Carabinieri accusati di fare “orecchie da mercante” e di “inerzia”

I militari sono stati accusati di aver fatto “orecchie da mercante” e di “inerzia” rispetto una problematica sollevata da una signora di 68 anni con problemi motori e di salute che lamenta la presenza di barriere architettoniche nel palazzo dell’Ater dove alloggia. Il titolo fuorviante parla addirittura di “disabili ignorati”. E poi prosegue con un altro vocabolo affatto degno di essere commentato: “lo scandalo del palazzo Ater”.

Scandalo? Ignorati? Quello che si ignora in tutta questa storia è la deontologia giornalistica e la conoscenza delle competenze in capo ai vari Enti. Un’ accusa gravissima, gratuita e priva di fondamento rivolta verso l’Ente locale e che lede l’immagine stessa del Comune di Bracciano, dell’Arma dei Carabinieri, dell’Ater e delle cooperative che ogni giorno impegnano il personale nell’assistenza alle persone in difficoltà.

È una sequela di affermazioni diffamanti, scorrette e che ignorano totalmente la privacy delle persone a tal punto da citare addirittura il nome dell’assistente sociale del Comune di Bracciano incolpata anch’essa di “non aver messo in atto azioni tali da arrivare, dopo anni di attesa, alla messa a norma dell’edificio”.

“Da quando l’Assistente Sociale – dichiara l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bracciano Roberta Alimenti – deve ritenersi responsabile anche di adeguamenti strutturali alla palazzina dell’Ater? L’assistente sociale è stata forse ascoltata da chi ha scritto una serie disdicevole di accuse? Assolutamente no, in barba alla necessità di fornire un contradditorio a chi viene ingiustamente accusato. Perdipiù, la signora che vive nella palazzina Ater, è in carico ai Servizi Sociali da anni ed è sempre stata accolta e sostenuta rispetto ai suoi bisogni. E’ beneficiaria di un servizio di assistenza domiciliare che prevede ad oggi, rispetto agli interventi professionali condivisi con la stessa, il disbrigo di pratiche esterne e la spesa. Stiamo facendo il possibile ma non ci piegheremo ad essere messi quotidianamente sotto accusa perché i Servizi Sociali vanno rispettati e non tempestati di solleciti anti costruttivi e richieste impossibili da soddisfare. Pur non essendo competenza del Comune è stata comunque trasmessa anche una nota all’Ater sulla questione. Condanniamo pertanto simili strumentalizzazioni e questa volta non vogliamo rimanere in silenzio rispetto ad accuse così gravi e diffamanti”

“I Servizi Sociali – afferma la Dottoressa Silvia Tarquini, Assistente Sociale al Comune di Bracciano – lavorano quotidianamente in rete con enti gestori e servizi socio sanitari del territorio effettuando una lettura attenta dei bisogni delle persone in difficoltà, al fine di progettare degli interventi di aiuto professionali a loro favore che sono condivisi con l’utente stesso e che coinvolgono anche una responsabile azione da parte dei familiari che dovrebbero integrare la dovuta e giusta assistenza domiciliare che il Comune fornisce e che spetta di diritto a chi è in difficoltà. Tutto ciò nel rispetto delle risorse economiche a disposizione e della necessità di garantire ai ogni cittadino la possibilità di accedere ai Servizi Sociali che devono essere impiegati per tutti i cittadini di Bracciano. Dopo questo articolo accusatorio cosa rimane? Noi continueremo a lavorare come sempre fatto, per sostenere le persone in difficoltà. Ci dispiace che anche la stessa signora che ha denunciato la sua condizione sia poi rimasta vittima di una strumentalizzazione giornalistica”.

“L’assistenza sociale – ha dichiarato il Sindaco Armando Tondinelli – è una priorità per la nostra Amministrazione e per gli assessori che ogni giorno si dedicano al servizio pubblico. Pertanto condanniamo fortemente la strumentalizzazione fuorviante e scorretta che fortunatamente proveniene da un solo soggetto e non dai giornalisti di testate locali e nazionali impegnati ogni giorno a fare il proprio dovere con responsabilità.
Non a caso consegneremo presto al giornalista Paolo Borrometi, che con le sue inchieste ha colpito duramente la mafia, la cittadinanza onoraria della nostra Città per ribadire che in questo Comune dimora il concetto di legalità e valori universali espressi tramite un esempio civico fondamentale per la nostra Comunità. Chi ha scritto non ha certo dato prova di esempio di deontologia e professionalità verificando prima di tutto l’attendibilità delle notizie che pubblica nel suo sito e interpellando le persone citate nell’articolo per permettere un contraddittorio e una maggiore completezza d’informazione che arriva ai cittadini ovvero ai lettori che meritano di essere destinatari di una corretta informazione. La nostra porta – conclude il primo cittadino – è sempre aperta per un chiarimento con la signora autrice dello scritto che forse la prossima volta avrà la sensibilità di ascoltare tutti i soggetti che mette “sotto accusa”.




Bracciano, in manette 60enne per furto e tentata estorsione

BRACCIANO (RM) – I Carabinieri della Stazione di Bracciano hanno arrestato un 60enne italiano con l’accusa di furto in abitazione e tentata estorsione ai danni di un anziano del posto.

Alcuni giorni fa, l’uomo, approfittando dell’amicizia che lo legava alla vittima, si è presentato a casa di quest’ultimo e, approfittando di un momento di distrazione, gli ha rubato il libretto postale della pensione ed i documenti d’identità.

Nella mattinata di ieri, tentando una vera e propria estorsione, ha contattato telefonicamente il suo amico e offrendogli la possibilità di tornare in possesso del maltolto previo pagamento di 500 euro in contanti, dandogli appuntamento alla consegnargli alla stazione ferroviaria di Bracciano per la consegna del “riscatto”.

Purtroppo per lui, a quell’appuntamento, si sono presentati i Carabinieri che, grazie alla segnalazione di un parente della vittima, lo hanno bloccato prima che avvenisse lo scambio. Durante la perquisizione, il 60enne è stato trovato in possesso di tutti i documenti rubati e di una pistola giocattolo, priva di tappo rosso.

La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita alla vittima e il suo “amico” è stato arrestato e posto ai domiciliari in attesa di processo.




Bracciano, rubano i computer della scuola: identificati grazie ad un “graffito”

BRACCIANO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Bracciano, a seguito di un furto di computer perpetrato nell’istituto scolastico “Giovanni Bosco”, hanno denunciato 2 persone per “furto”.

Nella notte di venerdì, la segnalazione è partita dal Vice Preside. Ignoti, poco prima, erano entrati nei locali della scuola ed avevano asportato alcuni pc portatili, utilizzati come strumento didattico durante le lezioni.

Rapido l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Bracciano, che poche ore dopo i fatti hanno identificato e denunciato i 2 ladri: due ragazzi italiani, residenti nella zona, che, tra l’altro, abitavano a poca distanza da quell’istituto scolastico. Gli strumenti multimediali sono stati successivamente rinvenuti nell’abitazione di uno dei due colpevoli.

Nonostante l’assenza di telecamere e di testimoni, i militari sono riusciti a risalire ai colpevoli, grazie ad un piccolo “graffito” disegnato su uno dei banchi della scuola, durante l’azione delittuosa; i carabinieri hanno riconosciuto quella scritta quale firma di un “writer”, identificato 4 mesi prima, sempre nel comune di Bracciano. Tutto il materiale recuperato è stato subito riconsegnato al Vice Preside.




Anguillara, stabilimenti balneari: denunciate 21 persone per violazioni edilizie

Red. Cronaca

ANGUILLARA (RM) – Esercizio di attività commerciale senza concessione demaniale. Questo il reati che viene contestato a 21 titolari di stabilimenti balneari ad Anguillara e per alcuni anche quello di abusi edilizi. Si concludono quindi le indagini portate avanti dalla Compagnia dei carabinieri di Bracciano con la collaborazione della Polizia Municipale di Anguillara e del personale specializzato della Regione Lazio, dopo numerosi sopralluoghi ed accertamenti edilizi.

Lo scorso 21 luglio gli uomini dell'Arma insieme alla Polizia locale e agli operatori dell'ex Ardis, avevano effettuato un primo blitz sul lungo lago di Vigna di Valle ad Anguillara. E l'operazione congiunta era stata effettuata al fine di verificare la regolarità degli stabilimenti balneari nonché degli esercizi commerciali che insistono nella zona balneare. Resta quindi ancora oggi irrisolta la vicenda, che si trascina da anni, delle concessioni degli arenili di Vigna di Valle ad Anguillara da parte della Regione Lazio e che ora, per 21 titolari, proseguirà nelle aule del Tribunale.




BRACCIANO, PROCURA: IL SINDACO PENSA AL "COMPLOTTO POLITICO"

di Ivan Galea

Bracciano (RM) – Bufera giudiziaria sull'amministrazione comunale di Bracciano, guidata dal sindaco Pd Giuliano Sala, dopo che all'alba di giovedì 26 novembre è scattato il blitz dei carabinieri della Compagnia di Bracciano presso la sede del Comune e presso gli uffici e le abitazioni  di 17 persone, tra cui imprenditori locali, indagate dalla Procura di Civitavecchia per reati contro la pubblica amministrazione.

Le perquisizioni sono state ordinate dal sostituto Procuratore della Repubblica presso la Procura di Civitavecchia dr. Lorenzo Del Giudice e sono state effettuate al fine di acquisire la documentazione relativa le varie procedure di affidamento per i lavori pubblici degli ultimi anni al fine di verificarne  la correttezza. 
Con tutta probabilità nel fascicolo della Procura anche la presunta irregolarità del protocollo.

Lo scorso 9 ottobre su questo quotidiano abbiamo evidenziato come la sequenza degli atti, così come risulta dallo storico dell’Albo Pretorio del Comune di Bracciano per gli anni 2011-2012-2013, denoti la mancanza del numero degli atti per ben due documenti oltre al fatto che non si comprende la logica di inserimento degli atti stessi sull'Albo Pretorio rispetto la numerazione delle pagine. Evidenziavamo quindi il fatto che le pagine dell'Albo Pretorio del Comune di Bracciano non corrisponderebbero alla effettiva consequenzialità delle date, con il risultato di una scarsa chiarezza nel comprenderne la logicità.

"Aspettiamo fiduciosi l'esito delle indagini della Procura – commentano dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento – confidando nel lavoro della Procura affinché vengano portate alla luce le varie vicende che hanno caratterizzato l'amministrazione comunale di Bracciano negli ultimi anni."

Il sindaco di Bracciano Giuliano Sala: “piena fiducia nella Magistratura” .  L’amministrazione comunale di Bracciano, a seguito del clamore suscitato dai controlli e perquisizioni dei carabinieri nel Palazzo Comunale, in alcune abitazioni di indagati e nei loro studi privati su disposizione della Procura di Civitavecchia, intende tranquillizzare i cittadini riguardo la normale continuità dell’azione amministrativa ed esprimere la sua piena fiducia nei confronti della Magistratura affinché venga fatta chiarezza assoluta in merito alle vicende oggetto delle indagini.  Trattandosi di circostanze ora al vaglio della Magistratura, l’amministrazione si riserva di riferire nelle sedi opportune in merito alle contestazioni sollevate. Il procedimento è ad oggi alla fase delle indagini preliminari.
 
“Senza entrare nel merito – sottolinea il sindaco Giuliano Sala – mi spiace constatare che l’amministrazione continui ad essere nel mirino per vicende non connesse tra loro. Pur non credendo alla teoria del complotto è evidente che in questi ultimi mesi l’amministrazione che guido, democraticamente eletta, è oggetto di una attenzione straordinaria che può far pensare all’obiettivo di rovesciare la giunta per via giudiziaria. Malgrado gli attacchi che da più parti ci giungono – aggiunge Sala – è nostra intenzione non cedere alle molte pressioni, restando alla guida di Bracciano. Siamo convinti che la Magistratura saprà chiarire ogni cosa”.




BRACCIANO: SGOMINATA BANDA DI CRIMINALI

Redazione
Bracciano (RM)
– Alle prime luci dell’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Bracciano, con l’ausilio del Nucleo Carabinieri Cinofili di Roma – Santa Maria di Galeria, hanno dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Civitavecchia nei confronti di 4 soggetti, già conosciuti alle Forze dell’Ordine, indagati – a vario titolo – per spaccio di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, detenzione illegali di armi e munizioni nonché lesioni personali, tutti reati commessi nell’area del Comune di Bracciano.

Avviata nel settembre 2014, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Civitavecchia e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitavecchia, l’attività investigativa ha permesso di acclarare la responsabilità di un 38enne in ordine al reato di spaccio di sostanze stupefacenti, perlopiù del tipo “cocaina”, il quale, in collaborazione con altri due arrestati e mediante atti intimidatori con l’uso di armi da fuoco, tentava di estorcere denaro a clienti assuntori di droga che non pagavano.

L’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative emerse, ha disposto la misura cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti, di età compresa tra i 34 e 55 anni, e la misura del divieto di dimora nei confronti di un altro giovane di 34 anni, tutti residenti in Bracciano.
L’indagine, avviata nel settembre 2014 a seguito del danneggiamento di un’autovettura attinta da colpi d’arma da fuoco, ha permesso di acclarare che la parte offesa, residente a Bracciano, aveva contratto debiti con uno dei quattro arrestati per motivi riconducibili all’acquisto di sostanze stupefacenti.
La conseguente attività, anche di natura tecnica, ha ricostruito le dinamiche criminose e accertato che tre di loro detenevano illegalmente armi da fuoco, che non esitavano ad utilizzare sia per intimorire i soggetti debitori sia per assicurarsi il predominio nella gestione dei traffici illeciti nella zona del Comune di Bracciano.
Nel corso dell’indagine, protrattasi sino al febbraio 2015 sono state sequestrate numerose dosi di sostanze stupefacenti nonché vario munizionamento dello stesso calibro di quello utilizzato per il danneggiamento della citata autovettura.
 




TREVIGNANO ROMANO: ARRESTATI 3 PREGIUDICATI TRA CUI UN ARTIGIANO DEL POSTO

Redazione
Trevignano Romano (RM)
– I Carabinieri della Compagnia di Bracciano, nel corso di un’attività d’indagine finalizzata alla repressione della produzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato in flagranza di reato 3 persone, tutte pregiudicate, tra cui un artigiano trevignanese ed un disoccupato originario di Calcata (VT), con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti.
All’alba di stamane, nel corso di mirate perquisizioni, i Carabinieri della Stazione di Trevignano Romano hanno “scovato” i tre soggetti, che nelle campagne a ridosso del lago di Bracciano, hanno messo in piedi una vera e propria coltivazione in grande stile, allestita nella proprietà del più giovane del gruppo, un 33enne disoccupato residente a Trevignano Romano.

La perquisizione ha permesso di rinvenire oltre 5,5 Kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, opportunamente suddivisi in confezioni da circa 250 gr l’una, circa 150 gr di sostanza stupefacente del tipo hashish, un bilancino di precisione e materiale occorrente al confezionamento.
Visti gli elementi a carico dei tre, nonché la gravità del reato ed il quantitativo di sostanza stupefacente, sono scattate immediatamente le manette. La droga e tutto il materiale relativo alla commissione del reato è stato sequestrato.
Gli arrestati, come disposto dal Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Civitavecchia, sono stati accompagnati presso l’omonima Casa Circondariale.
 




RIGNANO FLAMINIO: I CARABINIERI DI BRACCIANO SEQUESTRANO LA DROGA DELLO "SBALLO"

Redazione

Rignano Flaminio (RM) I Carabinieri della Compagnia di Bracciano hanno arrestato sei persone (4 uomini, di cui uno di nazionalità polacca, e 2 donne e dall’età tra i 20 e 40 anni, tutti già conosciuti alle forze dell’ordine) con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bracciano, congiuntamente con quelli della Stazione di Rignano Flaminio, a conclusione di un’accurata attività volta a contrastare il fenomeno dello spaccio, hanno bussato alla porta di una villa sita in località Selva Grande, del Comune di Sant’Oreste, dove i sei dimorano.

Durante la meticolosa perquisizione personale e domiciliare sono stati rinvenuti 3 kg di sostanza stupefacente denominata “SPEED”, suddivisa in tre panetti da un chilo circa ciascuno all’interno di un frigorifero, nonché ulteriori involucri della medesima sostanza nascosta all’interno delle stanze da letto e tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria i sei sono stati arrestati e sono stati tutti condotti nel carcere di Roma Rebibbia, mentre la droga e tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato.

Lo SPEED è una nuova e pericolosa droga formata da anfetamine che si assume per via orale, endovenosa o per inalazione e causa una grave dipendenza.
 




FL3, VITERBO-CESANO-ROMA: TRENI ROTTI IN STAZIONE: SCATTA LA PROTESTA DEI PENDOLARI

Luca Pagni

Bracciano (RM) – A Bracciano il treno delle 6.32 proveniente da Viterbo è giunto rotto alle 6.55 sul primo binario. Il diretto delle 6,59 è arrivato ed è stato fermo 20 minuti all'ingresso della stazione per entrare poi in stazione sul secondo binario. I pendolari esasperati hanno occupato il primo ed il secondo binario. Il locale sul terzo binario è carico ma non lo fanno partire, perché il diretto avrebbe la precedenza.  Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno fatto sgomberare i pendolari dai binari. I militari hanno preso le generalità dei manifestanti che avevano occupato i binari per trasmetterle alla Polfer. Intanto gli altoparlanti della stazione annunciano ritardi dei treni da e per Viterbo a causa dell'occupazione dei binari da parte dei pendolari. Un responsabile di linea ha fatto sapere che incontrerà i rappresentanti dei pendolari in mattinata.




ANGUILLARA, CASO FEDERICA MANGIAPELO: SI ATTENDE RISULTATO AUTOPSIA

Chiara Rai

Anguillara (RM) – Nelle prossime ore, nell'istituto di medicina legale di Roma dovrebbe essere eseguita l'autopsia di Federica Mangiapelo, la ragazza trovata morta sul lungolago di Vigna di Valle ad Anguillara,  disposta dalla procura della Repubblica di Civitavecchia. L’esame autoptico darà quindi una prima risposta ai quesiti che restano ancora insoluti. Per avere gli esiti degli accertamenti tossicologici che determineranno anche la eventuale presenza di alcol o droghe  si dovrà attendere ancora un paio di settimane. “Finché non avremo i risultati – riferiscono gli inquirenti – non possiamo escludere nessuna ipotesi". I carabinieri stanno indagando su alcuni aspetti poco chiari della vicenda: Al momento della ipotetica caduta Federica era da sola? E nel caso fosse stata insieme al fidanzato e gli amici perché nessuno di loro l'ha soccorsa e non ha dato l'allarme? Intanto sono state trovate cinque croci di legno all'esterno del Cuba Libre, un locale distante circa 100 metri dal luogo in cui è stato trovato il corpo della ragazza. La presenza delle croci fa supporre che nel locale, chiuso in questo periodo dell'anno, possa essersi svolta una festa di Halloween. Una donna che abita nelle immediate vicinanze del locale ha però riferito di non aver notato nessun movimento e di non aver sentito musica. I genitori della ragazza hanno dato l’allarme alle prime ore del giorno. E Marco Di Muro, fidanzato di Federica, insieme ad alcuni amici è stato visto da testimoni andare in cerca della ragazza  verso l’alba, quando ormai era troppo tardi e senza avvertire immediatamente i Carabinieri. Ci sono tracce di Federica, “in un posto sulla Cassia bis”, vicino l’abitazione del ragazzo. Il fidanzato interrogato parla di incidente, ma nessuno l'ha soccorsa. Sul corpo della giovane nessun segno di violenza, ma un braccio rotto. Per capire le cause della morte si deve quindi attendere l'autopsia. Rispetto l'ipotesi della caduta accidentale, dal dirupo alto circa 4 metri, quello che non torna agli inquirenti, è soprattutto cosa è successo prima del decesso.  La vittima aveva avvisato i genitori che avrebbe festeggiato halloween con il fidanzato e gli amici non indicando però dove.

tabella PRECEDENTI:

01/11/2012 ANGUILLARA, CASO CADAVERE A VIGNA DI VALLE: IL CORPO DI FEDERICA IN ATTESA DELL'AUTOPSIA
01/11/2012 ANGUILLARA, RAGAZZA MORTA A VIGNA DI VALLE: I RACCONTI DEI CONOSCENTI E IL RETROSCENA FAMILIARE