Labico, rubano grondaie di rame da una villetta ma vengono bloccati dai carabinieri

LABICO (RM) – Continuano incessantemente i servizi di prevenzione e repressione di ogni tipo di reato da parte dei Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Colleferro, nei territori di competenza.

Nel weekend appena
trascorso infatti, i Carabinieri della Stazione di Labico, hanno arrestato due persone,
di 47 e 22 anni, già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti, sorpresi
a rubare le grondaie in rame da una villetta isolata nel comune di Labico.

Arrivati nei pressi
dell’abitazione a bordo di un’auto, i ladri si sono introdotti all’interno
della pertinenza esterna e hanno smontato le grondaie in rame, lunghe diversi
metri. I complici le hanno poi piegate e riposte nel bagagliaio
dell’autovettura, ma, nel momento di darsi alla fuga, hanno trovato di fronte i
Carabinieri che, allertati da alcuni abitanti di zona, sono intervenuti
bloccandoli.

I ladri di “oro rosso”
sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo,
dove il loro arresto è stato convalidato. Il 47enne è stato condannato a due
anni di reclusione mentre il 22enne ad un anno e un mese.

I Carabinieri di Labico
hanno notificato ai malfattori anche la misura di prevenzione del foglio di via
obbligatorio e non potranno far rientro nel comune di Labico, rispettivamente,
per tre e due anni.

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Colleferro, assiste allo scippo e insegue il ladro

COLLEFERRO (RM) – Aveva appena rubato la borsa di un’anziana signora ma i Carabinieri della Compagnia di Colleferro sono riusciti a bloccarlo ed arrestarlo. In manette è finito un 19enne, cittadino romeno residente nella provincia di Frosinone.

Il giovane ha notato una 80enne seduta su una panchina e si è avvicinato alle spalle sfilandole la borsa, contenente portafogli e documenti, per poi fuggire nelle vie limitrofe.  Le urla d’aiuto dell’anziana signora hanno fatto scattare l’allarme e un testimone si è messo subito all’inseguimento del ladro che è stato però bloccato dai Carabinieri che lo hanno incrociato lungo la via.

La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita alla vittima.

Ad esito del rito direttissimo presso il Tribunale di Velletri, l’arresto del giovane è stato convalidato e, in attesa di giudizio definitivo, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione in caserma.




Lanuvio, fa spesa gratis all’outlet di Valmontone

VALMONTONE (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato un 31enne di Lanuvio, con precedenti per reati contro il patrimonio, con l’accusa di furto aggravato all’interno del centro commerciale di Valmontone.

Il taccheggiatore, approfittando del notevole afflusso di clienti, è entrato in azione facendo razzia in un negozio di abbigliamento e calzature sportive. Grazie ai servizi di controllo predisposti e alla proficua collaborazione con il personale di vigilanza dell’outlet, unito alla tempestiva segnalazione dei responsabili dell’esercizio commerciale, che lo avevano notato aggirarsi con fare sospetto tra gli espositori, i Carabinieri della Stazione di Valmontone lo hanno immediatamente bloccato.

Nel suo zaino e sotto i suoi indumenti, il ladro aveva occultato numerosi capi, già privi del dispositivo antitaccheggio, del valore di oltre 300 euro.

La refurtiva è stata recuperata e restituita ai responsabili del negozio.
L’arrestato, a seguito del rito direttissimo, è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione in caserma. I Carabinieri della Stazione di Valmontone gli hanno anche notificato il divieto di ritorno nel Comune per 3 anni.




Valmontone, arrestato caporale bengalese: reclutava e sfruttava connazionali

Reclutava connazionali per poi sfruttarli nei campi dediti alla coltivazione di prodotti agricoli in provincia di Roma.

I Carabinieri della Compagnia di Colleferro, con la collaborazione dei colleghi del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Roma, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino bengalese di 46 anni, in regola con il permesso di soggiorno e con precedenti, perché accusato del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Il patrimonio informativo dei Carabinieri della Stazione di Valmontone, unito alle competenze specifiche dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Roma, in sintonia con l’ispettorato Territoriale del Lavoro di Roma, sotto la regia della Procura della Repubblica di Velletri, è stata posta in essere una certosina attività d’indagine che ha permesso di scoprire come il “caporale”, dopo aver reclutato quattro suoi connazionali, dai 24 ai 51 anni e tutti in regola con il permesso di soggiorno e incensurati, li impiegasse su un terreno agricolo affidato in concessione alla società di cui era amministratore di fatto, sottoponendoli a condizioni di sfruttamento approfittando dello stato di bisogno in cui versavano.

Le informazioni raccolte dai Carabinieri della Stazione di Valmontone hanno permesso di effettuare un’attività ispettiva nella cittadina romana dove in un terreno di 25000 mq destinato alla coltura di ortaggi misti e di canapa indiana, i militari hanno sequestrato due manufatti fatiscenti, senza pavimentazione, dove i quattro braccianti bengalesi erano costretti ad alloggiare privi di acqua e luce e delle più basilari condizioni d’igiene e sicurezza.

Grazie a lunghi appostamenti, di giorno e di notte, ai pedinamenti, all’escussione di testimoni, i Carabinieri hanno dimostrato come, per più di un anno, il “caporale” oltre ad impiegarli in “nero” pagandoli con un corrispettivo in denaro palesemente difforme alla retribuzione prevista dal CCNL di categoria, violasse le norme in materia di lavoro e sui riposi settimanali, nonché quelle in materia di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro snaturando di fatto il mercato in generale e la concorrenza nel settore.

I Carabinieri di Valmontone e del Nucleo Ispettorato del Lavoro nello specifico hanno certificato come i braccianti venivano impiegati infatti per undici ore consecutive al giorno e per sette giorni la settimana senza fruire del previsto riposo settimanale con un corrispettivo di meno di venti euro giornaliere, nonché non venivano sottoposti alla prevista visita medica preventiva di idoneità al lavoro.

Le condizioni disumane in cui versavano gli agricoltori sono state ampiamente dimostrate dai Carabinieri i quali hanno certificato come gli stessi, nel corso della stagione fredda, si rifugiavano presso il bar limitrofo per potersi “nutrire” di caldo sino alla chiusura dell’esercizio e per rifornirsi di acqua per le prime necessità sia alimentari che igieniche dato che in alternativa erano costretti ad utilizzare quella del torrente adiacente alla “baracca” fatiscente ove vivevano.

A tali accertamenti sono seguiti quelli di natura specifica. Nei confronti della società agricola che ometteva di adottare modelli di organizzazione e di gestione idonei e che ha indebitamente percepito innegabili vantaggi economici, i Carabinieri hanno sequestrato conti correnti per il valore di euro 73.500.

Per il caporale si sono aperte le porte del carcere di Velletri dove resta a disposizione dell’Autorità giudiziaria.




Valmontone, l’ex moglie non gli fa vedere i figli: 41enne perde il controllo e spacca tutto

VALMONTONE (RM) –  – I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato un 41enne di Artena, con precedenti, per i reati di danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo si era presentato in compagnia di un amico, in evidente stato di ebbrezza alcolica, dalla sua ex moglie per prelevare i figli. La donna, visto lo stato psico-fisico del 41enne, glieli ha negati e da qui ne è nata una violenta lite. A quel punto il 41enne si è scagliato contro la donna e l’ex suocero, minacciandoli ed insultandoli, rompendo tutto ciò che gli stava attorno. Dapprima il lunotto posteriore dell’autovettura dell’ex suocero e successivamente la vetrina di un negozio. Il tempestivo intervento dei Carabinieri della Stazione di Valmontone, supportati da altre due pattuglie della Compagnia e da un militare libero dal servizio, ha evitato peggiori conseguenze, riuscendo a bloccare ed a immobilizzare l’uomo violento. Il soggetto è stato accompagnato in caserma e trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia. Il giorno successivo il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto del 41enne e lo ha sottoposto all’obbligo di firma.




Artena, arrestato dai carabinieri pusher 42enne pregiudicato: l’uomo aveva finito di scontare una pena per lo stesso reato

ARTENA (RM) – I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato un 42enne italiano, originario di Lariano, disoccupato e con precedenti, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno notato il soggetto aggirarsi a piedi nel centro di Artena e al normale controllo da parte dei carabinieri è apparso subito nervoso. Nelle sue tasche alcune dosi di hashish pronte per essere spacciate. La successiva perquisizione scattata nella sua abitazione ha consentito di sequestrare un etto della stessa sostanza stupefacente, un bilancino di precisione e 150 euro in piccoli tagli, ritenuti provento della sua attività illecita.

L’uomo, che aveva finito di scontare la misura degli arresti domiciliari nel novembre dello scorso anno per analogo reato, è stato portato in caserma e, successivamente, posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. All’esito del rito direttissimo, l’attività dei Carabinieri è stata convalidata in attesa di giudizio definitivo. Le analisi della sostanza stupefacente hanno rilevato un forte principio attivo e dalla droga sequestrata si sarebbero potute ricavare 114 dosi destinate alla piazza artenese.




Colleferro: scompiglio tra passanti e automobilisti per una furibonda scazzottata tra 5 persone

COLLEFERRO (RM) – 5 persone in manette per mano dei Carabinieri di Colleferro in provincia di Roma. Un uomo e una donna italiani, due cittadini di nazionalità cinese e un cittadino del Bangladesh, tutti di età compresa tra i 24 e i 29 anni – con l’accusa di rissa aggravata. La coppia di italiani, dopo aver pranzato in un ristorante del centro di proprietà di uno dei cittadini cinesi, ha cercato di allontanarsi dal locale senza pagare il conto e, una volta scoperti dal proprietario e da due dipendenti – una connazionale e un cameriere del Bangladesh – li hanno raggiunti all’esterno dando vita dapprima a un’animata discussione, poi ad una furibonda scazzottata in mezzo alla strada che ha creato scompiglio tra passanti e automobilisti in transito.

I Carabinieri, giunti sul posto, hanno sorpreso i contendenti mentre erano ancora intenti a colpirsi a vicenda con calci e pugni, ma sono riusciti, con non poca fatica, a ripristinare l’ordine.

Sedata la rissa e riportata la calma, i cinque arrestati sono ricorsi alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’Ospedale di Colleferro per le lesioni subite nella zuffa e, successivamente, sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni in attesa del rito direttissimo. L’Autorità Giudiziaria di Velletri, dopo aver convalidato l’arresto, ha sottoposto i protagonisti della rissa all’obbligo di firma in caserma.

 




Colleferro: presi gli autori della rapina dello scorso gennaio

COLLEFERRO (RM) – I Carabinieri di Colleferro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 5 persone resesi responsabili, a vario titolo, del reato di rapina aggravata in concorso. Una persona è stata sottoposta alla misura degli arresti domiciliari e quattro all’ obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Si tratta di giovani di età compresa tra i 20 e i 18 anni, residenti nella provincia di Roma.

Il provvedimento è scaturito dalle indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Colleferro per risalire agli autori di una rapina avvenuta nel mese di gennaio scorso all’ interno di un esercizio di ristorazione di Colleferro. In particolare i cinque giovani, dopo aver aggredito il barman e colpito il titolare dell’ esercizio pubblico, hanno tentato di impossessarsi dell’ incasso, non riuscendoci solo grazie alle chiamate effettuate dagli avventori al numero di emergenza 112. Prima di darsi alla fuga però sottraevano il telefono cellulare al titolare dell’ esercizio pubblico.




Colleferro, estorsioni, botte e minacce: in manette i componenti della banda di spacciatori

 

Red. Cronaca

COLLEFERRO (RM)
– Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 11 persone, facenti parte di un sodalizio criminale, operante nel comune di Colleferro ), che spacciava droga, in molti casi anche a minorenni, e metteva in atto violente estorsioni, caratterizzate da gravi minacce e aggressioni fisiche, nei confronti di chi non pagava.


Degli 11 arrestati, 4 uomini, tre 20enni e un 50enne sono stati associati in carcere, mentre altre 7 persone, quattro uomini e tre donne, di età compresa tra i 20 e 30 anni, sono state sottoposte agli arresti domiciliari. Le ragazze del gruppo con il ruolo di “pusher”, in alcune circostanze nascondevano le dosi di stupefacente da vendere all’interno degli indumenti intimi.


Lo spaccio avveniva principalmente nei pressi di un “circolo” molto frequentato da adolescenti e giovani minorenni, per questo motivo ad alcuni indagati il Gip ha contestato anche l’aggravante di aver effettuato le cessioni di stupefacente in luogo destinato all’aggregazione dei giovani.
I provvedimenti sono scaturiti a conclusione di una complessa attività investigativa, avviata nel mese di dicembre 2014, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Velletri, dopo l‘arresto di tre pusher da parte di Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, delle Stazioni di Colleferro e Carpineto Romano. Le prime attività d’indagine svolte dai Carabinieri hanno consentito subito di delineare le responsabilità dei soggetti coinvolti e le attività di spaccio ben strutturate messe in atto.


Grazie alle attività tecniche eseguite, unitamente ai servizi di osservazione e controllo, i Carabinieri, già nel corso delle indagini, hanno potuto arrestare sei persone e sequestrare diverse centinaia di dosi di droga, tra cocaina, hashish e marijuana, segnalando alla Prefettura molti giovani quali “assuntori”.
Per l’operazione odierna sono stati impiegati circa 70 Carabinieri del Gruppo di Frascati supportati da unità cinofile del Nucleo Carabinieri Cinofili di Santa Maria di Galeria e da un elicottero del Nucleo Elicotteri del Raggruppamento Aeromobili dei Carabinieri di Pratica di Mare.
 




COLLEFERRO: SGOMINATA LA BANDA DI RAPINATORI ALBANESI

Red. Cronache
Colleferro (RM)
– Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, al termine di un’articolata attività investigativa, hanno eseguito una misura cautelare in carcere –emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della Procura della Repubblica– nei confonti di tre cittadini albanesi, rispettivamente di 24, 25 e 26 anni, dei quali due abitanti a Roma e uno a Colleferro, tutti già conosciuti alle forze dell’ordine, per il reato di rapina e furto aggravato in abitazione.

L’indagine è partita dopo il primo arresto degli stranieri, avvenuto in flagranza il 04 aprile 2015, durante una rapina in abitazione. Setacciando gli ambienti frequentati dai tre e grazie all’analisi delle telefonate fatte in quella serata, nel mese di settembre 2015, i Carabinieri sono riusciti a identificare e arrestare un quarto complice, che aveva il ruolo di “basista” della banda. Ossia un cittadino albanese, di 26 anni, abitante a Colleferro, che aveva fornito le informazioni sulla vittima. In tale occasione, i militari hanno trovato numerosi attrezzi per lo scasso e alcune paia di guanti, probabilmente usati per non lasciare le impronte digitali durante i loro raid notturni. Gli investigatori grazie all’analisi dei tabulati telefonici e dei loro movimenti sono riusciti a riscostruire il loro modus operandi. In particolare è stato accertato che per effettuare i loro movimenti, i rapinatori utilizzavano una Audi A3 e una mercedes CLK.
Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di scoprire che la banda aveva commesso nel mese di marzo 2015, nel comune di Colleferro, tre colpi in abitazione e precisamente: il 13 marzo 2015, alle ore 03.30, all’interno dell’appartamento di un commerciante della zona, dove hanno sportato orologi di valore e vari oggetti in oro e per assicurarsi la fuga hanno colpito violentemente con un tavolino il propriatrio di casa; il 23 marzo 2015, si sono introdotti all’interno dell’appartamento di un artigiano di Colleferro e dopo aver asportato € 3.000 contanti, numerosi oggetti in oro e pietre preziose, sono scappati; il 29 marzo 2015 sono stati sorpresi mentre tentavano di forzare la portafinestra di un appartamento di un commerciante di Colleferro e una volta scoperti, per garantirsi la via di fuga, hanno aggredito il proprietario di casa colpendolo e ferendolo con un grosso cacciavite al braccio destro. In considerazione delle vittime prescelte e la sistematicità degli eventi criminosi i Carabinieri hanno ben delineato il profilo del “basista”, un cittadino albanese abitante a Colleferro, che ben conosce le loro abitudini e addirittura in alcuni casi abita nelle loro vicinanze.

Grazie a questa meticolosa  attività, i Carabinieri sono riusciti a disarticolare definitivamente la banda composta da quattro cittadini albanesi che nel tempo si era specializzata in rapine e furti in abitazione nella zona sud della provincia di Roma. Due degli arrestati al momento dell’esecuzione dell’ordinanza si trovavano già detenuti presso la casa circondariale di Velletri mentre per il terzo, che si trovava agli arresti domiciliari nel comune di Colleferro, si sono aperte le porte del carcere viliterno. Il quarto componente della banda, già arrestato in flagranza, è comunque indagato per il medesimo reato.
 




COLLEFERRO: TERRORIZZA L'AMICA DELLA EX FIDANZATA CON L'ACIDO MURIATICO

Red. Cronaca

Colleferro (RM) – Dopo un violento diverbio con un'amica dell'ex fidanzata, ha tirato fuori una bottiglia di acido muriatico e ha minacciato di gettargli addosso il contenuto. È accaduto ieri a Colleferro. L'uomo di 33 anni, bloccato da alcuni amici della vittima, si è dato subito alla fuga ma è stato raggiunto dai carabinieri della locale compagnia con ancora in mano la bottiglia di acido muriatico ed è stato arrestato.