ZAGAROLO, VALLE MARTELLA: 60ENNE DEL POSTO CON DUE COMPLICI TENTANO DI SCASSINARE L'UFFICIO POSTALE

Red. Cronaca
Zagarolo / Valle Martella (RM)
–  La scorsa notte i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati, hanno arrestato, per tentato furto aggravato, un 60enne del luogo, con precedenti. I militari sono intervenuti dopo che erano stati segnalati degli strani rumori provenire dall’ufficio postale della zona: l’autoradio che stava proprio perlustrando la zona per prevenire furti e rapine, a fari spenti si è rapidamente avvicinata e ha sorpreso tre uomini intenti a rompere la grata della finestra dell’Ufficio Postale. Al momento dell’intervento, due sono però riusciti a scappare a piedi, mentre il terzo è stato subito bloccato. Proseguono le indagini volte ad identificare i due complici datisi alla fuga. L’arrestato è stato accompagnato presso il Tribunale di Tivoli dove verrà giudicato con Rito direttissimo.




FRASCATI: CARABINIERI ARRESTANO 44ENNE CHE ABUSAVA DELLA FIGLIA E DELLA NIPOTE

Red. Cro.

Roma – I Carabinieri della Compagnia di Frascati hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal Tribunale di Roma – nei confronti di un cittadino romeno di 44 anni, ritenuto responsabile di abusi sessuali nei confronti della propria figlia e di una nipotina, oggi entrambe sedicenni.

La brutta vicenda  è stata scoperta dai Carabinieri di Frascati dopo una laboriosa ed intensa attività d’indagine scattata lo scorso 22 settembre quando la ragazza si allontanò da casa, facendo perdere le tracce. I genitori della ragazzina, infatti, si recarono in caserma per denunciarne la scomparsa, motivandola come conseguenza di una relazione sentimentale che la figlia aveva allacciato con un coetaneo che non vedevano di buon’occhio.

La realtà si è rivelata tutt’altra cosa quando i Carabinieri sono riusciti, in poche ore, a rintracciare la giovane. In un lungo dialogo avuto con i Carabinieri della Stazione Roma  Tor Bella Monaca, la figlia ha raccontato – in lacrime – che il suo allontanamento era il frutto dei continui abusi che era costretta a subire, ad opera del padre, sin dal 2013.

Con dovizia di particolari, in audizione protetta, la sedicenne ha raccontato che il papà era solito allungare le mani su di lei in casa quando la madre era assente, o a volte  in auto. Le successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di ricostruire i singoli episodi di violenza, scoprendo altresì che l’uomo non aveva abusato solo della figlia, ma anche di una nipote. Il romeno è stato accompagnato nel carcere di Regina Coeli e dovrà rispondere dell’accusa di violenza sessuale continuata aggravata.
 




ZAGAROLO: MUORE ACCOLTELLATO IN STRADA. INDAGANO I CARABINIERI DI FRASCATI

Redazione

Zagarolo (RM) – A Zagarolo in località Valle Martella un albanese di 28 anni è preso a coltellate nella serata di ieri verso le ore 20. L’uomo è deceduto all'ospedale di Tor Vergata dopo essere stato soccorso.
Il fatto è accaduto in via Mantegna dove a dare l'allarme è stato un passante che ha notato l’uomo sanguinante nei pressi della sua auto. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Frascati e il 118 che ha soccorso l'uomo trasportandolo al Tor Vergata, dove è morto per una profonda ferita al torace.
Sono in corso le indagini, che prenderanno in esame anche le immagini eventualmente disponibili dalla telecamere della zona. Al momento, pare che il 28enne non sia un residente della zona. I carabinieri di Frascati stanno cercando di capire come mai si trovasse a Zagarolo al momento dell'accoltellamento.
 




FRASCATI: SEQUESTRANO E RAPINANO 35ENNE GHANESE

Redazione
Frascati
– I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati, la scorsa notte, in zona Tor Vergata, hanno arrestato due cittadini nigeriani, di 30 anni, ed una loro connazionale di 23, con l’accusa di sequestro di persona a scopo di rapina e lesioni personali, ai danni di un 35enne ghanese.
Lo straniero è stato soccorso dai militari in via di Tor Forame, privo di sensi e con il volto sanguinante. In un attimo di lucidità, la vittima è riuscita a spiegare ai militari che era stato poco prima sequestrato, legato ad una sedia, mani e piedi picchiato per tutta la notte e poi abbandonato in strada da alcuni cittadini nigeriani, che abitavano poco distante da quel luogo, per rubargli 7mila euro che aveva portato con se per acquistare un furgone usato.

Le immediate indagini compiute dai militari, grazie anche agli indizi forniti dalla vittima, hanno permesso di individuare e bloccare 3 degli aggressori nella loro abitazione e a ricostruire anche le fasi precedenti il sequestro e la rapina.
Il 35enne aveva conosciuto da pochi giorni uno dei due uomini nigeriani, lo stesso che gli avrebbe dovuto vendere il furgoncino usato. I due si erano accordati per trascorrere insieme la serata, cenare e dormire a casa del venditore, poi si sarebbero recati assieme in un’agenzia a perfezionare la compravendita del furgone.
Una volta a tavola però, il giovane è stato circondare da 5 persone, tutti nigeriani che, armati di pistole e coltelli, lo hanno minacciato affinché consegnasse i soldi che aveva portato con se. Dopo averlo legato mani e piedi ad una sedia lo hanno picchiato per costringerlo a dire dove aveva nascosto i soldi fino a che perdeva conoscenza. Trovati i 7 mila euro i 5 aggressori lo abbandonavano in strada ancora con i polsi e le caviglie legati.

Dopo l’intervento dei militari la vittima è stata accompagnata presso il Policlinico di Tor Vergata dove i medici gli hanno diagnosticato profonde abrasioni a polsi e alle caviglie compatibili con una prolungata legatura e costrizione fisica.
Gli arrestati sono stati invece condotti presso le carceri di Regina Coeli e Rebibbia.

Le indagini dei Carabinieri di Frascati continuano per risalire ai due complici fuggiti con le armi ed i soldi della vittima.
 




FRASCATI: ARRESTATI PADRE E FIGLIO PER USURA

Redazione

Frascati (RM) –  Alle prime ore di oggi nei castelli romani i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati, coadiuvati da quelli delle Compagnie dipendenti, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura – nei confronti di 2 soggetti di etnia rom (padre e figlio), ritenuti responsabili di usura aggravata ed estorsione nei confronti di un imprenditore edile della zona S.M. (cl. 57).
Lo scorso 12 novembre i militari avevano arrestato 4 persone, tra cui i due dell’odierna operazione, perché avevano “strozzato” un commerciante romano costretto addirittura a vendere la propria attività e consegnare la propria abitazione per saldare gli interessi usurari maturati.
Nel corso delle indagini, che hanno portato all’odierno provvedimento cautelare, è emerso che i due arrestati, a fronte di un prestito iniziale di 40.000 euro, avevano costretto l’imprenditore edile a effettuare lavori di ristrutturazione del valore di 70.000 euro presso l’abitazione “acquisita” dalla prima vittima e a svendere la propria casa nel comune di Marino a 100.000 euro, a fronte di un valore pari almeno al doppio. Durante le indagini la vittima aveva negato di essere sotto usura temendo per la propria incolumità, essendo stata più volte minacciata e malmenata da uno dei due, pugile professionista, ex campione del mondo pesi medi WBC.
A fine novembre, una volta assicurati alla giustizia gli usurai, i carabinieri hanno nuovamente chiamato la vittima la quale, rassicurata dall’esito delle prime indagini, ha finalmente tirato un sospiro di sollievo e ha raccontato tutto l’accaduto. 
L’abitazione è stata sottoposta a sequestro preventivo e i due arrestati, già agli arresti domiciliari, sono stati colpiti da analogo provvedimento da scontare presso abitazione di parenti. Stante al pericolosità del pugile, al polso dell’uomo è stato applicato il braccialetto elettronico.
Gli inquirenti sperano che l’operazione di servizio porti anche altre vittime a convincersi che quella della legalità è l’unica strada da percorrere per poter uscire dalle “sabbie mobili” in cui si viene a trovare chiunque si rivolge al giro dell’usura.
 




FRASCATI: ALL'ALBA SCATTATA L'OPERAZIONE ANTIUSURA

Redazione

Frascati (RM) –  Alle prime luci dell’alba nella periferia sud-est di Roma e nei Castelli romani i Carabinieri del Gruppo di Frascati hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 soggetti (due donne e due uomini, tutti di etnia rom) ritenuti responsabili di usura aggravata nei confronti di un imprenditore romano titolare di un bar sulla via Tuscolana.

Le indagini hanno avuto inizio nell’agosto 2013, quando un commerciante 40enne romano si è presentato ai Carabinieri per denunciare episodi di usura in suo danno.

La vittima ha riferito di aver chiesto un prestito a una banca per poter rilevare il bar-tabacchi sito sulla Tuscolana. Non avendo ottenuto il prestito si è rivolto a una cittadina rom, riconducibile al “Clan Casamonica”. Il prestito iniziale di 20.000 euro, in breve tempo è divenuto insostenibile, con un tasso di interesse pari all’800% circa. La vittima è stata indirizzata dalla stessa creditrice a un’altra donna, della stessa famiglia, la quale lo ha “aiutato” a saldare il primo debito ma ha applicato ulteriori interessi usurari. Infine, schiacciato anche da questa, sono subentrati due personaggi, sempre di etnia rom, della zona di Albano Laziale, padre e figlio. Il figlio, pugile professionista, ex campione del mondo pesi medi, anche attraverso l’intimidazione fisica, ha costretto il commerciante alla restituzione di quasi 600.000 euro a fronte di un prestito iniziale di 140.000. Oltre ad incassare tutti i proventi dell’attività commerciale, ove la vittima da titolare era divenuto, di fatto, un semplice dipendente, si è fatto “consegnare” anche una villa in Albano Laziale attraverso un atto di vendita, di fatto a titolo gratuito.

La ricostruzione degli inquirenti ha consentito di accertare la veridicità del racconto della vittima che è così uscita dal vortice usurario in cui era piombata.

Oltre un anno di indagini, coordinate dalla Procura di Roma, hanno consentito di individuare compiutamente ben 4 usurai, nonché di tracciare le differenti responsabilità di ognuno.
Gli inquirenti sperano che l’operazione odierna porti anche altre vittime a convincersi che quella della legalità è l’unica strada da percorrere per poter uscire dalle “sabbie mobili” dell’usura.
Soddisfazione è stata espressa dalla Procura Capitolina per la brillante operazione che ha sferrato un duro colpo all’usura romana.
 




FRASCATI: “TORNO A CASA, UCCIDO TE E I NOSTRI FIGLI E MI TOLGO LA VITA, COSI’ STAREMO PER SEMPRE INSIEME”.

Redazione
Frascati (RM)
– Una brutta storia fatta di pesantissime minacce e mesi di paure è stata risolta dai Carabinieri della Compagnia di Frascati. Si tratta dell’ennesima vicenda di stalking che i militari si sono trovati a dover fronteggiare già dal mese di ottobre dello scorso anno, quando una donna romena di 46 anni si presentò in caserma per denunciare le minacce ricevute dal suo ex marito, anch’egli romeno di 39 anni, in quel periodo in Germania per motivi di lavoro. Proprio quel distacco consentì alla donna, già decisa a interrompere la relazione con il marito, da cui aveva avuto due figli, a formalizzare il tutto avviando le pratiche per il divorzio. In totale disaccordo con tale decisione, il 39enne scatenò la sua ira tempestando di messaggi la donna, dapprima velatamente minacciosi, poi con la più terribile delle promesse: “tornerò dalla Germania, ti troverò e ti ucciderò insieme ai nostri figli, poi mi toglierò la vita, così potremo stare insieme nell’aldilà”. La donna, inoltre, raccontò ai Carabinieri che già 13 anni era stata vittima del comportamento vessatorio del marito, che al culmine di una lite la cosparse di benzina minacciando di darle fuoco. Quando il Tribunale di Roma, accogliendo le richieste dei Carabinieri di Frascati, nel novembre 2013 ha emesso il provvedimento di carcerazione, l’uomo si è reso irreperibile riuscendo ad eludere tutti i tentativi di ricerche attivati sia in territorio nazionale che estero, facendo piombare ancor più nel terrore la donna, preoccupata per un eventuale improvviso ritorno dell’uomo. Nella notte, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Frascati sono riusciti ad intercettare l’uomo e ad ammanettarlo, mettendo la parola fine alla vicenda. Lo stalker è stato portato nel carcere di Regina Coeli dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 




FRASCATI: LITIGA CON LA COMPAGNA, LA MINACCIA, POI LA CHIUDE DENTRO UNA STANZA DI UN BED & BREAKFAST

Redazione

Frascati (RM) – La scorsa notte i Carabinieri della Stazione di Monte Porzio Catone, sono intervenuti in via Campo Gillaro, nel comune di Montecompatri, a seguito di una segnalazione giunta al pronto intervento 112, ed hanno arrestato con l’accusa di sequestro di persona e minaccia, un cittadino italiano, originario della regione Puglia, di 36 anni. L’uomo e la compagna, una ragazza italiana di 33 anni, insegnante, mentre si trovavano all’interno di B&B, hanno avuto l’ennesimo litigio scaturito da futili motivi. L’uomo dopo averla ripetutamente minacciata l’ha rinchiusa nella camera ed è uscito. Le urla della donna hanno attirato l’attenzione dei proprietari della struttura che hanno immediatamente contattato i Carabinieri. Solo dopo l’intervento dei militari, la donna è stata liberata mentre, il compagno, è stato rintracciato, ammanettato e portato in caserma. Il 36enne è stato trattenuto in caserma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo.
 




CASTELLI ROMANI – PRATONI DEL VIVARO: UN POMERIGGIO DI PANICO A LIETO FINE

Alberto De Marchis

Castelli Romani – Pratoni del Vivaro (RM) – Momenti di panico ai Pratoni del Vivaro nel cuore dei Castelli Romani, quando nel pomeriggio di domenica 4 maggio due bambine sono risultate disperse. La vicenda è iniziata nell'immediato pomeriggio presso il centro ippico del Vivaro situato nel cuore del Parco dei Castelli Romani, quando le due bambine si sono allontanate dai genitori probabilmente per andare alla scoperta del territorio e finendo sulla statale via dei Laghi dove sono state trovate, dopo un'ora di ricerche, da una pattuglia dei Carabinieri di Frascati su segnalazione di una famiglia di cittadini rumeni che avrebbe avvistato le due bimbe.

A dare l'allarme, subito dopo la scomparsa, la madre delle due bambine. Scattavano pressochè immediatamente le ricerche. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco con l'ausilio anche di un elicottero, i Carabinieri di Frascati comandati dal Capitano Giuseppe Iacoviello e a supporto i Carabinieri di Velletri comandati dal Capitano Davide Occhiogrosso. Fortunatamente la vicenda si è conclusa solo con un grande spavento.  




FRASCATI, CANONIZZAZIONE WOJTYLA E RONCALLI: ARRESTATO PERCHE' SINTONIZZATO SULLE FREQUENZE DELLE FORZE DELL'ORDINE

Redazione

Frascati (RM) – Un uomo di 42 anni, originario della provincia di Messina, con precedenti, è stato arrestato, il 26 sera, dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati perché scoperto mentre era in ascolto delle comunicazioni sulle frequenze radio riservate alle Forze dell'Ordine. I Carabinieri erano giunti presso il suo domicilio, in via Cisternole a Frascati, perché, visti i suoi precedenti specifici, c'era il fondato motivo di ritenere che detenesse armi. Invece, i Carabinieri lo hanno trovato all'ascolto sulle frequenze delle Forze dell'Ordine, con comunicazioni che riguardavano i servizi di bonifica relativi alla canonizzazione dei papi Wojtyla e Roncalli.
L'apparato radio è stato sequestrato e il 42 enne è stato arrestato e lasciato ai domiciliari in attesa del rito direttissimo che si terrà questa mattina presso il Tribunale di Velletri. L'arrestato, accusato di aver violato l'art. 617 bis del codice penale, rischia una pena da 1 a 4 anni di reclusione.




COLLEFERRO OPERAZIONE ANTIDROGA: TRA ROMA, LATINA E FROSINONE 13 ARRESTI PER 100 MILITARI DI FRASCATI IMPIEGATI

Redazione

Colleferro (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno disarticolato due sodalizi criminali dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina” e “hashish” con l’esecuzione di quattordici misure cautelari coercitive e numerose perquisizioni domiciliari, emesse dal GIP presso il Tribunale di Velletri, nelle provincie di Roma, Latina, Frosinone e l’Aquila. In particolare per 9 persone si sono aperte le porte del carcere, 4 sono state sottoposte agli arresti domiciliari e 1 all’obbligo di firma.
L’operazione è stata condotta questa mattina dalle prime luci dell’alba da circa 100 Carabinieri del Gruppo di Frascati supportati da unità cinofile di Ponte Galeria e da un elicottero del Centro di Pratica di Mare.

I provvedimenti sono scaturiti a conclusione di una complessa attività investigativa condotta dai Carabinieri di Colleferro, avviata verso la fine dell’anno 2012, sotto la direzione della Procura della Repubblica veliterna – dott. G. Taglialatela. Le attività tecniche eseguite unitamente ai servizi di osservazione e controllo hanno consentito agli investigatori di trarre in arresto cinque persone, di sequestrare circa 1000 dosi di stupefacente del tipo cocaina e hashish nonché di segnalare molti soggetti quali “assuntori”.
Gli odierni arrestati erano articolati in due distinti sodalizi criminali con base logistica nei comuni di Segni e Artena e operanti nella zona sud della provincia di Roma e nelle province di Latina e Frosinone. La “clientela” è risultata variegata per estrazione sociale ed età (da giovanissimi 20enni ad affermati professionisti 50enni).

In particolare il sodalizio operante in Segni si è caratterizzato per le modalità violente utilizzate per il “recupero” del denaro non corrisposto dai “clienti” inadempienti, paventando la disponibilità di armi clandestine. Aveva inoltre notevole efficacia ai fini del recupero dei crediti nei confronti dei giovani assuntori, la minaccia di chiedere i soldi direttamente ai genitori.

Due degli arrestati, un pregiudicato e un cittadino albanese di Valmontone, dovranno rispondere anche di sette furti in abitazione posti in essere fra Valmontone, Colleferro, Segni e Artena.
Tra le persone arrestate vi sono: due fratelli imprenditori, due operai e un gestore di Bar in Segni; due fratelli operai in Gavignano; un disoccupato e un cittadino albanese in Valmontone e infine quattro operai in Artena.