VIGEVANO: SMANTELLATA BANDA CRIMINALE IN STILE GOMORRA – VIDEO

Red. Cronaca

Vigevano (PV) – Un vero arsenale è stato sequestrato all'associazione per delinquere, che si ispirava alla fiction 'Gomorrà, smantellata dai carabinieri del Comando provinciale di Pavia. L'attività coordinata dal procuratore aggiunto Mario Venditti e diretta dai pm Mario Andrigo e Roberto Valli ha portato alla misura cautelare per 24 persone – 56 quelle indagate – ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi e alla commissione di estorsioni, incendi, attentati dinamitardi e rapine. In particolare vengono contestati, a vario titolo, 14 episodi fra detenzioni o cessioni illegali armi, cinque estorsioni, 21 incendi di cui quattro commessi a fini estorsivi, 14 per danneggiamento, tre per truffe in danno di compagnie assicurative. E ancora: sei danneggiamenti di cui la metà a fini estorsivi, 14 furti in abitazioni ed esercizi commerciali, tre tentate rapine a negozi, numerose truffe ai danni di compagnie assicurative mediante falsi incidenti, numerossissimi episodi di spaccio di droga. I componenti del gruppo che ha tentato di conquistare

Vigevano e la zona della Lomellina – "grazie ad una marcata penetrazione nel tessuto sociale e commerciale e con aderenze – secondo gli investigatori – in alcuni settori della pubblica amministrazione che ne hanno amplificato la pericolosità" – si vantavano dei loro misfatti con le amanti e con i figli che portavano sui luoghi dei reati «per ostentare il loro operato ai fini di indottrinamento». Durante gli arresti e le perquisizioni, ancora in corso, i militari hanno sequestrato una pistola calibro 7,65, un fucile 'a pompà e un fucile semiautomatico, tutti con matricola abrasa. Sequestrati anche altri quattro pistole e quattro fucili, sebbene denunciati come detenuti nell'abitazione del padre di uno degli arrestati, erano a casa di quest'ultimo.

 

L'operazione dei Carabinieri Nelle perquisizioni delle ultime ore i carabinieri di Pavia hanno sequestrato 20 piante e 300 grammi di marijuana, 60 dosi di cocaina e 150 grammi di hashish. E ancora: due targhe di auto risultate rubate, 6.000 euro in contanti e sei banconote da 50 euro false. Per il gip di Pavia gli arrestati – ora rinchiusi a Pavia, Vigevano, Voghera e San Vittore – sono stati considerati "concretamente e notevolmente pericolosi", trattandosi di persone che hanno agito all'interno di un contesto organizzato, "con ampia disponibilità di armi e che hanno dimostrato di aver fatto della commissione di delitti un'abitudine di vita". Durante l'indagine, che si è servita anche di intercettazioni, emerge tutto il linguaggio criminale: i 'cani con il guinzagliò erano le forze dell'ordine in divisa, i 'cani senza guinzagliò quelli in borghese. A testimoniare, secondo gli inquirenti, la «notevole pericolosità dell'associazione» c'è «l'elevato numero di armi di cui il gruppo ha avuto la disponibilità, precisamente non meno di ventisette armi da fuoco, talune delle quali clandestine e talune provento di furto». Un vero e proprio arsenale composto anche da armi di notevole capacità offensiva. L'operazione, che oggi ha portato a un ultimo atto, ha già consentito l'arresto in flagranza di 13 persone e la denuncia di altre tre, il recupero di nove pistole, un fucile semiautomatico, un fucile 'a canne mozzè, un fucile 'a pompà, quattro carabine con sistemi di precisione ottici, una penna-pistola, una bomba artigianale, migliaia di cartucce e proiettili, nonché passamontagna e maschere per compiere rapine. La stessa attività ha inoltre consentito complessivamente il sequestro di oltre due chilogrammi di marijuana, di 500 grammi di cocaina pura e di denaro in contante.




PAVIA: PRENDE A MARTELLATE IL PADRE

Redazione

Pavia – Siro Garlaschelli, di 50 anni, è stato aggredito dal figlio 23enne durante un raptus di follia avvenuto intorno alle 17.30 in un'abitazione di un paesino nei pressi di Stradella (Pavia). L'uomo, ferito al capo con delle martellate, si troverebbe in condizioni molto gravi. I carabinieri hanno subito fermato il giovane, che pare soffrisse di crisi depressive, per tentato omicidio.
E' stato il figlio, Luca Garlaschelli, a chiamare il 112. "Venite subito, ho ucciso mio padre", ha detto al telefono. Quando i carabinieri sono giunti, il giovane li aspettava sulla porta dell'abitazione. All'interno, sdraiato sul pavimento, c'era il padre.
Accanto all'uomo una mazzetta da muratore, con la quale il figlio lo ha colpito alla testa. Siro, di professione impiegato, è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Voghera: le sue condizioni sono gravissime.
Al momento dell'aggressione, in casa non era presente la moglie dell'uomo. Quando hanno ricevuto la telefonata, i militari hanno immediatamente allertato il 118. Le condizioni del padre sono subito parse critiche, a causa delle gravi ferite riportate.
 




CASTELLO D'AGOGNA: ARRESTATI DUE MALVIVENTI PER FURTO AGGRAVATO

Redazione

Castello d'Agogna (PV) – Nella serata del 1 maggio 2014, in Castello d’Agogna (PV), i militari del comando Stazione di Mortara, hanno arrestato nella flagranza del reato di furto aggravato  in concorso:
•    MARANGONI Carlo, nato a Milano cl. 1965, domiciliato a Castelnovetto (PV), celibe, disoccupato, pluripregiudicato;
•    MICELLI Carmen, nata a Milano cl.1969, domiciliata a Castelnovetto (PV), nubile, disoccupata, pregiudicata.

I due, dopo una visita medica effettuata presso il Policlinico S. Matteo di Pavia, si impossessavano delle chiavi dell’autovettura Peugeot 4007 di proprietà di un medico chirurgo 54enne di Villanterio (PV), lasciate dallo stesso sulla scrivania dello studio medico, asportavano la predetta autovettura parcheggiata all’interno dell’ospedale. Nel corso della fuga i malviventi, notavano che l’autovettura aveva un pulsante con la scritta “I” e incuriositi  da ciò e per comprendere quali informazioni potesse fornire, lo attivavano. Il pulsante invece, permetteva l’attivazione  dell’allarme collegato con i Carabinieri, con relativa localizzazione del veicolo in caso di incidente.

Pertanto la Centrale Operativa della Compagnia di Vigevano, al Comando del Cap. Rocco PAPALEO, ricevuto il segnale, contattava telefonicamente il medico, per comprendere cosa fosse accaduto e fornirgli l’eventuale soccorso. Il medico all’oscuro di tutto ed ancora impegnato nelle sue visite, andava a verificare lo stato del veicolo e così si accorgeva di aver subito un furto.  Le immediate ricerche effettuate dalle pattuglie dei militari della Compagnia di Vigevano, permettevano quindi di intercettare, poco dopo, la Peugeot sulla sp. 494 all’altezza di Castello d’Agogna (PV), che dopo un breve inseguimento, veniva fermata.  Nella circostanza MARANGONI Carlo, trovato alla guida, veniva immediatamente fermato mentre MICELLI Carmen veniva invece raggiunta nelle campagne circostanti dove aveva cercato di dileguarsi fuggendo a piedi. La successiva perquisizione personale operata nei confronti del citato MARANGONI, permetteva di rinvenire, in una tasca dei pantaloni,  un coltello a serramanico che veniva sottoposto a sequestro. Nella circostanza il prevenuto veniva deferito in stato di libertà per il porto di armi od oggetti atti ad offendere ai sensi dell’art. 4 legge 110/1975. L’ispezione veicolare consentiva invece di riscontrare che l’abitacolo  dell’autovettura era stato oggetto di alcuni danni arrecati dai rei che venivano  deferiti in stato di libertà per il reato di danneggiamento ai sensi dell’art 635 c.p..  I successivi accertamenti effettuati sul conto del MARANGONI, permettevano di appurare che lo stesso  era  sprovvisto della patente di guida e quindi di deferirlo ai sensi dell’art. 116 del CDS. I due malviventi venivano arrestati e trattenuti in attesa del rito direttissimo fissato per la giornata odierna.