Carpineto Romano: disavventura di una ragazza sul monte Semprevisa

CARPINETO ROMANO (RM) – Era partita per un’escursione in solitaria sui Monti Lepini, ma, al calare del sole, ha perso l’orientamento e non è riuscita a riprendere il sentiero che l’avrebbe riportata alla propria auto.
Una brutta avventura quella capitata a una 25enne di Gavignano che è stata rintracciata, dopo 3 ore di ricerche, dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro.
La ragazza, partita in mattinata dalla piana della Faggetta a bordo della sua mountain bike, sul Monte Semprevisa – nel territorio di Carpineto Romano – una volta resasi conto di non avere più punti di riferimento, presa dal panico, ha fatto partire il primo SOS contattando il “112”.

I Carabinieri della Stazione di Carpineto Romano, stabilito un contatto telefonico con la l’escursionista e grazie alla conoscenza dell’area dei Monti Lepini, sono riusciti a intuire la
posizione in cui si trovava e insieme al personale della locale Protezione Civile hanno fatto scattare l’intervento di soccorso in località “Acqua della Chiesa”.
Impaurita e infreddolita, ma fortunatamente incolume, la 25enne è stata dapprima trasportata nella sede del Comando Stazione Carabinieri di Carpineto Romano, poi, in serata, accompagnata alla sua autovettura.




CARPINETO ROMANO: TUTTO PRONTO PER IL FESTIVAL DELLA COMPLESSITA'

Redazione

Carpineto Romano (RM) – Quest’anno, dopo Tarquinia e Viterbo,Carpineto Romano farà da cornice alla IV edizione del  Festival della Complessità.Il Festival non è un convegno, non è un incontro tra  esperti; non ci sono complicate teorie da spiegare. È un modo diverso di fare e condividere cultura. In dieci conversazioni propone ai partecipanti un’esperienza irripetibile e l’idea che poche cose sono semplici e che un filo invisibile collega fatti, vicende, passato, presente e futuro delle persone, delle società e di tutto ciò che vive sul nostro pianeta.Questa IV edizione vuole condividere una riflessione su alcuni problemi di questa nostra epoca di globalizzazione in cui il destino di ciascuno appare dipendere dal destino di tutti gli altri e essere collegato a un tutto incomprensibile.

Oggi tutto sembra tradirci. La scienza, il progresso, il benessere che abbiamo conquistato appaiono come rivoltarsi contro di noi e generare inquinamento, conflitti, crisi economica, corruzione, solitudine, malattie inguaribili.Forse dobbiamo ricominciare a porci delle domande: la globalizzazione ci sta rubando la nostra identità? Internet è davvero il futuro? Possiamo imparare ancora dal nostro passato e dalla natura? Che significa fare salute? È ancora possibile uno sviluppo per i territori che abitiamo? Ha senso parlare di valori e beni comuni? Siamo davvero liberi di pensare e di sperare? Viviamo tempi in cui è difficile orientarsi e guardare in avanti: forse è necessario che ricominciamo. Ma non da zero, ma da dove siamo. Diciamo, parafrasando l'indimenticabile Troisi, che Ricominciamo da tre. 




CARPINETO ROMANO, IL SINDACO SI APPELLA AL MINISTRO PER I BENI CULTURALI: IL CARAVAGGIO TORNI AL MUSEO DELLA REGIA DEI VOLSCI

 

Redazione

Carpineto Romano (RM) – Il Comune di Carpineto Romano chiede l’intervento del Ministro per i Beni Culturali e Turismo Massimo Bray affinché “il San Francesco in meditazione, opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio, torni definitivamente a Carpineto Romano, per essere esposta nel Museo della Reggia dei Volsci” – la richiesta arriva dal primo cittadino Quirino Briganti, che nel corso di una lunga intervista rilasciata ad un blog chiede l’intervento del titolare del dicastero ai Beni culturali e al turismo.

La tela, affrescata nel ‘600 e custodita fino agli anni ’60 del secolo scorso in una chiesa del comune in provincia di Roma, “è stata trasportata nella Capitale per i dovuti restauri ed è ritornata a Carpineto solo nel settembre del 2010 per dieci giorni, poi quando non è in giro per mostre si trova in deposito a Palazzo Barberini” – spiega il sindaco. “La sala del Museo della Regia dei Volsci dispone di tutti i requisititi per poterla ospitare definitivamente, chiediamo quindi al Ministro di intervenire, anche perché fino ad ora non abbiamo mai ricevuto risposte”  afferma il primo cittadino.




CARPINETO ROMANO, IL PAESE A PORTATA DI CLICK

 Redazione

Carpineto Romano (RM) – Ventuno giovani carpinetani, un unico gruppo si è formato per promuovere il territorio su web e attrarre un turismo più corposo e qualificato in zona, considerate le potenzialità del territorio e il bisogno di nuova occupazione che la comunità richiede.

Il progetto è stato voluto e sponsorizzato dal sindaco Quirino Briganti ed è stato realizzato da Impresa Insieme che è la società di consulenza che lavora per l’Associazione dei Comuni della provincia di Roma denominata AS.TE.R. (www.associazionedeicomuniaster) a cui Carpineto aderisce da alcuni anni.

Presso la sala del centro sociale degli anziani “Silvio Carpeto”, il gruppo di giovani ha presentato alla comunità locale il frutto dei primi mesi del proprio lavoro, visibile in tutto il mondo all’indirizzo www.marketing.territoriale.it e cercando il Comune di Carpineto.

I giovani hanno cominciato a descrivere il borgo e la sua storia, l’ambiente e i percorsi naturalistici, i musei e i pittori, le musiche popolari, i ristoranti e i piatti tipici, i prodotti caratteristici del territorio e il percorso della Via Francigena, il Pallio della Carriera e gli Enti che si occupano di promuovere lo sviluppo locale. Un lavoro enorme fatto in poco tempo e con grande entusiasmo. I giovani hanno infatti ottenuto già un grande contributo dalle persone del paese, ma hanno chiesto che questa collaborazione continui e si allarghi per rappresentare sempre meglio l’offerta culturale e turistica che il paese è capace di esprimere.

Qui sta proprio l’originalità dell’iniziativa intrapresa. Utilizzando la metodologia della formazione-intervento, i giovani si sono trasformati in un gruppo coeso di progettisti dello sviluppo ed hanno dedicato tempo e  passione a lavorare assieme per il benessere del territorio.

Il sindaco Briganti ha elogiato i giovani, il prof. Renato Di Gregorio, il dott. Salvatore Paruta e la dott.ssa Maria Mancini, che hanno seguito i giovani trasferendo loro la metodologia di intervento.

Egli ha poi voluto sottolineare alcuni aspetti fondamentali per il successo della strategia di sviluppo locale gestito con una logica “glocale” : il rapporto stretto che ci deve essere tra cultura e turismo, la necessità di lavorare con alleanze larghe di sistema coinvolgendo più Comuni sullo stesso obiettivo, dare impulso alla valorizzazione del Parco dei Monti Lepini e alla storia che li ha attraversati fin dal tempo dei Volsci, l’urgenza di stringere una correlazione tra azioni di promozione istituzionale, strutturazione dei servizi per soddisfare la domanda turistica, cultura diffusa dell’accoglienza e protezione e valorizzazione della cultura tipica del luogo.

Il presidente della Comunità Montana, che è intervenuto e che ha confortato i giovani nel loro percorso di studi, si è detto favorevole ad allargare l’adesione all’Associazione AS.TE.R. anche degli altri Comuni che aderiscono alla Comunità, così da allargare l’esperienza fin qui maturata anche ai giovani degli altri Comuni e sviluppare una promozione congiunta delle attrattività dell’area.

Ai lavori hanno partecipato con soddisfazione anche il presidente del Pallio della Carriera, il musicista Cacciotti e il pittore Gonnella che hanno dichiarato la volontà di fornire tutto il loro apporto all’iniziativa che i giovani e l’Amministrazione vanno conducendo.

E' in procinto di partire il lavoro di predisposizione del Laboratorio di Marketing territoriale che, momentaneamente sarà ospitato nella biblioteca comunale per poi essere trasferita nei locali della Piazza telematica, appena si potrà mettere mano ai lavori necessari all’abitabilità dei piani attrezzati informaticamente proprio per ospitare i giovani e gli altri cittadini del territorio.




CARPINETO ROMANO: TUTTI PAZZI PER "LA SBIRRA"

Redazione

Carpineto (RM) – “La Sbirra” di Carpineto Romano è sicuramente una delle osterie più antiche, se non la più antica dei Monti Lepini: aperta attorno al lontano 1860, negli stessi locali dove è oggi, è sempre rimasta di proprietà della medesima famiglia, giunta ormai alla quinta generazione di osti ed ostesse, in cucina la mamma Immacolatina e la figlia Floriana preparano primi, secondi e contorni, ai tavoli il figlio Luca serve e consiglia: è un locale caratteristico, dove ancora si possono mangiare i piatti tipici della cucina lepina con ricette tramandate per via orale, da una cuoca all’altra, assieme ai vari segreti di famiglia tra i fornelli: fettuccine e/o gnocchetti lunghi a code de soreca (fatti a mano) con i funghi porcini, polenta con le spuntature, abbacchio alla cacciatora, trippetta alla romana, ma soprattutto consigliamo di provare la favolosa carbonara e le salsicce con le patate ripassate in padella con le cipolle, cibi semplici, ma dei quali ci si potrà solo che innamorare. Chiuso il Martedì