SUICIDIO CASALNUOVO: AL VIA INIZIATIVE DI SOLIDARIETA' PER LA FAMIGLIA DELLA VITTIMA.

di Christian Montagna

Casalnuovo – Che anche questa morte non sia vana. Sono passati sei giorni da quando Eduardo De Falco, il giovane 43enne proprietario di "Speedy Pizza" a Casalnuovo si è tolto la vita. Gli amici, i parenti e i concittadini non vogliono dimenticare. E continua la fila di persone che si recano davanti alla sua attività commerciale per lasciare un fiore o una lettera di ricordo carica di rabbia e dolore. Rabbia perchè assistiamo inermi all'ennesimo suicidio causato dalla crisi e chissà a quanti ancora ne assisteremo prima che si risollevino le situazioni del paese. Pochi giorni prima dell'accaduto, Eduardo aveva ricevuto una multa di duemila euro per la presenza irregolare di sua moglie all'interno dell'attività commerciale. Non ce l'ha fatta più e si è tolto la vita. Eduardo ha lasciato una moglie e tre figli.Questa storia, come le altre, non si può  dimenticare.Soltanto lo scorso anno sono stati trenta gli esercenti di Casalnuovo che hanno chiuso. Colpa questa di uno stato che non merita di essere chiamato tale. Un così pressante carico fiscale scoraggia qualsiasi tipo di iniziativa. Ma in questa storia a pagare oltre alla vittima sono quella donna madre e moglie e quei tre bambini a cui la vita ha ingiustamente tolto un papà. Ieri, Giovanni di Matteo, presidente del consorzio dei commercianti di Casalnuovo ha avviato iniziative di solidarietà rendendo note le coordinate del conto corrente per sostenere la famiglia di Eduardo. La risposta all'appello anche stavolta è stata cospicua.Da ogni angolo di Italia le dimostrazioni di vicinanza alla famiglia. Anche il comune di Casalnuovo in collaborazione con quello di Pomigliano d'Arco ha programmato una serie di iniziative per
sostenere la famiglia De Falco. Difficile e dura sarà spiegare ai due figli di soli cinque anni come questo sistema fallimentare e marcio abbia indotto al suicidio il loro caro papà. La scusa per ora adottata è quella di un malore e un ricovero in ospedale. Saranno le psicologhe ad aiutare la madre e i parenti ad affrontare quest'altro dramma.Denise, la figlia quattordicenne dell'uomo, circondata dall' affetto degli amici, ha salutato così il suo papà scrivendo su facebook: " Dio solo sa quanto ti ho amato. Ciao Papà."




CAMPANIA, DECRETO TERRA DEI FUOCHI: I SINDACI DI AFRAGOLA, CAIVANO E CASALNUOVO, "IL CONTROLLO DEL TERRITORIO RESTA UN NODO DA SCIOGLIERE"

Il Sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, Sindaco di Afragola, Domenico Tuccillo, Sindaco di Caivano, Antonio Falco, Sindaco di Casalnuovo, Antonio Peluso

I sindaci di Acerra, Afragola, Caivano e Casalnuovo intervengono con una dichiarazione congiunta sul decreto legge del governo sulla Terra dei fuochi: «Va bene il decreto del governo, va bene l’inasprimento delle pene e i fondi per le bonifiche, ma il controllo del territorio resta un nodo insoluto. Per scongiurare il rischio di nuovi sversamenti di rifiuti tossici nelle campagne l’impiego dell’esercito rappresenta una risposta emergenziale e certamente limitata nel tempo. Una soluzione definitiva non può prescindere da un impegno finanziario del governo che consenta ai comuni, specie quelli organizzati in associazione, di predisporre e di consentire un controllo h24 del territorio e quindi turni di lavoro della polizia locale che vadano oltre l’orario ordinario. Risorse che vengano utilizzate in deroga alla normativa del patto di stabilità e che non vengano computate nei limiti della spesa del personale».
Già lo scorso ottobre i sindaci Raffaele Lettieri, Domenico Tuccillo, Antonio Falco e Antonio Peluso avevano avviato,grazie a un Tavolo congiunto, un'azione di coordinamento per fronteggiare gli incendi della Terra dei fuochi. L'incontro, che ha rappresentato una svolta nella metodologia messa in campo dai quattro comuni nell'affrontare l'emergenza rifiuti tossici, aveva definito linee guida specifiche per i rispettivi comandi della Polizia Locale con l'obbiettivo di assicurare un'azione più efficiente ed efficace nella vigilanza e nella repressione del fenomeno criminoso degli incendi nocivi, con particolare riguardo alle aree periferiche e ai confini comunali. Un chiaro segnale di tolleranza zero a tutela della salute dei cittadini.

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