Roma, correte mi stanno rubando l'auto: gli agenti del Casilino si precipitano e poi lo arrestano


ROMA
– Questa la bizzarra vicenda accaduta ad un romano 54 anni. L’uomo ha notato, dalla finestra della sua abitazione, delle persone armeggiare accanto alla sua macchina e, pensando che gliela stessero per rubare, ha chiamato il NUE per chiedere aiuto.
Immediatamente è giunta una pattuglia della Polizia di Stato che però non ha trovato nessuno. Temendo che qualcuno si fosse introdotto in casa sua mentre era sceso ad attendere gli agenti, C.M. ha chiesto loro di controllare con lui.
Entrati nell’appartamento, i poliziotti del commissariato Casilino non hanno trovato alcun intruso ma hanno notato, su un tavolino in soggiorno, un fucile ed una scatola con 9 cartucce calibro 12. Alla richiesta del titolo per detenere l’arma, il 54enne ha dichiarato di averla presa da casa del padre, deceduto anni prima, senza adempiere però alle dovute prescrizioni di legge che ignorava.
Vicino l’arma inoltre, gli uomini in divisa hanno visto una busta in cellophane sporca di cocaina ed un bilancino di precisione con tracce della stessa sostanza. A quel punto hanno perquisito tutte le stanze trovando altri 3 bilancini di precisione, una dose di droga occultata in una tazzina riposta all’interno del mobile della cucina, una busta trasparente con quasi 200 grammi di sostanza da taglio e 120 bustine piccole per il confezionamento delle dosi.
Nelle tasche dei pantaloni infine, il romano aveva 1180 euro, in banconote di vari tagli, di cui non ha saputo spiegare la provenienza.
Arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi, chissà se C.M. dentro di sé avrà pensato :”forse era meglio che mi facevo i fatti miei e mi rubavano la macchina!”?
 




ROMA, CASILINO: ARMI CLANDESTINE NELLA BIANCHERIA. IN MANETTE MADRE E FIGLIA MINORENNE

Redazione

Roma – Sono entrati in casa delle due donne alla ricerca di sostanze stupefacenti ed invece durante la perquisizione, hanno trovato 5 pistole ed un fucile a pompa.
Ad effettuare il controllo, gli agenti del Reparto Volanti che, ieri pomeriggio, dopo una serie di accertamenti, hanno deciso di entrare in azione e perquisire l’abitazione di due donne, residenti nella zona del Casilino.
Una volta entrati in casa, i poliziotti hanno identificato B.E., romana di 49 anni e la figlia minorenne.
Sotto il letto della loro camera, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato, nascoste tra i panni, 5 pistole, un fucile mitragliatore AK47 completo di munizionamento e un fucile a pompa.
Due delle 5 pistole, sono state trovate con il colpo in canna e caricatore inserito.
Accompagnate entrambe negli uffici del Commissariato Casilino, sono state arrestate per possesso di armi clandestine, armi comuni da sparo e relativo munizionamento.
4 delle armi sequestrate sono risultate essere di provenienza furtiva. Sono in corso accertamenti sia sull’AK 47 (Kalashnikov) che su due delle pistole sequestrate. La prima, una Beretta 6.35, trovata con la matricola abrasa e l’altra negativa agli accertamenti effettuati dagli investigatori in banca dati. Proseguono le indagini degli esperti della polizia per accertare anche l’ esatta provenienza delle armi e se le stesse siano state usate recentemente per compiere dei reati.




ROMA, CASILINO: LITIGA CON LA MOGLIE, APPICCA UN INCENDIO IN CASA E AGGREDISCE I POLIZIOTTI INTERVENUTI IN SOCCORSO.

Redazione

Roma – Intervenuti ieri sera per una segnalazione di incendio in via Corleone in zona Casilino, gli agenti del Reparto Volanti, diretto dal dr. Eugenio Ferraro, quando hanno visto la folla di persone in strada ed il fumo uscire dall’appartamento al primo piano dello stabile, hanno compreso immediatamente la gravità della situazione.

Ancora più grave la segnalazioni di alcuni condomini della presenza di un uomo nell’appartamento andato a fuoco.

Malgrado il fumo però, i poliziotti, anche a rischio della propria incolumità, sono entrati nella palazzina tentando in un primo momento di abbattere la porta di ingresso dell’abitazione per aiutare l’uomo rimasto all’interno. Non riuscendo ad entrare dalla porta principale, gli agenti hanno deciso di salire sul balcone al primo piano, adiacente a quello dell’appartamento in questione.

Uno dei poliziotti, riuscito a scavalcare il divisorio in vetro posto tra i due appartamenti, è entrato in casa. Una volta all’interno però è stato subito aggredito dal proprietario di casa che gli ha impedito così di aprire la porta per far entrare gli altri agenti.

L’uomo, W.J.P., un polacco di 35 anni, dopo averlo spintonato lo ha fatto cadere contro il montante della finestra e, dopo averlo minacciato di morte ha iniziato a spostare il mobilio per impedire l’ingresso ai soccorritori.

Nel frattempo anche gli altri agenti, sentite le urla e lo spostamento dei mobili, sempre attraverso il balcone, sono riusciti ad entrare e, in ausilio del collega, sono riusciti a bloccarlo. Questo, oltre che a dimenarsi con violenza, ha continuato ad inveire contro gli agenti minacciando di far esplodere l’intera palazzina.

Malgrado la notevole presenza di fumo i poliziotti, in attesa dei vigili del fuoco, giunti dopo pochi minuti, hanno iniziato a spegnere l’incendio all’interno della cucina anche in considerazione del pericolo dato dalla presenza dei tubi del gas.

Spente le fiamme si è potuto accertare che l’incendio era stato appiccato dall’uomo con l’utilizzo di una bottiglia di alcool.

Gli accertamenti successivi hanno consentito di appurare che a scatenare l’ira dell’uomo, in evidente stato di ebbrezza, era stata una lite avuta con la moglie durante la serata.

Ascoltata la donna, questa ha raccontato che ormai da anni subisce le violenze verbali del marito e, anche nella serata appena trascorsa, dopo la lite, spaventata, si era allontanata da casa con la figlia minore.

L’uomo, accompagnato negli uffici del Commissariato Casilino Nuovo, è stato arrestato per incendio doloso e violenza, minaccia, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
 




ROMA CASILINO, STALKING: MINACCIA DI MORTE L'EX COMPAGNA CON UN COLPO IN CANNA

Redazione

Roma – Ha telefonato alla sua ex compagna ieri mattina intorno alle ore 10:00, dicendole che stava per andare da lei con l’intenzione di ucciderla.

La vittima, una donna di 52 anni, abitante nella zona del Casilino, spaventata dalla minaccia dell’uomo, ha chiesto aiuto al 113 e dopo pochi minuti due equipaggi  della Polizia, uno del reparto volanti della Questura e l’altro del Commissariato di zona, si sono precipitate a casa della donna.

La signora, apparsa subito molto agitata e preoccupata dalle minacce del suo ex, M.S., romano di 51 anni, ha ricevuto una seconda telefonata, ascoltata anche dagli investigatori,  proprio mentre stava raccontando agli agenti l’accaduto.

L’uomo senza mezzi termini, durante la conversazione telefonica l’aveva nuovamente minacciata di morte, dicendole che stava arrivando da lei armato di pistola e di aspettarsi il peggio.

Dopo poco, M.S., per niente intimorito dalla presenza della Polizia, è arrivato a casa della donna e quando gli agenti gli sono andati incontro per calmarlo, li ha subito aggrediti con calci e pugni. Bloccato, grazie anche all’intervento di altro personale in divisa, l’uomo è stato immobilizzato e accompagnato in Commissariato.

Il 52enne, risultato avere a suo carico diverse denunce, presentate proprio dalla vittima per il suo comportamento violento, al momento del fermo è stato trovato in possesso di un coltello a scatto custodito nella tasca della giacca.

La conseguente perquisizione domiciliare, ha consentito invece il ritrovamento di una pistola semiautomatica con tanto di caricatore rifornito e colpo in canna. Sequestrato anche un coltello da caccia.

Terminati gli accertamenti per M.S., sono scattate le manette. Detenzione illegale di arma da fuoco, resistenza e violenza a pubblico ufficiale le accuse da cui dovrà difendersi.

I due agenti, rimasti feriti a seguito della colluttazione avuta con l’arrestato, sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari. Se la caveranno con alcuni giorni di riposo.

 




ROMA CASILINO, SALA SCOMMESSE: SI PORTA VIA UN BANCOMAT CON UN BOTTINO DI 50 MILA EURO

Redazione

Roma – La segnalazione di un un cittadino a l’equipaggio di una Vonte in transito, ha consentito di sventare un furto di 50.00 euro a spese di una sala scommesse di via Mazzolari al Casilino.

A finire in manette un pregiudicato romano di 67 anni. S.F..

I poliziotti lo hanno bloccato quando già pensava di averla fatta franca e di aver portato a casa il sostanzioso bottino.

È successo ieri mattina intorno alle ore 7,30.

La volante della polizia è stata avvicinata da un uomo che ha detto ai poliziotti di aver visto tre persone incappucciate, uscire in tutta fretta dal retro di una sala scommesse e che, uno di loro, dopo essersi messo alla guida di un furgone con la scritta “Segnaletica Stradale”, si era dileguato velocemente.

Gli agenti, a quel punto, ritenendo veritiera la segnalazione, hanno informato la sala operativa della Questura di quanto erano venuti a conoscenza, per far convergere sul posto altre pattuglie, e si sono messi  alla ricerca dei sospetti.

Giunti in via tenuta del cavaliere, all’altezza di via Lunghezza, hanno incrociato il furgone segnalato e lo hanno fermato.

Durante il controllo del soggetto, gli investigatori hanno notato, da una fessura del portellone posteriore del furgone, chiuso malamente da una corda, che all’interno del vano portabagagli vi era una macchina di grosse dimensioni, poi accertato essere un bancomat per l’erogazione di contanti.

Vista la reticenza del fermato, circa il possesso del bancomat, gli investigatori, con l’ausilio di altro personale che intanto era giunto sul posto, hanno preso contatti con i responsabili della sala scommesse di via Mazzolari,  scoprendo, che pochi istanti prima, si erano accorti del furto della macchina erogatrice, posizionata in una apposita sala all’interno della struttura.

Essendo, il locale, provvisto di un sistema di videosorveglianza interno, gli agenti hanno chiesto al gestore di poter entrare in possesso delle immagini che, una volta visionatei, hanno inchiodato il fermato.

Infatti,  mediante la scansione dei filmati, gli agenti riconoscevano senza ombra di dubbio, S.F., come una delle tre persone, che una volta entrate all’interno della sala, eludendo il controllo dei dipendenti, caricavano la macchina su un carrello idraulico, e la trasportavano fuori dal locale.

Contattata la ditta responsabile della macchina bancomat, la stessa, a causa dei danni causati dai malviventi per asportarla, non è stata potuta aprire nell’immediatezza per quantificarne il contenuto, anche, se da un primo esame, mediante interrogazione ai terminali della banca che la  gestisce, all’interno ci sarebbero dovuti essere tra i  40/50mila euro contanti.

Alla luce di quanto emerso, per il 67 è scattato l’arresto per il reato di furto pluriaggravato in concorso, nonché denunciato per la ricettazione del furgone su chi è stato trovato alla guida, risultato di provenienza furtiva.

Il bancomat, con i soldi, è stato restituito alla banca che avrebbe provveduto, mediante personale specializzato, al recupero del contante.





ROMA, AURELIO, CASILINO, VIMINALE E ROMANINA: QUATTRO ARRESTI PER FURTO DURANTE IL FINE SETTIMANA

Redazione

Roma – E’ di quattro il numero di arresti nel consuntivo dei servizi di controllo del territorio effettuati nel fine settimana dagli uomini della Questura.

Il primo episodio è avvenuto nella serata di ieri  in piazza Pio XI, all’Aurelio, quando un uomo armato di coltello è entrato all’interno di un negozio di arredamenti  e puntando la lama all’indirizzo dei presenti ha rapinato proprietario e clienti.

Allertata la Polizia, sul posto sono giunti gli agenti del Commissariato di zona che, dopo aver preso contatti con le vittime, si sono sincerati delle loro condizioni di salute ed hanno immediatamente contattato la S.O. della Questura, dando una descrizione parziale del malvivente che nel frattempo era riuscito a fuggire.

Una battuta nelle vicinanze, cui hanno partecipato diversi equipaggi presenti nella zona, ha permesso di individuare il malvivente, grazie anche all’intercettazione, tramite gestore telefonico, della posizione di  un telefono cellulare di ultima generazione, rapinato ad una delle vittime.

Questo ha permesso, quantomeno, di stringere il cerchio intorno al fuggitivo, che infatti è stato localizzato e “pizzicato” poco dopo nei pressi della circonvallazione Aurelia.

Trovato in possesso di uno zaino, gli agenti lo hanno aperto e all’interno hanno recuperato sia il cellulare che i soldi rapinati poco prima.

Inchiodato dagli agenti, per lui sono scattate le manette. Rapina aggravata l’accusa da cui dovrà difendersi.

Sempre nella giornata di ieri, nei pressi della fermata della metro “Repubblica”, un cittadino rumeno di 26 anni, responsabile del reato di rapina, è stato arrestato dagli agenti del reparto Volanti.

L’uomo, durante il tragitto del treno dalla stazione “Spagna” a “Barberini”, ha avvicinato una cittadina coreana, l’ha bloccata da dietro e favorito una complice, poi riuscita a fuggire, che approfittando del momento di impotenza della straniera, le ha “frugato” nella borsa rapinandola di 300 euro.

Una Guardia Particolare Giurata, dopo aver assistito alla scena, ha rincorso il malvivente che, sceso alla fermata “Repubblica” è stato bloccato dai poliziotti, nel frattempo allertati.

Arrestato, sarà processato per direttissima.

In manette anche un altro rumeno di 32 anni. Questa volta l’ipotesi di reato è il furto. L’uomo, dopo essere entrato in bar di via Casilina, ha consumato un caffè e approfittando di un momento di distrazione del gestore, si è avvicinato ad una macchinetta “videopoker”, l’ha forzata e si è impossessato del denaro contenuto all’interno della gettoniera.

 

 

Scoperto, è stato rincorso dal proprietario e da un abituale avventore del locale. Bloccato, poco dopo, grazie anche all’arrivo di una Volante del Commissariato Casilino in servizio di pattugliamento nella zona,  lo straniero è stato arrestato.

A compiere un’altra rapina è stato un italiano di origine siciliane, D.D. di 43 anni.

Ieri mattina, dopo essere entrato in un negozio del centro commerciale alla Romanina,  ha rubato numerose custodie per telefonini tagliando l’etichetta antitaccheggio.

E’ uscito dal negozio ma quando è stato fermato dal vigilante che lo aveva visto, l’ha minacciato con un coltello. Poi è fuggito via.

Quando i poliziotti sono arrivati nelle vicinanze del centro commerciale, l’hanno immediatamente riconosciuto dalla descrizione che nel frattempo avevano ricevuto via radio dalla sala operativa. L’uomo si è accorto di essere stato scoperto ed ha cercato di allontanarsi velocemente ma è stato bloccato dagli agenti del Commissariato.

In tasca gli hanno trovato ancora la refurtiva che è stata restituita al legittimo proprietario.

L’uomo, accompagnato presso gli uffici del  Commissariato Romanina, è stato arrestato per rapina aggravata.

Sarà giudicato per direttissima lunedì mattina.




ROMA CASILINO, LUPIN "DE ROMA" RAPINA MACELLERIA CON FELPA NERA E NUMERO BIANCO STAMPATO SULLE SPALLE….BECCATO!

Redazione

E’ stata una felpa di colore nero con impresso il numero 46 a caratteri bianchi, a tradire l’autore di una rapina in una macelleria avvenuta ieri in via Casilina.   

C.C., 22enne romano, noto alle forze di polizia, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria  per il reato di rapina a mano armata, dagli agenti del commissariato Casilino diretto dal dr. Antonio Roberti.

Nel primo pomeriggio di ieri il 22enne, indossando un casco, è entrato nell’esercizio commerciale  e dopo aver minacciato i clienti con una pistola, si è fatto consegnare i soldi contenuti nelle casse allontanandosi subito dopo a bordo di una moto.

Gli agenti giunti sul posto, hanno esaminato le immagini delle telecamere presenti all’interno e all’esterno del negozio, e sono riusciti a ricostruire la dinamica della rapina.

L’attenzione dei poliziotti si è poi soffermata su alcuni particolari importanti per poter risalire all’identità del responsabile.

La felpa di colore nero indossata dal rapinatore e che portava impresso il numero 46, oltre  al numero di targa della moto utilizzata per la fuga e da accertamenti risultata rubata.

Nel corso delle indagini, gli investigatori sono risaliti anche ad un’autovettura che il rapinatore aveva utilizzato in una fase successiva della sua fuga.

Attraverso ulteriori accertamenti i poliziotti hanno individuato il proprietario che aveva prestato la sua auto e sono riusciti a risalire anche all’identità dell’utilizzatore, i cui tempi risultavano corrispondere a quelli in cui era avvenuta la rapina.

Accertata la sua identità, i poliziotti si sono presentati a casa dell’uomo.

Ad inchiodarlo alle sue responsabilità è stato il ritrovamento della felpa di colore nero, con impresso  il numero 46,  che l’uomo indossava al momento della rapina e che era stata nascosta nell’auto sotto il sedile del conducente.

Accompagnato negli uffici del Commissariato Casilino,  C.C. è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per il reato di rapina aggravata.




ROMA FIDENE E CASILINO, 200 GRAMMI DI COCAINA SEQUESTRATI E TRE "DRIVING PUSHER" IN MANETTE

Redazione

Spacciavano cocaina a bordo della loro auto nella zona del Prenestino.

Due “pusher”, I.E. 32enne e G.B.27enne, entrambi albanesi e noti alle forze di Polizia   sono stati arrestati, dagli agenti del Commissariato Prenestino e Torpignattara per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente.

Nella serata di ieri, gli agenti hanno notato i due giovani che giunti a bordo di un’auto, dopo averla parcheggiata sono entrati in un bar. 

Insospettiti dal loro atteggiamento i poliziotti hanno deciso di seguirli all’interno del bar ma i due giovani, notata la presenza degli uomini in divisa, sono usciti dal locale subito dopo.

I poliziotti hanno quindi deciso di intervenire ed effettuare un controllo.

Inutilmente i due giovani hanno tentato di convincere i poliziotti che erano arrivati a bordo dei mezzi pubblici e di essere lì per una semplice passeggiata.

Gli agenti hanno infatti trovato nelle tasche dei pantaloni di uno dei due le chiavi dell’auto che avevano parcheggiato poco prima.

Una volta aperta l’autovettura, i poliziotti hanno scoperto in un vano segreto all’interno del cruscotto un involucro contenente trenta dosi di cocaina.

Sequestrata anche la somma di 250 euro, in banconote di piccolo taglio, trovata nelle tasche dell’altro giovane e provento dell’attività di spaccio.

Per i due è quindi scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Stessa sorte è capitata anche ad un altro spacciatore, arrestato nel quartiere Casilino.

E’ stata infatti la perquisizione domiciliare effettuata nell’appartamento di T.B. ,44enne cittadino di origini francesi, a portare gli agenti del Reparto Volanti al sequestro di circa 150 grammi di cocaina.

All’interno di una cassettina metallica nascosta nell’armadio della camera da letto, i poliziotti hanno infatti scoperto la sostanza stupefacente avvolta in un involucro di cellophane.

Nella stessa cassettina sono stati sequestrati  altri due involucri contenenti cocaina ed un sacchetto contenente sostanza da taglio oltre ad un bilancino elettronico di precisione.

All’interno di un borsello gli agenti hanno poi sequestrato un portafogli contenente circa 1000 euro in banconote di vario taglio.

Sono invece tuttora al vaglio degli investigatori, un’agenda sulla quale sono state annotate cifre di denaro e quantità di droga, ed anche due telefoni cellulari presumibilmente utilizzati dal pusher per mantenere il contatto con i suoi clienti.