CASSINO: L'EX SCUOLA DIAMARE PRONTA AD ACCOGLIERE I NUOVI UFFICI DEL TRIBUNALE

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

st1:*{behavior:url(#ieooui) } /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

 Redazione

Cassino (FR) – Tutto pronto per il nuovo tribunale? A parlare è l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Cassino Antimo Pietrolungo, il quale si sofferma a parlare degli uffici giudiziari. Ecco la nota: In merito a quanto apparso all'esito della sentenza del Tar di Latina sospensiva del trasferimento degli uffici giudiziari di Sora, intendiamo precisare innanzitutto che i lavori di manutenzione straordinaria che hanno interessato la sede della ex scuola Diamare (per una superficie lorda complessiva di 3.500 metri quadrati distribuiti su tre livelli), deputata ad ospitare i nuovi uffici del Tribunale, sono ultimati relativamente alle opere previste nel progetto condiviso con i responsabili del Tribunale stesso. Ciò che è in fase di ultimazione sono semplicemente le opere relative alla sistemazione dei locali a piano terra che ospiteranno la sede dell'Unep; lavori non previsti nel progetto originario e richiestici dai medesimi responsabili il 5 agosto ultimo scorso in sede di Commissione Manutenzione (ovvero commissione congiunta Amministrazione Comunale, Tribunale, Consiglio dell'Ordine Forense). Tali lavori, sebbene ripetiamo non previsti nel progetto originario, sono stati ben volentieri inseriti nello stesso e, nonostante il breve tempo a disposizione, sono comunque in fase di ultimazione. Altrettanto dicasi per i lavori complementari, ovvero per la sistemazione dell'accesso (che sarà completamente pavimentato entro lunedì prossimo) e per la pulizia delle aree esterne; tanto è vero che sono in corso di esecuzione i lavori di pulizia dei locali e degli infissi esterni. Ribadiamo altresì che i locali saranno pronti ed agibili nei tempi contrattualmente previsti. Entrando ancora più specificatamente nel merito di quanto appreso leggendo la sentenza del Tar, si ribadisce che la sede in fase di manutenzione straordinaria (Diamare) non è mai stata intesa come destinazione delle sezioni distaccate di Sora, di Atina e tantomeno di Gaeta. Come noto e come emergente dal progetto ufficiale, la sede accoglierà al primo piano gli uffici del Giudice di Pace di Cassino ed al piano terra, come già detto, gli uffici dell'Unep. Con riferimento al presunto ritardo lamentato sull'inizio dei lavori, invece, è bene specificare che gli ultimi esami sostenuti nello stabile sono avvenuti, a lavori già iniziati in altre zone dell'edificio, il 30 luglio ultimo scorso e che il trasferimento delle attività di segreteria della scuola media è avvenuto solo nei primi giorni del mese di agosto.




SORA: CHIEDERE SUBITO PROROGA PER TRIBUNALE E PUNTARE A "POLO DELLA GIUSTIZIA" A CASSINO

Redazione

Sora (FR) – Il tribunale di Sora può ancora essere mantenuto in vita. A chiedere l’impegno di tutte le forze politiche è il Senatore Francesco Scalia, convinto dell’importanza che riveste la Sezione Distaccata di Sora, non solo per tutti i cittadini della provincia, ma anche per coloro che lavorano in ambito giudiziario, che si vedrebbero costretti a subire gravi disagi.

“Con il decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 che ha riscritto la geografia della sedi giudiziarie, sono stati soppressi quasi 1000 uffici giudiziari in tutta Italia. Più di duecento le sezioni distaccate dei tribunali delle quali è prevista la chiusura, e tra queste anche quella di Sora, le cui funzioni verranno accorpate al Tribunale di Cassino, rimasto in vita, si ricorderà, grazie all’azione congiunta di tutte le forze politiche presenti sul territorio e in Parlamento. Oggi è necessario rimettere in campo la stessa determinazione e sollecitare il Presidente del Tribunale di Cassino a procedere con la richiesta di deroga, disciplinata dall’art.8 della citata legge, tenendo anche in considerazione la possibilità che a breve  la Consulta dichiari la incostituzionalità dell’intero decreto”. 

“Qualche tempo fa – aggiunge Scalia – il Ministro Severino ha invitato a procedere nel più breve tempo possibile alla dismissione delle strutture soppresse.  Ciò al fine di  evitare strumentali richieste di deroga non giustificate da casi eccezionali quali quelli  contemplati nel sopra citato articolo 8. Nel caso di Sora, invece, le condizioni per la richiesta ci sono tutte. L’amministrazione comunale si è già mossa in questa direzione, ora spetta al Presidente del Tribunale di Cassino, con la collaborazione degli enti locali interessati e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, avviare il procedimento per la richiesta. Sarebbe un grave errore non percorrere questa strada che, ci tengo a sottolineare, non crea costi aggiuntivi per la macchina pubblica, ma anzi consentirebbe di ottenere significativi risparmi dei fondi destinati alla ristrutturazione di una nuova sede a Cassino. La sede di Sora consentirebbe, non da ultimo per importanza,  di dare alle amministrazioni coinvolte il tempo necessario ad una seria programmazione e realizzazione di un unico “Polo della Giustizia” a Cassino, con evidenti benefici anche per tutta la provincia”. 




CASSINO TRIBUNALE, SCALIA: “UN ERRORE ELIMINARE IL TRIBUNALE”

Redazione

“Per ora quella di Birritteri è solo una proposta, sarà il Governo a decidere sulle sorti del Tribunale di Cassino”.  A dichiararlo il consigliere regionale del PD, Francesco Scalia, in merito alla nuova proposta presentata da Birritteri e consegnata al ministro Severino sulla riorganizzazione della geografia giudiziaria.
“Nel rapporto  elaborato dal Dipartimento di organizzazione giudiziaria – continua Scalia – Cassino rientra nella black list del piano-tagli ma non è ancora una decisione definitiva. Non si può non tener conto, infatti, dell’importante ruolo svolto dal tribunale di Cassino, collocato in una zona di frontiera, ad alto rischio di infiltrazioni camorristiche, ad oggi scongiurate solo grazie alla presenza degli uffici giudiziari. La mozione presentata al Consiglio Regionale, è un segnale forte che il Governo deve cogliere, e visti i nuovi sviluppi, mi aspetto che la Regione ribadisca il nostro no alla chiusura del Tribunale di Cassino. Credo – conclude Scalia – che una riorganizzazione della geografia giudiziaria sia doverosa ed urgente, ma è logisticamente impossibile spostare tutto da Cassino a Frosinone. Si potrebbe, invece,  tornare all’originario circondario, che prevedeva la sede di Gaeta accorpata a quella di Cassino; così si eviterebbe la cancellazione di un pezzo importante della nostra storia ed un fondamentale baluardo di giustizia”.