CASTEL GANDOLFO, IL SANTO PADRE SI AFFACCIA SUL DEGRADO… REGIONE TOC TOC… SERVE UNA BONIFICA… SUBITO!

Non appena insediato, il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi ha cercato d’instaurare un dialogo sia con il commissario del Parco Matteo Mauro Orciuoli che con l’assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei, c’è stato un incontro e poi il silenzio: “Sono in continua ricerca dei referenti regionali – dice il primo cittadino Monachesi – mi sembra assurdo dover ricevere tutti i giorni segnalazioni rispetto al degrado del lago e non poter essere in grado di addivenire ad una soluzione per mancanza di risposte.

 

Chiara Rai

Le immagini mostrano cosa è diventato il “lago del Papa”: il lago Albano di Castel Gandolfo è una discarica a cielo aperto. Nel week-end accendono addirittura il barbecue in riva al lago e nessuno dice nulla. La polizia (che non ha competenza per il lago) fa multe agli automobilisti che non pagano il parcheggio sul lungolago a pochi palmi dallo scempio di degrado, i guardia parco che dovrebbero monitorare non si vedono in giro a pattugliare con costanza quello che a tutti gli effetti è un sito naturale protetto. Ci sono bambini che giocano vicino a mini discariche di bottiglie di plastica, a buste con ciborio che trasuda, a vecchi stracci abbandonati sull’arenile intrisi di sudiciume. Ecco il lago che dalle finestre della sede papalina di Castel Gandolfo guarda il Santo Padre. In tutta questa storia il Comune di Castel Gandolfo non c’entra nulla perché la competenza è della Regione e del Parco regionale dei Castelli che dovrebbe tutelare l’ambiente, evitando, perlomeno, l’accensione dei fuochi in piena domenica. Non appena insediato, il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi ha cercato d’instaurare un dialogo sia con il commissario del Parco Matteo Mauro Orciuoli che con l’assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei, c’è stato un incontro e poi il silenzio: “Sono in continua ricerca dei referenti regionali – dice il primo cittadino Monachesi – mi sembra assurdo dover ricevere tutti i giorni segnalazioni rispetto al degrado del lago e non poter essere in grado di addivenire ad una soluzione per mancanza di risposte. Avevamo proposto soluzione d’accordo con gli ex gestori degli stabilimenti affinché loro bonificassero le aree e il Comune concedesse l’utilizzo di alcuni tratti per l’esercizio di stabilimento balneare, una sorta di autorizzazione temporanea in attesa che si sistemi l’intera vicenda di concessione degli arenili e chiusura dei contenziosi tra ex gestori e Regione. Ma senza risposte della Regione non posso fare nulla”. Monachesi non vuole che la questione diventi occasione di strumentalizzazione politica, per questo cerca di ammorbidire i toni pur restando fermamente convinta di voler a tutti i costi risolvere una questione vergognosa: “ Continuerò a cercare i vertici della Regione – aggiunge il sindaco – ma se non avrò risposta cavalcherò per prima la protesta insieme a tutti quei cittadini che si indignano di fronte a tale degrado”. Intanto sia dal Parco che dall’assessorato all’Ambiente non si hanno notizie al riguardo e la questione dell’affidamento degli arenili e conseguente abusivismo sugli arenili non è ancora risolta: Una vicenda toccata dai sigilli della Procura di Velletri nel 2007, col sequestro di oltre 15 esercizi.