Castel Gandolfo, al via la bonifica dei rovi in riva al lago

Al via la bonifica dei rovi in via Spiagge del lago, sulla passeggiata che affaccia sul lago di Castel Gandolfo. Verrà rimossa un’ampia superficie di rovi ricettacolo di montagne di quintali di rifiuti rimasti sotto la fitta vegetazione che da decenni ormai ha dovorato gran parte dell’arenile. Verrà creata una recinzione per permettere alle persone di poter camminare e passeggiare lungo il lago. Il progetto ha ottenuto il nulla osta dal Parco Regionale dei Castelli. Oggi sono iniziati i lavori di pulizia. Presenti il sindaco Alberto De Angelis, l’assessore con delega al lago Cristiano Bavaro, l’assessore alle Attività Produttive Tiziano Mariani, il commissario del Parco regionale dei Castelli Romani Ivan Boccali.

Verrà bonificato oltre un chilometro di spiaggia invasa dai rovi.

Il presidente Boccali si è complimentato con l’amministrazione. Il via libera concesso è un segnale di volontà di promuovere lo sviluppo del territorio e dall’altra di tutelare l’ecosistema e la biodiversità presente.

L’assessore con delega al lago ha sottolineato l’importanza del verbo “coniugare”, un giusto termine che esprime il connubio tra la volontà di tutelare il verde e l’esigenza di garantire sicurezza e pulizia

Per l’assessore Tiziano Mariani, questo intervento di pulizia e cura è necessario perché va ad incidere sul decoro. Non si vanno soltanto a bonificare sterparglie e rovi ma a restituire un luogo meraviglioso a turisti e visitatori.




Castel Gandolfo, il sindaco al presidente Rocca e al Commissario Asl Roma 6: “Apriamo un presidio oculistico pediatrico a Gallerie di Sotto”

“Prestigio al nostro territorio e senso di appartanenza alla nostra comunità”, è con queste parole che il sindaco di Castel Gandolfo Alberto De Angelis ha commentato l’importante notizia dell’intervento chirurgico oculistico effettuato all’Ospedale dei Castelli dal dottor Arrigoni e una nutrita equipe multidisciplinare. Operazione che ha portato la Asl Roma 6 tra le eccellenze in Italia e nel mondo per l’utilizzo della tecnica della cheratoprotesi, ovvero installazione di una protesi biolegica in assenza di possibilità di trapianto di cornea. L’Intervento ha permesso ad una signora di Ariccia di tornare a vedere dopo 5 anni di buio. In una lettera indirizzata al presidente della Regione Francesco Rocca, rappresentato dall’assessore regionale Giancarlo Righini in occasione dell’evento del 12 febbraio all’Ospedale dei Castelli dove tra l’altro hanno presenziato istituzioni politiche, militari, civili e religiose, il sindaco De Angelis ha chiesto sia a Rocca che al commissario straordinario Asl Roma 6 Francesco Marchitelli la possibilità di poter aprire un presidio oculistico pediatrico di prossimità che potrebbe avere sede nel distretto H2 in via Gallerie di Sotto ad Albano Laziale ai confini con Castel Gandolfo. Sarà da vedere adesso quali previsioni e programmazione ha in mente la direzione strategica per eventuali aperture di nuovi ambulatori che trattino l’oculistica pediatrica. Tra le ipotesi c’è anche la possibilità che, oltre all’Ospedale dei Castelli, possa esserci un punto di riferimento specialistico anche in altra zona del territorio Asl Roma 6. Nella foto da sinistra il sindaco Alberto De Angelis, il dottor Franco Arrigoni e l’assessore Tiziano Mariani.




Castel Gandolfo, tragico incidente. Escono per una cena di fine anno scolastico: muore una 17enne

Tragedia a Castel Gandolfo nell’ultimo giorno di scuola dei ragazzi del Liceo Foscolo di Albano. L’incidente mortale per una ragazza di 17 anni è avvenuto martedì sera in via Buozzi, la via di collegamento tra Marino e Castel Gandolfo. Due ragazzi di 18 anni e una ragazza di 17 anni di Marino (la ragazza, Giulia, si trovava nel sedile posteriore) a bordo di una Renault Clio stavano andando a una festa di fine anno scolastico in un locale di Castel Gandolfo quando all’uscita di una curva, per cause ancora da accertare da parte della Polizia Stradale di Albano e della pattuglia del posto mobile di Nettuno, l’auto ha sbandato ed è finita sulla corsia opposta dove nel frattempo procedeva una Audi Q5 guidata da un uomo di 55 anni di Frascati.

L’Audi ha colpito il lato passeggero dove era seduta la ragazza. Nonostante la rianimazione effettuata sul posto per molti minuti, la giovane di Marino, studentessa del Liceo Foscolo di Albano, è morta.

Il cadavere è stato portato presso l’istituto di medicina legale per l’autopsia al Policlinico di Tor Vergata. Gli altri due ragazzi, l’autista della Clio e un passeggero, sono stati trasportati a Tor Vergata e al Noc. L’uomo a bordo della Audi è rimasto contuso, ed è stato trasferito al Noc con traumi e contusioni. 
Cordogliò da parte della scuola, gli amici della giovane ancora sotto shock.
il sindaco di Albano ha dedicato un pensiero a sue tragiche scomparse:«

In pochi giorni la nostra comunità ha perso improvvisamente due vite.

Stefano e Giulia accomunati da un tragico destino.
Stefano, un professionista che di lavoro salvava vite, e Giulia che iniziava ad affacciarsi ora a quella fase della vita giovane, spensierata e ricca di sogni, senza tralasciare l’impegno e il grande senso civico.

In questo momento di immenso dolore, mi stringo intorno alle loro famiglie e porgo loro le più sentite condoglianze a nome mio e di tutta l’Amministrazione comunale».




Castel Gandolfo, truffa reddito di cittadinanza: 26 denunciati, tra loro un boss Casamonica – Spada

I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo, al termine di una campagna di controlli, condotti tra Gennaio ed Agosto 2022, hanno denunciato, per truffa ai danni dello Stato ed indebita percezione di erogazioni pubbliche, 26 cittadini di cui 17 di nazionalità straniera e 9 con precedenti, privi dei requisiti per la corretta corresponsione del reddito di cittadinanza, cagionando un danno all’Erario stimato in circa 250.000 euro.I militari, attraverso la sinergia investigativa con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Roma e gli uffici territoriali dell’INPS, sotto il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Velletri, hanno vagliato le posizioni di circa 850 percettori, verificando i requisiti richiesti per l’emolumento facendo emergere molteplici irregolarità.

Tra i denunciati risulta un elemento di spicco del Clan dei Casamonica-Spada, risultata altresì titolare di una palestra del valore commerciale di circa 250.000 euro nonché persone beneficiarie del reddito che avevano omesso di comunicare proprietà quali una villa, terreni ed auto di grossa cilindrata, nonché la titolarità di attività commerciali.

Un uomo inoltre, con la cittadinanza tunisina, ha dichiarato falsamente di essere nato in Italia e possedere la cittadinanza italiana, due percettori hanno continuato a percepire il beneficio mentre erano in carcere, essendo stati colpiti da misura cautelare, diversi hanno indicato residenze fittizie, tra cui una residenza in un supermercato e, in un altro caso, in un garage.Diversi i cittadini impiegati “in nero” ed alcuni stranieri hanno indicato falsamente di essere residenti in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi.Il Tribunale di Velletri ha emesso diversi decreti di sequestro preventivo per equivalente ai fini di confisca dei beni e, laddove i militari hanno trovato i conti correnti “svuotati”, hanno proceduto a sequestrare gioielli, orologi di lusso, autovetture e beni mobili vari nella disponibilità degli indebiti beneficiari.Gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti fino a condanna con sentenza irrevocabile.




Castel Gandolfo, sicurezza in acqua: un nuovo gommone in uso alla protezione civile

Cerimonia di consegna di un gommone che Saroli Club ha dato in uso alla Protezione civile di Castel Gandolfo per il pattugliamento in acqua e per garantire la sicurezza ai bagnanti.

L’acquisto del nuovo mezzo è stato effettuato da Saroli club con la collaborazione della Uisp (Unione Italiana sport per tutti vicina al sociale) e di Nautica Più di Anzio. Saroli ha messo a disposizione della protezione civile il mezzo sia per la stagione balneare estiva che per l’inverno. Gli uomini della protezione civile ne dispongono quando desiderano per i servizi di controllo e pattugliamento e qualsiasi tipo di emergenza.

Sia l’imprenditrice Arianna Saroli, titolare insieme alla famiglia della prestigiosa attività (centro sportivo e ricreativo e attività balneare) che il presidente Uisp Andrea Moretti comitato provinciale Lazio Sud Est hanno puntato l’accento sulla necessità di fare sinergia con il Comune e le istituzioni: “Vorremmo mettere a disposizione la scuola di vela e i progetti invernali sia per le scuole che per le persone meno abbienti”. Il programma futuro. Presenti alla consegna anche il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, il vicesindaco Cristiano Bavaro, l’assessore Francesca Barbacci Ambrogi e il consigliere Emanuela Cerino. Gli amministratori comunali hanno apprezzato molto il gesto della famiglia Saroli che conferma un importante spirito di collaborazione tra Comune e realtà sul territorio.

Presente anche il coordinatore della Protezione civile di Castel Gandolfo Fausto D’Angelo e il Gruppo sommozzatori della protezione civile che sta crescendo sempre di più con nuove dotazioni tecniche e tanti progetti da attuare nel breve, medio e lungo termine. I sub in tutto salgono a nove con tre nuovi ingressi: Francesco Pascale, 49 anni istruttore, Chiara Santanbrogio 29 anni istruttore, Cristina Gaglioti, 30 anni, biologa marina. Le tre new entry si sommano agli istruttori Roberto Sciarra, Mauro Tentoni, Lionello Sclavo e Luca Norscia.




Castel Gandolfo: Francesca Barbacci Ambrogi entra in giunta

Il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, in un post su Facebook, annuncia nuovi cambiamenti nella maggioranza: entra in giunta Francesca Barbacci Ambrogi. Ecco il messaggio integrale del Sindaco: “A febbraio 2020, quando i due consiglieri di maggioranza della Pesca sono passati dalla maggioranza consiliare alla minoranza, il nostro gruppo ha scelto la strada più coraggiosa e coerente, anche se ovviamente più difficile.
Abbiamo infatti scelto di rimanere con una maggioranza minima (7 a 6) e di non cercare nuovi alleati solo per avere una sicurezza numerica, senza un preventivo avvicinamento politico e programmatico.
Per il posto rimasto vacante di assessore, abbiamo in pieno accordo scelto di ricoprirlo con una “staffetta” tra i consiglieri di maggioranza che non avevano ricoperto fino ad allora incarichi assessorili, che si sarebbe realizzata in più fasi temporali.
Considerato che la consigliera Emanuela Cerino ha generosamente ritenuto di lasciare il posto a chi poteva disporre di un tempo maggiore da dedicare a questo impegno, dopo l’entrata in giunta di Tiziano Mariani, avvenuta lo scorso anno, dal 1 giugno abbiamo completato l’attuazione del nostro accordo con l’entrata in giunta di Francesca Barbacci Ambrogi. Contestualmente Alessia Bruni è diventata la nostra nuova capogruppo. A tutto il mio gruppo grazie per il lavoro svolto fino ad ora e per quello che ci aspetta”.




Castel Gandolfo, criticità Lago Albano: Angeletti (Fdi) scrive una lettera aperta alla consigliera Cerino

Riceviamo e pubblichiamo da Fabio Angeletti, coordinatore di Fratelli d’Italia a Castel Gandolfo

Gentile dottoressa, se sono arrivato al punto di scriverle pubblicamente questa lettera è perché,
nonostante siano trascorsi tre anni dal giorno in cui le è stato conferito questo importante incarico,
ancora non sono riuscito a comprendere le ragioni per le quali questa amministrazione, lei in particolare, continui a dimostrare assoluta latitanza e insensibilità verso quella parte di territorio giudicato dal Sindaco Milvia Monachesi, “il diamante più prezioso”.
Non riesco ancora a comprendere come si possano trascurare gli innumerevoli problemi che
ruotano attorno a quella che ha tutte le caratteristiche per essere considerata la potenziale ricchezza
economica di Castel Gandolfo, se non di tutti i Castelli Romani.
Gentile dottoressa, si è accorta che il lago sta scomparendo? Che dal 2016 le acque si sono
ritirate di quasi due metri e se continuano questi periodi di siccità ad agosto del prossimo anno avremo
un ulteriore metro di acqua in meno? Si è mai posta l’obiettivo di effettuare un controllo sulla quantità
d’acqua che giornalmente viene attinta dagli “intoccabili”?
Il Sindaco Monachesi nel suo programma elettorale si era posta come obiettivo quello di ottenere l’esclusività “sulla gestione delle concessioni demaniali”; l’obiettivo è stato raggiunto, ma se il
lago sparisce con lui spariranno tutte quelle attività economiche che grazie al lago sopravvivono. Si è
mai posta questo problema? A tutti piace lavarsi, farsi la doccia, essere puliti e profumati, ma occorre
pensare anche a come riportare le acque all’interno del lago e non solo a prelevarle.
Siamo a conoscenza dell’esistenza di progetti in grado di assicurare tutto questo: come mai
l’amministrazione a cui lei appartiene non si è mai interessata ad acquisire e valutare tali progetti e
poi, con fermezza, tenacia e costanza sensibilizzare le istituzioni competenti al fine di farsi carico di
procedere alla loro realizzazione? Oppure la “voce grossa” con le istituzioni la si usa fare solo per
l’approvazione di tutt’altri progetti?
Certo, i problemi che affliggono il nostro bacino lacustre sono innumerevoli: abbiamo ancora
la presenza di numerosi ordigni risalenti al secondo conflitto mondiale che inibiscono la navigazione di
una parte del lago; numerose sono state le frane che mantengono in costante allarme i cittadini e gli
amanti dell’attività fisica che giornalmente frequentano parte del sentiero boschivo; abbiamo la possibilità di gestire i Ninfei Dorico e Bergantino invece li lasciamo gestire (seppur in modo eccellente) alla Soprintendenza delle Belle Arti. Questa amministrazione non è stata in grado di valorizzare l’Emissario Romano e il Villaggio Palafitticolo delle Macine che, a causa della stupidità dell’uomo, sono stati completamente inghiottiti dalla vegetazione; la mancanza di controlli, l’assenza di un numero sufficiente di cestini dell’immondizia, coadiuvata da una buona dose di mancanza di educazione civica da parte del genere umano, fanno sì che le nostre spiagge siano soggette ad interventi extra da parte della ditta di nettezza urbana (con conseguente esborso straordinario di fondi da parte dei cittadini castellani).
Vogliamo inoltre parlare delle migliaia di persone che utilizzano il nostro lago come palestra a cielo
aperto? Quante persone, che vi praticano attività fisica sono state fatte oggetto di atti vandalici perpetrati ai danni delle loro autovetture? Quali sono stati i provvedimenti ad oggi adottati per tutelare tutti questi soggetti?
Dottoressa Cerino, con questo mio grido d’allarme non le chiedo contezza su problemi che
sicuramente sono di competenza dei suoi colleghi Assessori, e che per questo loro “non facere” ne
dovranno un giorno rispondere ai cittadini castellani, ma almeno vorrei capire dove sta andando a
finire tutta quest’acqua e soprattutto cosa sta facendo la maggioranza a cui lei appartiene affinché
venga fermata questa emorragia che rischia di compromettere definitivamente un quadrante che vive
soprattutto di commercio e turismo.




Castel Gandolfo: la differenziata supera il 75%. Al lago ci sono sacchi abbandonati, l’appello dei cittadini: “Intervenite”

Raccolta differenziata vola oltre il 75% per il secondo anno
Il 2019 a Castel Gandolfo si è chiuso con un dato positivo nel campo dei rifiuti: la media annuale è stata del 75,5%, con punte mensili che hanno raggiunto anche l’80%.

“Dopo aver ritirato per il secondo anno consecutivo il premio di Legambiente Lazio di Comune Riciclone – dichiara il Sindaco Milvia Monachesi – consegnato proprio alle città italiane che hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata, arriva anche la media annuale ad attestare che Castel Gandolfo è tra le eccellenze nella gestione dei rifiuti con positivi risolti in termini ambientali e sociali. Di questo va dato merito alla nostra cittadinanza e alle nostre attività commerciali e ricettive che giornalmente prestano molta attenzione nel conferimento dei rifiuti. Grazie anche a tutti gli operatori della Tekneko impegnati affinché il servizio di raccolta sia sempre efficiente”.

La raccolta differenziata porta a porta a Castel Gandolfo è presente da quattro e il ritiro a domicilio della frazione non riciclabile, degli gli scarti alimentari e organici, della carta, del cartone e del cartoncino, degli imballaggi in plastica, del vetro e del metallo, è affiancato anche dalla possibilità di conferimento di altri materiali riciclabili direttamente presso l’isola ecologica.

Al Centro di Raccolta comunale in via Mater Dei, aperto il lunedì, venerdì e sabato dalle ore 07.00 alle ore 13.00, il martedì dalle ore 13.00 alle ore 16.00 e il giovedì e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 16.00, i cittadini di Castel Gandolfo possono portare gli scarti delle demolizioni edilizie, i rifiuti ingombranti, i rifiuti biodegradabili come sfalci verdi e cenere di legna, le apparecchiature elettriche ed elettroniche obsolete, il legno, gli pneumatici a fine vita, le vernici, gli olii esausti domestici e i rifiuti in plastica.

“Siamo tra i 127 comuni virtuosi nella gestione della raccolta differenziata – commenta l’Assessore Alberto De Angelis – e questo grazie ad uno dei servizi fiore all’occhiello della nostra città. Per questo mi aggiungo ai ringraziamenti e ai complimenti rivolti dal Sindaco alla cittadinanza e agli operatori economici, nonché alla ditta Tekneko. L’impegno è quello di continuare seguendo questo trend positivo, dato che l’attento conferimento dei rifiuti permette di recuperare materiali e risorse che possiamo reinvestire nel migliorare sempre la nostra città. In questo rientrano la prossima installazione sul nostro territorio dei posaceneri, il finanziamento di 30mila euro che abbiamo ottenuto per l’isola mobile in cui sarà possibile conferire i diversi materiali differenziati e siamo al lavoro per arrivare ad una tariffa puntuale dei rifiuti”.

Molto apprezzato da tanti il comunicato stampa dell’amministrazione sebbene nella zona lago e per la strada che porta a Marino l’immondizia sia disseminata ovunque, con sacchi e sacchetti abbandonati per strada, incuria e degrado. Sono molti i cittadini che chiedono che venga rimossa: “Vergognosa la spazzatura abbandonata al lago – commenta una residente – speriamo che l’eccellenza dei numeri arrivi anche lì”.




Castel Gandolfo, vincoli su Santa Fumia: il Movimento Aurora raccoglie 108 firme contro la “cementificazione”

“Altre 108 firme raccolte… insieme a quelle di ieri e a quelle raccolte da altri amici impegnati in questa campagna dovremmo superare le 400 firme in due giorni. Martedì (oggi n.d.r.) invieremo il tutto al Ministero per i beni, attività culturali e paesaggio… per supportarlo nella proposta di vincolo espressa”. Lo scrive Paolo Gasperini in un post sulla pagina del Movimento Aurora per i Castelli Romani.

Qual’è la questione? Una dichiarazione di notevole interesse pubblico è stata resa pubblica lunedì 16 settembre, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il vincolo prende il nome tecnico di “Campagna romana tra la via Nettunense e l’Agro Romano”. L’area sottoposta alla super tutela ministeriale riguarderà le tenute storiche di Palaverta, Quarti di Santa Fumia (nei pressi della Falcognana, ndr), Casette, Santa Maria in Fornarolo e Laghetto di Castel Gandolfo.

L’amministrazione di Castel Gandolfo si è sostanzialmente opposta a questo vincolo ma respinge al mittente ogni accusa di voler cementificare il territorio.

Cristiano Bavaro, in una nota pubblicata sul suo profilo spiega il “bluff” delle affermazioni di Gasperini e del suo manifesto

Analisi di un manifesto “manifestamente” fasullo!!!

1) L’osservazione che la maggioranza ha approvato, con il voto favorevole del consigliere Tiziano Nutile, contro la proposta di vincolo del Ministrero lo scorso 19 dicembre in consiglio comunale mira solo ed esclusivamente a salvaguare le scelte fatte dalle passate amministrazioni (di cui ha fatto parte anche il consigliere Paolo Gasperini per 5 anni, in particolare quelle di Maurizio Colacchi) scelte culminate nella redazione del nuovo Piano Regolatore, che questo vincolo renderebbe completamente sterili, annullando COMPLETAMENTE la possibilità per Castel Gandolfo (e non solo per la giunta Monachesi ma anche per tutte quelle che seguiranno) di poter avere uno sviluppo urbanistico controllato e programmato. Quindi tutela solo ed esclusivamente INTERESSI PUBBLICI!

2) il nostro territorio (a differenza di quello dei comuni limitrofi) non vede la realizzazione di nuove infrastrutture e di uno sviluppo urbanistico da più di 35 anni!! Castel Gandolfo e l’amministrazione che lo guida riguardo al consumo del suolo non accettano lezioni da nessuno! Meno che mai da chi ha condiviso e sostenuto il nuovo Piano Regolatore e che oggi invece, per un mero calcolo elettorale e demagogico, vorrebbe incoraggiare, per Castel Gandolfo, solo disordine e abusivismo

3) le nuove infrastrutture, strade, scuole, palestre, parcheggi ecc ecc non riguarderanno solo, come falsamente riportato, se non in minima parte, Santa Fumia. Il nuovo Piano Regolatore ha previsto che le nuove infrastrutture, i nuovi servizi e le nuove urbanizzazioni saranno collocate quasi totalmente nella zona c.d. di Pavona Riccioni. Se il consiglire Gasperini frequentasse un pò di più la nostra Pavona e le immense carenze strutturali e di servizi che vi sono, forse avrebbe sostenuto anche lui l’osservazione in consiglio comunale anziché usare strumentalmente le esigenze dei suoi concittadini di Pavona per tentare di lucrare qualche consenso

4) il “manifesto” conclude dicendo che “esistono molteplici esperienze amministrative di consumo zero di terreno…” e Castel Gandolfo non è una di queste?? Da 35 anni non si mette un mattone nel nostro paese quando i paesi che ci circondano negli ultimi 20 anni hanno realizzato in maniera assolutamente eccessiva (loro si) contro ogni decenza! Possibile che per cercare consenso e visibilità si debba anzitutto rinnegare se stessi (le scelte di Gasperini fino a qualche tempo fa sul Nuovo Piano Regolatore sono pubbliche e lui è stato vicesindaco di Colacchi colui che materialmente ha costruito il nuovo Piano Regolatore, senza mai manifestare alcun dissenso) e poi strumentalizzare e sacrificare le legittime aspettative dei propri concittadini, soprattutto quelli di Pavona, che attendono questo nuovo Piano da più di 15 anni???




Castel Gandolfo, commercianti estenuati perché manca l’acqua: “Ora servono i fatti!”

In grande difficoltà l’Amministrazione di Castel Gandolfo con la questione di carenza del servizio idrico da parte del gestore Acea.

Una situazione che sta alimentando non poche polemiche, a tal punto che il sindaco Milvia Monachesi ha scritto un post sul social Facebook per aggiornare la cittadinanza.



Al post della sindaca ha risposto pubblicamente Francesco Curci, residente di Castel Gandolfo ed esercente, il quale non ha risparmiato di esternare una critica che sembra andare oltre la “situazione acqua”: “Cara Milvia, apprezzo l’iniziativa di chiamare un avvocato per concordare un’azione contro Acea, mi permetto però di dirti che avresti dovuto farlo da tempo, perché sono ormai mesi e mesi che questa situazione va avanti. Certo: meglio tardi che mai, ma vorrei che per un attimo ti mettessi nei panni di chi, come me, vive di turismo e rischia di ritrovarsi una, due, tre recensioni negative su TripAdvisor – o sui vari altri portali che si occupano di turismo – da parte di clienti che si sono ritrovati in camere senz’acqua…Noi esercenti dobbiamo e vogliamo sentire che l’Amministrazione è dalla nostra parte e troppo spesso invece vi sentiamo lontani anni luce…ma è possibile, ad esempio, che non si riesca ad avere nemmeno un numero di telefono a cui rivolgerci quando dobbiamo segnalare la mancanza d’acqua?…possibile che dobbiamo essere presi in giro dal call center di Acea che ci risponde o che non risultano guasti o che segnaleranno (non si sa bene a chi)?…tu devi PRETENDERE che a fronte di un disservizio così palese e continuo ci sia almeno rispetto nei nostri confronti. Alza la voce, vai a parlare coi dirigenti, minaccia sanzioni…ma per favore basta con le parole: ora servono i fatti

Una stanchezza, quella dei commercianti di Castel Gandolfo, dovuta, si presume, al fatto che non si palesino ancora iniziative mirate a risolvere il problema il prima possibile.




Castel Gandolfo, Bruni su attacco di Gasperini: ecco perché l’area è recintata

Perché su Salita S. Antonio è stata recintata un’area del marciapiede? Proprio non ci sta l’assessore Alessia Bruni a farsi dare dell’incompetente dall’avversario politico Gasperini che ha pubblicato il suo “attacco politico” su Facebook



“L’attuale situazione – dice Alessia Bruni – non è collegata ai precedenti lavori già terminati e completati e che hanno riguardato un intervento di sistemazione e messa in sicurezza del passaggio pedonale vicino all’asilo Maestre Pie Filippini.

In questi giorni è stato notato un piccolo spostamento di alcuni sampietrini e, in via precauzionale, data la vicinanza della scuola e in previsione di possibili piogge, si è recintata la strada garantendo il passaggio pedonale sul marciapiede in totale sicurezza.

In tal modo si può procedere alle verifiche di approfondimento della natura di questa nuova infiltrazione, non legata alla precedente già risolta.

Ciò che ora è visibile su Salita S. Antonio purtroppo è frutto di cause tutt’ora allo studio, che non riguardano affatto l’intervento eseguiti di recente con cui abbiamo provveduto alla pulizia delle tubazioni e alla sostituzione dei nuovi pozzetti, hanno avuto effetto positivo come da previsione, nonostante il sistema di smaltimento deve essere ancora completato con successive opere.

Con i precedenti lavori sono stati risolti ed eliminati anche problemi di allagamento sul tratto di strada di fronte al bar, che causavano danni alle attività limitrofe.

Andiamo avanti convinti del nostro operato, affiancati da tecnici a disposizione per ogni chiarimento”.