CASTEL GANDOLFO, LAGO ALBANO: QUELLA PRATICA DA 100MILA EURO FERMA AL DEMANIO

Fabio D'Andrea con l'ausilio dell'Avvocato Andrea Fabianesi che cura le pratiche di Noi Con Salvini per i Castelli Romani ha studiato attentamente il caso e intende tuonare affinché si risolva definitivamente: "E' scandaloso, gravissimo e inaccettabile che una persona con la pensione sociale che ha versato tutti questi soldi al Demanio si ritrovi con una manciata di mosche in mano – dice D'Andrea – è mia intenzione portare la questione anche in Parlamento attraverso una urgente interpellanza perché questa vicenda interessa tutti quei cittadini che si trovano nelle condizioni di Tofani"

 

di Ivan Galea

Dopo lo scandalo dell’ottobre 2014 che ha investito il direttore dell'agenzia del Demanio Lazio, ing. Renzo Pini in arresto con l’accusa di aver preso tangenti per far pedalare a cento all'ora le pratiche, la situazione all’Ente sembra essere stazionaria. Il nuovo direttore Pier Giorgio Allegroni, si trova a dover gestire una situazione non facile tra pratiche da smaltire e di danni erariali. Tra le pratiche da sbrigare c’è l’annosa situazione del Lago Albano di Castel Gandolfo con il "Villaggio Vogatori" che nel 1960 ha ospitato i canottieri e i canoisti che hanno partecipato alle regate dei Giochi Olimpici di Roma. Un Bene Patrimoniale dello Stato di circa 15 mila metri quadrati in cui dal 1968 opera anche l'Associazione Sportiva Dilettantistica "Brunetti" di elevata utilità sociale in quanto punto di riferimento per numerosissimi giovani e giovanissimi dell'area dei Castelli Romani e che può vantare nel proprio palmares oltre 40 titoli di Campione d'Italia oltre ad un medagliere di assoluto rispetto conquistato in regate nazionali ed internazionali.

I problemi per il Demanio nascono nel 1999, allorchè la Brunetti chiede la concessione di appena 5 mila metri quadrati per regolarizzare l'occupazione del Bene. L'Agenzia del Demanio Centrale è favorevole, ed invia per competenza la pratica all'A.R.DI.S., Agenzia Regionale Difesa del Suolo, che con parere favorevole la trasmette alla Regione Lazio per il seguito di competenza. Nel 2007, dopo un calvario di circa dieci anni, emette la determina per la concessione di 19 anni, a fronte di un canone annuo di € 5.800,00 e € 32.800,00 a titolo di rimborso per l'occupazione dell'ultimo quinquennio e una polizza fideiussoria di € 11.600,00. Senonchè, nel 2011, l'Agenzia del Demanio Lazio (ri)scopre che il Villaggio Vogatori è un Bene Patrimoniale dello Stato e richiede alla Regione Lazio la trasmissione del fascicolo Brunetti, compresi tutti i pagamenti già effettuati. Da allora, fino all'arresto del Direttore Pini, la pratica, ineccepibile sotto tutti i punti di vista, è rimasta stranamente "congelata" negli uffici del Demanio Lazio. Una situazione di stallo davvero inaccettabile. "Ho ricevuto solo assicurazioni su rassicurazioni – esordisce il Presidente Giampiero Tofani – e gli incontri con il responsabile del perfezionamento della pratica sono sempre terminati col dire che avrei dovuto pazientare ancora un pò, in quanto c’erano tantissime altre pratiche da evadere prima della mia". "A buon intenditor poche parole – prosegue Tofani – dopo aver versato oltre € 50.000,00 nelle casse della Regione Lazio e altri € 50.000,00 in spese legali, non avevo più un centesimo per eventuali agevolazioni. Ancor più inverosimile è riuscire a sapere e capire in quali casse sono finiti i miei € 50.000,00! Alle richieste di rimborso, la Regione Lazio ha dichiarato di averli trasferiti al Demanio, unitamente al fascicolo; mentre il Demanio si guarda bene dal rispondermi!".

Per dipanare la matassa, in questi giorni è intervenuto anche il Coordinatore dei Castelli Romani di NOI CON SALVINI, Fabio D'Andrea, con due interpellanze, di uguale contenuto, indirizzate al Direttore dell'Agenzia del Demanio Centrale Roberto Reggi e al Direttore dell'Agenzia del Demanio Lazio Pier Giorgio Allegroni. Tra l'altro, è messo in evidenza che la Regione Lazio, già dal 2007, aveva rilevato che il Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak e Vicepresidente del C.O.N.I., Luciano Buonfiglio, era occupante sine titolo della restante parte, circa 10.000 metri quadri, del Villaggio Vogatori e lo aveva invitato ad assolvere il pagamento dell'indennità di occupazione, periodo 2201/2006, per l'importo di € 350.088,49 entro il termine di giorni 30. Ancora oggi, dopo ben 8 anni, non si conosce l’esito di questa situazione pur trattandosi, stando ai fatti, di un ingente danno erariale.

Fabio D'Andrea con l'ausilio dell'Avvocato Andrea Fabianesi che cura le pratiche di Noi Con Salvini per i Castelli Romani ha studiato attentamente il caso e intende tuonare affinché si risolva definitivamente: "E' scandaloso, gravissimo e inaccettabile che una persona con la pensione sociale che ha versato tutti questi soldi al Demanio si ritrovi con una manciata di mosche in mano – dice D'Andrea – è mia intenzione portare la questione anche in Parlamento attraverso una urgente interpellanza perché questa vicenda interessa tutti quei cittadini che si trovano nelle condizioni di Tofani"


Ecco l'interpellanza del Coordinatore dei Castelli Romani Fabio D'Andrea

Ecc.mo
Roberto REGGI
Agenzia del Demanio
Direzione Generale
Via Barberini, 38
00187 Roma

Oggetto : Richiesta di concessione A.S.D. “Giancarlo Brunetti” del bene patrimoniale dello Stato sito nel Comune di Castel Gandolfo (RM), Via dei Pescatori – Aree identificate al Catasto Terreni della Provincia di Roma al Foglio n. 10, particelle nn. 29 e 502 (ex 499).

L’Associazione Sportiva Dilettantistica “Giancarlo Brunetti” senza scopo di lucro, dal 1969 svolge attività di canoa olimpica presso il Lago Albano di Castel Gandolfo, nell’impianto sportivo dalla medesima realizzato sull’area demaniale ubicata in Castel Gandolfo, Via dei Pescatori n. 23, consistente in una porzione pari a mq 5000 del “Villaggio Vogatori” ed identificata al N.C.E.U. al foglio 10, particelle 499 (ex 502) e n. 39/P.
La suddetta Associazione, di elevata utilità sociale in quanto punto di riferimento per numerosissimi giovani e giovanissimi dell’area dei Castelli Romani, è presieduta dal Sig. Giampiero Tofani; risulta, inoltre, iscritta all’Albo delle Associazioni Sportive del C.O.N.I. ed Affiliata alla Federazione Italiana Canoa Kayak e, non da ultimo, può vantare nel proprio palmares 46 titoli di Campione d’Italia oltre ad un medagliere di assoluto rispetto conquistato in regate internazionali, nazionali e regionali.
L’ASD “Giancarlo Brunetti, nella persona del presidente Sig. Giampiero Tofani in data 08 gennaio 1999, in applicazione della Legge n. 390/1986, presentava alla Direzione Centrale del Demanio una “Richiesta di Concessione” al fine di regolarizzare l’occupazione del predetto Bene Patrimoniale,
In seguito alla sopra indicata richiesta di concessione, l’ASD Brunetti riceveva da parte del Ministero delle Finanze/Dipartimento del Territorio numerose comunicazioni, tutte favorevoli e prodromiche rispetto alla concessione della suddetta area (si confronti documentazione in Vs. possesso datata 29/04/1999, 03/12/1999, 29/02/2000 e 01/02/2002).
Successivamente, in considerazione del fatto che l’A.R.D.I.S. aveva avocato a sé la competenza sulla detta area – in quanto erratamente considerata bene demaniale lacuale -, l’ASD “Brunetti si vedeva costretta ad inoltrare all’Agenzia Regionale Difesa del Suolo l’intera documentazione relativa alla “Richiesta di Concessione”, ivi comprese le copie delle comunicazioni pervenute dal Ministero delle Finanze.
L’A.R.D.I.S. – con nota del 15 maggio 2003 inoltrata anche all’Agenzia del Demanio, alla Regione Lazio ed al Comune di Castel Gandolfo – comunicava alla ASD “Brunetti il PARERE FAVOREVOLE espresso alla concessione temporanea delle aree richieste, concessione, comunque, subordinata alla presentazione di alcuni elaborati progettuali.
La suddetta concessione non veniva rilasciata in quanto, nel frattempo, la Regione Lazio, con nota del 23 luglio 2003 prot. 114912/2°/08, aveva avocato a Sé la competenza per il rilascio di tutte le concessioni demaniali del Lazio.
L’A.R.D.I.S. nel febbraio del 2004 provvedeva a trasmettere l’intera pratica ASD “Brunetti”, parere favorevole compreso, alla Regione Lazio che le assegnava il n. EQ-1863.
La regione Lazio, nonostante la pratica risultasse già istruita dall’A.R.D.I.S., solo in data 11 maggio 2007, con la Determinazione Regionale B/1912 pubblicata sul B.U.R. n. 19 del 10 luglio 2007, dava in concessione per 19 anni l’area in oggetto all’ASD “Giancarlo Brunetti” con un canone annuo determinato in € 5.800,00.
Alla sottoscrizione del relativo Disciplinare di Concessione, l’ASD provvedeva a corrispondere in favore della Regione la somma di € 32.800,00 a titolo di rimborso per l’occupazione dell’area dal 2001 al 2006 ed a costituire una polizza fideiussoria assicurativa dell’ammontare di € 11.600,00.
Nello stesso 2007 la FICK – Federazione Italiana Canoa e Kayak – impugnava la sopra indicata “concessione” innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
Il TAR annullava la Determinazione Regionale B/12 dato che l’area in questione doveva considerarsi Bene Patrimoniale dello Stato ed in quanto tale di competenza dell’Agenzia del Demanio/filiale Lazio e non della Regione Lazio e/o A.R.D.I.S..
In virtù di quanto sopra rappresentato, l’ASD “Giancarlo Brunetti” provvedeva, in data 29 luglio 2013 a presentare di nuovo la pratica presso l’Agenzia del Demanio / Filiale Lazio dove a tutt’oggi giace inevasa.
Al fine di rappresentare nella sua interezza l’assurda vicenda qui esposta, si evidenzia che, nelle more dell’increscioso iter burocratico patito dalla ASD “Giancarlo Brunetti (1999 – 2015), la FICK – Federazione Italiana Canoa e Kayak – si immetteva nel possesso della suddetta area, possesso, poi, legittimato da una sentenza emessa dal Tribunale di Velletri.
La FICK, pertanto, incurante delle legittime aspettative dell’ASD “Giancarlo Brunetti e della circostanza che la detta area potrebbe, in considerazione delle dimensioni della stessa, essere proficuamente utilizzata sia dalla stessa FICK che dall’ASD, ha inopinatamente messo in esecuzione la sentenza del Tribunale di Velletri, intimando di liberare l’area sinora utilizzata dalla ASD “Giancarlo Brunetti” dalle attrezzature e dai materiali ivi contenuti.
In merito alla vicenda narrata rimane incomprensibile come la Filiale Roma della Vostra Agenzia, nonostante la pratica sulla richiesta di concessione in oggetto risulti già ampiamente ed esaustivamente istruita – Ministero delle Finanze/Dipartimento del Territorio nel 1999/2002, dall’A.R.D.I.S. nel 2003 e dalla Regione Lazio nel 2007 –, non abbia ancora provveduto sulle legittime aspettative della ASD “Brunetti”, ASD che, peraltro, a causa delle lungaggini burocratiche di cui è stata ed è vittima ha già subito ingenti danni e rischia di subirne di ulteriori ove fosse effettivamente costretta a liberare l’area in oggetto in ottemperanza a quanto intimato dalla FICK.
In merito alla FICK, poi, non ci si può esimere di mettere al corrente della Signoria Vostra di quanto segue:

 Convenzione per l’affidamento alla Federazione Italiana Canoa Kayak della gestione del Centro Federale di Preparazione Olimpica di Castel Gandolfo, tra la CONI Servizi S.p.A. e la Federazione Italiana Canoa Kayak, sottoscritta in data 19 Gennaio 2007, durata 8 anni, scadenza 19 Gennaio 2015.
L’art. 3 sancisce: la CONI Servizi si impegna a cedere alla FICK tutte le porzioni immobiliari di sua proprietà, nonché tutti i diritti che le sono riconosciuti sulle aree sulle quali insiste il “Centro”, entro la scadenza della presente convenzione, al prezzo di € 2.000.000,00 oltre imposte e rivalutazione monetaria. La FICK, ferma restando la sua natura giuridico patrimoniale, con il presente atto si impegna, da parte sua, ad acquistare dalla CONI Servizi tutte le suddette porzioni immobiliari, entro la scadenza della presente convenzione, al prezzo di € 2.000.000,00 oltre imposte e rivalutazione monetaria e a subentrare alla CONI Servizi nei diritti dalla stessa vantati sulle aree sulle quali insiste il “Centro”.
Pur volendo tralasciare che oggetto della prevista compravendita è un bene patrimoniale dello Stato, da quanto testé riportato si può chiaramente evincere la volontà da parte del CONI di disfarsi del “Villaggio Vogatori” già dal 2007.
Ne deriva, dunque, che la richiesta di concessione del “Villaggio” da parte del CONI, richiesta finalizzata ad affidare lo stesso in sub-concessione alla FICK, si palesa pretestuosa, illogica ed illegittima soprattutto alla luce del disposto dell’art. 5 del D.P.R. 13 Settembre 2005 ove viene chiaramente sancito che “la sub-concessione di un Bene Demaniale, totale o parziale, è vietata e la violazione di detto divieto comporta la decadenza immediata dalla concessione”.

 Avviso apertura procedimento e contestuale atto accertamento del 28 Dicembre 2007 inviato dalla Regione Lazio alla Federazione Italiana Canoa Kayak per l’occupazione senza alcun titolo del Bene Demaniale dello Stato identificato in Villaggio Vogatori”, sito in Castel Gandolfo, Via dei Pescatori.
L’Avviso esplicita con assoluta chiarezza che :
1) dalle risultanze di archivio trasmesse dall’Agenzia del Demanio Filiale Lazio, la FICK risulta occupante senza titolo del Bene Demaniale dello Stato identificato in “Villaggio Vogatori”
2) il Direttore Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli del Territorio ha invitato la FICK ad assolvere il pagamento dell’indennità di occupazione per l’importo complessivo di € 350.088,49 riferito al periodo compreso dal 1 Gennaio 2001 al 1 Settembre 2007, da versarsi entro il termine di giorni 30 dalla data di ricevimento della presente nota, in difetto provvederà a norma di Legge al recupero delle somme dovute, previa intimazione formale
3) l’occupazione senza titolo è punita a norma di Legge e, in assenza, si provvederà denunciando all’Autorità Giudiziaria gli abusi riscontrati sulla base di sopralluoghi ispettivi promossi dall’Ufficio
4) la FICK è invitata a liberare con immediatezza l’area demaniale di cui sopra.

 Ordinanza di ripristino del 17 Maggio 2012, emessa dall’Agenzia Regionale Difesa del Suolo nei confronti di BUOFIGLIO Luciano, Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, responsabile della realizzazione delle opere ed interventi abusivi sull’area demaniale protetta del Lago Albano di Castel Gandolfo, occupata senza alcun titolo.
L’Ordinanza intima al Presidente della FICK, al fine di ripristinare lo “status quo ante” dell’area demaniale occupata senza alcun titolo, di provvedere, a propria cura e spese, entro 60 giorni dalla notifica, ai sotto elencati adempimenti :
1) completa rimozione della discarica di materiale terroso e contestuale ripristino dell’area demaniale originaria del Lago Albano, con conseguente rimessa dei luoghi allo “status quo ante”
2) completa rimozione del pontile e di tutte le strutture ad esso riconducibili
3) completa rimozione delle boe che determinano la delimitazione dello specchio acqueo occupato senza alcun titolo
4) completa rimozione delle due recinzioni poste perpendicolarmente al Lago e fittamente ricoperte di rovi, che di fatto limitano e precludono l’accesso all’area demaniale occupata senza alcun titolo

 Decreto Penale di Condanna del 16 Giugno 2014, emesso dal Tribunale Ordinario di Velletri nei confronti di BUONFIGLIO Luciano, Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, con l’ordine di demolizione delle opere edili illegittimamente realizzate su area demaniale del Lago Albano di Castel Gandolfo, sottoposta a vincolo paesaggistico, occupata senza alcun titolo.

 Ordinanza Demolizione Opere Abusive n. 31 del 15 Aprile 2013, emessa dal Comune di Castel Gandolfo nei confronti di BUONFIGLIO Luciano, Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, responsabile della realizzazione delle opere e degli interventi abusivi sull’area demaniale protetta del Lago Albano di Castel Gandolfo, occupata senza alcun titolo.
L’Ordinanza intima al Presidente della FICK di provvedere, a propria cura e spese, alla demolizione immediata delle opere abusive entro il termine perentorio di giorni 90 dalla notifica

 Diffida Demolizione Opere Abusive del 25 Luglio 2014, emessa dal Comune di Castel Gandolfo nei confronti di BUONFIGLIO Luciano, Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, responsabile della realizzazione delle opere edili e degli interventi abusivi sull’area demaniale protetta del Lago Albano di Castel Gandolfo, occupata senza alcun titolo.
La Diffida intima al Presidente della FICK di rimuovere tempestivamente tutto quanto posizionato sull’area demaniale protetta del Lago Albano di Castel Gandolfo e non espressamente autorizzato con atto specifico (pontile, recinzioni, scalette di accesso, terra di riporto di incognita provenienza etc…)

 Denuncia alla Procura della Repubblica di Roma inviata il 15 Settembre 2015 dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Direzione Generale Belle Arti e Paesaggio, per i lavori di reinterro effettuati in assenza di autorizzazione paesaggistica sull’area demaniale protetta del Lago Albano di Castel Gandolfo da BUONFIGLIO Luciano, Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, per colmare il dislivello di ben 6 metri dovuto al ritiro delle acque del Lago.
Nella denuncia, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio ritiene fondamentale il ripristino dello stato dei luoghi, per poter ricomporre nella sede originale le strutture archeologiche della “banchina domizianea”, compromessa dai lavori di reinterro effettuati; e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio ribadisce con assoluta chiarezza che, come prescritto dall’art. 181 del D.Lgs. 42/2004, le opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa costituiscono reato amministrativo e penale.

 Denuncia alla Procura della Repubblica di Roma depositata il 18 Giugno 2015 dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “Brunetti” nei confronti del Comitato Olimpico Nazionale Italiano per i reati ravvisabili scaturenti dall’accatastamento illegittimo di Bene Demaniale dello Stato, identificato in “Villaggio Vogatori”.

Da quanto sopra deriva che, in assenza di qualsivoglia concessione, Il CONI e per esso la FICK a tutt’oggi occupa, illegittimamente e sine titulo, un’area ricompresa nella disponibilità del Patrimonio Statale.
In virtù del semplice possesso di detta area, poi, la FICK ha provveduto ad intimare lo sgombro immediato dei locali sino ad ora utilizzati dalla ASD “Brunetti”, Associazione, di elevata utilità sociale in quanto punto di riferimento per numerosissimi giovani e giovanissimi dell’area dei Castelli Romani e che può vantare nel proprio palmares 46 titoli di Campione d’Italia, oltre ad un medagliere di assoluto rispetto conquistato in regate internazionali, nazionali e regionali.
Alla luce, dunque, di quanto sin qui esposto e dell’immotivato e persistente silenzio dell’Agenzia in merito ad un “supplizio” burocratico iniziato nel 1999 ed a tutt’oggi ancora pendente, si invita l’Ente Pubblico Demanio a pronunciarsi, immediatamente e senza alcun ulteriore indugio, sulla richiesta di concessione presentata dall’A.S.D. “Giancarlo Brunetti” e relativa all’area demaniale sita nel Comune di Castel Gandolfo (RM), Via dei Pescatori – Aree identificate al Catasto Terreni della Provincia di Roma al Foglio n. 10, particelle nn. 29 e 502 (ex 499).

Distinti saluti.

Il Coordinatore dei Castelli Romani

Fabio D’Andrea
 




CASTEL GANDOLFO: LA LETTERA AL SINDACO E AL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE DI UNA CITTADINA ESASPERATA

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta indirizzata al sindaco di Castel Gandolfo e al comandante della polizia locale di Castel Gandolfo da parte di una residente.


"Per prima cosa voglio sottolineare che considero l’essere stata costretta a scrivere ai giornali, come si usa dire, un’ulteriore violenza che si aggiunge a quelle che ho denunciato alle Autorità di Castel gandolfo con l’esposto n. 0011663 del 30/7/2015, ottenendo come risposta un silenzio ostile da parte del sindaco e promesse vaghe da parte del comandante della polizia locale.

Vivo al lago Albano e alcuni anni fa nel fabbricato che dista meno di cinquanta metri dalla mia abitazione è stato aperto un pub/discoteca. Il lago Albano è una cassa armonica naturale dove i suoni si amplificano. Nel comune di Castel Gandolfo è in  vigore un piano di zonizzazione che per la mia zona prevede 52 decibel dalle 6 alle 22, 42 decibel dalle 22 alle 24 e dalle 24 alle 6 silenzio. Il locale che nonostante sia stato aperto di recente, non è insonorizzato come impone la legge (sembra solo che abbia presentato una valutazione di impatto ambientale), provoca enorme disturbo a causa dell’attività musicale, nella bella stagione esercitata anche su terrazze e verande, quindi praticamente all’aperto. L’altro grave problema, che impedisce il sonno, sono gli schiamazzi della ristorazione all’aperto e il mancato rispetto dell’orario di chiusura. Normalmente il locale cessa l’attività intorno alle 3 di notte. In estate, anche alle 5 con tutti i disagi che si possono immaginare.

Dopo la presentazione dell’esposto,  sindaco e comandante della polizia locale sono stati informati per email delle serate musicali del locale, che si fa una notevole pubblicità online, chiedendo loro di verificare se l’attività musicale e la ristorazione all’aperto, soprattutto dopo la presentazione della valutazione di impatto ambientale, rispetta il piano di zonizzazione.

Non avendo mai avuto risposta, approfitto de L’Osservatore d'Italia per porre alcune domande al sindaco e al comandante:

1) Perché non è stato verificato se la valutazione di impatto ambientale rispetta il piano di zonizzazione?
2) Perché si concede il permesso di fare musica e un locale non insonorizzato?
3) Perché le autorità di Castelgandolfo non hanno mai preso in esame il notevole inquinamento causato dalla ristorazione all’aperto? Si fa notare che un’eventuale misurazione Arpa sarebbe possibile solo per le cosiddette apparecchiature perché la voce umana non è misurabile. Il problema degli schiamazzi  è connesso al tipo di licenza concessa. In poche parole, il comune permette l’allestimento di decine e decine di tavoli sotto la mia finestra. A tutto ciò si aggiunge il disturbo provocato dal personale, dopo che le cucine sono state spostate sul retro, proprio davanti alla mia camera da letto, con il risultato di fumi nauseabondi, movimentazione di piatti, bicchieri e bottiglie, schiamazzi fino alle 3 di notte
4) Perché le autorità di Castelgandolfo, che difendono gli interessi del locale in quanto sostengono giustamente che siano posti di lavoro da tutelare, non applicano lo stesso principio anche per il mio lavoro, visto che svolgo la mia attività in casa. Vale forse meno di quella del locale?

Ribadisco ancora una volta alle Autorità di Castel Gandolfo che il locale ha il diritto di lavorare, ma anch’io ho il sacrosanto diritto di dormire e vivere tranquilla.

Giacinta Caruso"

 
 




CASTEL GANDOLFO, DRAGON BOAT: SUCCESSO DI PRESENZE TRA BRINDISI E TENSIONI

 

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di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – Partecipatissima la gara di Dragon boat ad inseguimento con i Canottieri Comunali Albalonga ASD a Castel Gandolfo organizzata dalla Federcanoa e che ha visto la partecipazione di molti giovani ma anche donne e famiglie intorno ad uno sport che rende lo splendido Lago Albano meta di attrazione per trascorrere piacevoli week end all’insegna di attività ricreative, agonistiche e salutari. Presente alle premiazioni anche il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi insieme al presidente Federcanoa Luciano Buonfiglio con il quale abbiamo avuto il piacere di scambiare due battute.

Il presidente è sempre più soddisfatto delle iniziative e attività che la federazione sta portando avanti in tutta Italia e per Castel Gandolfo l’intenzione è di rendere ancora più ricco il calendario degli eventi così da creare appuntamenti fissi sportivi per gli appassionati di canoa. Nell’ultimo fine settimana di Novembre la Federcanoa avrà un lungo Consiglio e Consulta Federale per deliberare i programmi 2016, ma comunque il 2015 è stato un anno “positivo”. Il Comitato Sport per Tutti, ha fatto sapere Buonfiglio, ha superato ogni più rosea aspettativa con manifestazioni di livello mondiale. Per non parlare poi dei grandi eventi organizzati in questo 2015: dai Mondiali di Milano per lo sprint ai Campionati Europei di Dragonboat, da Merano a Mantova, da Auronzo a Cagliari, da Ivrea a Bologna. I Comitati Organizzatori hanno superato tutti gli esami, ottenendo consenso e testimonianze di apprezzamento da tutto il mondo della canoa. “E’ stato un gioco di squadra – ha detto Buonfiglio in una nota – che ci ha consentito di ottenere un grande successo. Successo che è scaturito dalla perfetta sinergia tra le società organizzatrici, comitato regionale, segreteria federale, i volontari, le istituzioni, gli sponsor, ma anche la perfetta intesa con il Coni e il Cip”.

Soddisfatta anche Maria Grazia Punzo membro della Nazionale Italiana di Dragon Boat master femminile che ha commentato a margine il successo della manifestazione:
“Questi – ha detto – non sono solo importanti appuntamenti sportivi ma ogni volta ci si ritrova tutti insieme ed è una festa”.

Non è mancato qualche momento di tensione: alla manifestazione era presente anche Fabio D’Andrea coordinatore di Noi con Salvini per il territorio dei Castelli Romani che insieme al responsabile Noi con Salvini di Castel Gandolfo Giampiero Tofani hanno chiesto al sindaco se la manifestazione fosse stata autorizzata e da chi e se ci fosse anche il nulla osta del Parco e non ultimo se per la manifestazione fosse stata garantita la sicurezza in acqua, visto che a sorvegliare i natanti c’era solo una barca a motore del Parco. D’Andrea ha anche chiesto delucidazioni al sindaco Monachesi la quale ha risposto di essere di fretta e di non poter rispondere nel dettaglio al momento. Il coordinatore di Noi con Salvini D’Andrea ha anche chiamato i vigili che nelle prossime ore provvederanno ad una verifica per vedere se ci sono o meno le autorizzazioni.

Il presidente della Federcanoa Buonfiglio in merito alla questione della sicurezza ha risposto che per quanto riguarda la manifestazione e la Federcanoa è tutto regolare e la struttura è stata completamente messa in sicurezza.

Giampiero Tofani, coordinatore di Noi con Salvini per Castel gandolfo ed ex capo reparto dei Vigili del Fuoco ha commentato il tema della sicurezza: “Più volte ho presentato degli esposti al Parco dei Castelli Romani e al Comune di Castel di Gandolfo per ricordare che la legge regionale 13 gennaio 1984 n°2 prevede il divieto di mettere in acqua e di impiegare in navigazione natanti a motore di qualsiasi tipo nelle acque del Lago Albano. I guardiaparco sono passati hanno visto la manifestazione e sono andati via senza intervenire nonostante la legge”. 




CASTEL GANDOLFO: L'OMBRA DI MAFIA CAPITALE SUL LAGO ALBANO

C.R.

Castel Gandolfo (RM) – Giallo sulla bonifica dei relitti e dei natanti abbandonati al lago Albano di Castel Gandolfo su cui farebbe ancora più ombra la mano oscura di Mafia Capitale. La Regione, nel 2012, ha stanziato al Parco Regionale dei Castelli Romani un contributo di 50 mila euro. L’operazione di bonifica è stata affidata ad una ditta. Ma la bonifica non è stata mai fatta. A mettere in luce la questione è stato il coordinatore di Castel Gandolfo per “Noi con Salvini” Giampiero Tofani il quale lo scorso 1 ottobre ha presentato una richiesta di accesso agli atti all’Ente Parco per andare in fondo alla questione e conoscere, tra l’altro, il nome della ditta incaricata dei lavori. “La questione ha diverse ombre – dice Giampiero Tofani di “Noi con Salvini” – Non si è vista traccia della bonifica che il Parco Regionale dei Castelli Romani avrebbe dovuto espletare, nel corso del 2012, tant’è che la situazione di degrado è sotto gli occhi di tutti. La cosa scandalosa è che sembrerebbe che la società alla quale il Parco avrebbe affidato i lavori è nella lista delle società che fanno parte dell’universo di Mafia Capitale e compaiono negli atti dell’inchiesta capitolina. Sono sicuro che ci vorrà del tempo prima che l’Ente mi rilasci gli atti richiesti ma Noi con Salvini non lascerà che il caso venga dimenticato perché parliamo di denaro pubblico e perché parliamo di un ‘Sito di Importanza Comunitaria’ e ‘Zona a Protezione Speciale’. Che fine hanno fatto i 50 mila euro? 




CASTEL GANDOLFO: GIAMPIERO TOFANI NOMINATO COORDINATORE DI NOI CON SALVINI

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Da oggi “Noi con Salvini” è ufficialmente presente anche a Castel Gandolfo. E' stato infatti nominato Coordinatore di Noi con Salvini della città che ospita la residenza estiva del Papa Giampiero Tofani, un castellano d.o.c., ex capo reparto dei Vigili del Fuoco cresciuto tra lavoro e sport, mangiando per quarant’anni prevenzione, azione e giustizia a colazione, pranzo, merenda e cena.

La nomina è stata voluta da Fabio D'Andrea Coordinatore di Noi con Salvini per l'intera area dei Castelli Romani. A Fabio D'Andrea ed a Giampiero Tofani abbiamo rivolto alcune domande.

Perché anche a Castel Gandolfo “Noi con Salvini”?

Fabio D'Andrea: “Presto detto. Castel Gandolfo – spiega il Coordinatore dei Castelli Romani – è rinomata nel mondo intero per due specifiche e prestigiose peculiarità: per la Sede Pontificia dei Papi e per il Lago Albano che ha ospitato le Olimpiadi di “Roma 1960” del Remo e della Pagaia. In virtù delle quali può fregiarsi dei titoli di Città Vaticano Secondo, Città dell’Accoglienza, Città della Pace e Città Olimpica. Perdippiù il territorio castellano è ricompreso interamente nell’area naturale super protetta del Parco Regionale dei Castelli Romani e riconosciuto Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.), Zona a Protezione Speciale (Z.P.S.) e sottoposto a Vincolo Paesaggistico. Un autentico paradiso terrestre da tutelare, conservare e valorizzare e che invece, da oltre venti anni, è terra di conquista, la tipica vacca grassa da mungere fino all’ultima goccia. Un esempio su tutti, l’aspra critica con cui l’ex sindaco Maurizio Colacchi, attuale presidente del Consiglio Comunale, appena fuoriuscito dalla maggioranza, ha così sintetizzato l’operato del sindaco Milvia Monachesi : “siamo governati dal peggior Sindaco che Castel Gandolfo abbia avuto dal dopo guerra ad oggi. Le sue incapacità e inadeguatezze sono sotto gli occhi di tutti”. Detto da un Sindaco che in dieci anni di governo ne ha fatte di tutti i colori e dopo tre anni di Presidente del Consiglio Comunale… è tutto dire”.

Perché Giampiero Tofani Coordinatore di “Noi con Salvini” di Castel Gandolfo?

Fabio D'Andrea: “Devo ammettere che è stato un vero colpo di fortuna fare la conoscenza diretta di Giampiero Tofani. Il suo decennale impegno per la tutela della salute e della sicurezza pubblica e per la salvaguardia dell’ambiente di Castel Gandolfo è ormai ampiamente noto nei Castelli Romani. Lo “sceriffo”, così lo identificano nella Città dell’Accoglienza. Ci siamo incontrati per scoprire le eccezionali “bellezze storiche” presenti sulle rive del Lago Albano, irresponsabilmente dimenticate e in stato di completo abbandono. Dopo nemmeno cinque minuti, mi sono immediatamente reso conto e convinto che Giampiero è l’uomo giusto, al posto giusto, nel momento giusto. Proprio quello che Noi con Salvini pretende dai suoi uomini, specie da coloro che rivestono cariche politiche”.

Al neo Coordinatore di Castel Gandolfo Giampiero Tofani abbiamo chiesto quali sono gli obiettivi.

Giampiero Tofani: “Noi con Salvini è nato anche a Castel Gandolfo con il prioritario obiettivo di ridare dignità al Popolo Castellano tramite un’adeguata “opera di rimoralizzazione” degli Enti Pubblici che quotidia-namente ne offendono l’intelligenza, lo tartassano e lo perseguitano: Comune, Parco Regionale dei Castelli Romani e Regione Lazio. La moralità della donna e dell’uomo politico consiste nell’esercitare il potere che è stato loro affidato al fine di perseguire il bene comune, non gli interessi privati. Il denaro pubblico non è una regalia milionaria da poter sperperare in allegria con i compagni di merenda, la salute pubblica è un sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione Italiana e non un optional riservato ad amici e parenti, la sicurezza stradale non può continuare ad essere il modo più semplice di fare cassa… anche sulla pelle dei più deboli, pedoni e disabili. E’assolutamente improcrastinabile ripristinare a Castel Gandolfo lo “stato di diritto” e azzerare tutte le gravi situazioni di forte pericolo e di disagio, di profondo degrado morale e materiale, di insopportabile prepotenza ed  arroganza che continuano a regnare incontrastate sotto gli occhi di tutti. Per prassi consolidata nel tempo, c’è persino chi pretende di legalizzare le illegalità. La sventagliata di mitra alle vetrate di un noto ristorante del lago, il sequestro lampo di un imprenditore di un altro ristorante del lago, le numerose imbarcazioni date alle fiamme sull’arenile de-maniale e la infinita serie di furti alle auto in sosta e di abusi edilizi, la dicono anche fin troppo lunga sull’inaccettabile stato dell’arte che continua ad of-fendere sempre più pesantemente il Lago Olimpico, la “perla da salvare” dell’ex sindaco Colacchi, il “diamante più prezioso” del sindaco Monachesi. E’altrettanto assolutamente inaccettabile che Vigili Urbani e Guardiaparco possano continuare ad essere sempre in tutt’altre faccende affaccendati, anziché intervenire con tolleranza zero nei confronti dei trasgressori che violano sotto gli occhi di tutti Leggi, Ordinanze e Regolamenti”. “E’ un’impresa assai difficile da portare a termine. E' una scommessa con Fa-bietto, – nome di battaglia di Fabio D'Andrea Ndr. – e sono più che sicuro che insieme a lui, con il suo supporto quotidiano e la sua profonda esperienza politica, Noi con Salvini può farcela”.  

Buon lavoro.        




CASTEL GANDOLFO: COLACCHI METTE IN DISCUSSIONE LE DELEGHE AL CONSIGLIERE DE ANGELIS

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – A Castel Gandolfo durante i lavori del Consiglio Comunale dello scorso 21 settembre il primo cittadino Milvia Monachesi ha comunicato di aver conferito delega al consigliere comunale Alberto De Angelis riguardante: Edilizia privata, Edilizia scolastica, Patrimonio, Demanio, Attività Produttive. Sull'argomento è intervenuto l'ex sindaco Maurizio Colacchi che ha fatto sapere di voler sollecitare chi è preposto al controllo degli atti amministrativi dei comuni ad intervenire per garantire la legittimità, la legalità e il rispetto della legge, dello statuto e dei regolamenti dell’Ente.

Maurizio Colacchi: "Mi permetto di ricordare al Sindaco e al Segretario Generale e naturalmente al Consiglio comunale che la delega ai consiglieri comunali di funzioni di amministrazione attiva, determina una situazione, perlomeno potenziale, di conflitto di interesse per un'impropria commistione tra funzioni di governo e funzioni di controllo politico. Attribuendo ai consiglieri competenze tipicamente assessorili, si determina un’impropria commistione tra funzioni di governo e funzioni di controllo politico, nonché un aumento surrettizio del numero complessivo degli assessori rispetto a quello massimo previsto per legge.

Il Viminale nel parere 28 aprile 2015 interviene in materia di deleghe sindacali di funzioni assessorili conferite a consiglieri comunali ricordando che nell'ambito dell'autonomia statutaria dell'ente, sancita dall'articolo 6 del Dlgs n. 267/2000, è ammissibile la disciplina di deleghe interorganiche purché il contenuto delle stesse sia coerente con la funzione istituzionale dell'organo cui si riferisce. Quale criterio generale, «il consigliere può essere incaricato di studi su determinate materie, di compiti di collaborazione circoscritti all'esame e alla cura di situazioni particolari, che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici». Il Consigliere Comunale Delegato, dunque, può essere delegato all'elaborazione e approfondimento di singoli studi, su specifiche e determinate materie ed alla collaborazione circoscritta e finalizzata all'esame e trattazione particolare e contingente di situazioni locali, senza però che queste attività si estrinsecano in atti a rilevanza esterna o si concretizzano in atti di gestione amministrativa spettanti invece agli organi burocratici preposti.

Ciò esclude tassativamente che il Consigliere Comunale Delegato possa partecipare a sedute della Giunta Comunale, ma soprattutto che possa avere poteri amministrativi di alcun genere, o poteri diversi e ulteriori rispetto a quelli degli altri Consiglieri facenti parte del Collegio Consigliare e quindi addirittura sui dirigenti, funzionari e responsabili degli uffici comunali di rispettiva competenza. Quindi, attribuire una delega per l'esercizio di compiti riguardanti singoli settori dell'amministrazione comunale, sarebbe carente sotto il profilo della legittimità poiché questa delegazione risulterebbe un modo subdolo per aumentare il numero degli assessori, previsto per legge e contrario allo spirito di una spending review, ormai onnipresente nella macchina burocratica della Pubblica Amministrazione, che ne ha peraltro rideterminato recentemente la quantità. Questa cornice si consolida attraverso il contenuto espresso da due sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali, quello della Puglia (sentenza nr. 4499/2006) e quello della Toscana (sentenza n.1248/04).

Considerazioni e sintesi. Da tutto ciò si evince che la figura del Consigliere Comunale Delegato, la più critica sotto il profilo amministrativo e legale:

a. Deve essere prevista dallo Statuto Comunale attraverso cui se ne stabilisce la forma e il contenuto speciale, sia nelle attribuzioni che nei limiti. L’art.33 c.5 del nostro vigente Statuto comunale citato nel decreto sindacale recita che “Il Sindaco, per particolari esigenze organizzative, può avvalersi di consiglieri, compresi quelli della minoranza“ ma non autorizza ad attribuire deleghe Assessorili riguardanti Edilizia privata, Edilizia scolastica, Patrimonio, Demanio, Attività Produttive;

b. Non deve avere attribuite deleghe generali e che queste non devono essere di tipo assessoriale o ancora compiti di amministrazione attiva;

c. Non deve partecipare o far parte della Giunta Comunale;

d. Il risultato delle sue attività non deve determinare atti esterni della Pubblica Amministrazione Locale, ma deve costituire approfondimento collaborativo per l'esercizio diretto delle proprie funzioni da parte del Sindaco che ne è titolare; e. Non deve avere poteri uguali a quegli degli Assessori e maggiori di quelli dei proprio omologhi Consiglieri Comunali, ma, soprattutto, non deve avere poteri su dirigenti, funzionari e responsabili degli uffici e servizi.

Detto questo sembra che nelle deleghe attribuite al consigliere comunale De Angelis si sia andati oltre il quadro giuridico finora qui rappresentato".
 




CASTEL GANDOLFO: "INSIEME PER CASTELLO" SI INTEGRA NELLA MAGGIORANZA

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Sulle recenti vicende politiche di Castel Gandolfo, che hanno visto il consigliere della lista "Insieme per Castello" Alberto De Angelis sostenere l'Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Milvia Monachesi ed in merito all'intervenuto successivo accordo programmatico ed amministrativo sottoscritto, dal coordinamento della lista "Insieme per Castello" vengono spiegate attraverso una nota le ragioni di tale scelta scelta.

Ecco la nota:

"Le ultime elezioni comunali, hanno consegnato Castel Gandolfo ad una maggioranza che aveva il dovere di amministrare bene il paese. Per tre anni, tra scelte, non scelte e rinvii, di concreto si è fatto poco e tutti gli stessi partecipanti alla maggioranza lo ammettono, chi per un motivo chi per un altro. Ma Castel Gandolfo ha diritto di essere governato nell’interesse di tutto il paese:  lasciarlo nella incertezza di numeri che oggi ci sono e domani no, ci sembrava un modo di dare un alibi al non governo e quindi di non curare gli interessi del paese. Per questo motivo, nella convinzione che finite le elezioni, sia giusto adoperarsi per governare bene il paese e alla contrapposizione deve supplire la competizione “di bene amministrare”, abbiamo sostenuto, come in passato, scelte della Amministrazione condivisibili o che era giusto in quel momento sostenere.

Ed in queste occasioni molto spesso abbiamo avuto il plauso di tutto il paese, di maggioranza e di opposizione.  Non lo abbiamo fatto però per conseguire il plauso, ma per fornire un contributo competitivo al bene comune. Nel momento in cui il paese rischiava di cadere nell’incertezza del commissariamento, senza nessuna realistica alternativa di  una nuova buona amministrazione,  non abbiamo avuto esitazioni, sempre per il bene del paese e dei suoi abitanti, nel NON  anteporre sete di poltrone, alla voglia di competere per dimostrare di saper ben governare.Abbiamo continuato a dare il nostro contributo per evitare incertezze e  non governo, in particolare e proprio ora che, in vista del Giubileo Straordinario, Castel Gandolfo può ambire a riconquistare risultati e visibilità inutilmente cercata negli ultimi anni.

Ora che questo nostro comportamento può confermarsi in una concordata condivisione amministrativa, vogliamo continuare a coltivare la nostra ambizione di contribuire al bene della nostra cittadina nel momento in cui occorre e per far apprezzare il nostro modo di governare condiviso che può solo avere prospettive positive nel presente e nel futuro. Non abbiamo la pretesa di essere i migliori governanti possibili, ma in un momento di grave crisi economica, di contributi provinciali e regionali che non sono disponibili, in presenza di impegni economici per le tante cose realizzate nel passato, che saranno di ostacolo ad impegni futuri, ci sembra coraggioso condividere questa amministrazione, per divenire da opposizione costruttiva a collaboratori competitivi del ben amministrare e noi questo coraggio lo abbiamo. Ognuno fa scelte coerenti col proprio pensiero e le proprie convinzioni, che non possono cambiare ad ogni piè sospinto.
E noi, come sempre, pensiamo al bene del paese ed al modo di realizzarlo al meglio e non in preda all’opportunismo o addirittura personalismi. Riteniamo che, in questo momento, il bene comune si consegue consentendo a questa Amministrazione di potersi esprimere con il nostro contributo, per costruire insieme un futuro utile, fattivo, condivisibile. Sono ragioni “ragionate”, e speriamo condivise da tutti coloro che, aldilà delle poltrone, dei ruoli e delle cariche, pensa solo si possa essere bravi amministratori nell’interesse del paese e lo faremo assumendo compiti ed incarichi che porteremo avanti, sì con spirito competitivo, ma anche condiviso ed in coerenza con le nostre idee. Siamo sicuri che in questo compito Alberto De Angelis, con i suoi otto anni di Consigliere Comunale, espressione di coerenza costruttiva mai disfattista, saprà ben rappresentarci.
Il Coordinamento di Insieme per Castello"
 




CASTEL GANDOLFO: DA SABATO APRONO AL PUBBLICO LE VILLE PONTIFICIE

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – «Le Ville Pontificie di Castel Gandolfo aprono le porte al grande pubblico. A partire dal 12 settembre, ogni sabato, i turisti potranno visitarne i Giardini con un treno dedicato che partirà dalla stazione interna alle Mura Vaticane, dopo la visita dei Musei Vaticani e della Cappella Sistina, all'interno di un'unica proposta, facilmente consultabile sul sito www.museivaticani.va. L'iniziativa sarà presentata ai giornalisti accreditati venerdì 11 settembre, con un convoglio storico composto da antiche vetture 'cento portè, caratterizzate per avere un'entrata su ogni scompartimento, trainate da una locomotiva a vapore del 1915. Dopo la giornata inaugurale, il mezzo d'epoca verrà utilizzato in modo saltuario, solo in date concordate, sostituito da un treno moderno. L'iniziativa, fortemente voluta dal Pontefice Jorge Mario Bergoglio, permetterà ai turisti di poter visitare luoghi come la Fattoria Pontificia, da cui provengono i prodotti agricoli della mensa papale, alcune sale del Palazzo Apostolico e i maestosi Giardini di Villa Barberini, con gli straordinari resti della residenza di campagna dell'Imperatore Domiziano». Lo comunica in una nota il Comune di Albano Laziale. «Per le Città di Albano Laziale e Castel Gandolfo è una ulteriore grande occasione di sviluppo e promozione che permetterà ai nostri territori di accogliere migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo – ha commentato il sindaco Nicola Marini – La nostra Amministrazione è al lavoro per predisporre specifiche iniziative di visita ai monumenti archeologici di Albano, da proporre ai turisti una volta usciti dai Giardini di Villa Barberini. Siamo convinti che tutte le attività produttive della nostra Città sapranno cogliere questa grande opportunità»




CASTEL GANDOLFO, COLACCHI E MOIANETTI: DOPO L'USCITA DALLA MAGGIORANZA COSTITUITO IL NUOVO GRUPPO "DEMOCRATICI PER CASTELLO"

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Si è costituito a Castel Gandolfo, Pavona e Mole il Gruppo consiliare “Democratici per Castello” formato dai consiglieri comunali Maurizio Colacchi e Giacomo Moianetti.

"Le motivazioni che hanno portato a prendere questa sofferta decisione sono tutte di carattere politico e amministrativo. – commentano Colacchi e Moianetti in una nota congiunta –  Fino all’ultimo – proseguono i consiglieri – abbiamo sperato in una mediazione sia con la ex maggioranza sia dentro al PD, ma senza successo. Il Sindaco e i suoi avevano già deciso di proseguire la loro avventura senza di noi: la nostra autonoma capacità di pensiero era ingombrante ed angosciante per coloro che sono poco avvezzi al confronto politico. Inoltre l’approssimarsi delle prossime elezioni comunali e la scelta del candidato sindaco tramite elezioni primarie preoccupava non poco l’ambizione del Sindaco uscente. Siamo governati dal peggior Sindaco che Castel Gandolfo abbia avuto dal dopo guerra ad oggi. Le sue incapacità e inadeguatezze sono sotto gli occhi di tutti.

Nella conferenza stampa tenuta il 7 agosto 2015 abbiamo spiegato nel dettaglio le nostre ragioni. Ci aspettavamo delle risposte adeguate ai rilievi posti, invece abbiamo ricevuto solo invettive offensive e menzognere. Falsa è la notizia che la nostra mancata partecipazione al consiglio comunale dello scorso 30 luglio fosse preordinata a far cadere l’attuale amministrazione comunale, quando in realtà il consigliere Colacchi era in ferie a 500 km circa di distanza ed il consigliere Moianetti ha ritenuto di non partecipare per illegittimità della convocazione del consiglio stesso. La mancata celebrazione di quel consiglio non avrebbe prodotto il commissariamento del Comune, ma semplicemente il mancato aumento delle tasse. Altrettanto ingannevoli sono le affermazioni del Sindaco e della Segreteria del PD in merito alle responsabilità dell'ex Sindaco Colacchi e dell'ex Assessore al Bilancio Moianetti in relazione al riaccertamento dei residui per i crediti di difficile esigibilità il valore di 2.700.000,00 euro non è niente altro che la somma di quanto il Comune deve ancora incassare da entrate Tributarie ed Extratributarie. Fin a quando siamo stati all’interno della maggioranza abbiamo sempre garantito la nostra presenza in consiglio comunale ed assicurato il numero legale, ma oggi siamo all’opposizione. I numeri per governare la “nuova amministrazione” se li deve cercare altrove. Come del resto sta già facendo, cercando nuovi sostegni nelle minoranze. Non faremo però mancare il nostro supporto in consiglio comunale sulle tematiche presenti nel programma con cui ci siamo presentati alle elezioni. Non ci faremo coinvolgere – concludono Colacchi e Moianetti – nelle sterili liti da cortile né commuovere dai tentativi di suscitare commiserazione della sig.ra Monachesi che ha fatto della lamentazione un’arma strategica per trarre un indebito vantaggio politico, ma ci occuperemo dei bisogni e delle aspettative della Città".
 




CASTEL GANDOLFO, TORMENTI POLITICI: COLACCHI E MOIANETTI SE NE VANNO DALLA MAGGIORANZA

Redazione
Castel Gandolfo (RM)
– "Nella vita arriva sempre il momento di riflettere, di capire, di analizzare la situazione attuale che stai vivendo: un lunghissimo corso politico vissuto tra gioie e dolori, tra soddisfazioni e insoddisfazioni, ma sempre con grande senso di responsabilità ed una visione chiara degli obiettivi". Con queste parole inizia la lunga nota di Maurizio Colacchi presidente del Consiglio comunale di Castel Gandolfo che spiega le motivazioni per le quali lui e il consigliere Moianetti hanno deciso di creare un nuovo gruppo autonomo in consiglio comunale.

"Accade che i progetti, le aspettative, i programmi a cui abbiamo creduto non si realizzino. – prosegue la nota di Colacchi – Non sono abituato a scaricare sugli altri le responsabilità, quando non raggiungo gli obiettivi o non realizzo delle aspettative. A Castel Gandolfo è accaduto questo.

La spaccatura con il PD. Si è determinata all’interno della coalizione amministrativa “L’Arcobaleno” e del PD una situazione di incomunicabilità e di incomprensione, che non consente più margini di collaborazione: dopo l’ultimo congresso il PD è diventato un partito che non consente al suo interno la coesistenza di diverse culture e sensibilità. O si è organici al sistema di potere che si è impossessato dei vari territori provinciali o si è un nemico da abbattere. Il segretario del circolo locale continua ad assumere decisioni senza coinvolgere i suoi membri del direttivo di circolo. A maggio 2015 si è tenuto un incontro con il Segretario di federazione insieme ai componenti di minoranza del direttivo di circolo; in quell’occasione il segretario comunicò che a breve si sarebbe svolto un incontro con il Sindaco e la sua maggioranza per ricercare le condizioni e ritrovare le motivazioni per giungere al termine della legislatura. Tuttavia ad oggi nessun incontro è stato organizzato.
Ad agosto 2014 viene iscritto al PD un consigliere dell’opposizione senza aprire un dibattito nel Partito e nel Gruppo consiliare e con l’unico scopo di rafforzare numericamente una traballante e inconcludente Amministrazione comunale. A nulla sono servite le giuste rimostranze di alcuni Consiglieri comunali e di alcuni membri del Direttivo di Circolo.

Una situazione paradossale. Tutto ciò ha portato ad una situazione paradossale: un consigliere comunale iscritto al PD, ma che risulta appartenere alla lista civica di opposizione “L’Aurora” con cui si è presentato alle elezioni. Il che è avvenuto nel totale  disinteresse verso gli elettori. A nulla è servito il documento sottoscritto dal Presidente del Consiglio comunale e dal Vice sindaco a settembre 2014 per cercare ancora una volta di salvare l’unità del Partito e del Gruppo consiliare. Nel documento i consiglieri comunali Colacchi e Moianetti hanno espresso la volontà di dare ulteriore maggiore impulso all’azione amministrativa al fine di portare a termine il programma elettorale, creando quello spirito di gruppo unitario e coeso, necessario per il raggiungimento di un simile obiettivo. Il cerchio magico aveva già deciso la sua strategia: eliminare coloro che erano fortemente competitivi alle primarie per la scelta del sindaco nel 2017.
Mi sono sforzato in tutte le occasioni che si sono presentate all’interno della compagine politica e amministrativa di far ragionare gli interlocutori. Tempo perso. Ho cercato di esporre, sottolineando i rischi e le criticità presenti in questo modo di condurre la politica locale, l’insoddisfazione sempre più crescente nella cittadinanza nei confronti dell’azione amministrativa e della necessità di ritrovare al più presto le ragioni dell’unità del Partito e della coalizione di governo.

Proposi alla sig.ra Monachesi a dicembre 2014 una soluzione politica tesa a cercare le condizioni per  una  “ripartenza”, coinvolgendo con pari dignità tutti i protagonisti della vittoria nel 2012, che ha permesso al centrosinistra di continuare a governare la Città. La risposta è stata la derisione, il tentativo di minaccia (la revoca della Presidenza del Consiglio comunale) e il non riconoscimento della proposta. Proposta che prevedeva un azzeramento della giunta e degli organismi locali di partito per realizzare una coalizione e un partito  più forte qualitativamente e numericamente. Come risposta si è andato sempre più intensificando la sintonia con pezzi  delle opposizioni fino a giungere alla revoca della delega al Vice sindaco. Un vero atto di dichiarazione di guerra preso in completa assenza di un preavviso e di una discussione politica nel Partito e nel Gruppo Consiliare. Una città allo sbando dove non esiste una opposizione vera all’interno del Consiglio comunale. Un Paese non si può governare democraticamente in assenza di una opposizione che faccia bene il suo mestiere per il bene comune.
Assistiamo così ad una Città che si sente abbandonata, guidata da un Sindaco inadeguato, incapace di stare al passo con i suoi predecessori. Siamo regrediti da città  laboratorio politico, portato ad esempio da molti enti locali, alla cenerentola dei Castelli Romani. La Monachesi ha ereditato dalla passata Amministrazione una Città ordinata, pulita, con servizi di alta qualità, mentre ora siamo al quarto anno di governo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basta ascoltare i cittadini. La mia amministrazione ha lasciato alla sig.ra Monachesi tra l’altro finanziamenti e opere già iniziate:
Consolidamento e risanamento ambientale coste del lago        4.300.000,00 €
Ristrutturazione ex Mattatoio per casa famiglia                           288.000,00 €
Recupero centri storici minori                                                       300.000,00 €
Realizzazione plesso scolastico località IBERNESI                  4.800.000,00 €
Recupero acque piovane zona lago                                             1.800.000,00 €
Realizzazione percorso ciclo-pedonale zona lago                         450.000,00 €
Consolidamento versante roccioso Lago                                       530.000,00 €
Pavimentazione stradale lago                                                         600.000,00 €
Realizzazione pista ciclabile via Giovanni Paolo II                       300.000,00 €
Realizzazione 12 nuovi alloggi ATER                                         1.350.000,00 €

Soltanto la casa famiglia è stata inaugurata a giugno del 2012 perché era stata terminata dalla precedente amministrazione il mese prima e il parcheggio della ASL Via Giovanni Paolo II che era in gran parte completato. Degli altri argomenti, tipo parcheggi a pagamento (con aumento del ticket nel centro storico), della raccolta porta a porta, delle vicissitudini del bilancio comunale ed altro lascio la trattazione al consigliere Moianetti. Gli ultimi accadimenti  hanno fanno naufragare il rispetto delle regole su cui si basa la vita democratica delle istituzioni. Si è celebrato un consiglio comunale illegittimamente convocato, come consigliere anziano, dal candidato sindaco del centrodestra che dovrebbe rappresentare l’opposizione; un consiglio convocato d’urgenza con otto punti all’ordine del giorno. Nessun protagonista si è tirato indietro per creare difficoltà all’amministrazione comunale, ma almeno il tentativo di trovare una soluzione concordata andava cercato. Invece si è preferito usare l’arroganza e la prepotenza dei numeri, ancor di più quando si è in difficoltà per proprie inefficienze. Una simile condotta ci sta sempre di più convincendo dell’opportunità di ricorrere alla giustizia amministrativa.
Ho tralasciato altri aspetti che toccano anche la riconoscenza e il rispetto, ma questo riguarda l’educazione e l’ambiente in cui ognuno si è forgiato.

L'aumento dell'aliquota sulla Tasi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la decisione presa in consiglio comunale del 30 luglio 2015 di aumentare la TASI al massimo consentito per legge. Decisione fondamentale assunta, anche questa volta, senza coinvolgere il partito, la coalizione e il gruppo consiliare. Che ha trovato la completa disapprovazione del sottoscritto e del consigliere Moianetti. Sicuramente non approveremo il bilancio di previsione 2015 che aumenta la pressione fiscale ai nostri cittadini.
Concludo dicendo che per queste ragioni, ed altre ancora che non ho esposto per rispettare i tempi, ho deciso in comune accordo con il collega Moianetti di creare un Gruppo autonomo in consiglio comunale. Il nuovo gruppo consiliare sarà distinto e distante dalla attuale, e a questo punto “pseudo”, maggioranza. Non faremo però mancare il nostro supporto, in consiglio comunale, sulle tematiche presenti nel programma con cui ci siamo presentati alle elezioni. Ci rendiamo disponibili da subito a ragionare, discutere, confrontare e collaborare con le forze politiche, la forze sociali, le associazioni e le singole espressioni presenti nella città che vorranno con noi costruire un futuro migliore per Castel Gandolfo, Pavona e Mole". Conclude.

 




CASTEL GANDOLFO: L'INTERVISTA AL SINDACO MILVIA MONACHESI

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – La politica di Castel Gandolfo è in continuo fermento. A tal proposito L'Osservatore d'Italia ha inteso intervistare il Sindaco Milvia Monachesi. In queste ore stanno arrivando novità di rilievo da parte del presidente del consiglio comunale Maurizio Colacchi e dal vicesindaco Giacomo Moianetti che presumibilmente usciranno dalla coalizione di maggioranza per iniziare una palese e ferrea opposizione alla coalizione di Monachesi

 

Sindaco Monachesi, non si può dire che negli ultimi tempi non ci sia un acceso confronto con diversi esponenti della politica  gandolfina, non ultimo lo stesso presidente del Consiglio comunale Maurizio Colacchi
Purtroppo quanto sta avvenendo a Castel Gandolfo non ha più nulla  a che vedere con un confronto politico; siamo semplicemente di fronte ad un attacco all’Amministrazione da parte di chi non sa rinunciare al “potere” che ha gestito in passato.

E’ chiaro il suo riferimento a Colacchi. Ma, scusi, non era il suo promoter in campagna elettorale?
Infatti, e consideri che i consiglieri  della  Coalizione Arcobaleno sono stati tutti proposti  dall’ex sindaco, quella stessa persona che ora li taccia come incapaci ed incompetenti. Come lo spiega lei?

Quando ha capito che tra lei e Colacchi era veramente “finita” in termini di coalizione politica?
I comportamenti ostruzionistici ci sono stati fin da subito, ma inizialmente ho pensato alla reazione anche comprensibile di chi vede un’altra persona in quello che considera il suo posto (ho spesso fatto l’esempio della suocera verso la nuora). Pensavo che con il tempo le cose potessero migliorare, invece sono peggiorate. Nei primi due anni ha agito apparentemente  in completo isolamento, ma oggi è evidente la condivisione di  intenti con il consigliere Moianetti  il quale, pur ricoprendo a suo tempo le più alte cariche assessorili (vicesindaco, assessore al bilancio, ai Lavori Pubblici e allo Sport)  ha assunto all’interno della Giunta lo stesso atteggiamento ostruzionistico.

Che tipo di atteggiamento? Sembra quasi che lei parli di strategia a tavolino.
Ha usato il termine giusto. La strategia attuata con metodo scientifico dai due consiglieri  è talmente semplice e chiaro da essere scontato:  possono essere accettate e votate soltanto le scelte iniziate dal Sindaco Colacchi o dall’assessore Moianetti,  mentre tutto il resto deve essere bollato come “atto irresponsabile,  frutto di incapacità, pericoloso ”.

Addirittura pericoloso? Non pensa di esagerare?
No. L’obiettivo dell’uso di questo termine è quello di spaventare chi deve prendere le decisioni, paventando conseguenze amministrative, civili o penali, ed è stato usato sia in Consiglio comunale che  con i funzionari comunali per esercitare una pressione psicologica finalizzata al rallentamento dell’azione amministrativa.

Sta dicendo che è una vera lotta a chi rimane in piedi?
Giudichi lei. L’ultimo esempio su questo comportamento lo abbiamo avuto in occasione del Consiglio Comunale del  30 luglio nel quale abbiamo approvato, come tutti i Comuni d’Italia,  le aliquote dei tributi. Entrambi non si sono presentati in Consiglio, il primo perché in ferie (una casualità molto sospetta, dal momento che la scadenza del 30 luglio era nota a tutti)  il secondo appellandosi a inverosimili presunte irregolarità nella convocazione. Dopo essersi sottratti alla responsabilità delle scelte,  l’ex sindaco Colacchi ha adottato la solita frase relativa alla “scelta irresponsabile e inopportuna”, mentre l’ex assessore Moianetti si è limitato a dire era stato molto più bravo lui a suo tempo perchè l’aliquota l’aveva fissata al 2,2 per mille (in realtà allora abbiamo  scelto di reperire i fondi necessari per quadrare il bilancio aumentando  l’Irpef, ma questo si è ben guardato dal dirlo).  Entrambi comunque non hanno fornito alcuna proposta alternativa. E’ un comportamento responsabile secondo lei? Finalizzato a cosa?

Non pensa che Moianetti e Colachi vogliano contribuire ad una critica costruttiva?
Nei primi tempi ci ho sperato, e sarebbe stato un bene per tutti (che vantaggio ho io da questa situazione?) oggi è evidente che non è così, ma di questo sono contenta perché ora sono finalmente  usciti  alla luce del sole, dove tutti possono vedere e giudicare anche l’incoerenza di chi continua a autodefinirsi “maggioranza” quando  in realtà sono i peggiori nemici della stessa. Oggi a Castel Gandolfo non esiste più una maggioranza ed un’opposizione, ma una divisione tra chi vuole rispettare gli impegni presi in campagna elettorale e chi vuole impedirlo. Critica costruttiva e aggiungo leale,  definisco invece quella della minoranza ufficiale, e a questo proposito voglio dire che ho molto apprezzato il senso di responsabilità dei consiglieri De Angelis e Toti, che hanno garantito la possibilità di svolgere un Consiglio Comunale che altrimenti avrebbe causato danni all’Ente che rappresentiamo.

E qual è la posizione del consigliere Gasperini?

Per ora non si sbilancia,  ma sono convinta, per quanto mi è dato di conoscerlo, che non potrà seguire i due consiglieri.

Non pensa che forse il suo modo di governare, probabilmente contrario al loro, li abbia fatti sentire degli “esclusi”?
Come possono sentirsi esclusi proprio coloro i quali hanno ricevuto le più alte cariche dopo quella del Sindaco? Cosa avrebbero dovuto dire chi non è stato nominato assessore allora?
 Personalmente  ho sempre creduto, e ancor di più ne sono convinta in questo momento di grande difficoltà, che sulle aspirazioni personali debba prevalere il buonsenso e la necessità di lavorare insieme unendo le forze, e questo vale ancor di più per chi si è impegnato a farlo davanti ai propri elettori.
Noi abbiamo cercato a lungo il superamento delle posizioni, e personalmente sarei felice se ciò potesse ancora accadere, ma intanto andiamo avanti con serenità e determinazione, aperti al confronto e alla collaborazione  con chiunque all’interno del Consiglio e delle forze politiche condivida questa impostazione, per affrontare nel modo migliore l’oggi e programmare il domani.

La ringraziamo per averci dedicato il suo tempo.

Grazie a  voi