CASTEL GANDOLFO OCCUPATO, GIUBILEO, ACTION: "CHIEDIAMO INCONTRO PAPA"

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – «Questa mattina abbiamo preso in affidamento e in gestione diretta una piccola parte del patrimonio, inutilizzato, del più grande proprietario terriero, il conte Romolo Vaselli, La tenuta Vaselli a Castel Gandolfo, proprio difronte alla residenza estiva del Papa, in uno dei contesti più suggestivi dei Colli Romani. Luogo, fino ad ora, ad appannaggio esclusivo di nobili e alte gerarchie vaticane». Lo comunica Action Diritti in Movimento in una nota. «A pochi mesi dall'apertura dell'anno giubilare – prosegue la nota – gli ultimi della città, ai quali l'evento è rivolto, vorrebbero avere voce in capitolo, proponendo un modello d'accoglienza Interculturale, utilizzando patrimonio pubblico e privato, a fini comuni, che si trovi non per forza in luoghi degradati e che coniughi i diritti delle persone a partire da un tetto sicuro, una salute garantita, un percorso di autonomia che renda i soggetti più deboli protagonisti del proprio futuro. Con tale iniziativa intendiamo, da ultimi, chiedere un incontro urgente con Papa Francesco, proprio per condividere un percorso di protagonismo attivo, provando ad invertire l'egemonia del profitto economico, dei soliti e pochi mercanti del Tempio, che con egoismo e arroganza criminale nega e relega i diritti dei più poveri all'ultimo posto. Vogliamo proporre una gestione dell'Anno della Misericordia, nella Roma dei senza casa e della mala-accoglienza, che parta dalle necessità reali e dai bisogni dei diretti interessati e costruisca le basi di soluzioni concrete per gli anni a venire, a partire dalla conversione delle strutture, immaginate per l'accoglienza dei numerosi pellegrini in arrivo, in abitazioni e centri d'accoglienza solidali e mutualistici. Alle ore 12 conferenza stampa alle ore 12, in via Albalonga 8, Castel Gandolfo».




ALBANO LAZIALE: INCASTRATO IL RAPINATORE DELLA BANCA DI CASTEL GANDOLFO

Redazione

Albano Laziale (RM) –  Sicuro di averla fatta franca, a distanza di 14 anni è stato individuato dagli agenti della Polizia di Stato il rapinatore che insieme ad un complice dopo aver preso in ostaggio un cliente, rapinò la Banca di Credito Cooperativo di Castel Gandolfo Agenzia di Albano Laziale di via Vascarelle, impossessandosi di circa 35 mila euro. Analizzando i casi insoluti nell'ambito dei crimini violenti, gli agenti della squadra investigativa del Commissariato di Albano Laziale diretto dal dr. Domenico Sannino, aiutati anche dalle nuove tecniche scientifico-investigative, sono riusciti ad identificarne l'autore. L'uomo, S.S. di 45 anni, romano residente nella capitale, nel quartiere Corviale, è risultato avere precedenti di Polizia per numerose rapine commesse in passato. Davanti al Tribunale di Velletri dovrà ora rispondere anche di rapina aggravata e sequestro di persona in concorso.




CASTEL GANDOLFO: AMPUTA IL DITO A COLPI DI MACHETE AL NIPOTE

di Matteo La Stella

Castel Gandolfo (RM) – Sabato sera, i Carabinieri della Stazione Castel Gandolfo hanno arrestato un 70enne che, al culmine di una lite, ha aggredito a colpi di machete il nipote, suo vicino di casa.

Ad accendere la miccia tra i due sarebbero stati problemi di vicinato conditi, forse, dall'incessante abbaiare di un cane che avrebbe portato il 70enne, ex pompiere ormai in pensione, ad una reazione inaspettata e folle. Quest'ultimo, machete alla mano, si è scagliato contro il nipote 33enne che, colto alla sprovvista, ha tentato di sottrarsi all'aggressione. Uno dei colpi del pensionato è però andato a segno, provocando l'amputazione del mignolo della mano destra al vicino. Anche un altro nipote del 70enne, intervenuto per sedare la violenta colluttazione, è stato colpito più volte alla testa riportando solo alcune lievi ferite. 

I militari, giunti sul posto in seguito alla segnalazione dei familiari, hanno arrestato l'ex pompiere per lesioni personali aggravate prima di portarlo nel carcere di Velletri. Il 33enne, vittima della furiosa aggressione, è stato invece trasportato al Policlinico Gemelli per essere sottoposto ad una delicata operazione. L'altro nipote, invece, è stato trasportato al pronto soccorso di Albano per essere medicato.  




CASTEL GANDOLFO: LA SOPRINTENDENZA RICHIAMA IL SINDACO SULLA BANCHINA DOMIZIANEA AL LAGO

di Giampieo Tofani, commissario straordinario de La Destra di Castel Gandolfo

Il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi è stata richiamata al dovere per i reati perpetrati alla “banchina domizianea” in riva al lago. “Le opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa – come prescritto dall’art. 181 del D. Lgs. 42/2004 – costituiscono reato amministrativo e penale e che la verifica di ammissibilità e legittimità dell’istanza ai sensi dell’art. 146 del D. Lgs. è in capo all’Ente responsabile del procedimento”. Così è scritto nel richiamo che il 23 Aprile u.s. la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Roma ha inviato al Comune di Castel Gandolfo a seguito del parere espresso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio. 

Dal sopralluogo espletato alla fine di Gennaio è stato accertato lo sversamento di notevole quantità di materiale terroso sull’arenile demaniale protetto del Lago Albano di Castel Gandolfo – “Sito di Importanza Comunitaria” e “Zona a Protezione Speciale”, sottoposto a “Vincolo “Paesaggistico” – occupato dalla Federcanoa. Uno sversamento di migliaia di metri cubi di materiale terroso, di ignota provenienza, che ha sepolto e compromesso importanti strutture archeologiche facenti parte dell’opus quadratum della cosiddetta “banchina domizianea”, sarebbe stato realizzato in assenza dei titoli abilitativi dal Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak e Vicepresidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, con notevole impiego di denaro pubblico dei contribuenti italiani. “Quali adempimenti a norma di Legge – la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio ha chiesto di sapere all’Amministrazione Comunale – sono stati adottati atteso che l’area in oggetto risulta sottoposta a Tutela Paesaggistica ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”.

Anche noi, a tutela dell’Incolumità Pubblica e a salvaguardia dell’Ambiente e dei Beni Demaniali Protettici siamo preoccupati più volte di chiedere alla Sindachessa Monachesi, anche ai sensi della Legge 241/90, l’accesso agli atti conseguenti l’accertata inottemperanza della Federcanoa all’Ordinanza di Demolizione Opere Abusive n. 31 del 15 Aprile 2013”. Assordante silenzio! Dopo ben oltre 24 mesi di assordante silenzio, ci piacerebbe sapere dal sindaco quali presunti interessi così tanto interessanti o ancor di più quali misteri si celano dietro al caso del Presidente della Federcanoa e Vicepresidente del C.O.N.I. a tal punto dal persistere ancora a non voler procedere alla demolizione d’ufficio delle opere abusive che costituiscono reato amministrativo e penale.
 




CASTEL GANDOLFO: SEQUESTRA NOTO IMPRENDITORE DI RISTORAZIONE PER UN DEBITO DI USURA

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel Gandolfo hanno arrestato un 38 enne con precedenti, di Nettuno, per sequestro di persona a scopo di estorsione, usura, detenzione, porto abusivo, nonché ricettazione di arma da fuoco rubata. La vittima, un noto imprenditore che opera da oltre venti anni nel settore della ristorazione al Lago Albano di Castel Gandolfo, è stato suo malgrado il protagonista di un pomeriggio di ordinaria follia iniziato alle 15.00 quando il malvivente si è presentato presso il suo ristorante prelevandolo con la forza e obbligandolo con la minaccia di un’arma a seguirlo. Scopo dell’aggressione era quello di estorcergli 3.000 euro quale ennesima rata di un originario debito di 40.000 euro, contratto nel 2008 e che nel tempo, maturando una spirale di interessi, era divenuto di 90.000 euro e che probabilmente era destinato, come nel più classico dei cliché usurari, a non estinguersi mai. Alle 23, dopo una giornata di violenze psicologiche e fisiche, è arrivata la richiesta ai familiari dell’ostaggio in cui si concedeva la restituzione del congiunto solo in cambio dell’esborso della somma di denaro pretesa. All’appuntamento, fissato presso un distributore di benzina sull’Appia, si sono presentati però anche i Carabinieri che, al momento opportuno, sono intervenuti traendo in salvo l’ostaggio e bloccando il malvivente, trovato in possesso di una pistola carica provento di furto, nonché dei 3.000 euro appena ricevuti. Immediatamente sono state avviate dai Carabinieri mirate indagini per stabilire se l’uomo, condotto presso il carcere di Velletri in attesa della convalida dell’arresto, abbia agito da solo e se possano esserci ulteriori vittime dallo stesso usurate




CASTEL GANDOLFO: AL TEATRO DON BOSCO SUCCESSO PER LO SPETTACOLO "INSIEME BALLANDO"

Redazione
Castel Gandolfo (RM) – Grande successo e consenso di pubblico, al Teatro Don Bosco di Castel Gandolfo per la prima edizione dello spettacolo "Insieme Ballando". Uno spettacolo di Musica e Danza ideato e voluto da Paola Ashaki, Insegnante Fids Midas, Tecnico Federale Danza del Ventre.
"La Musica è una poesia in cui ogni nota è un movimento danzante, che consente di vivere la propria passione" queste le parole di Paola Filoni in arte Ashaki, sul pensiero da cui è nato lo spettacolo, che ha visto protagoniste diverse discipline unite in un unico ballo, dalla danza del ventre alla danza standard a quella Latino Americana. Tra gli ospiti internazionali, figure di prestigio e campioni del mondo. Ospite d'eccezione per la Musica, con la magia delle sue composizioni il giovane talento Michele Di Filippo, che con la sua chitarra ha incantato il pubblico.
 




CASTEL GANDOLFO: SCOPERTI REPERTI ROMANI IN RIVA AL LAGO CON SVERSAMENTI DI TERRA DI RIPORTO

di Giampiero Tofani, commissario straordinario de La Destra a Castel Gandolfo


Guai, guai e guai sempre più seri per la Federazione Italiana Canoa Kayak e per il Comitato Olimpico Nazionale Italiano conseguenti alle tante opere realizzate in assenza dei titoli abilitativi sull’arenile e negli specchi acquei demaniali del rinomato Lago Albano di Castel Gandolfo. Sulla carta “Sito di Importanza Comunitaria” e “Zona a Protezione Speciale”, sottoposto a vincolo paesaggistico, nella realtà territorio di conquista, autentico far west in cui le occupazioni senza titolo e gli abusi edilizi, a terra e in acqua, continuano ad essere perpetrati alla luce del sole e il profondo degrado ambientale persiste a regnare assolutamente indisturbato, sotto gli occhi di tutti. Proprio di recente, in mezzo a rifiuti di tutti i tipi abbandonati su un tratto di arenile demaniale del Lago Albano di Castel Gandolfo, in Via dei Pescatori, su cui da tempo fa bella mostra un approdo per natanti realizzato abusivamente, sono stati scoperti interessanti reperti archeologici tra cui un pezzo di “opus reticulatum”, tipico muro in uso tra gli antichi romani nell’edilizia.


All’immensa gioia della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio per il ritrovamento di così interessanti reperti archeologici fanno eco i guai seri per la F.I.C.K. che, con denaro pubblico, sullo stesso tratto di arenile demaniale, a un centinaio di metri circa, ha sepolto importanti strutture archeologiche facenti parte della cosiddetta “banchina domizianea” mediante lo sversamento di migliaia di metri cubi di materiale terroso di riporto, di sconosciuta provenienza.


Oltre al Decreto Penale di Condanna che il Tribunale di Velletri ha emesso nei confronti del Presidente della F.I.C.K. e Vicepresidente del C.O.N.I. Luciano Buonfiglio, su segnalazione dell’Agenzia Regionale Difesa del Suolo, per i reati accertati, comminando altresì l’ordine di demolizione delle opere edili illegittimamente realizzate sull’arenile demaniale, anche la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio ha dato avvio ai provvedimenti di competenza nei confronti della Federazione Sportiva.


Ciò che desta assai stupore e profonda preoccupazione tra i cittadini, turisti e cultori di archeologia è come la F.I.C.K., con denaro dei contribuenti, in un periodo di così grave crisi economica, sia riuscita a perpetrare reati del genere, per mesi e mesi, in barba al Comune di Castel Gandolfo, alla Polizia Locale, al Parco Regionale dei Castelli Romani e ai Guardiaparco. E il Commissario Straordinario de “LA DESTRA” di Castel Gandolfo Giampiero Tofani si domanda : per quali motivi/interessi gli enti pubblici preposti in primis alla salvaguardia dei Beni Demaniali PROTETTI del Lago Albano di Castel Gandolfo e alla tutela della Salute e della Sicurezza Pubblica, persistono a non voler ottemperare all’“obbligo di denuncia da parte di pubblici ufficiali”, dettato dall’ art. 331 c.p.p.?




CASTEL GANDOLFO: BUFERA NEL PD, IL DIRETTIVO SI RIUNISCE. MOIANETTI E COLACCHI DISERTANO

Redazione

Dopo la bufera all'interno della maggioranza, la coalizione del sindaco Milvia Monachesi tenta l'azione unitaria. Il 14 aprile si è riunito il Direttivo del PD di Castel Gandolfo per affrontare la delicata situazione venutasi a creare dopo la revoca delle deleghe da parte del Sindaco Milvia Monachesi al Vice Sindaco e Assessore al Bilancio, Lavori Pubblici e Sport Giacomo Moianetti.  La riunione, presieduta dal Vice Segretario Provinciale del PD Luca Masi e dal Segretario del Circolo Roberto Miliotti, ha visto però la partecipazione di soltanto 10 su 16 componenti del direttivo, perchè componente che sostiene il Consigliere Moianetti ed il Presidente del Consiglio Colacchi non si è presentata. Al termine del dibattito, nel quale è stata analizzata la situazione politica e amministrativa, è stato approvato all’unanimità dei presenti, con il voto favorevole anche della componente di Marta Toti e di Paolo Gasperini, il seguente documento politico presentato dalla segreteria.

Documento Politico della Segreteria 14/04/2015
Il PD amministra Castel Gandolfo dal 1993, proseguendo, con la coalizione Arcobaleno, il percorso iniziato con la Pesca, vincendo ben 6 campagne elettorali consecutivamente, nonostante nel tempo si siano verificate divisioni e spaccature, che hanno messo a rischio le possibilità di vittoria e reso faticosa la pratica del buon governo. L’ultima tornata elettorale del 2012 ci ha visto vincenti per pochi voti, questo rende necessario agire compatti, in maniera congiunta, chiara e condivisa, evitando individualismi e con un confronto costante tra amministrazione e partito, per scongiurare ulteriori differenziazioni e divisioni che indebolirebbero il PD, come è stato ribadito anche dal Segretario Provinciale nel direttivo del 30 giugno 2014.
Per quanto sopra, riteniamo che la Giunta Comunale e il Gruppo Consiliare debbano agire in collaborazione attraverso un’azione unitaria, emarginando ogni atteggiamento individualista e non coerente con gli obiettivi comuni.
Quindi stigmatizziamo il comportamento di due componenti della Maggioranza Consiliare, iscritti al PD che, anziché cercare il dialogo ed il confronto, hanno cercato di dividere il gruppo per imporre le loro volontà con un documento artatamente proposto per la condivisione solo ad alcuni Consiglieri di maggioranza e successivamente inviato al Sindaco, al Capogruppo e al Segretario politico, nel quale si pretendeva la garanzia (peraltro già data dal Sindaco in un comunicato stampa ben 10 giorni prima!) che non ci sarebbe stato nessun cambio di maggioranza, paventando, in caso contrario, gravi ripercussioni.
Nonostante non ci sia stata alcuna sostituzione, l’atteggiamento individualistico, non solo non è cambiato, ma si è acuito, arrivando a denigrare pubblicamente il Sindaco e i componenti della Giunta.
Questo atteggiamento si è riversato anche all’interno del Circolo Pd di Castel Gandolfo, con una crescente presa di distanza dalle iniziative proposte dal Circolo, culminata con uno scarso impegno nel tesseramento, con accuse pubbliche al PD castellano e con il boicottaggio della "Festa del Tesseramento", rendendo di fatto difficile ogni confronto.
Alla luce dei fatti sopra esposti, ribadiamo la correttezza della scelta del Sindaco Monachesi, di operare un rimpasto di Giunta teso al rafforzamento dell'azione amministrativa.
Il Partito Democratico di Castel Gandolfo, pertanto, nel confermare la fiducia al Sindaco Monachesi, chiede con forza alla Giunta e al Gruppo Consiliare di accelerare l’azione amministrativa, rapportandosi il più possibile con i cittadini e si impegna, a sua volta, a sostenere tale azione, collaborando al perseguimento degli impegni di programma e promuovendo, a tale scopo, incontri pubblici.

 




CASTELLI ROMANI: GRANDE ATTESA PER L'ECLISSI RIFLESSA SUL LAGO ALBANO

Redazione

Castelli Romani (RM) – Un appuntamento unico a pochi passi da Roma per osservare l'Eclissi riflessa sul Lago Albano con i telescopi speciali di Astronomitaly. Grande attesa per il rarissimo fenomeno dell'Eclissi di Sole che avverrà la mattina di Venerdì 20 Marzo 2015 e che sarà visibile anche dall'Italia.

A Castel Gandolfo nell'area dei Castelli Romani, visitatori da Roma e abitanti dell'hinterland castellano potranno osservare insieme lo spettacolo dell'Eclissi di Sole sul Lago Albano. Grandi e piccini, in totale sicurezza, potranno vivere l’emozione di toccare con mano il Sole oscurato dalla Luna con i telescopi di Astronomitaly e speciali occhialini solari che verranno messi a disposizione. L'appuntamento è a Castel Gandolfo, in Via Spiaggia del Lago 5 dalle ore 9.20 alle 11.30.

L’evento organizzato con il patrocinio del Comune di Castel Gandolfo in collaborazione con la startup Astronomitaly e l’associazione culturale Castelli Romani Green Tour rappresenta un’occasione imperdibile per poter osservare un’eclissi di Sole.

Perché si tratta realmente di un evento da non perdere?

Perché bisognerà attendere il 25 Ottobre del 2022, ben 7 anni, per vedere la prossima eclissi ben visibile dal nord Italia. Inotlre con i telescopi sarà possibile osservare dettagli invisibili ad occhio nudo ed in modo assolutamente sicuro! Infatti osservare il Sole ad occhio nudo o con binocoli senza l’uso di filtri certificati è molto pericoloso e sono da evitare anche le soluzioni “fai da te” che non garantiscono un’adeguata protezione dalle radiazioni solari. Al termine delle osservazioni sarà possibile partecipare anche ad un laboratorio di mosaico dove, guidati dalla sapienza di maestri artigiani, si potrà comporre un piccolo ricordo della mattinata usando gli strumenti del vero mosaicista.
 




CASTEL GANDOLFO: TUTTI PAZZI PER L'ETRURIA E IL… TREKKING

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Il Cai – Club Alpino Italiano Sezione di Castel Gandolfo per sabato 14 marzo ha organizzato un escursione nel viterbese dedicata alla riscoperta di quei luoghi "magici" che furono degli etruschi. Un itinerario di 4,30 ore di cammino, con poco dislivello, in mezzo a tombe etrusche insediamenti longobardi, mulini abbandonati e torri medievali. "Visiteremo la piramide di Bomarzo, misteriosa costruzione etrusca molto simile alle piramidi maya, visiteremo il villaggio rupestre di Santa Cecilia – – fanno sapere gli organizzatori  – e raggiungeremo poi il ruscello – aggiungono – dove Pasolini aveva ambientato le scene del suo Vangelo secondo Matteo che riguardavano il battesimo di Gesù nel Giordano. Il percorso è ad anello". L'appuntamento, con mezzi propri, è quindi a Castel Gandolfo per sabato 14 marzo alle 7.50 da P.le via Prati (sottostante edicola giornali). Gli organizzatori consigliano il seguenteb equipaggiamento: Scarponcini da trekking, zaino, pranzo e acqua, giacca anti vento, felpa, cappello, guanti, un cambio da lasciare in macchina e… tanta voglia di camminare. Per maggiori informazioni: Direttore di gita: Tito Ferretti 338 11 630 40 – Sede ogni giovedì pomeriggio 349 24 62 513

La Piramide Etrusca o Altare Piramidale di Bomarzo.
Nei pressi di Bomarzo (VT) ma il famoso parco dei mostri non c'entra nulla, si trova un'enorme (8 x 16 metri circa) e particolare masso tufaceo adibito a luogo di culto dagli Etruschi del VII secolo A.C. Viene chiamata "Piramide di Bomarzo" anche se in realtà è una piramide tronca, per certi versi simile a quelle dei Maya; un nome più appropriato è "altare piramidale", qualcuno la chiama anche "sasso del predicatore",  perchè ricorda un pulpito. Il masso è stato sapientemente lavorato tanto da ricavarne una scalinata di 26 gradini che conducono prima a due altari intermedi affiancati e poi all'altare principale posto in cima. Completano la struttura altre scalinate minori per un totale di circa 50 gradini. Sono inoltre presenti vari sedili e, sulla parte destra, dei canali che dovevano servire per la raccolta di liquidi versati durante i sacrifici, si notano anche varie nicchie profonde 15cm probabilmente destinate ad accogliere strumenti rituali e di culto. La zona dove si trova la piramide è denominata "Tacchiolo" e come quella poco distante di "Santa Cecilia" è ricca di reperti ed insediamenti appartenenti al periodo etrusco ma anche protostorico. Percorrendo i sentieri che si snodano nei boschi circostanti ci si imbatte quindi anche in abitazioni rupestri scavate dentro enormi rocce megalitiche, altari e luoghi di culto, tagliate etrusche ed un cimitero paleocristiano.  I percorsi sono certo tortuosi, a volte non segnati e sommersi dalla vegetazione, costellati di continui saliscendi e di passaggi veramente ripidi ma… i tesori che nascondo ripagano dagli sforzi necessari per raggiungerli. Tornando alla piramide è probabile che prima degli Etruschi il posto fosse stato scelto come "luogo alto" dalla cività dei Rinaldoniani, essa si insediava infatti proprio lungo i corsi d’acqua e sopra rupi  prossime ai fiumi, inoltre i Rinaldoniani erano soliti scolpire le pietre, per farne sepolcri e per fini astronomici e di culto. L'altare è stato scoperto nella primavera del 1991 da una spedizione guidata da alcuni ricercatori locali:  Giovanni Lamoratta e Giuseppe Maiorano, purtroppo l'archeologia ufficiale non ha ancora effettuato uno studio approfondito su questo insediamento che rimane, di fatto, abbandonato a se stesso.

 




CASTEL GANDOLFO: SFREGIO ALLA STORICA TORRE DELLE OLIMPIADI

di Ivan Galea

Castel Gandolfo (RM) – Da un giorno all’altro è stata completamente demolita la storica torre di partenza delle olimpiadi degli anni ’60 che si tennero proprio sul lago Albano di Castel Gandolfo. Ecco quindi che la torretta di partenza delle regate di canottaggio durante le olimpiadi del '60 di Castel Gandolfo, realizzata dal ministero ai Lavori Pubblici, sulla sponda demaniale del lago alla fine di via dei Pescatori, è stata buttata giù presumibilmente in assenza di titoli abilitativi.

A darne la triste notizia è il commissario de La Destra Giampiero Tofani il quale ha addirittura presentato un esposto alla Forestale: “Qualcuno si è preso la briga di demolire un bene che ricade in un sito di importanza comunitaria (Sic) – dice – e zona a protezione speciale (Zps) sottoposta a vincolo paesaggistico”.

Tofani mostra i materiali di risulta della demolizione che giacciono a terra: tondini e putrelle in ferro, pezzi di cemento. “Uno scenario – conclude il commissario de La Destra – non solo poco piacevole a vedersi ma anche poco sicuro.

Per questo mi sembra il minimo chiedere che si intervenga con urgenza non solo per rimuovere queste macerie e ferraglie dalle sponde del lago, ma per condannare un simile gesto che deturpa ancora un territorio già ampiamente sfruttato e deteriorato”.

Tofani fa inoltre notare che l'amministrazione comunale di Castel Gandolfo sulla propria carta intestata utilizza i cinque cerchi olimpici, infatti la Castel Gandolfo è definita "città olimpica". Ora la riflessione sorge spontanea: una città olimpica prima di abbattere, senza nessuna apparente necessità e con soldi pubblici, uno dei propri simboli, avrebbe dovuto pensarci almeno 100mila volte. E' come se a Roma improvvisamente si buttasse giù il Foro Italico o il palazzo dei congressi. Insomma la vicenda non è passata inosservata e sembra destinata ad aprire l'ennesima bagarre a colpi di esposti e denunce tra l'amministrazione comunale e il commissario de La Destra.