CASTEL GANDOLFO APPELLO AL PAPA: "CONFIDIAMO AFFINCHE' METTA UNA BUONA PAROLA CONTRO L'INCENERITORE"

Riceviamo e pubblichiamo da Maria Lanciotti

Anche quest’anno papa Benedetto XVI ha preferito passare le sue vacanze estive a Castel Gandolfo, rinunciando alla montagna. Meglio il palazzo apostolico ai Castelli Romani, piantato in cima a una collina da cui si domina lo spazio circostante fino al mare, con la bellezza dei luoghi che fa innalzare il pensiero all’idea magnifica di Dio, creatore e signore di tutte le cose, visibili e invisibili. Sulla tavola del pontefice arrivano esclusivamente prodotti freschi e genuini, rigorosamente biologici, provenienti dalla adiacente fattoria agricola che rifornisce l’intera Citta del Vaticano cui giungono anche piante e fiori coltivati nei giardini papali. La sera papa Ratzinger suona al pianoforte i suoi autori preferiti, e le note di Bach, Mozart e Beethoven si espandono nel circondario inondandolo di fede.

Da secoli i Castelli Romani godono di questo privilegio, offrire ristoro ai Vicari di Cristo e ai servitori della Chiesa, ma negli ultimi tempi la sofferenza dei luoghi sembra proiettarsi anche sulla residenza papale come un’ombra che avanza. La minaccia è pesante e non risparmia il palazzo pontificio al pari della più umile abitazione del territorio castellano. Avremmo voluto sentire la voce di papa Ratzinger, che per tutti trova una santa parola, esprimersi in favore di una popolazione che da anni vive sotto l’incubo di un inquinamento che si fa sempre più grave, mentre progetti atroci aleggiano nell’aria rendendola ancora più irrespirabile e i bambini non ce la fanno più nemmeno a giocare, e stentano pure a studiare sotto la cappa puzzolente della mega discarica di Roncigliano che spezza il respiro. E ciò non basta ancora. C’è un amabile signore, padre e nonno felice, che coltiva con inesausta passione il progetto infernale che coronerebbe la sua lunga e fortunata carriera di imprenditore dedito alla malagestione dei rifiuti. Si chiama Manlio Cerroni, è molto religioso e ama le locuzioni latine, tratte in particolare dal Vangelo secondo Matteo.  La sua massima aspirazione, cui non rinuncerà cascasse il cielo, è impiantare nei Castelli Romani l’inceneritore più grande d’Europa, fetido e orrendo monumento alla caparbia stoltezza umana. Il Santo Padre potrebbe forse metterci una buona parola, per evitare un tal scempio fine a se stesso. E chissà che non decida di farlo guardando dalle sue finestre ciò che va scomparendo, come il Lago Albano, l’aria salubre e le coltivazioni di vigneti e uliveti sacrificati agli innumerevoli invasi della discarica, e immaginando quanto di peggio potrebbe accadere: la concretizzazione del sogno del Cerroni – testa di un serpentone aggrovigliato – con la costruzione del gassificatore della peggiore specie, che potrebbe partire da un giorno all’altro bruciando in un momento il mito dei Castelli Romani.

ARTICOLO DI INTERESSE:

05/07/2012 ALBANO INCENERITORE, CERRONI SCRIVE A SOTTILE UNA LETTERA PRIVATA E… INVITANTE



CASTEL GANDOLFO, CIAMPINO E MORENA DI ROMA: SPIEGAMENTO DI MILITARI PER CONTROLLO NOTTURNO

Redazione

Un servizio notturno di controllo del territorio sulle principali arterie di scorrimento e nei pressi dei luoghi di aggregazione giovanile è stato svolto dai Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo la scorsa notte. Il lungolago di Castel Gandolfo, le strade di Ciampino ed il quartiere Morena di Roma le zone ove si sono concentrati i controlli. Impegnati più di venti militari e dieci automezzi.

La conta dei denunciati, a fine serata, è severa: cinquanta sono stati gli automezzi controllati e dieci le contravvenzioni elevate, tre le persone (due sono straniere) trovate alla guida di una autovettura sebbene non avessero mai conseguito la patente di guida, mentre due sono stati i conducenti “pizzicati” in stato di ebbrezza. Uno di loro, a seguito del controllo del tasso alcolemico, è risultato guidare con valori superiori di ben quattro volte il massimo consentito dalla legge.

Per i cinque è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura di Velletri. 




PD CASTEL GANDOLFO, ANCHE NUTILE SBATTE LA PORTA E SE NE VA

Chiara Rai

Terza clamorosa uscita di scena per il Pd gandolfino: Tiziano Nutile, consigliere comunale con delega alle politiche giovanili ha prima riconsegnato la sua tessera Pd e poi ha restituito la delega amministrativa. Evaso ogni dubbio sulla grande spaccatura del Partito Democratico: da una parte i giovani e rivoltosi che ad uno ad uno stanno lasciando la barca “democratica” e dall’altra le vecchie guardie che assistono in finestra alla defezione. Tre dimissioni in pochi giorni. Paolo Gasperini, l’ex vicesindaco che lasciato sia il partito che la poltrona. A ruota libera l’ha seguito il capogruppo di maggioranza in consiglio Andrea Marroni che condivide il pensiero dell’amico Gasperini. E ieri è toccato al ventinovenne Nutile, ormai ex segretario dei giovani democratici adottato dal Pd a soli 24 anni. I tre dissidenti volevano contribuire a portare una ventata di rinnovamento per ripartire con idee nuove. Ma sono stati, a loro dire, isolati dai veterani. Ora, il candidato ufficiale del Pd è Milvia Monachesi, sostenuta dal sindaco Maurizio Colacchi, che non ha dovuto neppure affrontare le primarie perché Gasperini è uscito prima. “Si era venuto a creare uno schieramento unitario contrario alla mia persona – dice Gasperini – quindi non mi è sembrato il caso di andare a fare il tiro al piccione alle primarie che io stesso ho chiesto fin dall’inizio e che poi si sono trascinate fino all’ultimo momento utile per controllare la situazione politica di tutto il Comune”. Il Pd ora non sembra avere partiti di centrosinistra che lo appoggino e l’Idv, di fatto non ha rappresentanti. “Ho lasciato per mia decisione personale – aggiunge Nutile – per un malessere che nasce da un atteggiamento ostruttivo del partito che anziché spronare la crescita, sotterra la democrazia, ormai di democrazia c'è rimasto solo il nome sulla tessera”. Tiziano alle ultime elezioni è stato il secondo degli eletti, ha cercato con tutte le sue forze di crescere: "L'intenzione del partito – dice Nutile – non è di far crescere le persone, perché alla prima questione che sollevi o osservazione che fai, finisci per andare sulle scatole a tutti. Io vengo da Pavona di Castel Gandolfo, e mi sono battutto da sempre per dare un giusto equilibrio tra i diritti di Pavona e quelli di Castel Gandolfo centro, ho sempre detto che Pavona ha bisogno di una classe dirigente politica. Ma Pavona non ha mai avuto un sindaco o un vicesindaco, è sempre stata messa in un angolo. Io credo negli ideali delle persone e ritengo che i candidati delle liste debbano entrare nel partito. Non sono arrogante,  anzi sono sempre stato fin troppo disponibile.  E' arrivato il momento di tirare dentro la società civile con dei valori e principi e non guardare più alla convenienza, alle persone manovrabili. All'antidemocrazia dico basta e lo dico dopo aver vissuto sulla mia pelle un malessere nauseante che tarpa la voglia di costruire il futuro per i giovani che verrann. Il mio progetto non sarà col partito democratico di adesso, e non è escluso che esca dalla porta e prima o poi rientri dalla finestra".

IL TESTO INTEGRALE DELLE DIMISSIONI DI TIZIANO NUTILE

al segretario del Partito Democratico

di Castel Gandolfo  Carlo Ghenzi

 

Caro Segretario, ti scrivo perché ho deciso di restituire la tessera del Partito democratico e quella dei Giovani Democratici.

Una scelta non facile che nasce dall’esperienza di quest’ultimo periodo e dai dubbi crescenti sulla capacità del nostro circolo di proporsi come forza riformista e innovativa, come si era proposto al momento della sua fondazione.

Il Pd aveva un’obiettivo ambizioso al quale avevo aderito con entusiasmo e che ora faccio fatica a riconoscere in questo partito, in numerosi ambiti. Dalle posizioni ambigue su importanti temi etici e valoriali, ma soprattutto alle posizioni in quegli ambiti più cruciali per la crescita di Castel Gandolfo: è venuto a meno il coinvolgimento di una società civile libera e indipendente dai legami e dagli interessi politici ed economici, non c'è stato nessun rinnovamento della classe dirigente all'interno del Direttivo del Circolo, ma solo la collocazione di personaggi già visti e rivisti a seconda del loro grado di fedeltà alla persona e non ai valori.

Mi chiedo ancora se fosse stato poi così necessario fare tanto rumore sul ricambio generazionale quando è sufficiente guardare chi sta ancora in cabina di regia per capire che, in fondo, non è cambiato niente.

Inneggiare al cambiamento, all’idea di una società e di una politica nuova serve a poco se manca il coraggio di intraprendere fino in fondo le azioni necessarie a realizzare queste idee.

Sartrè diceva che noi siamo quello che facciamo. Sono le nostre azioni che ci definiscono, stare a discutere su ciò che ci piacerebbe essere serve a poco: la gente ci giudicherà per quello che abbiamo fatto. E di quello porteremo la responsabilità. 

Mi trattengo dall'essere troppo critico perchè infondo il nostro circolo non è un caso isolato come si suol dire "una mosca bianca", ma il tassello di un puzzle di un Partito Democratico Nazionale che si sta sgretolando.

Ho saputo che nell'ultimo Direttivo i ben pensanti del nostro circolo, quelli che passano la giornata a contare i piccioni della piazza, hanno reagito difronte alla scelta del Vice Sindaco Gasperini, quella di restituire la tessera, come gli inqusitori dell'800. Qualche ex AN del nostro circolo, ricordando i bei tempi, forse un goccino di olio di ricino a Gasperini l'avrebbe fatto bere volentieri.

Con grossa delusione ho appreso che molti membri del circolo hanno accusato noi giovani di non aver fatto niente per il partito, di non essere stati presenti in questi anni insomma di non essere uomini di partito, e questo mi rammarica molto.

Io ho avuto la fortuna di avere un buon esempio di uomo di partito dentro questo circolo, una figura da cui imparare, e con il quale ho condiviso molte delle iniziative fatte, questa figura è Fausto Di Bernardini, forse l'ultimo compagno rimasto a Castel Gandolfo.

Mi addolora molto sentire queste menzogne, perchè personalmente non ho mai smesso di lavorare nel partito e per il partito, e te caro Segretario lo sai benissimo quanti sacrifici ho fatto, quanti manifesti, volantini, banchetti e iniziative varie… sempre presente.

Allora vorrei chiederti a questo punto, dove erano i compagni quando nell'ultima festa dell'Unità rimasi solo per due notti a sorvegliare la piazza con le attrezzature? le mattine successive era Gasperini che mi portava la colazione! Non il compagno ex Forza Italia ..sia chiaro!!

Dove era il partito quando organizzai il memorial Fabrizio De Andrè? nelle prime file a rappresentare il partito e le istituzioni c'era il Capo Gruppo Marroni e il Vice Sindaco Gasperini.

Chi ha premiato i ragazzi con le borse di studio messe a disposizione da me con la delega alle Politiche Giovanili? (e in collaborazione con il Consiglio dei Giovani fondato sempre dal sottoscritto)  toccava al Sindaco ma per cause sconosciute non venne e al suo posto c'era Gasperini, per correttezza ricordo che nella sala c'era anche il Capo Gruppo Marroni e l'ex Segretario Fiordalice ma nessun altro compagno!

Mi fermo qui perchè come disse una volta il compagno Di Bernardini <> ..ma in questo caso gli altri per non dirmi bravo, davanti all'evidenza dei fatti hanno preferito strappare tutti i manifesti affissi sulle pareti del circolo, quelli delle iniziative organizzate da me.. praticamente con questo gesto hanno voluto cancellare la storia..un pò come la notte dei Cristalli a Berlino, quando i Nazzisti bruciarono nelle piazze migliaia di libri. ( è questo il Partito Democratico caro Carlo? di democratico secondo me è rimasta solo la scritta sulla tessera!)

La mia generazione se andiamo avanti così rischia di subire il furto più tremendo… quello del futuro caro segretario, e io non ci sto.. ricordatevi che noi giovani se una cosa ci appartiene o ce la danno O CE LA PRENDIAMO!!

Questo paese non è un' eredità che ci lasciano i nostri padri ma un prestito che ci fanno i nostri figli.. è così che voglio vedere Castel Gandolfo, un paese in prestito da conservare da migliorare e da tutelare per le generazioni future. 

Per quanto mi riguarda non voglio portare la responsabilità delle scelte che sta facendo questo partito che in larga parte non condivido e sulle quali non ho avuto e non ho possibilità di incidere in alcun modo. Per questo ho deciso di restituire la mia tessera e la nomina di Segretario dei Giovani Democratici.

 


 

 

 

 

 

 




CASTEL GANDOLFO, FINCHE' LA MONACHESI VA, LA LASCIANO ANDARE… DA SOLA

Chiara Rai

Pochi commenti da fare sul Pd di Castel Gandolfo che continua ad evidenziare la sua grande spaccatura: da una parte i fans di Milvia Monachesi, candidato a sindaco ufficiale della residenza estiva del Papa (sostenuta dal sindaco uscente Maurizio Colacchi) e dall’altra Paolo Gasperini, l’ex vicesindaco (si è dimesso lui) che ha lasciato di recente sia la poltrona che il Pd. A ruota libera l’ha seguito il capogruppo di maggioranza Andrea Marroni che condivide il pensiero dell’amico Gasperini. Una cosa è certa il Pd non fa più per loro, perché secondo i due temerari dissidenti i giochi erano già fatti. Chissà che non succeda qualche colpo di scena? Vederli fare l’occhiolino ai centristi significherebbe l’inizio della costruzione di un caccia bombardiere di centrodestra. Chissà. Tanto il centrodestra dirà tutto, tranne il nome del candidato. Forse. Chissà se a “Castello” lo san già tutti.




BOLLETTE DELL'ACQUA: SCONTI IN 21 COMUNI DEL LAZIO

Redazione

Possibili risparmi nel 2012 sulla bolletta dell'acqua per circa 500mila cittadini della provincia di Roma, con un risparmio medio per famiglia di circa 200 euro». E' quanto segnala Riccardo Libbi, Coordinatore Regionale del Lazio dell'Unione Nazionale Consumatori, ricordando che «in base alla Delibera n. 6/10 della Conferenza dei Sindaci del Lazio, infatti, per tutto l'anno 2012, sarà possibile uno sconto del 5% sulle bollette delle utenze domestiche in quei Comuni dove – nel passaggio dalla vecchia articolazione tariffaria alla nuova tariffa unica per l'ATO2 – si verifichi un incremento della spesa annua per famiglia per consumi pari a 100 o 200 o300 metri cubi superiore al 20%».

«Ma tutto ciò – ricorda l'UNC Lazio – potrebbe cadere nel nulla se le Amministrazioni dei Comuni interessati non informeranno gli utenti di questo beneficio. Troppo spesso, le comunicazioni tra Amministrazioni comunali e cittadini «scarseggiano» e questo non è un fatto nuovo! L'Unione ha già effettuato, nel mese di gennaio, una ricognizione sui siti istituzionali dei Comuni interessati e dell'avviso alla cittadinanza sulle modalità per usufruire dello sconto sulle tariffe idriche – ricorda Riccardo LIBBI – non c'è traccia. In materia di tariffazione idrica, i Comuni sono ancora troppo reticenti nei confronti della popolazione e questo certamente non aiuta a recuperare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni pubbliche e le società private che gestiscono un servizio pubblico, come l'acqua, proprio in un momento in cui – al contrario – tutti siamo chiamati ad un forte senso di responsabilità, individuale e collettiva».

Ventuno i Comuni interessati ai quali l'Unc chiede di predisporre avvisi pubblici alla cittadinanza, anche al fine di evitare in futuro inutili e dispendiosi contenziosi per fatturazioni errate o irregolari: Albano Laziale, Bellegra, Castel Gandolfo, Castel Madama, Castel San Pietro Romano, Castelnuovo di Porto, Cervara di Roma, Cerveteri, Ciampino, Jenne, Monterotondo, Oriolo Romano, Pisoniano, Riano, Rocca Santo Stefano, Roiate, Saracinesco, Segni, Trevignano Romano, Vejano, Zagarolo Valle Martella.

Sul sito www.consumatori.info è possibile scaricare l’apposito modulo predisposto per la richiesta dell'applicazione dello sconto del 5%.




CASTEL GANDOLFO, IL PD TRAVOLTO DAL CICLONE GASPERINI.

Chiara Rai

Un vero e proprio ciclone ha travolto il Pd di Castel Gandolfo. Si è dimesso Paolo Gasperini, vicesindaco del Comune gandolfino.

Gasperini oltre che a rassegnare le sue dimissioni ha ritirato la sua candidatura alle primarie che si sarebbero tenute il 12 febbraio e nel contempo ha restituito la sua tessera del Pd.

Proprio Sabato scade il termine per presentare le candidature all’interno del centrosinistra. “E’ stato un fulmine a ciel sereno – ha detto il sindaco di Castel Gandolfo Maurizio Colacchi – ritengo sia stata una scelta e azione poco credibile e poco condivisibile perché Gasperini era ufficialmente candidato alle primarie e concorreva assieme a Milvia Monachesi”.

L’assessore Monachesi è la candidata sostenuta dal primo cittadino Colacchi e avrebbe concorso alle primarie con Gasperini che probabilmente non si è sentito appoggiato come avrebbe voluto .

Già da diverso tempo girava voce di qualche mal di pancia del vicesindaco che sicuramente, qualora alle primarie avesse primeggiato la Monachesi, non avrebbe digerito tanto bene la sconfitta e avrebbe potuto sicuramente guardarsi intorno, magari in altre fila centriste. “

Con Gasperini c’è sempre stato un reciproco rapporto di stima – ha continuato Colacchi – e al livello amministrativo non ci sono stati mai problemi. Il partito ha messo in atto tutti gli strumenti più democratici possibili, andando appunto alle primarie. Certo, un candidato deve per primo sapere che la sua proposta dev’essere condivisa all’interno del partito. Comunque, ritengo che sia Gasperini stesso a dover dare spiegazioni, io posso soltanto dire che come amministratore non ci sono mai stati problemi”.

Gasperini ha spiegato le motivazioni della retromarcia su Facebook, dando sfogo ad un fiume di accuse: «Ho voluto evitare la farsa delle primarie – scrive l’ex vicesindaco – quando tutto è già deciso e soprattutto ho voluto contestare al mio ex circolo la paura di aprire a nuove istanze provenienti dal mondo civile… il circolo come centro di potere e di controllo del consenso popolare non fa per me. Preferirei un circolo che ascolti e sintetizzi gli umori della base nel rispetto degli ideali del Pd. Non mi hanno capito o non mi sono fatto capire, rimane il fatto che essere considerato un nemico in casa propria non fa piacere a nessuno».

Nel centrodestra le idee le hanno ben chiare e qualche assaggio di punto di vista lo hanno dato l’ex candidato a sindaco alle scorse elezioni e attuale consigliere d’opposizione Claudio De Negri e Luigi Caporicci componente della stessa squadra. “Per noi di centrodestra – esordisce Caporicci – vedere che a sinistra riconoscono di non aver amministrato bene e che le loro posizioni confluiscono sulle nostre, costituisce una ottima occasione per avverare l’alternanza cercata da tanti anni. Noi come sempre siamo pronti con uomini ed idee per assumere la guida del paese, con la convergenza di tanti amici che, peraltro, abbiamo avuto al fianco in tante battaglie.

Conoscendo Gasperini – aggiunge l’esponente di centrodestra –  non può averlo fatto per una poltrona sottratta, ma per quel che ha detto negli ultimi tempi, per convinzione che Castello ha necessità di idee nuove e uomini nuovi e di alternanza”. E De Negri ha aggiunto: “Ci auguriamo che venga riconosciuto il ruolo di chi da venti anni è stato sempre coerentemente all’opposizione facendo una bandiera della coerenza, senza stare una volta qua e una volta là”.

Ma Caporicci incalza: “Se qualcuno pensa di usarci – conclude – sappia che possiamo salvaguardare la nostra dignità in ogni ruolo, maggioranza o minoranza, come e meglio degli altri. Sarebbe, pertanto, impensabile che chi ha di volta in volta sostenuto e lavorato con la sinistra, ora possa pensare di prendere le redini con i voti del centrodestra. Parimenti non consentiremo a chi sopravviene e si inserisce a piedi giunti nel sistema, possa poi pensare di rappresentarlo”.




CASTEL GANDOLFO, IL SINDACO COLACCHI: LA SCELTA DI GASPERINI E' POCO CREDIBILE

C.R.

“Ritengo sia stata una scelta e azione poco credibile e poco condivisibile perché Gasperini era ufficialmente candidato alle primarie – ha detto il sindaco di Castel Gandolfo Maurizio Colacchi in merito alle dimissioni del vicesindaco Gasperini, avvenute ieri, a pochi giorni dalle primarie – con Gasperini c’è sempre stato un reciproco rapporto di stima, e al livello amministrativo non ci sono stati mai problemi. Il partito ha messo in atto tutti gli strumenti più democratici possibili, andando appunto alle primarie. Certo – dice Colacchi – un candidato deve per primo sapere che la sua candidatura dev’essere condivisa all’interno del partito. E’ davvero strano che Gasperini abbia rassegnato le dimissione a pochi giorni dalle primarie, ma ritengo che sia Gasperini stesso a dover dare spiegazioni, io posso soltanto dire che come amministratore non ci sono mai stati problemi”.

 

 




TEMPESTA NEL CENTROSINISTRA DI CASTEL GANDOLFO: SI DIMETTE IL VICESINDACO GASPERINI

Redazione 

Si è dimesso ieri Paolo Gasperini, vicesindaco di Castel Gandolfo. Gasperini oltre che a rassegnare le sue dimissioni ha ritirato la sua candidatura alle primarie e restituito la sua tessera del Pd.

 Castel Gandolfo: bufera nel PD si dimette il vice-sindaco Gasperini




xx