Castel Romano: presa baby gang di rom che rapinavano al distributore sulla Pontina

 

ROMA – Erano diventati il terrore degli automobilisti di un distributore sulla via Pontina in zona Castel Romano. Le azioni criminali della baby gang di rom andavano avanti dal luglio scorso, quando sono cominciate ad arrivare le prime denunce negli uffici del commissariato Spinaceto.
Secondo quanto riferito dalle vittime i tre, giovanissimi, di etnia rom, portavano a termine i loro colpi durante l’orario di chiusura della stazione di rifornimento, in alcuni casi fingendo di voler aiutare gli automobilisti per poi strappare dalle loro mani il danaro oppure, con un collaudato gioco di squadra, distraendo le loro vittime per rubare il veicolo, fuggendo subito dopo verso il vicino campo nomadi, dove riuscivano a far perdere le loro tracce.
Non solo, il branco non esitava a compiere rapine con la minaccia di armi, coltelli o con vere e proprie aggressioni fisiche.
L’attività investigativa degli agenti del commissariato Spinaceto è apparsa subito difficile, sia per la estrema difficoltà di effettuare appostamenti in un luogo “aperto”, lontano da abitazioni, nelle vicinanze di una via ad elevato scorrimento, sia perché le azioni dei tre minori erano rapidissime, e si concludevano con la fuga verso il campo nomadi dove trovavano complicità. Alla fine, però, l’attività dei poliziotti ha dato i suoi frutti ed i tre sono stati identificati. L’autorità giudiziaria, poi, concordando con le risultanze investigative acquisite, ha emesso nei confronti dei tre, due 15enni ed un 13enne, le misure cautelari, grazie alle quali è stato tratto in arresto quello che può considerarsi il “capo” della baby gang, il quindicenne descritto come colui che dirigeva ed effettuava in prima persone dei veri e propri raid




CASTEL ROMANO: BLITZ AL CAMPO NOMADI

di Matteo La Stella

Roma – Continua la lotta ai sedicenti meno abbienti portata avanti dal Comune di Roma che, nella giornata di giovedì 30 aprile 2015 ha interessato il campo nomadi di Castel Romano. Sul posto, già dalle prime ore della mattina, 50 vigili tra unità del Gruppo di Sicurezza Pubblica Emergenziale ed appartenenti al XII Gruppo, hanno dato vita allo sgombero di 30 soggetti tutt'altro che poveri. I nomadi allontanati infatti, hanno continuato ad usufruire dell'assistenza posta in essere dal Campidoglio: alloggio, utenze dello stesso e servizio scolastico gratuito, quando detentori di conti correnti superiori ai 100.000,00 Euro. Le unità della Polizia Locale di Roma, coordinate dal vice comandante Antonio Di Maggio hanno così liberato 6 moduli abitativi, bloccando le utenze di corrente ed acqua ai non aventi diritto, affinchè gli stessi moduli rimangano disabitati fino a nuovo ordine. 

L'operazione, insieme alle 2 poste in essere dall'inizio del mese di aprile nel campo nomadi di Via di Salone, sarebbero legate allo stesso filone di inchiesta della magistratura, volto a smascherare i sedicenti poveri che occupano abusivamente i villaggi della solidarietà anche in altre zone della capitale. Presenti, al fianco della Polizia Locale di Roma, unità dell'Assesorato alle Politiche Sociali, pronti a garantire eventuale assistenza di cui non c'è stato però bisogno. 

Gli agenti capitolini hanno anche istituito posti di controllo in entrata e in uscita dall'insediamento, intercettando così 2 automobilisti alla guida di altrettanti veicoli, sprovvisti di patente di guida. I due uomini sono stati denunciati per guida senza patente, mentre le automobili sono state sequestrate.