CASTELLI ROMANI, PRC: "TRA DISASTRI MORALI E SANITARI DELLA GIUNTA POLVERINI A RIMETTERCI SONO I CITTADINI E I LAVORATORI"

Redazione

"A conclusione del disastro morale della 'giunta Polverini', si sta aggiungendo il disastro sanitario generato dal processo di risanamento stabilito dal 'Commissario della sanità laziale Polverini'. – Dichiara in una nota Marco Bizzoni Segreteria PRC “Castelli, Colleferro, Litoranea – Dopo tante promesse – prosegue la nota – della ex presidente della Regione Lazio sulla riapertura, ad esempio, del pronto soccorso a Marino, quella che la realtà ci sta consegnando è una crisi gravissima della sanità nei Castelli Romani. Una crisi che nasce nell'ambito di una pervicace volontà di assicurare una gestione della sanità pubblica avulsa dalle necessità di programmazione del territorio ma sottoposta alle esigenze politiche di chi governava. Questa volontà, frustrata a volte dalla razionalità delle scelte necessarie, ha comunque prodotto i suoi guasti esprimibili in ritardi e confusione, che comunque hanno un effetto economico negativo. Colei che, travolta dallo scandalo della malagestione politica per culpa in vigilando si voleva rappresentare come eroina dei cittadini onesti e stufi dei politici corrotti, invece di prendere atto della fine ingloriosa dell'indirizzo politico che ha dato alla regione Lazio,  persevera nel generare guasti rimanendo attaccata alla propria poltrona e giustificando quest'atto come quello più responsabile ed economico per l'ente regione che comunque dovrà subire per causa sua e della sua maggioranza di centrodestra il costo di un'elezione anticipata. Ma è proprio così? Rimandando le elezioni si risparmierebbero effettivamente milioni di euro? É vero le elezioni costano, ma facendo i conti con il risparmio che si avrebbe solo sugli indennizzi dei consiglieri regionali, che li percepiscono senza non dover più fare nulla dal momento delle dimissioni del Presidente della regione, si risparmierebbe il doppio della cifra necessaria a consentire lo svolgimento delle elezioni. Non solo, ma in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, lasciare la Regione in regime di amministrazione ordinaria significa tenere bloccati milioni di euro di risorse economiche che potrebbero essere spesi per alleviare le difficoltà economiche dei lavoratori,  stretti nella morza della crisi. A tutto ciò bisogna aggiungere l'irresponsabilità con cui si lasciano senza risposte le richieste di aiuto provenienti da realtà sanitarie in difficoltà, come quella del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Albano Laziale. Una realtà che, dopo l'accorpamento dei pronto soccorsi di Genzano e Marino: ha dovuto operare nell'ambito di locali divenuti estremamente insufficienti alle necessità del servizio. vista l'accresciuta quantità degli interventi.  Oggi i lavori di ampliamento e riqualificazione della struttura di tale importantissimo presidio sono interrotti; non è dato sapere neanche dove siano state allocate le risorse umane che operavano nei presidi di Genzano e di Marino e il motivo della crisi di personale medico ed  infermieristico che si sta verificando. Chi, se non la Politica, può dare una risposta positiva alle necessità di questo servizio che, ricordiamo, è l'ultimo presidio di urgenza per una popolazione di oltre 200 mila cittadini? Chi, se non un rinnovato Presidente e Consiglio Regionale, può e deve intervenire ad affrontare questo problema che pesa sulla qualità della vita dei lavoratori dei comuni di Pomezia, Albano, Marino, Castelgandolfo, Ariccia e Genzano? Per questi motivi il Partito della Rifondazione Comunista della federazione “Castelli” ritiene inequivocabilmente urgente e necessario che siano indette la elezioni per il rinnovo degli organismi istituzionali della regione Lazio. I cittadini ed i lavoratori debbono poter scegliere i loro rappresentanti per affrontare e risolvere tutte le questioni che le dimissioni dell'ex Presidente Polverini hanno lasciato in sospeso. – La nota di Bizzoni conclude – Questioni, come si è visto, che hanno effetti  rilevanti e che influiscono pesantemente sulla qualità della vita, sui diritti di cittadinanza e quindi sul futuro dei lavoratori del Lazio.
 




CASTELLI ROMANI, COMUNITA' MONTANA: CHE NE PENSANO I SINDACI DELL'AREA METROPOLITANA?

Redazione

Dure le posizioni dei sindaci riunitisi oggi nell’aula consiliare della Comunità Montana, per discutere sulle questioni dell’area metropolitana che rischiano di avere conseguenze estremamente negative sui Comuni del territorio. Presenti all’incontro i sindaci e i rappresentanti di quasi tutti i tredici comuni appartenenti alla Comunità Montana: Rocca di Papa (Sindaco Boccia e Assessore Fei), Rocca Priora (Vicesindaco Fedeli e Presidente del Consiglio Pucci Alessandro), Grottaferrata (Presidente del Consiglio Coromaldi), Zagarolo (Sindaco Paniccia e Presidente del Consiglio Sesto), Gallicano (Sindaco Sordi), Monteporzio (Assessore Sbardella), San Cesareo (Presidente del Consiglio Mariani), Colonna (Sindaco Cappellini), Montecompatri (Sindaco De Carolis); mentre i Sindaci di Frascati, Di Tommaso, e di Genazzano, Ascenzi, pur assenti per urgenze istituzionali, hanno assicurato la loro adesione. “L’art. 18 del D.L. 06 Luglio 2012 n. 95  “Istituzione delle città metropolitane e soppressione delle province del relativo territorio” (cosiddetto Decreto spending review) prevede procedure rigide e tempi contingentati per la formazione degli organismi della città metropolitana, previa approvazione dello Statuto provvisorio – esordisce De Righi, presidente della comunità montana-. E noi dobbiamo essere pronti per la sfida al fine di governare il processo di metropolitanizzazione già in atto e, come territorio, recuperare il tempo e lo spazio perduto nel confronto con Roma”. “Il comprensorio dei castelli romani e prenestini è particolarmente esposto nei suoi rapporti con Roma capitale – sostiene il Sindaco di Gallicano, Danilo Sordi, componente della commissione ristretta incaricata di elaborare la bozza di statuto -; dobbiamo necessariamente approfondire gli aspetti ed i passaggi della procedura e dotarci di luoghi e strumenti di riflessione politico-istituzionale e di elaborazione politica”.
L’incontro è servito per mettere a punto una strategia incentrata su questi punti:
•    Elezione a suffragio universale del Sindaco metropolitano e del Consiglio;
•    Uguale peso di rappresentanza tra Roma e resto della provincia in seno al Consiglio metropolitano;
•    Chiara e precisa definizione dei poteri e delle competenze della città metropolitana;
•    Gestione dei processi di sviluppo socioeconomico a livello distrettuale dei castelli romani e prenestini per valorizzare il territorio nelle sue peculiarità: produzioni agroalimentari, giacimenti culturali, suscettività turistica, attività commerciali, settore produttivo/manifatturiero;
•    Rafforzamento, da subito, delle cooperazioni e delle gestioni associate già in essere, nonché dei progetti di sistema avviati, anche allargandoli ad altri comuni dell’area, per fare massa critica al fine di compensare un’asimmetria dimensionale scomoda, che  pone in netto svantaggio il territorio rispetto a Roma Capitale.
Per sostenere questa strategia è stato costituito un laboratorio operativo, coordinato dal Presidente della comunità montana, cui partecipano i tre Sindaci componenti la commissione provinciale, Danilo Sordi (Gallicano) e Marco De Carolis (Montecompatri), Fabio Ascenzi (Genazzano), il rappresentante del comune di Grottaferrata, per l’area tuscolana, e il rappresentante del comune di Palestrina, per l’area prenestina. Il laboratorio sarà affiancato da una struttura tecnica operativa coordinata dal Direttore della comunità montana, dott. Rodolfo Salvatori. Questo, a parere dei Sindaci e degli altri Amministratori presenti, permetterà al nostro territorio di condividere un processo altrimenti non governabile e hanno tratto l’impegno a dare subito un segnale di coesione con l’approvazione, nei singoli Consigli comunali, del documento di sviluppo territoriale predisposto all’unanimità dal Consiglio della comunità montana. I Sindaci fanno infine appello alla necessità di parlare con una voce sola e autorevole, che presuppone l’impegno e la determinazione di tutti su una prospettiva condivisa, alla quale ormai si lavora da anni.
 




CASTELLI ROMANI, BATTESIMO PER "LIBERA" NEONATO PRESIDIO DEL TERRITORIO

Redazione

Il neonato presidio dei Castelli Romani di "LIBERA – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" si presenta alla cittadinanza organizzando un aperitivo "etico" che si terrà domenica 28 ottobre all'Auditorium dell'Infiorata di Genzano dalle ore 17:30 alle 21: con il sottofondo di musiche e danze popolari, si avrà l'occasione, infatti, di degustare i prodotti delle cooperative di Libera Terra, che gestiscono i terreni e gli impianti confiscati alle mafie in diverse parti d’Italia. Durante la serata si parlerà naturalmente delle attività dell’associazione sul piano nazionale, internazionale e locale e, in particolare, del riutilizzo sociale dei beni confiscati, una battaglia che, nonostante le difficoltà, Libera porta avanti dal 1995, prima come promotrice della legge di iniziativa popolare, poi come principale referente di cooperative e associazioni che si occupano della gestione dei beni stessi.




CASTELLI ROMANI, URGE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Riceviamo e pubblichiamo

Nota di Daniele Castri, referente legale del Coordinamento "No Inc"

La Raccolta Differenziata porta a porta costituisce un sistema di raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU).  Ancor più efficace se associata alle tecniche della Riduzione, del Riciclo e del Riuso. Modello di gestione del ciclo dei rifiuti alternativo all’attuale, e prevalente, di Raccolta Indifferenziata della “spazzatura”. Ma perché è così importante, ai Castelli Romani (ma non solo!), la Raccolta Differenziata porta a porta?

Prima di tutto perché la Raccolta Differenziata porta a porta oltre ad essere un gesto irrinunciabile di civiltà e responsabilità, permette di prevenire gli effetti nocivi indotti sulla salute umana e sull’ambiente derivanti dalla modalità (in-civile) di Raccolta Indifferenziata dei rifiuti, dalle discariche, dagli inceneritori e dalle centrali a Bio-massa/gas.

Ma la Raccolta Differenziata porta a porta costituisce ai Castelli Romani anche una parte sostanziale della lotta civile in corso da cinque anni contro l’inceneritore di Albano e contro il VII invaso. Difatti la “spazzatura” indifferenziata prodotta dai dieci comuni del bacino, prima di essere interrata o bruciata nell’inceneritore di Colleferro, viene sottoposta ad un pre-trattamento nell’impianto industriale di TMB presente nella discarica di Roncigliano. Ma cos’è il TMB?  E’ un Trattamento industriale (Meccanico-Biologico) utilizzato per la separazione della spazzatura indifferenziata. Una tecnica di suddivisione approssimativa dei rifiuti urbani indifferenziati in successive “frazioni merceologiche”. E’ considerato un sistema obsoleto ed inefficace  perché effettuato “a valle” della Raccolta Indifferenziata, ossia dopo che i rifiuti son entrati a contatto l’uno con l’altro. Appositi macchinari separano la “frazione umida” (spesso denominata organico o umido) dalla “frazione secca” (carta, plastica, cartone, legno, vetro, alluminio, ferro, inerti, etc.). Nell’impianto di TMB, subito dopo la “suddivisione merceologica”, una parte della “frazione secca” (ovvero carta, plastica, legno e derivati!) viene utilizzata per assemblare il Combustibile Derivato dai Rifiuti: il CDR. Ovvero il combustibile degli inceneritori: chiamato anche, impropriamente, Eco-balla. Il “propellente” senza il quale gli  impianti di “cancro-valorizzazione” non potrebbero funzionare. Combustibile (CDR) costituito da materie prime riciclabili al 100%, a ciclo continuo e con processi industriali a freddo. Il resto delle frazioni merceologiche, dopo una veloce stabilizzazione, vengono interrate o inviate agli impianti di Bio-gas/massa.

La Raccolta Differenziata porta a porta costituisce, quindi, non solo un piccolo-grande gesto di civiltà e responsabilità ma, anche, un piccolo-grande gesto, tanto efficace quanto pacifico, di lotta quotidiana contro il mega-forno brucia rifiuti dei Castelli Romani e contro l’inarrestabile espansione degli invasi di Roncigliano. Unica vera alternativa a discariche e inceneritori. Ora, inoltre, alla luce della “sentenza politica” del Consiglio di Stato – che il Ministro Clini conosceva tanto presto e tanto bene – in attesa dell’esito dei ricorsi pendenti alla UE e delle indagini in corso presso la Procura di Roma, col rischio concreto che il cantiere per la costruzione dell’inceneritore parta in qualsiasi momento,  la Raccolta Differenziata porta a porta costituisce, per i Castelli Romani, una vera e propria urgenza amministrativa, non più procrastinabile, nonché una vera e propria emergenza igienico-sanitaria. Urgenza ed emergenza che riguarda, in egual misura, tutti e dieci i Comuni del Bacino: Albano Laziale, Rocca di Papa, Marino, Castel Gandolfo, Ardea, Pomezia, Lanuvio, Nemi e Genzano. (Con l’eccezione positiva di Ariccia.)

Nel famigerato decreto di pubblica utilità (n. 147 del 28 Dicembre 2007) col quale l’allora Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo approvò l’inceneritore di Albano, c’è scritto chiaramente che l’inceneritore dei Castelli Romani servirebbe a bruciare proprio il CDR estratto dagli impianti di TMB presenti ad Albano e Roma (“l’impianto oggetto del presente provvedimento consente di completare il ciclo integrato di gestione dei rifiuti urbani prodotti nell’ambito territoriale corrispondente ai Comuni di Roma, Fiumicino e Ciampino, mediante il recupero energetico del CDR prodotto dagli impianti TMB di Albano Laziale e TMB di Roma (Rocca Cencia e Salaria)”. Ovvero a bruciare tutta la carta, tutta la plastica e tutto il legno (e derivati) che transitano nelle discariche per rifiuti indifferenziati (ed annessi impianti di TMB) di Albano (bacino di Roncigliano), di Roma/Salaria e Roma/Rocca Cencia.

La Raccolta Differenziata porta a porta ci permette, viceversa, di sottrarre, con le nostre stesse mani, il combustibile dalla pancia dell’inceneritore.

Ci permette, inoltre, di avviare una virtuosa filiera del riciclo basata sulle materie prime/seconde con la creazione d’un conseguente indotto lavorativo per piccole e medie imprese dei Castelli Romani.  Tutela della salute, tutela dell’ambiente e creazione di nuovi posti di lavoro. Esattamente come avviene in tante altre realtà virtuose in Italia e nel mondo.

Contribuiamo attivamente e pretendiamo la Raccolta Differenziata con modalità porta a porta!

PS: il No Inc ha in programma per Sabato 20 Ottobre – ore 15,00 – Piazza Mazzini, Albano, un Corteo cittadino contro l’inceneritore, contro il VII invaso ed a favore della raccolta differenziata porta a porta associata a riduzione, riciclo e riuso.  Non mancate!




ARICCIA, OSPEDALE DEI CASTELLI: SOSPESI I LAVORI. IL NOSOCOMIO FANTASMA ANCORA OSTAGGIO DEGLI ORDIGNI BELLICI

Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; mso-ascii- mso-ascii-theme- mso-fareast- mso-fareast-theme- mso-hansi- mso-hansi-theme- mso-bidi- mso-bidi-theme-}

Chiara Rai

Di nuovo fermi i lavori al chilometro 11,5 della via Nettunense ad Ariccia (Castelli Romani), celeberrima area identificata da almeno sette anni come sede ideale del Nuovo Ospedale dei Castelli Romani. A dare nuovamente lo stop è stato il Genio Militare dopo un ulteriore rinvenimento di ordigni bellici. Infatti, intorno al due agosto sono stati disinnescati altri ordigni e fatte sgomberare per l’occasione quattro famiglie, residenti nei dintorni. E a giugno sono stati fatti brillare ulteriori due ordignii. Così il conto sale pressappoco a oltre 400 bombe da guerra ritrovate, tra cui esplosivi da arereo da 125 chilogrammi. Per il momento si ha contezza solo del fatto che il Genio Militare, a seguito di altri rinvenimenti di ordigni bellici, è appena subentrato nell’area in costruzione e che ha fatto sgomberare gli operai che avrebbero dovuto iniziare la gittata delle fondamenta. Questa versione è stata confermata dal direttore sanitario della Asl RmH Amedeo Cicogna, il quale non sa ancora dire per quanto tempo il Genio Militare stazionerà sulla Nettunese.  Ricordiamo che l’ospedale servirà un’utenza di oltre 500 mila persone ed è principalmente rivolto ai residenti di Genzano, Lanuvio, Albano laziale, Cecchina, Ariccia e agli altri Comuni limitrofi fino al litorale, Ardea compresa. A maggior ragione si può comprendere la paura dei residenti castellani di fronte ad interruzioni prolungate, che in passato hanno riempito le cronache politiche dei giornali. Oggi questi fermi sono giustificati dal  fatto che sono stati rinvenuti altri residui bellici. Quindi pare che al momento la terza posa della prima pietra sia scongiurata. Di fatti la seconda inaugurazione dell’opera è avvenuta lo scorso marzo alla presenza dell’ex governatrice del Lazio Renata Polveirini, con precisione due anni dopo l’altra posa della prima pietra con la partecipazione alla cerimonia dell’allora vicepresidente del Lazio Esterino Montino. Il conto alla rovescia scattato a marzo scorso, prevedeva ben mille e otto giorni di tempo per completare l’opera. Sessantacinque milioni di euro è l’importo di appalto del primo lotto su un totale di 120 milioni di euro per una struttura di tre piani con 285 posti letto tra cui 260 degenze, 59 day hospital, 20 solventi, 8 sale operatorie e 3 sale parto. Quasi la metà dei posti letto dell’altro progetto non andato a buon fine che si voleva realizzare in “project financing” denominato “policlinico dei Castelli”, arrivato alla soglia di decollo sotto la giunta Storace. Poi più nulla, arrivò il centrosinistra e l’iter fu riavvolto in favore del Nuovo ospedale, inteso come struttura pubblica. I recenti ritardi nell’avvio dei lavori sarebbero stati determinati dalla farraginosa gestione del rapporto tra la Regione, commissariata in ambito sanitario, e i ministeri.

tabella PRECEDENTI:

30/03/2012 ARICCIA OSPEDALE CASTELLI, PIU’ CHE LA PRIMA PIETRA I CITTADINI VOGLIONO ESSERE CURATI ORA
29/03/2012 ARICCIA NUOVO OSPEDALE CASTELLI, TORNA LA POSA DELLA PRIMA PIETRA
VIDEO INTERVISTE:

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: MARCO MATTEI ASSESSORE ALL'AMBIENTE REGIONE LAZIO

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: LUCA MALCOTTI ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI REGIONE LAZIO

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: VITTORIO AMEDEO CICOGNA DIRETTORE SANITARIO ASL RMH

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: EMILIO CIANFANELLI EX SINDACO DI ARICCIA

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: FLAVIO GABBARINI SINDACO DI GENZANO

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: GIOVANNI LIBANORI ESPONENTE UDC CASTELLI ROMANI

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: PIERLUIGI FORTINI ESPONENTE PDL ARICCIA




NEMI, OGGI CONSIGLIO COMUNALE CON MINORANZA IN FERMENTO. COCCHI A MARINELLI: "RICORDA BENE SOLO QUELLO CHE VUOLE RICORDARE"

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

Redazione

Nell'ordine del giorno del Consiglio comunale di Nemi (Castelli Romani) del 1 ottobre 2012 non appare cenno di risposta alle interrogazioni dei consiglieri di opposizione Stefania Osmari e Cinzia Cocchi, nonostante quest'ultime ne abbiano presentate almeno sette in totale.

Cinzia Cocchi anticipa dura battaglia e aspetta fiduciosa le risposte del sindaco, ma nel frattempo non fa mancare la sua risposta all’ex consigliere di minoranza Azzurra Marinelli, in merito alle sue ultime dichiarazioni rese all’Osservatore Laziale.

“Chissà se l’ex consigliere di minoranza Marinelli – si chiede Cocchi – quando ha brindato in piazza con Bertucci e Co., dopo aver fatto sciogliere il Consiglio Comunale dimettendosi insieme agli altri tre consiglieri di minoranza e i tre consiglieri di maggioranza, ha chiesto a Bertucci se aveva a che fare con la storia dello scuolabus, visto che la stessa Marinelli si rendeva complice di un’azione politica che ha determinato il commissariamento del Comune di Nemi?" Diversi gli interrogativi di Cocchi rivolti a Marinelli: "Perché solo adesso aspetta delle risposte dall’attuale sindaco Bertucci? Perché non le ha chieste durante la campagna elettorale? Forse perché con il silenzio sperava di trarne qualche vantaggio?

L’ex consigliere comunale Marinelli ricorda bene solo quello che vuole ricordare – incalza il consigliere di opposizione Cocchi – L’interrogazione del maggio 2011 che cita, non era rivolta alla questione dello scuolabus, ma bensì ai motivi per cui erano state revocate le deleghe al vice sindaco Bertucci. La sottoscritta, allora Sindaco, rispose che le deleghe erano state revocate al vice sindaco Bertucci per aver rallentato il programma politico. Durante lo svolgimento del consiglio comunale fu fatta la domanda se tale decisione avesse a che fare con la vicenda dello scuolabus e la sottoscritta non rispose solo perché era stato sequestrato il fascicolo della gara dello scuolabus e  vi erano indagini in corso.

Questo non significa che la sottoscritta allora Sindaco stava “lavando i panni sporchi in casa”, cosa che comunque non ho mai dichiarato. Bensì avevo innescato tutti quei meccanismi al fine di fare chiarezza e tutelare la legalità.

Mi dispiace contraddire l’ex consigliere di minoranza Marinelli che si dichiara lieta del mio ravvedimento, perché non vi è mai stato. Come non ho mai rinnegato il mio operato, del quale ne vado fiera e sarei pronta a ripeterlo.

Piuttosto la invito a cavalcare idee nuove su fatti contingenti – conclude Cocchi – a portare alla ribalta cose serie e propositive, a non agganciarsi continuamente a ciò che è stato, usando sempre la solita e spicciola demagogia solo per cercare di rimanere a galla.

Non chieda a chi aveva la responsabilità di tutelare e gestire un fatto criminoso, ma piuttosto lo chieda lei stessa e gran voce alla persona interessata.

E’ inutile  che faccia riferimento alle “donne di destra”, loro almeno hanno ricoperto ruoli importanti, e, per quanto mi riguarda, hanno e continuano a dimostrare di avere coraggio e cuore. Questa infelice affermazione, detta da lei, donna, non le fa certamente onore.

Anche se in questo contesto sarebbe difficile e complesso affrontare un’analisi sulla grave crisi politica che si è abbattuta sulla Regione Lazio, colgo l’occasione per esprimere  la mia solidarietà alla Presidente Polverini, alla quale auguro di continuare la sua azione politica sempre con lo stesso coraggio e la convinzione che i disonesti, di qualsiasi colore essi siano, se ne devono andare a casa!".

tabella PRECEDENTI:

25/09/2012 NEMI SCUOLABUS DA 70 MILA EURO GIACE ALLE INTEMPERIE, MARINELLI (SEL): CHISSA' SE BERTUCCI RISPONDERA'?

  25/09/2012 NEMI SCUOLABUS, 70MILA EURO ABBANDONATI ALLE INTEMPERIE

 

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}




VELLETRI, I CARABINIERI RITROVANO TRATTORI E MEZZI AGRICOLI RUBATI

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

I carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Velletri (Castelli Romani) guidato dal Maggiore Piras unitamente a quelli della stazione di Lanuvio, nell’ambito delle indagini conseguenti ai numerosi furti di automezzi che si sono verificati durante la passata stagione estiva nelle campagne di Velletri, hanno eseguito due distinte perquisizioni, una in Cisterna di Latina ed una in Artena, rinvenendo due trattori ed un motore di una vettura mercedes, per un complessivo valore di diverse centinaia di euro. I soggetti che detenevano la refurtiva sono ritenuti essere i ricettatori della merce, che era stata nascosta nelle loro abitazioni secondarie per poter essere rivenduta di nascosto in un secondo tempo.

La merce era stata tutta trafugata ai rispettivi proprietari in occasione di tre furti avvenuti sul finire di agosto scorso nelle proprietà private di alcuni residenti nella zona dei Castelli Romani.

I ricettatori, tutti italiani ed incensurati e tutti di circa 35 anni, sono stati denunciati a piede libero alla Autorità Giudiziaria. Le indagini continuano con l’intento di rinvenire ulteriore merce rubata.




POMEZIA, UNA VILLA DI CAMPAGNA ADIBITA A SUPERMARKET DELL'USATO

Redazione

L'attività   di contrasto al fenomeno legato ai furti di autovettura in anche villa ha permesso, ieri all'alba, agli uomini della Squadra Anticrimine del  Commissariato di P.S.Albano Laziale di fare  irruzione in una villa ubicata in aperta campagna nel Comune di Pomezia Via Maggiona, dove un pluripregiudicato aveva messo su un'attività di riciclaggio di  scooter ed autovetture di  media e grossa cilindrata, rubate nella zona dei Castelli Romani, di Roma e del nord Italia. L'uomo, poco conosciuto alla cronaca locale, approfittando  della posizione defilata della sua proprietà, aveva messo su una vera catena di smontaggio e riciclaggio delle autovetture, organizzando l'officina, allestita sul retro del suo cortile, in modo tale da far passare il mezzo dalla zona di smontaggio a quella dello stoccaggio in brevissimo tempo. Il materiale sia meccanico che di carrozzeria veniva reimpiegato da  meccanici del territorio compiacenti che effettuavano riparazioni a prezzi vantaggiosi per i loro ignari clienti  ottenendo così  notevoli guadagni.

La perquisizione permetteva agli agenti di rinvenire una lussuosa BMW X6 appena rubata presso una villa di Grottaferrata, un furgone Citroen, tre Mercedes Smart, una Fiat Punto, una Lancia Y, un motoveicolo  Honda e vari motori, oltre che tutta l'attrezzatura meccanica per smontare e tagliare le vetture.  
L'autore di tale illecita attività R.F. di anni 60, veniva deferito all'Autorità Giudiziaria Tribunale Velletri in ordine al reato di riciclaggio, reato per cui l'uomo rischia una condanna  da quattro a dodici anni di reclusione. 



CASTELLI ROMANI, CITTA' METROPOLITANA: MENTRE A VELLETRI SI PENSA A UN REFERENDUM A NEMI LA GIUNTA BERTUCCI DORME SONNI TRANQUILLI

L’articolo 18 della legge 137 del 7 agosto 2012, prevede la costituzione, tra qualche mese, della cosidetta CITTA’ METROPOLITANA e la contemporanea abolizione dei Comuni della Provincia di Roma, che diverrebbero semplici Municipi di Roma stessa

 

Redazione

"Non vorremmo che l’impegno profuso nell’evanescenza dell’effimero (pure legittimo) dalla giunta del Comune di Nemi, – Dichiarano in una nota gli esponenti di Partecipazione Democratica – possa significare, nel contempo, un profondo sonno della ragione, ovvero l’oblio totale verso temi cruciali che investono i destini futuri di questa piccola comunità, che sembra condannata all’annientamento. L’articolo 18 della legge 137 del 7 agosto 2012, prevede la costituzione, tra qualche mese, della cosidetta CITTA’ METROPOLITANA e la contemporanea abolizione dei Comuni della Provincia di Roma, che diverrebbero semplici Municipi di Roma stessa, privi dei poteri dell’autonomia. Sebbene il tema sia dirimente ed investa l’esistenza stessa del Comune di Nemi, mai è stato convocato un Consiglio Comunale per discutere di questo. Come non fosse accaduto nulla! Altrove, invece, ferve un dibattito serrato e preoccupato. Il Comune di Velletri, ad esempio, che teme di perdere la sua storica autonomia e di annegare dopo secoli nel “mare magnum” della mega città, pensa di indire addirittura un referendum cittadino. A Nemi, invece, la giunta comunale dorme sonni tranquilli. – La nota conclude – Eppure, il nostro timore, rapportato a quello di Velletri, dovrebbe essere addirittura “panico”, date le dimensioni minime dell’Ente che non avrebbe diritto neppure ad un suo rappresentante in seno al Consiglio Metropolitano, il quale assume in sé tutti i poteri tipici di un comune tradizionale."
 




PARCO REGIONALE DEI CASTELLI, MISURE PER LA GESTIONE DELLA FAUNA SELVATICA

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Proseguono le azioni del Parco dei Castelli Romani per il controllo numerico della popolazione dei cinghiali

Riparte la stagione della caccia e l'Ente Parco dei Castelli Romani ricorda che all'interno dei propri confini tale pratica è vietata e sanzionata a norma di legge.

Un'affermazione ovvia, ma che continua a rendersi necessaria in risposta a notizie fuorvianti che, in concomitanza con l'avvio della stagione venatoria, immancabilmente trovano spazio su alcuni mezzi di informazione.

“La caccia è un'attività normata dalle leggi e dai regolamenti – commenta il commissario straordinario del Parco, Matteo Mauro Orciuoli – e, pur rispettando le prerogative dei cacciatori, riteniamo che vada trovato il punto di giusto equilibrio fra questa attività e la gestione della fauna selvatica. Il Parco dei Castelli Romani ha già messo in campo diverse misure per affrontare il problema legato alla eccessiva presenza di una consistente popolazione di cinghiali sul territorio, il corso per coadiuvanti alle attività di controllo numerico è solo una di queste, l’impiego del personale di supporto per le azioni che il Parco attiverà in futuro si concretizzerà nei modi che si riterranno più opportuni”.

Le altre azioni che il Parco ha messo in atto per affrontare il problema dei cinghiali sono la fornitura in comodato d’uso di reti elettrificate a basso voltaggio ai proprietari dei terreni e l’adozione di regolamenti specifici, che disciplinano anche le procedure per il risarcimento dei danni da fauna selvatica.




GENZANO – NEMI BARACCOPOLI, DA BRUTTI ANATROCCOLI A CIGNI… PERO' I COMUNI PUNTANO ALLA VALORIZZAZIONE

Redazione
Un anatroccolo che da goffo, grigio e impacciato alla fine dell’inverno si scopre cigno. La fiaba danese di Andersen veste a pennello la fioritura di abusi che cresce sui costoni del lago di Nemi dove si affacciano due paesi che sembrano guardarsi: Nemi e Genzano. Quei paesaggi immortalati olio su tela dal pittore inglese Turner. Non molto tempo fa, ricoperti da vegetazione incontaminata e adesso trapuntati qua e là da baracche, serre con il look rifatto a metà, piscine di media grandezza non interrate, attrezzerie, mini discariche e ripostigli a cielo aperto di chissà quale robivecchi del luogo. Nel territorio di Genzano, sempre sul lago, si intravede la nascita e lo sviluppo di una sorta di baraccopoli. Forse il termine non è appropriato però le immagini non lasciano dubbi, ci sono rifiuti, stracci, insomma una sorta di discarica in mezzo alla vegetazione. Anni fa la polizia locale e Parco fermarono un fenomeno simile: un cosiddetto “stracciarolo” scaricava proprio sui costoni del lago tutto ciò che poteva: mobilio, stracci, materiale da cantiere. E poi, come non notare che sia nel territorio di Nemi che a Genzano, sempre affacciati sullo specchio d’acqua, sorgono capanni che nel giro di pochi mesi si trasformano in graziose case con vista lago. L’inverno è lungo e come le formichine che lavorano instancabili, c’è più di qualcuno che nello scenario del lago di Nemi agghinda il piccolo cono vulcanico. Da robivecchi a costruttori improvvisati, il salto non è poi così lungo se si pensa che nonostante l’intero sito sia immerso nel Parco Regionale dei Castelli e abbia vincoli su vincoli (archeologico, naturalistico ecc), la fioritura di abusivismi è all’ordine della settimana. Tra questi, i movimenti di terra e le ruspe all’opera sono freneticamente operose: si tagliano arbusti, cespugli e vegetazione come stessimo parlando di un semplice terreno incolto su un sito non protetto. “Domani stesso ci attiveremo con i controlli – dice il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini –  una pattuglia della polizia municipale andrà a verificare questo fenomeno. Detto questo, ritengo sia necessario arginare con un lavoro congiunto insieme al Parco il fenomeno dell’abusivismo che si concentra sul bacino del lago. Ho avuto già più di un incontro con il Comune di Nemi perché l’intenzione è di valorizzare questo patrimonio naturalistico, ma per farlo c’è bisogno della collaborazione anche dei Parco Regionale dei Castelli”. Come spiega Gabbarini, il fenomeno dell’abusivismo è preoccupante in quanto spesso e volentieri le cosidette baraccopoli poi diventano villette, da capanno a casetta in mattoni, insomma da brutto anatroccolo a cigno.

tabella PRECEDENTI:
   17/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, "PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA" PRETENDE DELLE RISPOSTE DA BERTUCCI E LIBANORI
   17/09/2012 GENZANO, UNA BARACCOPOLI SUL LAGO OPPURE UN MIRAGGIO?
16/09/2012 NEMI ALLARME ABUSIVISMO: SEL CHIEDE AL SINDACO UN CENSIMENTO DELLE COSTRUZIONI SULLA VALLE DEL LAGO
16/09/2012 NEMI, RUSPA A CACCIAFUMO: IN DIECI GIORNI LA VEGETAZIONE SCOMPARE
15/09/2012 NEMI, INSIEME PER NEMI RISPONDE A MARINELLI: "TANTO STUPORE PER NULLA"
14/09/2012 NEMI, DOPO PENTIMA PIZZUTA ALTRI SBANCAMENTI NELLA VALLE DEL LAGO
14/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, MARINELLI (SEL) FORMULA UNA DOMANDA AGLI EX AMMINISTRATORI
12/09/2012 NEMI, SBANCAMENTO PENTIMA PIZZUTA: SEQUESTRATA L'INTERA AREA
10/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, SI STRINGE ANCORA DI PIU' LA MORSA DEI VINCOLI
09/09/2012 NEMI, A PENTIMA PIZZUTA C'E' IL DOPPIO VINCOLO E INTANTO PICCOLI SCAVI CRESCONO E SI MOLTIPLICANO
07/09/2012 NEMI CASO DE SANCTIS, SEQUESTRATE DUE STALLE ABUSIVE…. E SI ATTENDE L'ESITO DELLA VERIFICA "ARCHEOLOGICA"
07/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, INIZIATI I CONTROLLI DELLE FORZE DELL'ORDINE
06/09/2012 NEMI, “INSIEME PER NEMI”CHIEDE SPIEGAZIONI SUI “SOVRUMANI SILENZI”
05/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, VAIRO CANTERANI AL SINDACO BERTUCCI: "DAI PROVA DI PRESENZA E ROMPI QUESTO SILENZIO"
02/09/2012 NEMI, IL GRIDO DI UN SILENZIO ASSORDANTE AVVOLGE PENTIMA PIZZUTA. CHE STA SUCCEDENDO?
17/08/2012 NEMI SITO TEMPIO DI DIANA, CI MANCAVA IL "RALLY ARCHEOLOGICO". QUATTRO GIORNI E PARTE L'ESPOSTO DE L'OSSERVATORE LAZIALE
13/08/2012 NEMI BENI ARCHEOLOGICI: COMUNE SE CI SEI BATTI UN COLPO
12/08/2012 NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI
09/08/2012 NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA
04/06/2012 NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?