Ciampino, paura in aeroporto: atterraggio di emergenza. “Ancora rischi per i residenti”

Atterraggio di emergenza a Ciampino di un volo Wizz Air. Ancora rischi per i cittadini in attesa di una rotta di decollo a minore impatto.

La stampa ha riportato la notizia di un atterraggio di emergenza nell’aeroporto di Ciampino, effettuato il 3 gennaio intorno alle 15 circa, da un aereo Airbus della compagnia Wizz Air colpito da un fulmine subito dopo il decollo.

L’atterraggio sarebbe avvenuto senza danni per il velivolo e per i passeggeri, i quali sono successivamente stati imbarcati su un altro aereo.

Questo è uno degli eventi più temuti dalla popolazione di Marino, soprattutto dalle aree di Cava dei Selci e Santa Maria delle Mole, sorvolate a bassissima quota dagli aerei in decollo dall’aeroporto di Ciampino.

Tanto più che il decollo avviene con una contemporanea fase di virata che ne aumenta il tasso di rischio.

Dopo una lunga battaglia condotta dai cittadini e dall’amministrazione marinese e dopo la bocciatura di Arpa Lazio, l’attuale rotta sperimentale proposta da ADR e ENAC sembrerebbe in via di cambiamento ad opera dell’apposita commissione aeroportuale.

Ricordiamo che proprio a questa rotta di decollo, istituita a gennaio 2019, sono anche legati i ricorsi al TAR promossi da Ryanair e Wizz Air, contro il decreto per la riduzione del rumore emanato dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.

Il Decreto Ministeriale (DM n. 345 del 18/12/2018), emanato per riportare entro i limiti di legge l’inquinamento prodotto dall’aeroporto di Ciampino, è stato impugnato al TAR dalle due compagnie aeree, secondo cui questa nuova rotta di decollo avrebbe ridotto l’inquinamento e consentito un maggior numero di voli rispetto a quelli previsti dal Decreto.

Le rilevazioni di ARPA Lazio hanno dimostrato che questa rotta addirittura aumentava il numero delle persone esposte ad un inquinamento oltre i limiti di legge, costringendo la Commissione Aeroportuale ad avviare la procedura per sostituirla.

La battaglia al TAR, alla quale ha partecipato, in opposizione alle due compagnie, anche il comune di Marino oltre al Ministero dell’Ambiente e alla Regione, si è trascinata per quasi due anni fino all’ultima udienza, tenuta il 18 novembre 2020, che si spera risolutiva a favore dei cittadini.

Ad oltre un mese e mezzo di distanza, la sentenza non è stata ancora resa pubblica e sono ancora in attesa di decisioni del TAR tutti i cittadini e le Istituzioni che si sono battute per una decisione favorevole all’attuazione del decreto e alla conseguente riduzione dei voli, per il completo rientro dell’Aeroporto entro i limiti di legge.




Ciampino, traffico aereo: inquinamento ancora fuori i limiti di legge. Flop decreto Costa

Il Comitato aeroporto di Ciampino torna a lanciare un appello alle amministrazioni affinché proseguano con la battaglia per ridurre il traffico aereo nell’aeroporto Ciampino. “L’aeroporto di Ciampino – scrivono in una nota – è da anni fuori dai limiti di legge, ma poco è cambiato, se non in peggio, a quasi un anno dalla emanazione del decreto del Ministro Costa che doveva riportare l’inquinamento aeroportuale nei limiti di legge.
Quella di Ciampino è diventata un’altra delle numerose “situazioni ILVA” che, come quella di Taranto e nonostante le proteste dei cittadini, proseguono indisturbate per anni.
Il decreto del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, di fronte alle resistenze di Enac, AdR e Ryanair e a seguito delle sentenze del TAR Lazio, è rimasto sostanzialmente lettera morta.
La tabella di marcia del decreto prevedeva per Aeroporti di Roma, che gestisce l’aeroporto, una serie di obblighi che avrebbero riportato l’aeroporto ad operare nei limiti di legge entro il 2020.
Chiusura al volo notturno dalle 23 alle 6 entro il 31 dicembre 2018, introduzione di una nuova rotta di decollo più silenziosa entro febbraio 2019, riduzione dei voli di linea (da 97 a 65 al giorno) e di quelli privati entro il 31 dicembre 2019, sempre entro il 31 dicembre 2019 sostituzione del 50% degli aerei di linea di Ciampino con il nuovo modello “più silenzioso” Boeing 737 MAX (ordinato in 135 esemplari da Ryanair).
Di tutto questo, poco o nulla è stato fatto.
L’aeroporto è stato riaperto al volo notturno il 7 marzo 2019 da una sentenza del TAR Lazio, solo per i voli Ryanair e solo per “casi eccezionali e di forza maggiore”.
Secondo un monitoraggio condotto dal Comitato, dal 6 aprile al 15 dicembre ben 450 voli sono arrivati oltre le 23, in 189 giorni sui 253 giorni controllati.
L’8 maggio 2019 una seconda sentenza del TAR Lazio promossa da Ryanair ha bloccato anche la riduzione dei voli.
Per nuova rotta e per nuovi aerei più “silenziosi” è andata ancora peggio: la nuova rotta di decollo, introdotta a gennaio 2019, in base ai dati mensili delle centraline di Arpa Lazio avrebbe addirittura raddoppiato il rumore su alcune popolosissime frazioni del comune di Marino, mentre l’atteso Boeing 737 MAX è stato bloccato dalle autorità aeronautiche in tutto il mondo a causa di gravi problemi tecnici e di due incidenti con 340 morti in 5 mesi. Tanto che la Boeing ne ha in questi giorni addirittura fermato la produzione.
Tutto questo è ingiusto e intollerabile per le migliaia di cittadini di Ciampino, Marino e Roma sud che vivono sotto le ruote degli aerei.
Facciamo appello, prima di tutto, alle Amministrazioni Comunali di Ciampino, Roma e Marino, colpite dall’inquinamento fuorilegge, affinché si facciano sentire, difendendo in tutte le sedi e anche sul piano legale la salute e i diritti dei propri cittadini.
Facciamo appello a tutte le forze politiche che operano nel territorio colpito affinché premano sulle Amministrazioni locali e in ogni altra sede per la tutela della salute e dei diritti dei cittadini colpiti”.




Ciampino, evacuato l’aeroporto per un principio d’incendio. Caos

Evacuato lo scalo di Ciampino a causa delle fiamme divampate intorno alle 7.45 all’interno di un locale magazzino che si trova sotto l’area ‘duty free’ e del denso fumo prodotto dall’incendio. Sul posto i vigili del fuoco che hanno spento il rogo, e la polaria. Centinaia i passeggeri evacuati che si trovano fuori l’aerostazione, assistiti dal personale di Aeroporti di Roma, che sta distribuendo loro acqua e altri generi alimentari, mentre sono sette, al momento, i voli dirottati per motivi di sicurezza all’aeroporto di Fiumicino.
    Messi a disposizione anche dei bus per il loro trasferimento.
    L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) fa sapere che “è in corso di ripresa sia per quanto riguarda i voli di aviazione generale, sia per alcuni di aviazione commerciale”.




CIAMPINO, AEROPORTO: PARTE LA PETIZIONE PUBBLICA UE SU INADEMPIENZE AUTORITÀ ITALIANE

di I.G.

Ciampino (RM) – Oltre al mantenimento dell’indagine UE in corso, a breve sarà avviata una petizione pubblica UE sulle inadempienze delle autorità italiane che regolano il funzionamento dell’aeroporto "Pastine" di Ciampino. Il 12 novembre il portavoce del Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino, Roberto Barcaroli, ha presentato a Bruxelles  davanti alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo le ragioni dei cittadini di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma che da anni denunciano: "illegalità consentite dalle autorità italiane nella gestione dell’Aeroporto G. B. Pastine di Ciampino". “Il risultato ottenuto a Bruxelles – commenta il portavoce CRIAAC Roberto Barcaroli attraverso una nota –  è per noi davvero rilevante. La Commissione Petizioni, – prosegue la nota – che rappresenta il Parlamento Europeo, lascerà  aperta la nostra petizione e interverrà presso le autorità italiane che regolano le attività aeroportuali. Anche la procedura di infrazione, avviata circa due anni fa a seguito di un nostro esposto, continuerà la sua strada".

In particolare, i rappresentanti delle Direzioni Generali della Commissione Europea che seguono le pratiche delle denunce fatte dal CRIAAC hanno assicurato che, per Ciampino e per l’aeroporto di Bergamo, manterranno alta la vigilanza sul comportamento delle autorità italiane. Inoltre, sia il Parlamento sia la Commissione Europea si sono impegnati a mantenere aperti i canali di comunicazione con i cittadini sulle questioni presentate in Commissione Petizioni e hanno raccomandato di inviare anche a loro tutte le informazioni disponibili.

Così, dopo l’ulteriore nuovo fronte aperto dal CRIAAC in ambito nazionale con centinaia di esposti alla magistratura "sull’illegalità del funzionamento dell’Aeroporto di Ciampino", si mantiene e, a vedere dai fatti, si rafforza il fronte europeo che ha costretto ENAC, in fretta e in furia, a presentare qualche giorno fa una Valutazione di Impatto Ambientale per Ciampino, con oltre 10 anni di ritardo e con valore di intervento procrastinato dopo il 2020, "l’ennesima arrogante beffa – commenta il portavoce CRIAAC – verso i cittadini e le norme in vigore". “Non possiamo dimenticare – conclude Roberto Barcaroli – di indirizzare pubblicamente un ringraziamento speciale agli eurodeputati del Movimento 5 Stelle, in particolare a Eleonora Evi e Dario Tamburrano, che ci hanno aiutato nel presentare la petizione e ci hanno sostenuto in Commissione con interventi decisivi ai fini dell'esito della discussione UE”.
 




CIAMPINO, AEROPORTO: RACCOLTE 500 FIRME PER L'ESPOSTO DA PRESENTARE ALLA PROCURA

Redazione

Ciampino (RM) – Incontrando una massiccia adesione dei cittadini il Comitato CRIAAC  promuove un esposto alla Magistratura per il ritorno della legalità nell'aeroporto "Pastine" di Ciampino, appellandosi anche alle nuove norme penali sui reati di inquinamento ambientale, nella speranza che qualcuno si preoccupi finalmente dei gravi rischi che corre la salute della popolazione di fronte alle norme calpestate.

Il portavoce del Comitato CRIAAC, Roberto Barcaroli, ha dichiarato: “la grande adesione dei cittadini, con oltre 500 firme raccolte in meno di dieci giorni dal lancio dell'esposto,  rappresenta un chiaro indicatore di quanto i cittadini siano stanchi dell'evidente disprezzo delle norme in questo aeroporto, come se qui non valessero le leggi che valgono per tutti gli altri cittadini, italiani ed europei, e per le altre strutture industriali.

Oggi la magistratura dispone finalmente degli strumenti, anche penali, che consentono di sanzionare il mancato rispetto delle norme e questo ci da fiducia che, dopo 15 anni di soprusi, i cittadini possano avere giustizia".
A 20 anni dalla sua approvazione questo aeroporto non ha ancora completamente applicato la legge n. 447/1995 per la riduzione del rumore, non ha ancora ottemperato agli obblighi di legge né per la VIA né per la VAS (autorizzazioni ad operare rilasciate con le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e di Valutazione Ambientale Strategica, obbligatorie per legge), essendo su questo latitante da oltre un decennio. Senza parlare del continuo sforamento dei livelli massimi d’inquinamento ammessi, che viene costantemente confermato dalle centraline.
“Data la grande risposta dei cittadini, la nostra raccolta di firme continuerà e daremo vita ad iniziative sul territorio che consentano ai cittadini di Ciampino, Roma e Marino di aderire”. 
 




AEROPORTO CIAMPINO: DISAGI PER UN GUASTO AL RADAR

di Maurizio Costa

Ciampino (Rm) – L'aeroporto Pastine di Ciampino ha avuto qualche problema la mattina del 15 maggio: un guasto al radar che controlla lo scalo e il flusso aeroportuale ha mandato in tilt il terminal, causando non pochi disagi ai passeggeri.

L'Enav, l'Ente Nazionale di Assistenza al Volo, ha diramato un comunicato per rassicurare i passeggeri: "Al centro di controllo Enav di Roma Ciampino, per cause tecniche, intorno alle 13.30, c'è stato per dieci minuti un rallentamento nella presentazione dei dati radar. I sistemi di riserva previsti sono immediatamente entrati in funzione. Alcuni voli in arrivo a Fiumicino e Ciampino sono stati fatti atterrare su altri scali".

Inoltre, l'Enav ha continuato: "Il traffico in partenza, in entrambi gli scali, è stato rallentato. Il sistema è ora pienamente tornato operativo e il traffico aereo sta progressivamente rientrando nella normalità".

Il sistema di emergenza si è attivato subito e ogni pericolo è stato scongiurato. Il guasto ha causato disagi in tutto il centro-sud Italia, visto che gli aerei sono stati spostati su rotte differenti per non causare incidenti in volo.




CIAMPINO AEROPORTO: I CITTADINI SPERANO IN UN INTERVENTO DELLA UE

Redazione
Ciampino (RM)
– Nulla di fatto nella riunione convocata il 20 febbraio presso l’Assessorato all’Ambiente della Regione, tra cittadini, rappresentanti regionali e delle Amministrazioni di Ciampino e Marino (per le due Amministrazioni erano presenti il Sindaco Terzulli e il Consigliere Cecchi).
"Nonostante l’impegno profuso dalla Consigliera Regionale Avenali, – Dichiarano dal Comitato Aeroporto Ciampino –  l’incontro si è rivelato inconcludente – proseguono – e nessun passo avanti e stato fatto per riportare la legalità nell’aeroporto di Ciampino. Il lento percorso di ritorno alla legalità si è fermato a partire dal novembre 2013, quando Aeroporti di Roma presentò alla Regione Lazio e ai comuni di Roma, Ciampino e Marino il Piano di riduzione dell’inquinamento fuorilegge prodotto dall’aeroporto di Ciampino, per il quale AdR (sostenuta dalla “vigilanza” di ENAC) aveva avuto mandato dalla Conferenza dei Servizi del 2010. Ma il piano presentato da AdR non prevedeva riduzioni dei voli, non rispettava le norme ed era totalmente  inconsistente, tanto che i tre Comuni, per tutelare i propri cittadini, furono costretti a respingerlo. Allora, – proseguono nelle dichiarazioni dal Comitato Aeroporto Ciampino – eravamo a febbraio 2014, i cittadini chiesero che venisse indetta immediatamente una nuova Conferenza dei Servizi per fare a, norma di legge, il piano di riduzione dei voli che AdR non era in grado di fare o non voleva fare. A questo serve appunto l’istituto della Conferenza dei Servizi (Legge 241/1990): ad applicare la legge superando i veti incrociati o la cattiva volontà delle Amministrazioni. Ma, nel contrasto di competenze tra Regione e Ministero dei Trasporti su chi doveva convocare la conferenza, si finì per ripiegare su un misero “Tavolo Istituzionale” presso l’Assessorato Regionale all’Ambiente (senza neanche i cittadini) che in quasi un anno non è approdato a nulla di concreto. Visto che le norme nazionali vengono trattate come carta straccia, ai cittadini di Ciampino, Marino e del VII Municipio di Roma non resta che sperare nell’intervento della UE, alla quale il Comitato insieme a un nutrito gruppo di cittadini ha chiesto l’apertura di una procedura di infrazione per le numerose violazioni delle Direttive Comunitarie nello sviluppo senza regole dell’Aeroporto di Ciampino. Intanto la salute dei cittadini è a rischio: patologie cardio-circolatorie negli adulti e problemi cognitivi nei bambini sono stati certificati dagli studi epidemiologici, mentre siamo in attesa che i comuni coinvolti ricevano dalla Asl e informino i cittadini sulla diffusione delle patologie tumorali". Concludono
 




CIAMPINO, PALOZZI (FI): “RISCHIO COLLASSO PER AEROPORTO PASTINE. NICOLA ZINGARETTI TACE”

Redazione
Ciampino
– “L’annuncio giubilare di Papa Francesco rappresenta un messaggio etico e religioso di assoluto livello, una occasione universale affinché la città di Roma torni a risplendere nel mondo. Punto focale per l’accoglienza di milioni di turisti e pellegrini sarà, dunque, l’organizzazione dell’evento. In questo ore sento da Marino e Zingaretti fiumi di parole sulle strategie da adottare, sulla logistica e sui trasporti. In tal senso vorrei capire che ruolo avrà l’aeroporto di Ciampino, il cui inquinamento acustico viaggia quotidianamente oltre i limiti di legge con grave disagio per le popolazioni di Ciampino, Marino e Morena. Una realtà sanitaria preoccupante, quella che attanaglia il Pastine, con Adr ed Enac a fare gli gnorri e il presidente Zingaretti incapace di incanalare il dibattito verso l’auspicata e fattiva riduzione del traffico aereo. Ne è palese testimonianza il famigerato tavolo tecnico promesso e convocato dalla Regione, finora rivelatosi totalmente aleatorio e inconcludente. Un ‘antipasto istituzionale’ che non promette nulla di buono per il futuro infrastrutturale dell’aeroporto di Ciampino, che con il nuovo Giubileo potrebbe veder schizzare alle stelle il numero di voli e di passeggeri in transito alla volta della Capitale. Con conseguente rischio di collasso funzionale del polo castellano e di ulteriori inquinamento delle popolazioni residenti. Dunque la Regione la smetta di fare scaricabarile e si ponga come reale pungolo nei riguardi di un ministero dei Trasporti, poco chiaro sul destino del Pastine. Un evento di richiamo planetario è alle porte e l’aeroporto di Ciampino non può essere la solita vittima sacrificale dell’inconsistenza amministrativa delle istituzioni che governano Roma, Regione e Italia”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente commissione Trasporti, Adriano Palozzi.
 




CIAMPINO, AEROPORTO: FABIO SILVAGNI CHIARISCA LA SUA POSIZIONE

Redazione

Ciampino (RM) – Nelle  ultime settimane una serie di eventi che riguardano l’aeroporto di  Ciampino si sono presentati alla ribalta e hanno messo, ancora una volta, in luce il reale apporto delle istituzioni italiane, locali e nazionali, alla risoluzione del gravissimo problema dell’illegalità in cui opera l’aeroporto di Ciampino da molti anni.

In una riunione presso la Regione Lazio tenutasi nel mese di febbraio scorso, che doveva essere con l’assessore Fabio Refrigeri ma che alla fine si è rilevata un  incontro con il personale del suo gabinetto, i cittadini presenti hanno  potuto toccare con mano  la totale inconcludenza  dell’azione della giunta della Regione Lazio nel supporto ad affrontare e tentare di risolvere il problema.  Sembrava proprio, a detta di alcuni cittadini presenti alla riunione, che i rappresentanti del Comitato e anche quelli delle amministrazioni di Ciampino e Marino lì presenti partecipassero alla riunione sbagliata, dove si doveva parlare non della riduzione dei voli ma di come prendere tempo per lasciare tutto così come è.

Ancora più inquietanti sono state le dichiarazioni pubbliche delle scorse settimana del sindaco di Marino, Fabio Silvagni, che in una cena con i Comitati radunati per il problema del traffico stradale dei TIR a Frattocchie avrebbe dichiarato  di sperare nella riduzione del traffico pesante a Frattocchie anche per poter sfruttare meglio l’occasione fornita dai turisti dell’aeroporto di Ciampino che sarebbero in aumento per il prossimo futuro.  Se questo  concetto, compreso  da molti dei presenti all’incontro del 26 febbraio a Frattocchie, fosse il reale pensiero del Sindaco di Marino, anche alla luce dell’annunciato Giubileo per la fine dell’anno, si registrerebbe una situazione di grave ambiguità e opportunismo: da un lato si dice di stare con i cittadini per la riduzione dei voli dall’altro si auspicherebbe un aumento del traffico aereo.

Inoltre, il sindaco mdi Marino Fabio Silvagni, assieme al sindaco di Ciampino,  si è  impegnato  alla metà dicembre 2014 a supportare l’azione del Comitato di cittadini per la riduzione dell’impatti ambientale dell’aeroporto di Ciampino, e ha assunto l’impegno di reperire i dati statistici delle malattie tumorali dalla ASL RMH. Questo risulterebbe necessario anche alla luce delle innumerevoli denuncie raccolte dai cittadini sul territorio, tra  i medici di base e nelle farmacie, in cui si evidenzierebbe un  incremento consistente dei casi di tumore a Marino e Ciampino. Ebbene, da questo incontro di dicembre  sono passati tre mesi e  nessuna risposta è giunta né  Silvagni né da Terzulli, sindaco di Ciampino. Cosa si può pensare? Forse i dati sono così preoccupanti che nessuno ha il coraggio di metterli in piazza? C’è da ricordare che i Sindaci sono, sui loro territori, autorità di salute pubblica e quindi a loro il dato non può essere celato dalla ASL né loro hanno il diritto di celarlo ai cittadini.

Alla luce di questi fatti non rassicuranti, il Movimento per il Cambiamento che da sempre sostiene la lotta dei comitati di cittadini per la riduzione del traffico aereo, essendosi  fatto promotore nel passato di diverse mozioni comunali sull’argomento presentate dal cons. Adolfo Tammaro, chiede al sindaco di Marino Fabio Silvagni e alla sua maggioranza di fare chiarezza, fornendo le informazioni e tutti i chiarimenti del caso sulla sua posizione e sui dati sanitari.
 




AEROPORTI ITALIANI BOCCIATI DAI CLIENTI EDREAMS

di Simonetta D'Onofrio

Secondo una classifica stilata dai clienti del sito specializzato in viaggi Edreams, gli aeroporti italiani non brillano né per efficienza, né per i servizi dedicati ai viaggiatori.

Questo è quanto è emerso confrontando gli scali nazionali con le strutture presenti negli altri paesi. Nessuno dei cinque aeroporti con maggior traffico (sono rientrati nei criteri del sondaggio i due scali romani, i due milanesi, e Orio al Serio) è entrato nelle prime dieci posizioni della classifica, anzi uno di questi, l’aeroporto Pastine di Ciampino, alle porte di Roma, è risultato essere quinto nell’unica delle categorie che era meglio evitare, quella dei “peggiori aeroporti al mondo”.

Il popolare sito di viaggi ha effettuato il sondaggio, su oltre 18.000 recensioni dei clienti, per gli aeroporti che hanno un flusso di viaggiatori di almeno nove milioni di passeggeri l’anno, includendo comunque gli scali delle capitali, anche se hanno meno transiti.
Per il 2014 ha avuto il punteggio maggiore, il Düsseldorf Airport, in Germania, che ha preceduto l’internazionale di San Francisco, in California e lo svedese Stockholm Arlanda Airport. In classifica appaiono anche gli scali di Tokio, Singapore, Helsinky, Montreal, Bangkok, Monaco di Baviera e Zurigo.

L’aeroporto di Singapore si aggiudica anche le classifiche dei migliori servizi per lo shopping, per la ristorazione e per il comfort delle sale d’attesa.
In nessuna delle classifiche è presente nessuno scalo italiano, dimostrando come bar e ristoranti che sono presenti negli scali italiani non sono per nulla degni della fama che la cucina italiana è riuscita a conquistarsi, lontana dalle piste di rullaggio, nei cinque continenti. Non trovare neanche una volta la sigla “ITA” nella classifica di bar e ristoranti, è la dimostrazione di come per le società che gestiscono i servizi aeroportuali, il passeggero non è visto come una persona da far stare bene, ma un pollo da spennare.

La performance negativa di quest’anno è comunque, purtroppo, in linea con quanto emerso nella classifica E-dreams negli anni passati. Nessun aeroporto della penisola dal 2010, anno in cui è iniziato questo sondaggio, è mai stato presente nei primi posti delle classifiche. Il primato negativo di Ciampino invece ha avuto come predecessore il Leonardo da Vinci di Fiumicino, che era sesto lo scorso anno tra i peggiori, e ottavo nel 2012. Anche gli aeroporti di Firenze Peretola e Pescara, nel 2012 e nel 2010 (quando i criteri erano meno selettivi per quanto riguarda il numero di passeggeri), nella lista dei peggiori del mondo.

Una bocciatura in piena regola per gli scali nazionali. Un voto negativo che comunque non sorprende il viaggiatore italiano, che in ogni occasione dove può confrontare i servizi in patria con quelli disponibili in molti aeroporti esteri, preferisce evitare il paragone tra i due.




CIAMPINO, AEROPORTO: QUANDO LE ISTITUZIONI RIMANGONO IN SILENZIO

Redazione

Ciampino (RM) – Quando tutto tace e non ci sono più gli slogan di campagna elettorale, torna a scrivere, come sempre, il Comitato aeroporto di Ciampino che da anni ormai denuncia il traffico dei voli nllo scalo nonostante le varie rilevazioni di carattere sanitario. Ecco la nota. "È assordante il silenzio delle Istituzioni sulla vergognosa continuazione del traffico illegittimo dell’aeroporto di Ciampino.

Dopo aver certificato l’illegalità del traffico di Ciampino attraverso i dati di Arpa Lazio.

Dopo aver certificato l’esistenza di gravi rischi sanitari per la popolazione attraverso le indagini epidemiologiche "SERA" e "SAMBA".

Dopo aver fatto la Confrenza dei servizi del 2010 che, ponendo fine a dieci anni di inerzia di ENAC, individuò le aree di inquinamento fuorilegge intorno all’aeroporto producendo, con 15 anni di ritardo, la mappa della “zonizzazione acustica aeroportuale”.

Dopo che nel febbraio di quest’anno i comuni di Roma Capitale, Ciampino e Marino respinsero, con il supporto della Regione, il vergognoso, inefficace e provocatorio piano di NON-riduzione dell’inquinamento proposto da Aeroporti di Roma.

Dopo tutto questo le Istituzioni sono scomparse.

Sulle attese di giustizia dei cittadini sono calati 10 mesi di totale assordante silenzio delle istituzioni di fronte all’illegalità e al pericolo per la salute di bambini e adulti.

Dove sono i Comuni di Roma Capitale, Ciampino e Marino, dov’è la Regione Lazio, cosa fa il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che per primo e per legge avrebbe dovuto porre fine all’illegittimità aeroportuale?

Che fine ha fatto il “Tavolo Interistituzionale” aperto a marzo presso la Regione e che avrebbe dovuto portare alla soluzione del problema dell’illegalità del traffico aereo di questo aeroporto?

Nel deserto istituzionale solo un assordante silenzio risponde ai cittadini.

Con tre raccomandate di posta certificata il nostro Comitato ha scritto il 16 ottobre alla Regione e successivamente ai Comuni di Ciampino e Marino per chiedere risposte alle Istituzioni. Ma non c’è stata nessuna risposta.

Mentre da un lato le Istituzioni promettevano rapide soluzioni e il ritorno della legalità nell’aeroporto di Ciampino, dall’altro lato il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti inseriva Ciampino nei 10 aeroporti di “interesse nazionale” da finanziare a spese dei cittadini e il Governo approva il piano faraonico della società privata adr per l’espansione degli aeroporti di Ciampino e Fiumicino che dovrebbe portare Ciampino dagli attuali 46.300 voli all’anno fino ai 74.000 voli".