CIAMPINO, LA BARBUTA: SULLA VIGILANZA SCOMPARSA I CHIARIMENTI DEL PREFETTO GABRIELLI

 

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Redazione
Ciampino (RM)
– Il Prefetto Gabrielli farà ripristinare il servizio di vigilanza al campo nomadi de La Barbuta.

Dopo l'articolo pubblicato dal nostro giornale relativo la scomparsa della vigilanza al campo nomadi, che era stata predisposta dal Prefetto Gabrielli lo scorso 27 Giugno 2015 con una pattuglia della Polizia locale di Roma Capitale, coincisa con il riprendere dei roghi tossici, il sindaco di Ciampino ha immediatamente contattato il Prefetto il quale ha garantito la ripresa del servizio di vigilanza che di fatto come da noi segnalato era scomparso.

Dal Comune di Ciampino arriva la conferma dell'arrivo degli immigrati, circa un centinaio, all'Ostello della Gioventù mentre il primo cittadino di Ciampino, Giovanni Terzulli, smentisce categoricamente il presunto arrivo di 500 nuovi Rom al Campo Nomadi "La Barbuta", avendo avuto rassicurazioni in tal senso dallo stesso Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, il quale ha escluso totalmente tale evenienza.

Per quanto riguarda il campo della Barbuta, quindi, nessun nuovo arrivo di altri rom. Il sindaco di Ciampino ha inoltre ribadito: "auspico di nuovo l'importanza che il campo in questione sia vigilato onde prevenire atti che possano mettere a rischio la salute e l'incolumità pubblica".

La preoccupazione del sindaco Terzulli è anche motivata dal fatto che nella giornata di ieri martedì 21 Luglio 2015 si è sviluppato l'ennesimo incendio tossico le cui fiamme e fumi sono perdurati per diverse ore testimoniando ancora una volta lo stato di abbandono e la mancanza di vigilanza.

I cittadini per il momento tirano un sospiro di sollievo riguardo il mancato arrivo di uklteriori 500 rom alla Barbuta ma allostesso momento auspicano che alle parole di Gabrielli seguano i fatti.
 




CIAMPINO, LA BARBUTA: VILLAGGI DELLA SOLIDARIETA' O CAMPI NOMADI? THIS IS NOT THE PROBLEM

Redazione
Ciampino (RM)
– «Il problema non è stabilire se è più cool chiamarli “villaggi della solidarietà” o “campi nomadi”, così come è relativo chi paga per costruirli. Il problema è a monte: la sinistra deve scegliere se vuole continuare ad essere l’amministrazione degli immigrati e dei Rom o se vuole finalmente assolvere il proprio ruolo di garante della sicurezza dei cittadini romani e della vivibilità della Capitale. Ci sono interi quartieri periferici che sono sempre più isolati, si chiudono i commissariati, si tagliano i fondi per i bambini disabili e si aumentano i finanziamenti alle cooperative amiche che lavorano con i nomadi. Adesso si rischia di cedere pure al “ricatto” di una multinazionale francese che propone di costruire a La Barbuta un nuovo villaggio, pretendendo in cambio 270 mila mq di terreno edificabile. La misura è davvero colma».
Lo dichiara Andrea De Priamo, portavoce di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Roma.
 
Rincara la dose Cinzia Pellegrino, referente per Roma Capitale del Dipartimento di FdI-An dedicato alla tutela delle Vittime di violenza, che aggiunge: «Si tratta di un progetto surreale e preoccupante. Perché l’amministrazione non chiede a questa azienda di costruire delle case popolari per i tanti romani in difficoltà? Evidentemente per chi da sempre si finge paladino dei proletari e campione di solidarietà, ma poi è sempre schierato con i potenti e con il grande capitale, è più redditizio occuparsi di nomadi e immigrati piuttosto che di italiani. Per questo si continuano a creare ghetti per i rom, che poi sono causa di insicurezza e tensione sociale con i residenti. Un meccanismo perverso, coperto da un buonismo ormai delirante. Questa non è né integrazione, né tantomeno una situazione sostenibile per i romani, della cui pazienza si è abbondantemente abusato».