CIAMPINO: INCENDIO DOLOSO AL CONFINANTE CAMPO NOMADI LA BARBUTA. VIABILITA' IN TILT

Redazione

Ciampino (RM) – Si è concluso alle 16.10 l’ultimo sopralluogo dei Vigili del Fuoco al Campo nomadi “La Barbuta”, dove un importante incendio doloso – acceso dagli occupanti che hanno dato fuoco ad una colonna di pneumatici – ha mandato in tilt la viabilità e l’ambiente a Ciampino fin dalle ore 7.15 di questa mattina.

Una gigantesca colonna di fumo nero si è alzata al lato delle baracche poste nel comune di Roma, a poche decine di metri dall’Aeroporto “G.B. Pastine” e confinanti con il tratto di G.R.A. compreso tra l’Appia e l’Anagnina. Un altro incendio, di proporzioni inferiori, era stato acceso sempre nello stesso punto nel pomeriggio di ieri.

Fin dalle ore 7.30 il centralino della Polizia Locale di Ciampino è stato intasato da decine di telefonate di cittadini allarmati e indignati per l’ennesimo rogo acceso al campo nomadi, e preoccupati per le dimensioni di quello di oggi.

Gli agenti del Comando, allertati anche prima dell’orario di servizio, hanno effettuato il servizio di viabilità, fortemente rallentata, e sono rimasti sul posto al fine di verificare il possibile propagarsi delle fiamme sui territori confinanti siti nel Comune di Ciampino.

Imponente lo spiegamento di forze necessario nell’area del campo nomadi ed in quella confinante, con diverse squadre dei Vigili del Fuoco e pattuglie dei Cabainieri, Polizia di Stato e Polizia Locale di Roma Capitale.

Per diverse ore la colonna di fumo ha reso irrespirabile l’aria dei quartieri limitrofi l’Aeroporto e confinanti con Roma, costringendo decine di famiglie a tenere chiuse le finestre di casa. 

Anche gli aerei delle compagnie low-cost sono stati costretti ad atterrare (come da foto) accanto alla colonna di fumo.

La situazione è tornata alla normalità solo verso le ore 11.00, quando l’incendio è stato domato dai VV.FF.. Gli ultimi focolai sono rimasti accesi fino alle ore 12.30.




CIAMPINO "LA BARBUTA", LUPI: "RECINTO E CONTAINER NON EQUIVALGONO A CORRETTEZZA E LEGGITTIMITA'"

Redazione
 
“Mi sembra di essere in un vortice di sentenze che non portano da nessuna parte. Quando vengono emesse queste sentenze, una discordante rispetto all'altra, non capisco se vengano veramente verificati gli atti o escano fuori da un'analisi poco puntuale degli argomenti” – questo era il commento a caldo rilasciato dal Sindaco di Ciampino, Simone Lupi, nei giorni scorsi in un'intervista al Messaggero di Roma, non appena appresa la notizia della nuova sentenza del Tribunale civile che permetteva il riavvio dei trasferimenti al campo La Barbuta.
 
“Nonostante le dichiarazioni di persone illustri come il Ministro Ricciardi – proseguiva il Sindaco Lupi – sentire che i trasferimenti sono legittimi non mi fa ben sperare per questo paese: non Ciampino, non Roma ma l'Italia”.
 
Dopo aver appreso nella giornata di ieri dalla stampa del rientro di alcuni rom, trasferitisi a La Barbuta, nell'insediamento originario di Tor De Cenci, per quei difficili problemi di convivenza tra le diverse etnie, oggi arriva la sentenza del Tar che convaliderebbe il trasferimento delle popolazioni nomadi al campo posto al confine tra Roma e Ciampino, ed il Sindaco Lupi torna a ribadire la sua posizione:
 
“Non sono meravigliato rispetto al fatto che siano state decretate veritiere le carenze igienico sanitarie riscontrate nel campo di Tor De Cenci.
 
Altrettanto evidenti le condizioni di degrado del campo abusivo La Barbuta che per anni abbiamo denunciato, per la scarsa vivibilità causata, in primis, dalla posizione del sito, collocato a ridosso dell'Aeroporto, del Grande Raccordo Anulare, su una falda acquifera.
 
Non mi spiego quindi come Sveva Belviso possa parlare di successo. Di fatto la sentenza di oggi smentisce quanto accaduto nella giornata di ieri, visto che abbiamo assistito al rientro di un centinaio di Rom, trasferitisi a La Barbuta, al Campo Nomadi della piccola borgata sulla via Pontina.
 
Si è trattato di problemi con i diversi gruppi etnici, è stato comunicato a mezzo stampa, e temiamo, come più volte detto da oltre un anno, problemi di ordine pubblico.
 
Non si può parlare di integrazione, e non si può ancora pensare di farci credere illusioramente che questo piano è stato programmato con attenzione, che è stato condiviso con tutte le parti coinvolte, e che soprattutto ha tenuto conto di quegli aspetti delicati che però sono importantissimi per la realizzazione di una vera politica di convivenza sociale.
 
Recinto e container non possono essere il frutto della correttezza e della legittimità amministrativa.
 
Al di là di pareri a favore o contro, Alemanno andrà avanti con il Piano, come se tutto il resto non fosse importante e questo, a mio avviso, è il dato più negativo. L'augurio che mi faccio, come primo cittadino, – conclude il Sindaco di Ciampino – è quello di vedere in futuro sulle poltrone istituzionali uomini più inclini al dialogo e al confronto”.

tabella PRECEDENTI:
28/09/2012 CIAMPINO "LA BARBUTA", LUPI: "RECINTO E CONTAINER NON EQUIVALGONO A CORRETTEZZA E LEGGITTIMITA'"
11/08/2012 CIAMPINO TRASFERIMENTO “DISCRIMINATORIO” AL CAMPO NOMADI “LA BARBUTA”, IL SINDACO DI CIAMPINO: “DRITTI FINO ALLA CHIUSURA”
10/05/2012 CIAMPINO CAMPO NOMADI LA BARBUTA, LA CASSAZIONE SOSPENDE LA SENTENZA SUL PIANO NOMADI: IL CANTIERE PUO' RIAPRIRE
12/04/2012 CIAMPINO CAMPO NOMADI LA BARBUTA, NUOVA DIFFIDA DEL SINDACO LUPI A GIANNI E ALLA CANCELLIERI
16/01/2012 CIAMPINO, VISITA DELL'AMMINISTRAZIONE AL CAMPO "LA BARBUTA" ASSIEME ALL'EX PREFETTO SERRA



CIAMPINO TRASFERIMENTO “DISCRIMINATORIO” AL CAMPO NOMADI “LA BARBUTA”, IL SINDACO DI CIAMPINO: “DRITTI FINO ALLA CHIUSURA”

Chiara Rai

Senza mezzi termini il primo cittadino di Ciampino Simone Lupi punta dritto all’obiettivo di chiudere definitivamente il campo nomadi “La Barbuta”: “Finalmente stanno emergendo tutte le lacune di un piano nomadi di Roma Capitale – dice Lupi – che non garantisce nessuno. La battaglia del Comune di Ciampino continuerà al fine di raggiungere la chiusura definitiva di un campo illegittimo che lede da sempre i diritti umani e di coloro che ci vivono attualmente. La Belviso ha fallito. Poche parole che sintetizzano le constatazione dell’assessore Gabriella Sisti: “il Piano nomadi sottoscritto dalla Comunità Europea, Anci e Ministero dell’Interno non prevedeva assolutamente alcun tipo di “discriminazioni”. La discriminazione più clamorosa è stato lo scellerato tentativo di gettare 600 rom e persone di diverse etnie sotto il cono di volo aeroportuale e sopra una falda acquifera, quindi, di fatto, inquinando e ledendo la salute pubblica. Mi auguro che la Belviso abbia compreso che i servizi non sono questi! La prima discriminazione che si è operata e' soprattutto nei confronti degli italiani che si trovano in emergenza abitativa e vivono dentro le roulotte. La sua operazione elettorale di svuotare il dodicesimo municipio aggravando la situazione del decimo e della città di Ciampino e' fallita”. Una reazione molto forte quella di Gabriella Sisti a seguito della notizia della clamorosa sentenza della II sezione del Tribunale civile di roma che ha ordinato a Roma Capitale di sospendere subito, su ricorso delle associazioni '21 luglio' e 'Agi', il trasferimento dei rom nei moduli abitativi del campo autorizzato di La Barbuta di Roma. L'ordinanza del Tribunale e' una sospensione in via cautelativa, in attesa della sentenza definitiva che dovrebbe essere nel periodo invernale. "Io mi rendo diponibile ad accompagnare questo magistrato nei campi abusivi – ha detto Belviso – per fargli capire quanto superficiale, irrispettosa e irresponsabile sia stata la sua firma, e per fargli vedere, nel degrado dei campi abusivi, cosa davvero sia lesivo per la dignita' umana". Per il vicesindaco "e' una vicenda gravissima, se passasse il principio di questa ordinanza dovremmo chiudere tutti i campi autorizzati d'Italia. "Forse già' martedì' prossimo notificheremo un reclamo al Collegio contro questa ordinanza – ha annunciato l’avvocato Andrea Magnanelli – che oltretutto e' in contrasto con quanto aveva detto il Consiglio di Stato su La Barbuta. Secondo noi le motivazioni della sentenza sono infondate: in particolare, non e' vero che nel campo vanno solo rom, quindi la discriminazione non c'e'. In realta' ci sono anche senza tetto italiani. Speriamo il Collegio ne tenga conto".




CIAMPINO CAMPO NOMADI LA BARBUTA, NUOVA DIFFIDA DEL SINDACO LUPI A GIANNI E ALLA CANCELLIERI

Redazione

“Ancora pressioni sull'apertura del Campo Nomadi La Barbuta da parte del Primo cittadino di Roma Capitale – afferma il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi – che, a mezzo stampa, continua a ribadire l'urgenza di terminare i lavori momentaneamente sospesi, a suo parere, soltanto per il blocco dei pagamenti”.

“Credo sia giusto ricordare – continua il Sindaco Lupi – che lo scorso novembre sono stati accolti i ricorsi dell'Associazione per la difesa dei diritti dei Rom, ‘European Roma Rights Centre Foundation’, e di due abitanti del campo Casilino 900 di Roma. Il Consiglio di Stato si è perciò pronunciato con sentenza n. 6050 dichiarando l'illegittimità dello stato di emergenza e  annullando di fatto le ordinanze di nomina dei commissari straordinari e di tutti gli atti commissariali finora adottati”.

“A ciò aggiungo il nostro invito di diffida nei confronti del Ministro dell'Interno, del Commissario e del Sindaco di Roma, dove chiedevamo, in virtù della bocciatura delle motivazioni che avevano decretato lo stato di emergenza per un pericolo mai realmente esistente e, di conseguenza, di interrompere immediatamente i lavori per la costruzione del nuovo campo”.

“La nostra Amministrazione – afferma il Sindaco – continuerà ad opporsi alla creazione dello pseudo villaggio attrezzato, per tutte le motivazioni che ribadiamo da tempo, ulteriormente rafforzate dalla pronuncia del Consiglio di Stato, nonché per tutti i soldi che già sono stati spesi".

"Dato il silenzio delle Istituzioni, inoltre, siamo stati costretti a procedere nuovamente all'invio, al Commissario Straordinario e al Sindaco del Comune di Roma, di una diffida Prot. 12303 del 3 aprile scorso, – conclude il Sindaco di Ciampino – con la quale ribadiamo la nostra contrarietà ai lavori di sistemazione e stabilizzazione del Campo Nomadi La Barbuta”.