ROMA, BRETELLA DI COLLEGAMENTO AUTOSTRADA A1/A12 "PEDEMONTANA DEI CASTELLI": UN MOSTRO DA 1,6 MILIARDI DI EURO

[ VERBALI CONFERENZA DEI SERVIZI C/O MINISTERO INFRASTRUTTURE – LUGLIO 2012 ]

 

Oggi 23 Novembre a Frascati "Sala degli "Specchi" del palazzo comunale ore 18 “incontro-dibattito pubblico sulle conseguenze devastanti del progetto del grande raccordo anulare bis

 

Alberto De Marchis

Frascati (RM) – Seppure possa essere vero che buona parte del raccordo anulare in taluni momenti della giornata presenta un elevato traffico, appare alquanto pericoloso tentare di affrontare il problema della congestione del traffico inseguendo ancora una volta il modello tradizionale della mobilità basata sull'asfalto e sul trasporto su gomma. Infatti, il progetto relativo al raccordo anulare bis, con un costo di oltre 1,6 miliardi di euro solo in parte sostenuto dalla Comunità Europea, avrebbe un impatto piuttosto devastante sull'ambiente ed il territorio in termini di consumo del suolo, ettari sottratti all'agricoltura ed all'agro romano, spesso in zone di pregio, come quelle dei vigneti doc e docg vicino Frascati o presso Fioranello Ciampino  coinvolgendo molti comuni a partire dalla capitale. Intanto stenta ancora ad affermarsi un modello di mobilità alternativo a quello del trasporto su gomma.

“ Saluto con favore la nascita del coordinamento dei Municipi VIII, X, XI e XII di Roma e dei comuni di Frascati, Grottaferrata, Marino, Zagarolo, Palestrina, Ciampino, Gallicano nel Lazio e Montecompatri contro il progetto della nuova autostrada A12-A1.  – Dichiara il Vice presidente del Consiglio regionale del Lazio Bruno Astorre Dodici realtà di Roma e della Provincia si uniscono per dire un no forte e deciso contro un’opera faraonica quanto inutile, – prosegue Astorre – con conseguenze devastanti per il Lazio, dato che andrebbe a impattare zone ad alta densità abitativa o destinate alla coltivazione di prodotti tipici."

Il segretario dei Verdi del circolo Dario Paccino di Marino, Ivano Ciccarelli dichiara: "Apprendiamo della nascita del ‘coordinamento interistituzionale’ dei  municipi VIII, X, XI e XII di Roma e dei comuni dei Castelli Romani di Frascati, Grottaferrata, Marino, Zagarolo, Palestrina, Ciampino, Gallicano nel Lazio e Montecompatri. Speriamo, dunque, si cominci seriamente a parlare tra la gente, tra gli abitanti e tra gli agricoltori, del famigerato progetto della nuova autostrada A12-A1 cosidetta: pedemontane dei Castelli, che, se realizzata, solcherà molti comuni castellani, stravolgendo irreversibilmente i luoghi, l’identità e la vita di tutte, tutti. Come circolo Dario Paccino di Marino e Federazione dei Verdi del Lazio – prosegue Ciccarelli –  siamo pienamente soddisfatti di aver centrato l’obiettivo di aver divulgato nel Lazio sia la notizia che i progetti. Sempre da quanto riportato dagli organi della stampa – non da L'osservatore laziale – rileviamo alcune inesattezze sulle quali è doveroso fare alcune nostre precisazioni sostanziali: presso il Ministero delle Infrastrutture a Roma, ‘nel mese di luglio’ (esattamente il 12 luglio), non si è tenuta una ‘pre-conferenza’, bensì una Conferenza dei Servizi bella e buona! Dove risulta palesemente che solo il rappresentante del Comune di Frascati (centro-sinistra) ha ‘rappresentato le proprie preoccupazioni’ mentre altre Amministrazioni, come per esempio Zagarolo e Gallicano (entrambe anch’esse di centro-sinistra) hanno detto: i nostri pareri sono subordinati alla realizzazione di un casello nel nostro comune… A scanso di equivoci, il circolo Dario Paccino dei Verdi di Marino, rende noti i verbali di quella conferenza. [VERBALI CONFERENZA]  Dunque, ben venga il coordinamento interistituzionale, nella speranza che intervenga e dipani la nebbia che sembrerebbe velare le menti di taluni governanti dell’Italia dei beni comuni… – Il segretario conclude – E invitiamo tutte e tutti a partecipare ad un ulteriore occasione di approfondimento sul progetto della pedemontana dei Castelli che si svolgera’ – a cura dell’ass. italia nostra – presso la sala degli specchi del comune di frascati, venerdi’ 23 novembre dalle ore 17 in poi."

Intanto Italia Nostra Castelli Romani con Alternativ@Mente ed il forum "Salviamo il Paesaggio coordinamento Roma e Provincia" invitano il Sindaco tutti i Consiglieri Comunali, gli Assessori e tutti i cittadini del comune di Frascati all’iniziativa “incontro-dibattito pubblico sulle conseguenze devastanti del progetto del grande raccordo anulare bis, centinaia di ettari di terreni agricoli distrutti etc. etc – un'altra mobilita' e' necessaria!” , prevista per oggi venerdi 23 novembre alle ore 18:00 presso la sala degli "Specchi"  del palazzo comunale di Frascati, con interventi di: Gualtiero Alunni,  (Comitato No-Corridoio Roma-Latina) Ferdinando Bonessio (Ecologisti Reti Civiche Verdi Lazio) Lucio Pettine (Salviamo il Paesaggio)  Noris Pivetta (Comitato NO Progetto Raccordo Anulare bis) a cura di Enrico Del Vescovo (Presidente ITALIA NOSTRA Castelli Romani).

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04/09/2012 ROMA, GRA BIS, ASTORRE (PD): OPERA INUTILE E DANNOSA, MALCOTTI RIFERISCA IN COMMISSIONE
22/07/2012 ROMA, IL COMUNE STA ELABORANDO PIANO PER TRASFORMARE 2MILA ETTARI DI AGRO ROMANO PER REALIZZARE 25MILA APPARTAMENTI


 




CIAMPINO, TURISTA MUORE SULLA PISTA DOPO AVER FORZATO UN VARCO PER NON PERDERE L'AEREO

Redazione

Ciampino (RM) – Un turista, dopo essere stato colto da un malore, e' deceduto sotto bordo di un aereo in pista all'aeroporto di Ciampino. Secondo quanto si e' appreso, il giovane, di nazionalita' spagnola, M.J.L, 25 anni, questa mattina, intorno alle ore 7, per non perdere l'aereo, avrebbe forzato un varco di controllo e si sarebbe diretto in pista diretto verso un velivolo della compagnia Ryanair in partenza per Bari, che nel frattempo stava imbarcando i passeggeri. Quando il giovane ha tentato di salire a bordo e si trovava sulle scalette dell'aereo, non avendo la carta di imbarco e' stato bloccato dal personale di volo, ma il passeggero, in forte stato di agitazione, si e' avvinghiato sulla scaletta dell'aereo e non voleva piu' scendere, poi si e' accasciato al suolo ed e' deceduto. Immediato l'intervento dei medici e delle forze dell'ordine. Sul luogo e' presente anche il Direttore della V° Zona della Polizia di Frontiera, Antonio Del Greco Il giovane spagnolo sarebbe morto dopo che i medici del pronto soccorso dell'aeroporto di Ciampino gli avrebbero somministrato del sedativo. E' quanto si apprende da ambienti investigativi. Il giovane era in stato di agitazione e non voleva scendere dalla scaletta dell'aereo.

 




CIAMPINO, SCANDALO IMPIANTO SUPERGA: IL MOVIMENTO ENERGIA PLURALE AUSPICA DIMISSIONI DI MASSA

Redazione

Ciampino (RM) – "In relazione alle voci, recentemente confermate da un imbarazzato comunicato del sindaco, relative al ristorante “Superghino”, a quanto pare realizzato abusivamente all’interno di un impianto sportivo comunale affidato in gestione ad una associazione facente capo ad un consigliere comunale del PD, ci sembra che questa faccenda si vada allargando a macchia d’olio e che l’amministrazione comunale sia un pochino in imbarazzo. – Dichiara attravesro una nota Massimo Zito coordinatore provinciale di Roma del movimento politico civico "Energia Plurale – L’assessore Verini si trova ancora una volta al centro dell’attenzione – prosegue la nota di Zito – e lo stesso si può dire per l’assessore Sisti mentre il sindaco Simone Lupi sembra in difficoltà…. Considerato che il sindaco, la giunta e tutto il consiglio comunale hanno organizzato cene e banchetti in un immobile costruito (non da dieci anni ma un anno fa) abusivamente su un terreno comunale all’interno di un impianto sportivo comunale affidato inspiegabilmente in gestione ad una associazione debitrice per alcune decine di migliaia di euro nei confronti del comune… Insomma, mangiavano, tutti o quasi tutti in quel locale senza che nessuno si domandasse come fosse comparso… Pare proprio che i rappresentanti del Popolo ciampinese siano stati in massa contagiati dal virus di Scajoliana memoria la cui diffusione sta assumendo sempre più dimensioni pandemiche a tutti i livelli della classe politica italiana: quello delle cose che succedono a loro insaputa. – La nota conclude – Da quanto sopra, a prescindere dalle conseguenze amministrative e penali che potrà avere questa vicenda l’unica opzione considerabile per sindaco, giunta e consiglio comunale è quella delle dimissioni di massa, restituendo alla popolazione ciampinese il mandato così male da loro rappresentato.

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08/11/2012 CIAMPINO, RISTORANTE ABUSIVO IN VIA SUPERGA: IL TEMPO PUO' CURARE LE FERITE?
06/11/2012 CIAMPINO, ABUSO RISTORANTE VIA SUPERGA: E' POLEMICA


 




CIAMPINO, RISTORANTE ABUSIVO IN VIA SUPERGA: IL TEMPO PUO' CURARE LE FERITE?

La redazione de L'osservatore laziale ha chiesto al Comune di poter intervistare e sentire anche la posizione del consigliere Pd Mastroianni. Ad oggi si attende ancora una risposta.

 

Chiara Rai

Ciampino (RM) – La storia del ristorante abusivo nel centro polisportivo di via Superga a Ciampino non pare avere molte possibilità di ancoraggio se non portare il tempo (inteso come arco temporale: giorni, mesi, anni) dalla propria parte. In sintesi si tratta di un manufatto di proprietà del Comune costruito abusivamente dalla società sportiva (che vede come presidente onorario il consigliere Pd Mastrianni) in una proprietà del Comune. Ergo la società non è proprietaria del terreno. Ciononostante è facoltà della società chiedere una sanatoria, pareri vari e nel contempo ricorrere al Tar. Queste azioni congelerebbero l'esecuzione da parte della società dell'ordinanza di demolizione e con il tempo tutta la vicenda potrebbe avere nuovi risvolti. Questa dinamica, purtroppo si è già verificata in altri Comuni e non è del tutto campata in aria. Certo è che possibilità di sanatoria non c'è perché è tutta una contraddizione, perché non sono previste sanatorie al momento e perché il Comune dovrebbe sanare una sua creatura realizzata abusivamente da una società. Ricapitolando, il Comune non potrebbe neppure procedere all'acquisizione perché di fatto il ristorante è già suo in quanto ricadente sul suo terreno. Ma è abusivo tanto è vero che c’è una ordinanza di demolizione. Insomma in questa storia si può soltanto prendere tempo, far passare degli anni. Ma di fatto, questa vicenda, appare molto grave e potrebbe incespicare in risvolti di carattere penale di notevole rilevanza.

Intanto riceviamo e pubblichiamo a firma di Sergio Pede, ex vicesindaco di Ciampino, una lettera aperta al sindaco Simone Lupi. Facciamo inoltre presente che, in qualità di testata giornalistica, abbiamo chiesto di poter intervistare e sentire anche la posizione del consigliere Pd Mastroianni, ma ancora attendiamo risposta.

 

Ecco la lettera aperta di Sergio Pede:

Buongiorno Sig. Sindaco,

Le scrivo questa lettera pubblica, per esprimerLe la mia solidarietà per la vicenda di Via Superga dove c’è stata la costruzione abusiva di un Ristorante, su un terreno di proprietà del Comune di Ciampino, senza che lo stesso avesse concesso l’autorizzazione.

L solidarietà non è ironica ma vera. Dico questo perché la vicenda parte molto da lontano, quando Lei non era ancora Sindaco. Come ricorderà la concessione alla Polisportiva del complesso, il cui Presidente era un consigliere del PD, suscitò polemiche ed addirittura ricorsi al TAR. Ricordo perfettamente che l’On. Antonio Rugghia, già Sindaco di questa città, giudicò questa assegnazione “uno scandalo”.

La conosco da molti anni, avendo fatto fra l’altro l’Assessore con Lei nella precedente Giunta. L’ho considerata e La considero una persona per bene. L’ho difesa pubblicamente anche quando l’accusavano di progettare le Tombe al cimitero, come se Lei facendo l’assessore, avesse dovuto abbandonare il lavoro. Fra l’altro gli incarichi le venivano dati dai cittadini e non dal Comune. Credo però che in questa vicenda sia stato molto ingenuo, e forse anche superficiale, ma certamente non colpevole.

I colpevoli se ci sono, sono ben altri, ed è su questi che Lei deve agire.

La polisportiva nel novembre del 2011, si legge nel comunicato della Sua amministrazione, ha presentato una DIA per l’inizio dei lavori. Devo presumere che non si trattasse del Ristorante, altrimenti la risposta sarebbe stata no. Era qualcosa di diverso che sarebbe interessante conoscere.

Nel maggio del 2012 è stata presentata la variante, non accettata dagli uffici, presumibilmente per la costruzione del ristorante, ma a quel tempo, lo stesso si dice, era stato già costruito.

Perché allora aspettare Novembre 2012 per fare l’ordinanza di demolizione, quando il caso era “deflagrato” sui Social Network (ai quali va un sentito ringraziamento)?

Perché il Suo Assessore all’Urbanistica non è intervenuto? Perché il Dirigente dell’Urbanistica, sempre solerte nel “complicare le cose” su questa pratica non è intervenuto subito? Perché il Comandante dei Vigili Urbani, persona splendida, capace, corretta, non è intervenuto?

Ho la netta impressione che Lei in questa vicenda è stata una inconsapevole vittima, anche se poteva risparmiarsi di frequentare quel ristorante sapendolo abusivo. Che fare ora?

Ovviamente demolire il Ristorante, visto che di cemento ne abbiamo anche troppo;

Revocare la concessione alla Polisportiva Ciampino, e recuperare immediatamente i canoni arretrati che sembra la stessa debba al comune di Ciampino.

Verficare le responsabilità interne ed esterne alla Sua amministrazione, con spostamenti e quanto altro riterrà opportuno fare.

Circondarsi di amministratori capaci. Mi dicono che molti non lo siano, ma che stanno li in base al “manuale Cancelli”.

Dia un taglio netto con i legami del passato. Lei è giovane, può avere un avvenire importante, ma non circondato da questa gente. Abbia il coraggio osare, la cittadinanza sarà certamente dalla Sua parte.

E se mi permette, rifaccia i calcoli sull’accordo con il Consorzio Barbuta, perché temo siano errati.

Metta mano alla gestione dell’ASP, perché non è pensabile che una Azienda che gestisce prevalentemente Farmacie, anche quest’anno ha perso quasi 800.000 Euro, quando i privati diventano invece milionari.

Ci pensi bene a fare la NEWCO ( la terza Società pubblica) per la costruzione dell’impianto di compostaggio a Gallicano nel Lazio, con una spesa , si dice, di oltre 20 milioni di Euro. ( Il Consorzio GAIA non le ricorda nulla?) Il Comune deve dare i servizi ai propri cittadini, e non fare l’imprenditore (perennemente in perdita) a danno dei cittadini.

Se poi gradisce, queste cose, in modo più approfondito, sono disposto a spiegargliele di persona.

Con stima ed affetto.

Sergio Pede

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06/11/2012 CIAMPINO, ABUSO RISTORANTE VIA SUPERGA: E' POLEMICA



CIAMPINO, ABUSO RISTORANTE VIA SUPERGA: E' POLEMICA

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Chiara Rai

Ciampino – Al centro d’interesse il presunto abuso del Ristorante nel complesso di Via Superga presso il campo sportivo dalla Polisportiva Città di Ciampino. Il ristorante di via Superga, della Società sportiva, vede come presidente onorario il consigliere comunale del Pd Mastroianni. Molti cittadini di Ciampino chiedono fatti: demolizione e ripristino del verde in origine. Senza escamotage di sorta. In questo momento storico dove le persone sono stufe di sentire parlare di “favoritismi”, l’interesse su questa vicenda è davvero acceso. Alcuni chiedono le dimissioni di questo consigliere.  

Il sindaco di Ciampino Simone Lupi fa sapere che è in corso l’avvio di procedura di rescissione del contratto nei confronti della società e nel contempo ha ordinato la demolizione.

Sostanzialmente il Comune intende mettere in chiaro che la suddetta società ha presentato una D.I.A. (dichiarazione inizio attività) in data 27/10/2011 e una successiva variante in data 18/05/2012, contestualmente alla richiesta di autorizzazione all’ufficio patrimonio.

Le stesse non sono state ritenute esaustive in quanto carenti di idonea e adeguata documentazione e, pertanto, i competenti uffici hanno provveduto ad emettere e notificare un provvedimento di demolizione.

L'Amministrazione comunale, si legge in una nota,  intende procedere ad esperire un'istruttoria volta ad accertare sia la compatibilità urbanistica che la prosecuzione del rapporto concessorio, nonché l'eventuale finalità pubblica dell’opera realizzata, al fine di stabilire le conseguenti azioni da intraprendere nel rispetto delle procedure di legge e nell’interesse della collettività.

Non è escluso che la società possa procedere a una richiesta di sanatoria, ma questa azione potrebbe far esplodere polemiche e proteste.

 

 

Maurizio Mistretta rende la sua versione dei fatti:

 

Hanno tirato fuori dal Cilindro un protocollo del 2011 che attraverso il meccanismo del ‘Silenzio assenso’’ e l’utilizzo della DIA (Denuncia di Inizio attività), sanerebbe l’abuso, anzi, l’abuso non sarebbe mai esistito.

Questo sarebbe il ‘’jolly’’ che vorrebbero vendersi per non finire denunciati e tutti a risponderne al Tribunale di Velletri.

Le prime reazioni dei Tecnici comunali ad un’ipotesi del genere la dicono lunga: ‘’silenzio assenso, per una struttura del genere? “…esiste la DIA, esiste anche la SuperDIA, ma per una costruzione del genere, la MegaDIA ancora non è contemplata"!

Un altro dipendente del Comune, Tecnico di valore da molti anni avrebbe dichiarato:’ "…il silenzio assenso per quella struttura è una follia, giustificare ed autorizzare questa operazione, sarebbe il più grande e vergognoso esempio di svendita del nostro patrimonio pubblico..’’

Vogliamo avvisare il sindaco e l’Assessore all’Urbanistica, che se questa fosse la strada, rischierebbero un Frontale con le Istituzioni davvero pericoloso.

Le opere che possono essere eseguite con la procedura della denuncia di inizio di attività (DIA) sono ben specificate dalla legge e certamente non sono contemplate opere che un concessionario può realizzare su una proprietà pubblica. Se questo fosse possibile sarebbe la fine del patrimonio pubblico italiano.

“Sindaco, questa cosa è gravissima e aprirebbe un precedente per la svendita del Patrimonio Pubblico di Ciampino”.

Se Lei e la sua Giunta volevate autorizzare la costruzione in quel luogo, avreste dovuto perseguire questa strada come minimo:

Fare una delibera di indirizzo politico della Giunta comunale, dove per urgenti e motivati problemi di carattere sociale, e nell’esclusivo interesse pubblico, si dava mandato all’ufficio Tecnico dell’urbanistica di verificare se esistevano i presupposti per autorizzare una costruzione commerciale, con fondi privati, su un luogo pubblico.

La delibera doveva essere portata alla discussione del Consiglio ed eventualmente approvata o respinta. In questo caso il Dirigente dell’Ufficio Urbanistica, avrebbe dovuto motivare in maniera esplicita ed esaustiva, come fosse possibile autorizzare un privato a costruire un locale da adibire a Ristorante su un luogo pubblico.

Insomma, significa, che gli attuali sei soci del Ristorante, fra cui un consigliere comunale del Pd, stanno guadagnando denari propri su un bene pubblico.

Questa assurdità non potrà mai passare, sarebbe un precedente pericolosissimo, significherebbe che domani, tutte le associazioni che hanno in gestione un bene del Comune, potranno modificarlo, trasformarlo e farci soldi.

Noi non sappiamo se quando fu presentato questo famoso ‘’jolly’’ l’assessore all’urbanistica era la signora Anna Maria Perinelli, oppure il sig. Verini attuale, ma quello che sappiamo di certo, è che questo jolly vale meno del 2 di coppe quando regna bastoni.

Le ricordiamo la vicenda dell’Energy, quando 8 dipendenti comunali e un assessore del suo partito finirono arrestati per qualcosa di molto ma molto meno grave di questa.

“Sindaco Lupi, fermati finché sei in tempo, da parte nostra noi, se non bloccate questa vicenda vi promettiamo solennemente che perseguiremo tutte le strade consentiteci dalla legge. Dalla Procura della Repubblica al Tar. Non credo che ci possono essere tecnici comunali che possano autorizzare una cosa del genere, il rischio per loro sarebbe davvero altissimo. Sindaco si fermi e piuttosto si preoccupi di recuperare 32.000 euro che l’Ufficio Tributi deve ancora avere dalla Società che gestisce il Ristorante, per il consumo idrico dell’acqua. A un privato e semplice cittadino il servizio sarebbe già stato interrotto per morosità”.




CIAMPINO ARRESTATO CARABINEIRE: TRAFFICO DI CLANDESTINI NEGLI AEROPORTI ROMANI

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Alberto De Marchis

Forse il suo stipendio non gli bastava o forse pensava che non sarebbe mai stato scoperto, fatto sta che addirittura un carabiniere dello scalo di Ciampino favoriva in cambio di mazzette una gang di albanese, che inviava clandestini nel Regno Unito. In pratica, proprio dentro all’aeroporto Pastine di Ciampino la banda, sgominata dalla Polizia di Frontiera del Leonardo Da Vinci, poteva contare sull’aiuto di questo militare che favoriva l’espatrio illegale di clandestini, peropiù albanesi, in cambio di soldi. Arrestato con l’accusa di corruzione, ora non potrà più aiutare la banda di malfattori che adesso rischiano dai 5 a 15 anni di reclusione. Gli albanesi gestivano un traffico di clandestini dagli aeroporti romani. Le indagini degli investigatori della Polaria di Fiumicino, coordinati dai dirigenti Antonio Del Greco e Rosario Testaiuti, sono partite dall’arresto di una 30enne italiana, sorpresa mentre tentava di far imbarcare per Dublino tre cittadini albanesi, in possesso di carte d’identità italiane falsificate, utili ad acquistare i biglietti aerei. La Polizia ha subito compreso come dietro la donna si celasse una grossa organizzazione criminale, con canali ben radicati nella Capitale, che riusciva a spostare verso il Regno Unito un rilevante numero di cittadini albanesi. Analizzato il materiale sequestrato ed incrociando i dati acquisiti con migliaia di liste passeggeri, gli investigatori hanno individuato anche una serie di ignare agenzie di viaggio, dove i malviventi acquistavano i titoli di viaggio utilizzati per i loro loschi traffici. Biglietti alla mano, gli stranieri entravano nelle aree sterili degli scali romani, dove venivano venduti loro i falsi documenti. Dopo appostamenti e pedinamenti, i poliziotti hanno stretto il cerchio intorno ai trafficanti, come già detto tutti albanesi, arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.




CIAMPINO, ASSESSORE COMUNALE BLOCCA INGRESSO ISTITUTO DI SUORE CON LA PROPRIA AUTO PER 30 MINUTI… MULTATO

Angelo Parca

Ciampino – Ieri pomeriggio verso le 18.30 l’assessore all’Assetto del Territorio Carlo Verini ha parcheggiato la propria autovettura davanti al cancello carrabile dell’istituto delle suore in via Principessa Pignatelli  (piazza della pace), bloccandone il passaggio. “L'autovettura delle suore che doveva entrare è stata circa 20 minuti a suonare il clacson e ad attendere l'arrivo del proprietario. – Dichiara G.T. sul social Fb il quale afferma che l’autovettura aveva esposto, in bella vista, sul cruscotto il pass del Comune di Ciampino –  Solo dopo l'intervento dei vigili urbani – prosegue G.T. si è risolto il problema visto che l'hanno chiamato al cellulare.”   Roberto Antonelli, Comandante della Polizia Municipale di Ciampino, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione ha confermato che la vettura in questione ha sostato per oltre 30 minuti di fronte il passo carrabile impedendo alle suore e ad altre persone di entrare nell’Istituto. Ha confermato, inoltre, che l’assessore Verini è stato raggiunto telefonicamente dai vigili al fine di spostare la propria vettura. “All’assessore Verini è stata fatta la multa. – dichiara Antonelli –  E’ prassi di questo Comando, prima di chiamare il carro attrezzi, verificare se le auto appartengono a residenti al fine di velocizzare lo spostamento.  – Conclude Antonelli – Resta il fatto che gli amministratori dovrebbero avere una maggiore attenzione riguardo il rispetto delle norme”.   




CIAMPINO, LAVORATORI DI AMBIENTE SPA E AMMINISTRAZIONE A CONFRONTO

Redazione

"Lo scorso 11 ottobre, presso la Sala Convegni del Comune di Ciampino, si è finalmente tenuta la tanto attesa Assemblea Pubblica promossa dai lavoratori della società Ambiente  S.p.A e dall’Unione Sindacale di Base (U.S.B.). – Fa sapere in una nota Roberto Pedretti dell’Associazione Rete Sociale Indipendente – Finalmente – prosegue la nota – perché l’utilizzo della medesima sala per tale incontro era stato richiesto dai lavoratori, ma come spesso accade nel nostro comune, con scuse varie ( la rimozione della copertura in eternit  stavolta! ) non era stato concesso. E’ stato necessario il sollecito intervento di Alessandro Porchetta, segretario della sezione ciampinese di Rifondazione Comunista, grazie al quale cittadini lavoratori e amministratori si sono potuti confrontare. Come rappresentanti dell’amministrazione locale erano presenti il vicesindaco Mauro Testa e l’assessore Giovanni Terzulli, i consiglieri di minoranza Alfredo Ferretti e Anna Rita Contestabile, il consigliere De Stefano e lo stesso Alessandro Porchetta, oltre il sottoscritto come rappresentante dell’Associazione Rete Sociale Indipendente. Con rammarico invece non è stata riscontrata la presenza di quelle forze politiche che comunque nel maggio del 2010 avevano partecipato alle elezioni amministrative per la nuova legislatura. Ha aperto il dibattito Teresa Pascucci dell’Unione Sindacale di Base (U.S.B.) che ha confermato la decisione presa dall’attuale amministrazione di vendere l’80 % della quota societaria, pure avendo destato numerosi interrogativi sul futuro dell’azienda e la mobilitazione dei lavoratori preoccupati della perdita della loro occupazione. Ambiente S.p.A. è una società partecipata al 100 % dal  comune di Ciampino ed è nata dalla cessione di ramo dell’ ASP, anch’essa partecipata al 100 % dal medesimo comune. Nel 2011 ha ottenuto il primo premio come il miglior Comune riciclone con il 65 %  di raccolta differenziata e un utile di 400.000 euro. Impiega 270 dipendenti. L’intervento della sig.ra Pascucci è stato mirato ad avere delucidazioni dagli amministratori riguardo al motivo per cui è stato deciso di vendere un servizio gestito totalmente con denaro pubblico e perché si sia deliberata una vendita imminente malgrado la Corte dei Conti ne abbia prorogato i termini a dicembre 2013. A queste prime richieste hanno fatto poi seguito le osservazioni di Valter Del Giovane della Rappresentanza Sindacale Aziendale (R.S.A.) su un ipotetico passo indietro rispetto a tale decisione. A questo punto le risposte sono arrivate direttamente dalle parole dell’amministratore in loco  Giovanni Terzulli, assessore alle Risorse Economiche, alle Risorse Umane, agli Organi Istituzionali, all’Innovazione, alla Partecipazione, ai Rapporti con le società Partecipate e ai Consorzi, il quale ha sottolineato che la decisione non  prende in considerazione la privatizzazione ma solo la vendita che potrà essere fatta ad altre società partecipate o municipalizzate ( ma su questo i lavoratori si sono mostrati alquanto perplessi, come se avessero intravisto un tentativo di abbonamento temporaneo! ). A questo ha aggiunto che la società Ambiente S.p.A. si è scorporata dall’ ASP per il semplice motivo che essendo una società multiservizi, non avrebbe potuto partecipare a gare di appalto per la raccolta dei rifiuti. Oltre a ciò i lavoratori presenti nell’azienda non rischierebbero di perdere il posto perché verrebbero assorbiti dalla nuova società. Inoltre, anche se l’utile ricavato è stato di 400,000 euro, nella casse comunali ne sono entrati solo 29.000. A questo punto si è aperto il dibattito, a momenti pacato in altri con toni più accesi, in cui hanno preso parola la dott.sa Anna Rita Contestabile, consigliere dell’opposizione, che ha ribadito la necessità di una maggiore comunicazione tra amministratori e cittadini-lavoratori; da Daniele Castri, referente legale del coordinamento “No Inc” che ha ribadito la necessità della raccolta differenziata “porta a porta” onde evitare l’apertura di un nuovo inceneritore ad Albano Laziale. A questi poi sono seguiti gli interventi di Alessandro Porchetta, Augusto Candi, e il signor Colombraro. – La nota di Pedretti conclude – L’assemblea si è conclusa con la promessa da parte di Giovanni Terzulli alla Signora Pascucci di non abbandonare i lavoratori di Ambiente S.p.A. e di incontrarli di nuovo per ascoltarne più dettagliatamente le ragioni. Ci auguriamo che ciò avvenga in tempi brevi con proposte soddisfacenti per entrambe le parti.
 




CIAMPINO "LA BARBUTA", LUPI: "RECINTO E CONTAINER NON EQUIVALGONO A CORRETTEZZA E LEGGITTIMITA'"

Redazione
 
“Mi sembra di essere in un vortice di sentenze che non portano da nessuna parte. Quando vengono emesse queste sentenze, una discordante rispetto all'altra, non capisco se vengano veramente verificati gli atti o escano fuori da un'analisi poco puntuale degli argomenti” – questo era il commento a caldo rilasciato dal Sindaco di Ciampino, Simone Lupi, nei giorni scorsi in un'intervista al Messaggero di Roma, non appena appresa la notizia della nuova sentenza del Tribunale civile che permetteva il riavvio dei trasferimenti al campo La Barbuta.
 
“Nonostante le dichiarazioni di persone illustri come il Ministro Ricciardi – proseguiva il Sindaco Lupi – sentire che i trasferimenti sono legittimi non mi fa ben sperare per questo paese: non Ciampino, non Roma ma l'Italia”.
 
Dopo aver appreso nella giornata di ieri dalla stampa del rientro di alcuni rom, trasferitisi a La Barbuta, nell'insediamento originario di Tor De Cenci, per quei difficili problemi di convivenza tra le diverse etnie, oggi arriva la sentenza del Tar che convaliderebbe il trasferimento delle popolazioni nomadi al campo posto al confine tra Roma e Ciampino, ed il Sindaco Lupi torna a ribadire la sua posizione:
 
“Non sono meravigliato rispetto al fatto che siano state decretate veritiere le carenze igienico sanitarie riscontrate nel campo di Tor De Cenci.
 
Altrettanto evidenti le condizioni di degrado del campo abusivo La Barbuta che per anni abbiamo denunciato, per la scarsa vivibilità causata, in primis, dalla posizione del sito, collocato a ridosso dell'Aeroporto, del Grande Raccordo Anulare, su una falda acquifera.
 
Non mi spiego quindi come Sveva Belviso possa parlare di successo. Di fatto la sentenza di oggi smentisce quanto accaduto nella giornata di ieri, visto che abbiamo assistito al rientro di un centinaio di Rom, trasferitisi a La Barbuta, al Campo Nomadi della piccola borgata sulla via Pontina.
 
Si è trattato di problemi con i diversi gruppi etnici, è stato comunicato a mezzo stampa, e temiamo, come più volte detto da oltre un anno, problemi di ordine pubblico.
 
Non si può parlare di integrazione, e non si può ancora pensare di farci credere illusioramente che questo piano è stato programmato con attenzione, che è stato condiviso con tutte le parti coinvolte, e che soprattutto ha tenuto conto di quegli aspetti delicati che però sono importantissimi per la realizzazione di una vera politica di convivenza sociale.
 
Recinto e container non possono essere il frutto della correttezza e della legittimità amministrativa.
 
Al di là di pareri a favore o contro, Alemanno andrà avanti con il Piano, come se tutto il resto non fosse importante e questo, a mio avviso, è il dato più negativo. L'augurio che mi faccio, come primo cittadino, – conclude il Sindaco di Ciampino – è quello di vedere in futuro sulle poltrone istituzionali uomini più inclini al dialogo e al confronto”.

tabella PRECEDENTI:
28/09/2012 CIAMPINO "LA BARBUTA", LUPI: "RECINTO E CONTAINER NON EQUIVALGONO A CORRETTEZZA E LEGGITTIMITA'"
11/08/2012 CIAMPINO TRASFERIMENTO “DISCRIMINATORIO” AL CAMPO NOMADI “LA BARBUTA”, IL SINDACO DI CIAMPINO: “DRITTI FINO ALLA CHIUSURA”
10/05/2012 CIAMPINO CAMPO NOMADI LA BARBUTA, LA CASSAZIONE SOSPENDE LA SENTENZA SUL PIANO NOMADI: IL CANTIERE PUO' RIAPRIRE
12/04/2012 CIAMPINO CAMPO NOMADI LA BARBUTA, NUOVA DIFFIDA DEL SINDACO LUPI A GIANNI E ALLA CANCELLIERI
16/01/2012 CIAMPINO, VISITA DELL'AMMINISTRAZIONE AL CAMPO "LA BARBUTA" ASSIEME ALL'EX PREFETTO SERRA



POLISPORTIVA BORGHESIANA VOLLEY, OGGI L'INCONTRO COL CIAMPINO

Redazione

Buona la prima. La serie C femminile della Polisportiva Borghesiana volley esordisce con un insolito pareggio nel primo test amichevole della stagione. Al “Pertini” contro il Duca D'Aosta, ambiziosa compagine di serie D, è finita 2-2: una gara incerta e combattuta. «Le ospiti hanno vinto il primo set – racconta il coach della Borghesiana, Davide Mennuni Cocco -, poi siamo riusciti a ribaltare il risultato facendo nostri il secondo e il terzo set, mentre nel quarto abbiamo perso ai vantaggi. E' stata una prova utile – continua il tecnico -, ho visto in campo tante ragazze dell'organico provando più soluzioni. Per la prima volta ho visto giocare le nuove arrivate che non avevano fatto ancora amichevoli con noi. C'è stato impegno nel mettere in campo ciò che ho chiesto: anche se c'è molto da lavorare il gruppo si sta formando, questo genere di partite aiutano l'allenatore a capire su cosa insistere». Anche perchè di fronte c'era un avversario di categoria inferiore, ma assolutamente di livello. «Il Duca D'Aosta è una squadra di serie D – dice Mennuni Cocco -, ma il livello non si discosta molto dal nostro: fare amichevoli con avversari di valore è sempre utile». E con questo criterio è stato scelto anche l'avversario del secondo impegno “ufficioso” stagionale della Polisportiva Borghesiana volley. «Venerdì prossimo – conferma Mennuni Cocco – ce la vedremo col Ciampino, una squadra di serie C che disputa da anni i play off per passare in B. Sarà un test molto impegnativo e interessante anche per vedere la tenuta mentale: come sempre proveremo a fare la nostra partita». L'inizio della gara è fissato per le ore 20,45, si giocherà ancora al “Pertini”. Intanto a livello maschile la società ha deciso che la prima squadra della stagione che sta per iniziare sarà la Seconda divisione: allo stato attuale il tecnico è Stefano Criscuolo (responsabile del settore volley) e questa potrebbe anche essere la soluzione definitiva.
 




ARICCIA, ARRESTATO DAI CARABINIERI “IL VENTO”. TRUFFATORE SERIALE

Sono occorse settimane di ricerche e appostamenti per riuscire a localizzarlo con certezza e far scattare il blitz che ha portato al suo arresto

 

Redazione

I Carabinieri della Stazione di Ariccia, a conclusione di una complessa attività investigativa, hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere C.A., italiano di 42 anni, poiché riconosciuto autore di innumerevoli truffe nei confronti di diverse attività commerciali del Lazio.
Le indagini, che hanno consentito di scoprire ben 23 raggiri poste in essere dal soggetto tra Lariano, Velletri, Ciampino, Castel Gandolfo, Artena, Rocca Priora, Roma, Latina, Rieti, hanno permesso di accertare che l’uomo era solito recarsi presso i commercianti locali ordinando ed acquistando merce (materiali edili, legnami, veicoli, e quant’altro) per svariate migliaia di euro, pagando il dovuto con assegni rubati. La merce acquisita veniva poi rivenduta dal malvivente, che riusciva, in questo modo, a trarre consistenti guadagni dalle sue attività illecite. Le attività investigative dei militari hanno preso spunto dalla denuncia presentata da un commerciante di ricambi e riparazione di veicoli di Ariccia che aveva venduto a C.A. delle batterie per camion per un valore complessivo di 2.000 euro, ricevendo in pagamento un assegno risultato rubato al momento dell’incasso. La meticolosa ricostruzione delle attività del truffatore si è incrociata anche con le attività già avviate dalle Procure di Latina e Roma dalle quali era indagato per fatti analoghi commessi nelle rispettive giurisdizioni. Il 42enne, che è stato soprannominato “il vento”, era solito muoversi con grande frequenza su tutto il territorio della Regione, in modo da risultare sconosciuto sia alle sue vittime, sia alle forze dell’ordine. Tale abilità negli spostamenti ha reso particolarmente difficoltosa la sua cattura: sono occorse settimane di ricerche e appostamenti per riuscire a localizzarlo con certezza e far scattare il blitz che ha portato al suo arresto. Ora l’abile truffatore si trova rinchiuso nel carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.