GALLICANO NEL LAZIO, CIMITERO IN ODORE PD: 120 MILA LOCULI PER 6 MILA PERSONE. CONSEGNATO IL DOSSIER ALLE AUTORITA'

 

Fari puntati sulla Delibera di Giunta Comunale n. 50 del 30 aprile 2014 che in oggetto esponeva la “Proposta di finanza a progetto per la realizzazione del cimitero a carattere comprensoriale “Papa Giovanni Paolo II” in Gallicano nel Lazio. Atto di indirizzo per la ripresa dell’esecuzione del procedimento”. Da risultanze di visura camerale, il socio di maggioranza di una delle imprese facenti parte dell’ATI proponente il progetto, precisamente la AET srl, risulta essere l’Avv. Gianni Veroni che, all’epoca della citata delibera di Giunta 32/2013, risultava essere Presidente del Consiglio Comunale di Gallicano nel Lazio, nonché consigliere delegato al reperimento risorse investimenti pubblici/aspetti legali inerenti all’urbanistica e locale segretario del PD

 

di Cinzia Marchegiani

Gallicano nel Lazio (RM) – Del progetto cimiteriale del Comune di Gallicano nel Lazio l’Osservatore d’Italia aveva già approfondito la situazione.

L’”ecomostro”, così ribattezzato ribattezzato da tutte le associazioni, aveva scatenato il totale disappunto per un’opera maestosa che si intende mettere in cantiere. Il camposanto da 120 mila loculi troverebbe posto in località Passerano, dove sempre la stessa amministrazione di Gallicano nel Lazio è intenzionata a realizzare anche la Centrale a Biogas, che disterebbe quest'ultima solo 400 metri dalle abitazioni di Valle Martella (Zagarolo). 

Ora i consiglieri comunali Mario Galli Capogruppo “Progetto Comune”, Fabrizio Betti “Progetto Comune” e Lucia D’Offizi Capogruppo “PDL” del Comune di Gallicano anche in nome e per conto di tutti i gruppi consiliari di opposizione, nello svolgimento delle loro funzioni istituzionali, hanno portato a conoscenza alle Autorità, partendo dalla Guardia di Finanza, alle cariche istituzionali del Governo italiane ed europee, Procure di Tivoli, Roma, Napoli e Lazio, a tutti i gruppi consiliari della Regione Lazio, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, alla Regione Campania, al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Regione Lazio, di Palestrina, Gallicano nel Lazio, oltre alla Questura di Roma, e etc.. atti che le stesse Autorità valuteranno e decideranno se perseguire a tutela del rispetto della legge civile, amministrativa e penale. La documentazione inviata il 23 giugno 2014 riporta tutta la storia e atti documentati che si chiede di verificare.

Nella Premessa si apprende che la vicenda della realizzazione di un cimitero comprensoriale nel Comune di Gallicano nel Lazio, il cui progetto viene approvato con Delibera di Giunta n. 32 del 21.03.2013, ovvero 40 giorni prima delle elezioni amministrative 2013, è stata più volte oggetto di esposti da parte dei comitati cittadini e diffide da parte di Associazioni ed Enti a carattere locale e nazionale come Italia Nostra; che già svariati tabella di stampa hanno portato a conoscenza dell’opinione pubblica la ”particolarità” della vicenda, anche in riferimento alla singolare coincidenza che, come da risultanze di visura camerale, il socio di maggioranza di una delle imprese facenti parte dell’ATI proponente il progetto, precisamente la AET srl, risulta essere l’Avv. Gianni Veroni che, all’epoca della citata delibera di Giunta 32/2013, risultava essere Presidente del Consiglio Comunale di Gallicano nel Lazio, nonché consigliere delegato al reperimento risorse investimenti pubblici/aspetti legali inerenti all’urbanistica e locale segretario del PD;

Queste le considerazioni messe agli atti e riguardano tutta la complessa vicenda che fotografa una nebulosa e a tratti pittoresca gestione amministrativa al di sopra delle righe: i consiglieri di opposizione, in modo unitario, sin dal loro insediamento nell’assise cittadina, ovvero da maggio 2013, hanno sempre manifestato, in tutte le sedi, la propria assoluta contrarietà alla realizzazione del citato cimitero comprensoriale per motivazioni di carattere sia procedurale (evidenziando serie criticità nella procedura amministrativa di approvazione dello stesso progetto, prima fra tutte la totale assenza di una conferenza dei servizi come invece la legge richiede per la realizzazione di opere a carattere comprensoriale) che di natura sostanziale in ordine all’opportunità di stravolgere la naturale vocazione di un territorio, costruendo un cimitero di 120.000 loculi per un paese che conta, pochissimi abitanti, circa 6 mila e ciò con un evidente sovradimensionamento dell’opera di che trattasi:”Al riguardo, per comprendere la vastità del progetto in parola, si consideri, quanto stabilito con determinazione dirigenziale n. 43 del 5 aprile 2013, mediante la quale veniva approvato il bando di gara e il disciplinare, in ordine all’affidamento in project financing, con diritto di prelazione da parte del promotore, della concessione per la progettazione, costruzione e gestione di un primo stralcio funzionale del nuovo cimitero a carattere comprensoriale denominato ‘Giovanni Paolo II’. L’importo complessivo dell’investimento è di Euro 50.271.188,40 e l’area individuata per la realizzazione del cimitero comprensoriale, precisamente località Pian dei Quadri, sita all’interno delle tenuta agricola e zootecnica di Passerano, è attualmente di proprietà della Regione Campania e risulta essere sottoposta a numerosi vincoli cogenti, non ultimo il PTPR, in relazione al quale l'area interessata dall'intervento si presenta in differenti zone con specifiche attribuzioni in rapporto ai ‘sistemi ed ambiti del paesaggio’ (carta tematica TAV. 25 Foglio 375) per cui all'interno del perimetro di progetto risultano due differenti ambiti:
– art. 42 aree agricole identitarie della campagna romana e delle bonifiche agrarie;
– art. 41 protezione aree di interesse archeologico.

Tale area, che dovrebbe essere soggetta ad esproprio per consentire la realizzazione del cimitero comprensoriale, costituisce, infatti, l’ultimo polmone verde alle porte di Roma ed in virtù della sua peculiare connotazione storica e paesaggistica, rappresenta ormai l’ultimo lembo di campagna romana a est di Roma Capitale.”

Gli stessi consiglieri comunali firmatari della presente nota spiegano come, nonostante le decisioni in ordine al cimitero comprensoriale siano state assunte dall’amministrazione comunale esclusivamente con delibere di Giunta, chiedevano unitariamente, ai sensi di legge e di statuto, la convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto agli interventi di tutti i cittadini al fine di portare la discussione sull’opera nel contesto più ampio e democratico dell’assemblea consiliare, effettivamente tenutosi nella giornata di sabato 23 novembre 2013. La storia diventa più articolata e nebulosa quando al Consiglio Comunale del 9 novembre 2013 la maggioranza procedeva ad approvare il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2013/2015 comprensivo anche del cimitero comprensoriale, nonostante le rimostranze e le contrarietà espresse con forza dai consiglieri di opposizione che eccepivano alla stessa maggioranza in virtù che in conferenza dei capogruppo era già stato fissato il consiglio comunale aperto sullo specifico tema per il 23 novembre di un consiglio, dove i cittadini, come per legge, avrebbero avuto diritto di intervento e di parola, ogni decisione sul tema doveva necessariamente ed opportunamente essere assunta a valle degli esiti che sarebbero scaturiti da tale consiglio. Gli eventi dimostreranno che all’assemblea pubblica del 23 novembre 2013, veniva registrata un’altissima e significativa affluenza e partecipazione sia di privati cittadini che di associazioni e comitati portatori di interessi diffusi, dove emergeva, motivata da una pluralità di argomentazioni, una chiara e pressoché totalitaria volontà popolare di contrarietà alla realizzazione del cimitero comprensoriale, come si può agevolmente riscontrare acquisendo le registrazioni audio ufficiali di tale seduta, dove i consiglieri di opposizione, ribadendo anch’essi la loro contrarietà all’opera, depositavano agli atti di seduta osservazioni e documenti volti a evidenziare, per tabulas, i vizi e le irregolarità amministrative dell’iter di approvazione del progetto cimiteriale;

I Consiglieri richiedenti verifica di tali atti riportano lunghe ma obbligate constatazioni:
in data 30 aprile 2014, la Giunta Comunale di Gallicano nel Lazio, in assoluta autonomia, senza alcun avviso e confronto con le forze di opposizioni e soprattutto con i cittadini, assumeva la deliberazione n. 50, che sia allega per pronto riferimento (All.9), deliberando un atto di indirizzo per la ripresa dell’esecuzione del procedimento per la realizzazione in project financing del cimitero compresoriale “Giovanni Paolo II”; che, anche nel merito del contenuto di tale ultima delibera, permangono tutte le perplessità, criticità e vizi già in precedenza evidenziati quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la mancanza della conferenza dei servizi, l’eccessivo dimensionamento dell’opera, la presenza di vincoli, uno fra tutti i PTPR, cogenti e non superabili e, in più, la l’assoluta mancanza di considerazione della volontà popolare espressa nella più alta sede istituzionale che è il consiglio comunale aperto;
che, il testo stesso della delibera n. 50 appare contraddittorio nella parte in cui definisce l’opera come comprensoriale e pone quale motivazione di pubblico interesse, sottesa alla realizzazione del progetto, l’ormai prossimo esaurimento dei loculi dell’attuale cimitero comunale e di qui la connotazione di urgenza del progetto stesso.

Per tali motivazioni i Consiglieri, Betti, Galli e D’Uffizzi, chiedono espressamente anche agli organi europei, una verifica e valutazione dei bisogni poiché espressamente riportano:
a. Il fabbisogno (bisogno) valutato corrisponde alle necessità comunali ed in questo caso il dimensionamento dell'intervento risulta fuori scala rispetto al numero degli abitanti del Comune (e si rileva – se non altro – un vizio di difetto di motivazione ed un erronea percezione dei presupposti sotto questo profilo);
b. Ovvero il bisogno (fabbisogno) doveva essere valutato sulla scala ultracomunale (comprensoriali, provinciale, ecc.), ma in questo caso risulta del tutto evidente che l'Amministrazione comunale era incompetente alla valutazione dell'interesse pubblico connesso alla realizzazione di un servizio destinato a soddisfare ambiti amministrativi e territoriali eccedenti di molto quello comunale;
che, sotto questo profilo risulta la violazione dell'art. 153 comma 19 del D. Lgs. n. 163 del 2006 s.m.i. ed il vizio di incompetenza;

La nota termina con molti quesiti e richiesta di conferme su questa immensa storia che chiede luce su un progetto che trascina da molto tempo atti documentali che giustamente devono essere sottoposti alle autorità competenti. Per questo motivo i Consiglieri proponenti chiedono:” ammesso che qualora il Comune di Gallicano dovesse (e/o potesse) essere individuato quale soggetto a competenza primaria e/o prevalente, la dichiarazione di interesse per essere validamente espressa avrebbe comunque dovuto scaturire – quanto meno – da una procedura complessa destinata a conseguire il coordinamento delle volontà dei diversi soggetti pubblici coinvolti (in considerazione del presumibile raggio d'utenza del servizio). E in merito fa riferimento alla normativa dell'art. 34 del D. Lgs. n. 267 del 18.8.2000 nel definire le modalità intese a coordinare l'apporto di più enti agli effetti della realizzazione di un intervento a mezzo di accordo di programma.”
Emerge e si dichiara in questa documentazione redatta e inviata a tutte le autorità che il Comune di Gallicano non risulta aver fatto ricorso a questa modalità ovvero ad altra modalità consimile anche di minore impegno giuridico e procedimentale quale, ad esempio, un protocollo d'intesa tra amministrazioni interessate:”il che comporta che la dichiarazione di interesse risulta in realtà viziata perché proveniente da soggetto non abilitato ad esprimerla ed in ogni caso, perché espressa con modalità non adeguate; che a fronte di quanto sopra, tutti i gruppi di opposizione consiliare hanno ritenuto opportuno, doveroso e corretto informare i cittadini di Gallicano nel Lazio di quanto la maggioranza ha deciso unilateralmente mediante l’affissione pubblica di un manifesto.”

Alla luce di quanto emerso nell’ambito della vicenda, ecco la domande spinosa che i consiglieri attendono e chiedono senza giri di parole “COSA C’E’ SOTTO?:" Il mistero per il quale l’attuale maggioranza – in continuità con la precedente essendo sempre gli stessi identici amministratori a decidere – ha nel realizzare un progetto che andrebbe a stravolgere irrimediabilmente un territorio tutelato da vincoli cogenti, che va contro gli esiti di un consiglio comunale straordinario aperto, che viene assunto con procedure amministrative poco chiare e trasparenti e che determina una movimentazione di denaro e capitali non in linea con le disponibilità di una piccola comunità di sei mila abitanti, qual è il comune di Gallicano nel Lazio (il progetto, una volta completato, comporterebbe la realizzazione di 120.000 loculi cimiteriali, su un’area espropriata di oltre 60 ettari, per un valore complessivo dell’investimento di 160 milioni di euro)." 

Una nebulosa alquanto articolata, tra atti, delibere, e consigli comunali che hanno solo alimentato immensi sospetti ora consegnati in un dossier alle Autorità preposte che dovranno studiare questa corposa documentazione.

Sarebbe interessante per i cittadini avvalersi della legge l’art 70, con cui possono pretendere che i sindaci decadono se non attuano l’art 8 della legge 267/2000 che consentirebbe di poter partecipare attivamente alla vita del proprio comune e della propria circoscrizione, e soprattutto evitare che decisioni importanti le prendano in pochi specie in settori strategici della vita di una comunità, rifiuti, urbanistica, inceneritori, trasporti, servizi, occupazione, l’oscuramento delle regole democratiche è il primo passo verso la criminalizzazione delle regole amministrative.

LEGGI ANCHE:

29/05/2014 GALLICANO NEL LAZIO, MINACCIA ECOMOSTRO CIMITERIALE: SU QUESTE TERRE IL COMUNE "SCOPRE" LA VIA FRANCHIGENA 
21/05/2014 GALLICANO MEGA CIMITERO DA 120 MILA LOCULI: APPROVATO L'ECO (MOSTRO) PROGETTO, E' POLEMICA



GALLICANO NEL LAZIO, MINACCIA ECOMOSTRO CIMITERIALE: SU QUESTE TERRE IL COMUNE "SCOPRE" LA VIA FRANCHIGENA

Il Comune di Gallicano nel Lazio in collaborazione con la Regione Lazio e l’Università la Sapienza, invita il 30 maggio al Castello di Passerano, presso Il Granaio del castello che ospiterà le conferenze e gli incontri, per una giornata dedicata alla scoperta della via Francigena del Sud, la strada percorsa dai pellegrini e dai crociati per andare o tornare dalla terra santa, mentre il 30 aprile 2014 la giunta comunale approvava la delibera per la realizzazione nella splendida tenuta di Passerano un megacimitero da 120 mila loculi…. Stiamo su “Scherzi a Parte”?

di Cinzia Marcjegiani

Gallicano nel Lazio (RM)– Con una lunga lista di parterre di relatori il Comune di Gallicano nel Lazio ha organizzato un evento bellissimo e forse alquanto singolare. In collaborazione con la Regione Lazio e l’Università la Sapienza da appuntamento per domani, venerdi 30 maggio 2014, al Castello di Passerano, presso Il Granaio del castello che ospiterà le conferenze e gli incontri, per una giornata dedicata alla scoperta della via “Francigena del Sud”, la strada percorsa dai pellegrini e dai crociati per andare o tornare dalla terra santa. Nella locandina che pubblicizza l’evento si legge: “Le Vie Francigene uniscono l’Occidente all’Oriente, il cristianesimo al paganesimo, sono una sorta di porta magica che racconta come questo paese sia cresciuto culturalmente. Le vie di connessione con gli altri, che siano il mare o la terra hanno arricchito la nostra civiltà portando ed esportando idee, cultura, abitudini, sapori e colori. Sono state una sorta di corridoio delle idee.
Oggi possiamo scoprire questa ricchezza grazie ad esperti del settore, provenienti dal mondo universitario e dalle istituzioni di tutela dei tesori archeologici del Lazio, che ci guideranno in un percorso nel tempo, fino a condurci ai nostri giorni per riflettere sulle modalità di una fruizione in chiave moderna della strada battuta per decenni dai nostri avi.” Il programma si annuncia ricco di contributi autorevoli. Gli interventi iniziano alla 9:30 con la presentazione della Dott.ssa Fabiola Salvati Assessore alla Cultura del Comune di Gallicano nel Lazio, seguiranno i saluti istituzionali del Prof. Marcello Accordino, Sindaco del Comune Gallicano nel Lazio, e il Direttore Miriam Cipriani, Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanili. Gli interventi accademici prenderanno il via con il Prof. Francesco Gui, docente di Storia moderna–Sapienza Università di Roma che illustrerà “Valorizzare la storia e i beni culturali del Lazio” e termina la prima parte, prima del Coffe Break, l’intervento del Prof. Stefano Pifferi, docente di Letteratura Italiana–Università della Tuscia con “Scritture odeporiche e Francigena. Qualche appunto per una riscoperta.” L’evento che permetterà anche di visitare questi posti magici quasi incontaminati dall’impatto antropologico, la seconda parte prosegue con la relazione della Prof.ssa Ester Capuzzo, docente Storia Contemporanea–Sapienza Università di Roma dal titolo “Una viaggiatrice inglese nella Campagna romana”. Altri due interventi preziosi arricchiranno il programma, il Prof. Alessandro Saggioro docente di Storia delle Religioni – Sapienza Università di Roma che parlerà di “Divinità del territorio sulle vie dei pellegrini”, e il Dott. Zaccaria Mari Funzionario Archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, con “Interventi di scavo e valorizzazione lungo la Via Prenestina antica (Comuni di Gallicano e Zagarolo) nell’ambito del programma di riscoperta della “Via Francigena del Sud”.
L’Osservatore d’Italia sarà presente all’evento, dove il luogo di storia, cultura e patrimonio ambientale suscita sicuramente un interesse curioso a queste bellezze disincantate, ma soprattutto valutare con gli esperti accademici e illustri che interverranno, come possono esistere due linee che si fronteggiano antagoniste, che stanno esacerbando soprattutto le stesse associazioni che si sono impegnate finora a lottare affinché questi luoghi siano ancora patrimoni intoccabili, mentre l’organizzatore dell’evento sta mettendo basi per lo sfruttamento di posti che richiamano la tutela ambientale. Il comune di Gallicano nel Lazio, criticato per il progetto industriale con cui voleva depredare queste terra con la Centrale a Biogas, ora con una delibera di giunta datata 30 aprile 2014, approvava una delibera con la quale si conferma la “meritevolezza” dell’interesse pubblico circa la realizzazione di un megacimitero da circa 120mila loculi che dovrebbe sorgere nella splendida tenuta di Passerano, in località Pian dei Quadri, dove sia i cittadini che i comitati, si sono sentiti traditi in questa scelta che viene etichettata irresponsabile. Tra di loro anche Urbano Barberini, Presidente del comitato “Salviamo Villa Adriana e consigliere di Italia Nostra. Il Comitato di Gallicano pubblicizza questo evento che se da un lato darà l’opportunità di visitare questi luoghi, lascia imbarazzo e sconcerto per la dualità in forte contrapposizione dello stesso, dove enfatizza i luoghi di elevato valore ambientale e storico, mentre dall’altro lo stesso Sindaco Accordino, diventa lo spadaccino che proietta in queste terre, progetti industriali di forte impatto altamente ambientale. Claudio Auriemma traccia la propria riflessione:” Il programma è ricco di eventi e di relatori autorevoli. Chi vive in questi luoghi è abituato a vedere l’antica Via Prenestina con i suoi lastroni in basalto, Ponte Amato con la sua arcata superba, i percorsi delle acque accompagnate nel loro corso dall’opera dei maestri scalpellini di epoca Romana. L’abitudine però distrae. Di conseguenza è importantissimo creare occasioni di approfondimento che possano riportare l’attenzione sui tesori dell’agro romano. Il Gallo Parlante però dà sempre una lettura critica di quello che viene proposto, è la sua caratteristica, una criticità innata che speriamo sia da stimolo e consiglio. Viene narrato, descritto e suggerito un territorio che nello stesso tempo si vuole fare oggetto di progetti di cementificazione. La giornata del 30 maggio è un occasione per vedere, annusare, vivere e capire l’importanza di una parte dell’ agro romano che va protetta e non sfruttata. Vi invitiamo a visitarla proprio per stimolarvi a difenderla.”

Una lettura condivisa che chiede trasparenza su queste illogiche e paradossali visioni di un territorio che si vuole tutelare a parole, ma nella pratica si cercano affannosamente progetti industriali che ne depauperano il valore…se non stiamo su Scherzi a Parte presto lo scopriremo. Sarà interessante consultare i docenti come lo stesso Dr Zaccaria, Funzionario Archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio che interverranno all’evento, in merito a questi 120 mila loculi su cui il Comune di Gallicano ci tiene a costruire. Questa è la domanda che un cittadino rivolge al comune di Gallicano nel Lazio: "Come si fa a fare una manifestazione del genere, se gran parte della bellezza di quella zona verrà distrutta irrimediabilmente? La faccia tosta non vi manca?”

LEGGI ANCHE: 

 21/05/2014 GALLICANO MEGA CIMITERO DA 120 MILA LOCULI: APPROVATO L'ECO (MOSTRO) PROGETTO, E' POLEMICA

 30/04/2014 GALLICANO NEL LAZIO: E' ALLARME DISCARICA CON AMIANTO

 29/04/2014 GALLICANO NEL LAZIO – ZAGAROLO, CENTRALI BIOGAS A 400 METRI DALLE ABITAZIONI: PARTE L'INCHIESTA DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

 15/04/2014 GALLICANO NEL LAZIO, CENTRALE A BIOGAS: E' ARRIVATO IL MOMENTO CHE NICOLA ZINGARETTI, MICHELE CIVITA E MARCELLO ACCORDINO RISPONDANO AI CITTADINI
 08/04/2014 ZAGAROLO BIOGAS: ALLARME SALUTE, SORGENTI E AGRICOLTURA A RISCHIO
 03/04/2014 GALLICANO NEL LAZIO BIOGAS: DOCUMENTO CHOC DEL COMITATO. IL M5S INTERROGA NICOLA ZINGARETTI E MICHELE CIVITA
 29/03/2014 ZAGAROLO ALLARME CENTRALE BIOGAS: IL COMITATO CITTADINO SENZA BAVAGLIO
 16/03/2014 GALLICANO NEL LAZIO, NO AL BIOGAS: SI ACCENDE LA SPERANZA
 12/03/2014 GALLICANO NEL LAZIO, CENTRALE A BIOGAS: UNA FIACCOLATA PER DIRE NO INSIEME A L'OSSERVATORE D'ITALIA
 04/03/2014 IMPIANTI A BIOMASSA: UN NOME CHE EVOCA IL BIOLOGICO, IL NATURALE… DI FATTO CENTRALI A PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA
 01/03/2014 GALLICANO NEL LAZIO CENTRALE A BIOGAS: E' GIALLO SUL CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO RIPETUTAMENTE RINVIATO
 24/02/2014 ANGUILLARA SABAZIA, BIOGAS: SARANNO I CITTADINI A DECIDERE SE VOLERLO O MENO
 13/02/2014 GALLICANO NEL LAZIO, BIOGAS:NELL'AREA VINCOLATA DI PASSERANO, "PIOVE SUL BAGNATO"
 12/02/2014 GALLICANO NEL LAZIO, BIOGAS: A.A.A. CERCASI 30 MILIONI DI EURO PER REALIZZARE L'IMPIANTO
 30/01/2014 GALLICANO ALLARME CENTRALE A BIOGAS: OGGI CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO
 15/10/2013 GALLICANO NEL LAZIO: BICICLETTE CONTRO CENTRALE A BIOGAS
 24/06/2013 GALLICANO NEL LAZIO, IL COMITATO DEI CITTADINI DICE NO ALLA "MALAGROTTA" DI PASSERANO
 03/06/2013 GALLICANO NEL LAZIO, 10 MOTIVI PER DIRE NO ALL'IMPIANTO DI RECUPERO ENERGETICO.