Roma Capitale: la Cisl denuncia la mancanza di trasparenza

di Silvio Rossi

ROMA – La trasparenza non si esercita solamente con dichiarazioni a effetto, bensì è una pratica costante che necessita dell’impegno di chi si pone a guida di un ente. Su questo principio il segretario della Funzione Pubblica della CISL di Roma e Lazio, Giancarlo Cosentino, ha inviato una richiesta alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, per denunciare l’atteggiamento adottato dalla Direzione del Dipartimento Risorse Umane, che nonostante la dichiarata disponibilità della prima cittadina, ha negato all’organizzazione sindacale l’accesso agli atti in merito alla mancata erogazione nella busta paga di Giugno del salario accessorio.

In una nota, la Cisl Funzione Pubblica afferma: “La sbandierata semplificazione così come la partecipazione ai processi organizzativi si infrangono negli scogli ormai obsoleti di una burocrazia ferma a qualsiasi stagione del cambiamento. Per cambiare, Roma, ha bisogno di essere riorganizzata, ma per questo la Sindaca deve poter esercitare il suo ruolo di direzione. Oggi purtroppo viene smentita da chi fino ad ora ha avuto l’incontrastato governo di una burocrazia inadeguata a governare una macchina di 23000 dipendenti. E’ imbarazzante e grave, che senza motivazione alcuna i vertici amministrativi della direzione delle risorse umane, in palese violazione di legge, contrastino passivamente ogni più elementare richiesta di trasparenza. Sono sempre quei vertici amministrativi che ad oggi non sono in grado di spiegare perché 23.000 dipendenti non ricevano il loro giusto salario o magari venendo meno a loro doveri d’ufficio non pubblicano bandi per procedere al conferimento delle posizioni organizzative lasciando l’ente in un caos organizzativo mai conosciuto ad ora”. La richiesta del sindacato, indirizzata alla direzione capitolina, intendeva conoscere i motivi per cui ai dipendenti di Roma Capitale non è stato erogato il salario accessorio. Alla richiesta di accesso agli atti, è stato risposto con un diniego. Pur imputando alla struttura burocratica la mancata collaborazione, è proprio alla Raggi che viene chiesto l’intervento, per risolvere la questione. In una lettera a lei indirizzata, viene chiesto: “Di certo le sue indicazioni sulla massima trasparenza delle procedure e la storia politica mal si coniugano con una palese violazione del diritto che sta portando avanti la Direzione del personale. Le chiediamo un immediato intervento al fine di ripristinare il diritto e la trasparenza anche da Lei invocata. Purtroppo, nostro malgrado, se non arriveranno tangibili segnali nelle prossime ore saremo costretti ad intraprendere una via di tutela legale che per gli scriventi è sempre l’ultima ratio”. Insiste la nota “Chiediamo alla Sindaca come si sarebbe comportata, se ancora nel suo ruolo di consigliera comunale del suo schieramento politico se tutto ciò fosse accaduto”.