Città Metropolitana di Roma, flop dei Cinque Stelle. Ecco tutti nomi

 

di Alberto De Marchis

 

Sonante sconfitta per il M5S alle elezioni del Consiglio della Città metropolitana di Roma. Fermi a 9 consiglieri eletti, gli stellonauti incassano uno stop evidente, a fronte del successo ottenuto dal centrosinistra con la lista Le città della metropoli ma anche da Fratelli d’Italia. La sindaca Virginia Raggi dunque non ha la maggioranza.


Un vero e proprio flop dunque per il M5S, che puntava a ottenere 10 consiglieri.
Ma sono mancati i voti, addirittura i tre amministratori a Cinque Stelle del comune di Nettuno non si sono presentati.

La lista del centrosinistra, invece, è riuscita a mobilitare il 94% degli aventi diritto, un exploit in provincia che ha bilanciato il peso della Capitale. Tra i consiglieri capitolini l'unico che invece ha disertato i seggi è stato Stefano Fassina che ultimamente, a partire dalle Olimpiadi, sembra essere direzionato col naso all’insù.


Commenta il senatore del Pd Bruno Astorre:
"La lista del centrosinistra si conferma la prima, quindi la più votata, in tutti i comuni fuori Roma, l'intuizione del governatore Nicola Zingaretti è stata giusta. Alla Raggi, invece, non è servito presentarsi domenica al seggio con la maglietta del M5S un atto che dimostra la scarsa attenzione nei confronti delle istituzioni".


Eletto anche l’ex sindaco di Genzano Flavio Gabbarini: è stato premiato grazie ai numeri di sindaci e consiglieri del territorio: “Sono pianamente soddisfatto soprattutto perché significa che tutto quello è stato costruito nei passati cinque anni di governo di Genzano ha avuto un pieno riconoscimento. Ora inizia una nuova sfida al servizio del territorio”. Pieno di soddisfazione il commento a caldo del figlio Gianmarco Gabbarini: “Un bel riconoscimento frutto del lavoro che tu e i tuoi più stretti collaboratori avete svolto in questi anni. Sono sicuro che con la tua esperienza porterai un contributo significativo all'interno del consiglio metropolitano. Congratulazioni papà”.


Sconfitta sonante invece per l’attuale sindaco di Genzano Daniele Lorenzon che a differenza dei suoi “colleghi castellani” non è stato eletto. Sono invece stati eletti in consiglio metropolitano i sindaci pentastellati di Marino, quello di Nettuno, di Pomezia.

Flop anche per la sindaca pentastellata di Anguillara Sabazia Sabrina Anselmo che non è stata eletta.


Rieletto anche Marco Silvestroni, consigliere eletto alla Città Metropolitana:
“Auguri e complimenti a tutti i candidati della lista civica Territorio Protagonista – dichiara – grazie ai quali il centrodestra torna ad essere competitivo. In bocca a lupo a , Fabrizio Ghera e Andrea Volpi che ci rappresenteranno a Palazzo Valentini.

Gli eletti
per la lista n. 1 MOVIMENTO 5 STELLE, alla quale spettano seggi n. 9, i Sigg.:

DE VITO MARCELLO

FERRARA PAOLO

FUCCI FABIO

CATINI MARIA AGNESE

GUERRINI GEMMA

ZOTTA TERESA MARIA

COLIZZA CARLO

CASTO ANGELO

MANUNTA MATTEO

per la lista n. 2 LE CITTA' DELLA METROPOLI, alla quale spettano seggi n. 8, i Sigg.:

ASCANI FEDERICO

PASCUCCI ALESSIO

BAGLIO VALERIA

BORELLI MASSIMILIANO

GABBARINI FLAVIO

CALIFANO MICHELA

SANNA PIERLUIGI

CELLI SVETLANA

per la lista n. 4 TERRITORIO PROTAGONISTA, alla quale spettano seggi n. 7, i Sigg.:

SILVESTRONI MARCO

GIORDANI MASSIMILIANO

LIBANORI GIOVANNI

GHERA FABRIZIO

PRIORI ALESSANDRO

CACCIOTTI MARIO

VOLPI ANDREA

Alla lista n. 3 PATTO CIVICO METROPOLITANO non spettano seggi.


Che cos’è la Città Metropolitana

In vigore dall'8 aprile 2014, la legge Delrio (legge n.56 del 7 aprile 2014) regola le "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di comuni" e ridisegna confini e competenze dell'amministrazione locale. Queste alcune delle nuove disposizioni elettorali introdotte dalla Legge 56/14 di riforma delle Province e delle Città metropolitane.

Il SINDACO METROPOLITANO è di diritto il sindaco del comune capoluogo. Il CONSIGLIO METROPOLITANO è composto dal sindaco metropolitano e da: ventiquattro consiglieri nelle città metropolitane con popolazione residente superiore a 3 milioni di abitanti; diciotto consiglieri nelle città metropolitane con popolazione residente superiore a 800.000 e inferiore o pari a 3 milioni di abitanti; quattordici consiglieri nelle altre città metropolitane. Il consiglio metropolitano dura in carica cinque anni.

Il consiglio metropolitano è eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni della città metropolitana. Sono eleggibili a consigliere metropolitano i sindaci e i consiglieri comunali in carica. La cessazione dalla carica comunale comporta la decadenza da consigliere metropolitano. L'elezione avviene sulla base di liste concorrenti. Ciascun elettore esprime un voto che viene ponderato sulla base di un indice determinato in relazione alla popolazione complessiva della fascia demografica del comune di cui è sindaco o consigliere. La legge Delrio prevede la gratuità degli incarichi di: presidente della provincia, consigliere, componente dell'assemblea dei sindaci, sindaco metropolitano, consigliere metropolitano, componente della conferenza metropolitana.

Le Città metropolitane sono: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, più Roma Capitale con disciplina speciale. Le città metropolitane hanno come finalità istituzionali generali: cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della città metropolitana; cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee.

Sono organi della città metropolitana:

a) il SINDACO METROPOLITANO;

b) il CONSIGLIO METROPOLITANO;

c) la CONFERENZA METROPOLITANA

Il sindaco metropolitano rappresenta l'ente, convoca e presiede il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana, sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti; esercita le altre funzioni attribuite dallo statuto. Il consiglio metropolitano è l'organo di indirizzo e controllo, propone alla conferenza lo statuto e le sue modifiche, approva regolamenti, piani e programmi; approva o adotta ogni altro atto ad esso sottoposto dal sindaco metropolitano; esercita le altre funzioni attribuite dallo statuto. Su proposta del sindaco metropolitano, il consiglio adotta gli schemi di bilancio da sottoporre al parere della conferenza metropolitana. A seguito del parere espresso dalla conferenza metropolitana con i voti che rappresentino almeno un terzo dei comuni compresi nella città metropolitana e la maggioranza della popolazione complessivamente residente, il consiglio approva in via definitiva i bilanci dell'ente. La conferenza metropolitana ha poteri propositivi e consultivi, secondo quanto disposto dallo statuto.