ROMA, CLAN CASAMONICA: AGGREDITA TROUPE DELLA RAI

Redazione

Roma – Una troupe del programma di Rai 3 Agorà è stata aggredita nel pomeriggio di Domenica a Roma mentre effettuava delle riprese a via del Quadraro, dove abitano esponenti dei Casamonica. Un cameraman è stato spintonato e lievemente ferito perché lasciasse la telecamera. La polizia ha fermato due persone. "Un uomo mi ha minacciato di morte dicendomi ripetutamente 'ti ammazzo se non mi dai la telecamera'". Questo il racconto di Alfonso Iuliano, l'inviato di Agorà aggredito insieme con la sua troupe mentre stava realizzando un servizio sul clan Casamonica nel quartiere romano del Quadraro. "Siamo stati circondati da una decina di persone – ha spiegato il giornalista che ha già presentato denuncia -. Il cameraman è stato strattonato e graffiato sul braccio, quindi gli hanno tolto la telecamera e la scheda video, restituita solo dopo che tutto il materiale girato era stato cancellato. Solo l'intervento della polizia ha evitato il peggio".

“A nome del Comune di Roma esprimo solidarietà alla troupe della Rai aggredita in via del Quadraro, e ringrazio gli agenti della Polizia di Stato per il pronto ed efficace intervento. Mi auguro che le persone colpevoli dell’intollerabile azione di rapina e violenza vengano adeguatamente punite, come previsto in uno Stato di diritto. Il dato più importante di quanto accade a Roma in questi giorni è l’indignazione generale e diffusa contro l’arroganza dei poteri criminali che si sono radicati nella nostra città. C’è oggi finalmente maggiore consapevolezza, e non più sottovalutazione, come il Sindaco di Roma in seguito alle inchieste della Procura chiedeva da tempo. L’indignazione popolare è la base su cui costruire immediatamente la risposta ferma e coordinata di tutti gli organi dello Stato, e contrastare le presenze radicate della criminalità organizzata sul territorio. Lancio un appello all’unità di tutte le forze civiche, politiche e sociali della città: ci aspetta una battaglia difficile e di lungo respiro, da affrontare con coraggio, ma anche con intelligenza. E soprattutto con la massima unità delle istituzioni e della società civile”. Lo afferma in una nota il vice sindaco di Roma Marco Causi.
 




ALBANO LAZIALE: BOTTE DA ORBI TRA DUE FAZIONI DEL CLAN CASAMONICA. INVESTITA ANCHE UNA DONNA

di Ivan Galea

Albano Laziale (RM) – Sessanta persone del clan Casamonica ma appartenenti a due faide opposte se le sono date e suonate a lungo da una palazzina all’altra di Pavona ad Albano Laziale.

Una litigata degna d’autore con grida e oggetti vari che volavano dalle finestre che si è conclusa con una donna ferita grave e due agenti che hanno rischiato di essere investiti da un Casamonica che adesso è in stato di arresto. Sì perché durante la grossa litigata tra parenti di “cricche opposte”, un Casamonica è salito a bordo di un’auto, una volkswagen Golf, e ha letteralmente investito una donna di circa quarant’anni della faida opposta, puntando al contempo anche due agenti del commissariato di polizia di Albano Laziale che sono riusciti con un abile salto ad evitare il peggio. La donna non è in pericolo di vita ma è ricoverata all’ospedale di Albano. In strada è volato proprio di tutto che sembrava quasi di essere ai Capodanni di oltre quarant'anni fa, quando con il nuovo anno si buttava dalla finestra tutta la roba vecchia e rotta. E così sono volati giù mattarelli, maniglie in ottone, posateria e pentole. I primi ad intervenire sono stati gli agenti nelle volanti Albano uno diretti dal vice Questore aggiunto dottor Massimo Fiore, il quale, ha immediatamente allertato i rinforzi: la polizia stradale, la radiomobile di Marino, in tutto 20 poliziotti per placare le ira dei Casamonica.




CIAMPINO, OMICIDIO SFORNA: 17 GLI ARRESTI QUESTA MATTINA ALL'ALBA

Redazione

Ciampino (RM) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di 17 italiani, per lo più appena maggiorenni, responsabili di gestire lo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona sud est della Capitale, tra i comuni di Ciampino ed i quartieri di Morena e Tor Vergata.

Le indagine dei militari, avviate a seguito dell’omicidio di Edoardo Sforna avvenuto proprio nel quartiere di Morena nell'agosto del 2011, hanno permesso di tratteggiare il contesto criminale in cui è maturato il grave fatto criminoso e riconducibile ad uno scontro tra due gruppi criminali, costituito da un sodalizio emergente, per la supremazia nel controllo del mercato dello spaccio di stupefacenti. Tra gli arrestati figurano il presunto mandante e i due materiali esecutori dell'omicidio, inviati sul posto per dare un segnale dimostrativo e dissuadere il clan dei Casamonica dal continuare nella loro attività di spaccio in quell'area.