Napoli: maxi operazione di polizia contro clan Mallardo

NAPOLI – E’ in corso, dalle prime luci dell’alba, una maxi operazione della Polizia di Stato nei confronti del clan Mallardo e dei cosiddetti scissionisti. Gli operatori del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e Firenze stanno eseguendo misure cautelari, emesse dal Gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di diverse persone, responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, della violazione della normativa sulle armi, di riciclaggio e di intestazione fittizia di beni. E’ in corso di esecuzione anche un sequestro preventivo di beni, tutti riconducibili al clan Mallardo.

Complessivamente sono 19 le persone colpite da misure cautelari, tra queste c’รจ il capoclan Francesco Mallardo e suo cognato, Liccardo Antimo, dipendente del comune di Giugliano in Campania. L’operazione ha visto interessate Napoli e il comune di Giugliano in Campania (NA), Firenze ed altre province in Toscana




GIUGLIANO, CLAN MALLARDO: 12 ARRESTI TRA CUI UN DIRIGENTE DELL'ASL NAPOLI 2

di Ch. Mo.


Napoli – Una maxi operazione della Guardia di Finanza alle prime ore di questa mattina ha portato all'arresto di dodici persone ritenute affiliate al Clan Mallardo di Giugliano. Gravi accuse pendono sugli arrestati: associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata dall'articolo 7. A fare scalpore tra gli arrestati è la presenza del responsabile del Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl Napoli 2, Gennaro Perrino nonché ex assessore alle politiche giovanili di Giugliano nei primi anni del 2000. Tra i fermati inoltre compare il nome di V. D'Alterio ritenuto l'elemento di spicco della cosca. Ma le accuse e le indagini non finiscono qui; a finire sotto gli occhi delle fiamme gialle è anche una guardia penitenziaria in servizio al Carcere di Poggioreale. Numerosi i sequestri preventivi della Guardia di Finanza che ha avviato le indagini in seguito alle dichiarazioni del pentito G.Pirozzi. Secondo gli accertamenti, il dirigente medico Asl emetteva false attestazioni nei confronti di D'Alterio riconoscendone l'infermità mentale che gli ha procurato benefici carcerari e sconti di pena. A far scattare l'allarme però sono stati i comportamenti dello stesso D'Alterio per nulla identificativi di deficit psichiatrici. Medici corrotti? Non è la prima volta che accade in Campania. Anche le guardie carcerarie sempre più spesso finiscono assoldate dal sistema criminale spesso in cambio di cospicue somme di denaro. Le indagini attualmente non sono concluse, altre otto persone risultano fermate a piede libero e chissà quanti ancora ne saranno coinvolti.