ROMA, POLIZIA POSTALE E GUARDIA DI FINANZA DI ROMA E PESCARA SCOPRONO UN'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE OPERANTE IN TUTTA ITALIA: GARANTIVANO CAPITALI PER CENTINAIA DI MILIONI DI EURO

Redazione

I Compartimenti della Polizia Postale e delle Camunicazioni di Pescara e Roma, in collaborazione col Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, hanno disarticolato un'associazione a delinquere operante in tutto il territorio nazionale che, dietro la finta parvenza di noti istituti di credito a enti equipollenti, concedeva false fidejussioni per garantire capitali di centinaia di milioni di euro. Per tutta la giornata del 13 novembre, le Forze di Polizia hanno eseguito le ordinanze emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Pescara per il delitto di associazione per delinquere di cui all' art. 416 del codice penale.

In tutto, 9 misure cautelari: 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 3 obblighi di presentazione alla p.g., misure eseguite ieri con la Guardia di Finanza di Pescara e con la collaborazione dei collaterali Compartimenti Polizia Postale di Liguria, Emilia Romagna e Lombardia.

Sotto sequestro anche 4 autovetture ed una moto acquistate con i proventi delle truffe ed i saldi di canto corrente riconducibili alle persone fisiche sottoposte alle indagini.

I provvedimenti giungono al termine di una indagine delegata nell'ambita di un procedimento penale instaurata, nel 2011, presso la Procura della Repubblica di Pescara.

L'attività e scaturita dalla denuncia presentata dal Presidente della Confidi Mutualcredito di Pescara presso la Polizia Postale in relazione all'attività fraudolenta posta in essere da ignoti che emettevano false polizze in nome della società da questi rappresentata

II successivo sviluppo investigativo ha evidenziato che le polizze false erano oltre 150 per complessivi valori nominali che superavano i due milioni di Euro in danno, oltre che della succitata Confidi Mutualcredito, anche di primari Istituti bancari.

Avviate immediatamente le indagini, emergeva subito la figura di un broker abruzzese che aveva proposto ai clienti (vitti me delle frodi) le false fideiussioni, il quale, escusso dalla Guardia di Finanza di Pescara, messo davanti alle evidenze, dichiarava di essere stato a sua volta raggirato da una persona di Roma, spacciatasi per emissario della CONFIDI di Pescara.

Le indagini che hanno portato al sequestro del sito internet www.confidimutualcredito.it e le caselle e-mail adessa collegate. Come ad esempio info@confidimutualcredito.it. hanno disvelato che queste erano state create ad arte per truffare le vittime, erroneamente convinte di interagire col vero istituto di credito.

Veniva infatti portato alla luce un vero e proprio sistema di strumenti infornatici consistente in falsi siti web e falsi indirizzi e-mail apparentemente riconducibili ai veri istituti, fax online, numeri verdi online, conti pay-pal usati per pagare on line fax e numeri verdi, creato dal sodalizio che serviva per ingannare e reindirizzare automaticamente tutte le comunicazioni delle vittime, convinte di interloquire con i veri istituti di credito.

Un'approfondita analisi, incentrata in particolare sull'incrocio del traffico di centinaia di migliaia di contatti telefonici e telematici compiuti dalla Polizia Postale collegata alla ricostruzione degli ingenti flussi finanziari e contabili analizzati dalla Guardia di Finanza, consentiva di identificare e delineare il sodalizio criminale composto da un gruppo di comando, che organizzava e gestiva le attività, un gruppo di brokers, che procurava i clienti/vittime, ed i cassieri, due fratelli, che attivavano e gestivano i conti correnti sui quali poi venivano dirottati gli introiti delle frodi.

Nel frattempo, attesa la vastità del fenomeno, le indagini si incrociavano con quelle avviate da altre Procure del territorio nazionale, come quella di Roma, Rieti e Torino, tanto da richiedere delle riunioni di coordinamento tenutesi la prima a Roma e poi a Pescara.

Tra le vittime della consorteria criminale figurano non solo i contraenti, società private o liberi professionisti, ma anche i beneficiari, tra i quali spiccano vari enti e istituti pubblici come diversi ministeri, regioni, tribunali, l'Agenzia delle Entrate, l'Agenzia del Demanio e l'Agenzia delle Dogane di varie province etc.

Inoltre, nelle ultimissime fasi dell'indagine, si accertava che il gruppo criminale in parala aveva venduto almeno quattro ulteriori false fidejussioni a squadre di caldo (Lega Pro)che dovevano servire per l'iscrizione all'attuale campionato.

L'operazione, eseguita dall'alba di ieri nel Lazio, in Liguria, in Emilia Romagna e in Lombardia, ha visto l'impiego di circa ottanta uomini della Guardia di Finanza e della Polizia Postale che hanno effettuato perquisizioni presso abitazioni e società finanziarie sequestrando autovetture, conti correnti ed altra materiale ritenuto di pertinenza dell'indagine.

In particolare, in Roma e provincia, ave sono stati sottoposti alla misura cautelare tre dei maggiori organizzatori del sodalizio criminoso, e stato sottoposto a sequestra notevole materiale utile alle indagini fra cui false fidejussioni già compilate con falsi timbri e la pagina web clone di un primario istituto bancario.