ROMA, CASILINO: IN CENTO FAMIGLIE PROVANO AD OCCUPARE UN COMPLESSO RESIDENZIALE SEQUESTRATO

Redazione

Roma – Sono le ore 18 di ieri quando un nutrito gruppo di persone, circa un centinaio, irrompe in un complesso residenziale posto sotto sequestro nel tentativo di occupare le abitazioni.

A richiedere l’intervento della Polizia sono state le due guardie giurate poste a presidio dell’area, dove molte case sono già state vendute.

Quando sono arrivati gli agenti del Commissariato Casilino e del Reparto Volanti della Questura la metà delle persone si era già allontanata, ma comunque sul posto c’erano ancora diversi nuclei familiari con le loro auto, che pretendevano di prendere possesso delle abitazioni.

A loro dire erano stati poco prima contattati dal vice presidente di un’associazione che si occupa di chi non ha una casa, poi identificato sul posto dai poliziotti, secondo il quale quell’occupazione sarebbe stato un diritto per i presenti.

Nonostante l’atteggiamento minaccioso che gli occupanti hanno avuto prima con le guardie giurate e poi con i poliziotti, la situazione è rimasta tranquilla.

Dopo circa due ore di trattative, convinti non solo dal fatto che nelle case in questione non c’erano né luce né acqua, ma soprattutto dalla prospettiva di un’immediata denuncia da parte delle forze dell’ordine, tutte le persone hanno desistito dal loro intento e si sono allontanate.




ROMA CASILINO, IN MANETTE RUMENO PER TENTATO OMICIDIO

Redazione

Roma – E’ stato chiuso con provvedimento del Questore di Roma il bar di via Acquaroni, teatro dell’omicidio avvenuto la sera del 30 marzo scorso.

Provvedimento, quest’ultimo, attuato nell’ambito di controlli straordinari del territorio svolti nella giornata di ieri dagli agenti della Questura nella zona del Casilino ed in particolare a Tor Bella Monaca.

Effettuati posti di controllo, perquisizioni e controlli amministrativi; oltre alla chiusura dell’esercizio commerciale – eseguita ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. – sono state 2 le persone arrestate ed una quella denunciata; sequestrati, inoltre, 3 videopoker e 20 grammi di hashish.

Controllate complessivamente 110 persone – 16 delle quali straniere – e 48 veicoli; 12 inoltre le persone sottoposte al regime degli arresti domiciliari a controllo.

Ad “operare”, oltre agli agenti dei Commissariati Casilino e Prenestino e del Reparto Volanti, sono stati anche gli uomini della Squadra Mobile, della Divisione Amministrativa e del Reparto Prevenzione Crimine, con il supporto del Reparto Cinofili.

Il primo a finire in manette è stato un 32enne rumeno, che dovrà rispondere di tentato omicidio e di resistenza a pubblico ufficiale.

Le pattuglie della Polizia presenti in zona nel pomeriggio di ieri, sono state inviate dalla Sala Operativa della Questura in via Degas, dove era stata segnalata una persona accoltellata.

Giunti sul posto, dopo aver soccorso un 50enne rumeno colpito all’addome con un coltello, hanno subito iniziato ad acquisire gli elementi per cercare di risalire all’autore dell’aggressione.

Apprese le descrizioni dell’uomo, è immediatamente scattata una “battuta” in zona da parte delle pattuglie del Reparto Volanti.

Percorrendo alcune vie limitrofe, gli agenti si sono imbattuti in un uomo perfettamente corrispondente alle descrizioni dei testimoni, che alla loro vista ha palesemente aumentato l’andatura, cercando di dileguarsi.

Bloccato con non poca difficoltà dai poliziotti, una volta perquisito è stato trovato in possesso di  un coltello, ancora insanguinato, nascosto in una scarpa.

Dopo averlo condotto presso il Commissariato Casilino, grazie all’ascolto di alcuni testimoni i poliziotti sono stati in grado di ricostruire l’accaduto, accertando che tutto era  nato da una banale lite tra il ferito e il suo aggressore, iniziata con la richiesta di una sigaretta.

Dalle parole si era passati ai “fatti” e quindi all’accoltellamento del 50enne.

Identificato per L.V., è stato accompagnato negli uffici e arrestato; dovrà rispondere per i reati di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.

Altro arresto è stato effettuato in via Casilina.

L’allarme scattato presso un negozio di materiale elettrico ha messo in allerta il proprietario che, trovandosi nei pressi, si è recato presso l’esercizio commerciale.

L’uomo, accingendosi ad entrare all’interno, ha sentito dei rumori sospetti ed ha  avvisato il “113”.

Le Volanti – inviate sul posto dalla Sala Operativa della Questura – hanno effettuato un sopralluogo all’interno scovando un uomo che, dopo essersi introdotto nel reparto cavi del negozio, stava “portando via” una matassa di quasi 100 metri di cavo elettrico in rame, del peso di oltre 40 kg.

L’uomo, identificato per O.V., di nazionalità rumena, è stato arrestato per furto aggravato, mentre il materiale rubato è stato successivamente riconsegnato al proprietario.

I controlli amministrativi – effettuati presso 6 diversi esercizi pubblici – hanno inoltre portato al sequestro di 3 videopoker; le slot erano in funzione all’interno di un bar nella zona di Torre Angela, ma non conformi con le vigenti normative che regolano il settore.

Il titolare, un cittadino albanese, è stato denunciato e sanzionato per 8.000 euro.

Controllati anche 2 “compro oro” per i quali ne è stata richiesta la sospensione; sanzionati per le  irregolarità riscontrate i due titolari per complessivi 2.000 euro.

 




ROMA CASILINO, LUPIN "DE ROMA" RAPINA MACELLERIA CON FELPA NERA E NUMERO BIANCO STAMPATO SULLE SPALLE….BECCATO!

Redazione

E’ stata una felpa di colore nero con impresso il numero 46 a caratteri bianchi, a tradire l’autore di una rapina in una macelleria avvenuta ieri in via Casilina.   

C.C., 22enne romano, noto alle forze di polizia, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria  per il reato di rapina a mano armata, dagli agenti del commissariato Casilino diretto dal dr. Antonio Roberti.

Nel primo pomeriggio di ieri il 22enne, indossando un casco, è entrato nell’esercizio commerciale  e dopo aver minacciato i clienti con una pistola, si è fatto consegnare i soldi contenuti nelle casse allontanandosi subito dopo a bordo di una moto.

Gli agenti giunti sul posto, hanno esaminato le immagini delle telecamere presenti all’interno e all’esterno del negozio, e sono riusciti a ricostruire la dinamica della rapina.

L’attenzione dei poliziotti si è poi soffermata su alcuni particolari importanti per poter risalire all’identità del responsabile.

La felpa di colore nero indossata dal rapinatore e che portava impresso il numero 46, oltre  al numero di targa della moto utilizzata per la fuga e da accertamenti risultata rubata.

Nel corso delle indagini, gli investigatori sono risaliti anche ad un’autovettura che il rapinatore aveva utilizzato in una fase successiva della sua fuga.

Attraverso ulteriori accertamenti i poliziotti hanno individuato il proprietario che aveva prestato la sua auto e sono riusciti a risalire anche all’identità dell’utilizzatore, i cui tempi risultavano corrispondere a quelli in cui era avvenuta la rapina.

Accertata la sua identità, i poliziotti si sono presentati a casa dell’uomo.

Ad inchiodarlo alle sue responsabilità è stato il ritrovamento della felpa di colore nero, con impresso  il numero 46,  che l’uomo indossava al momento della rapina e che era stata nascosta nell’auto sotto il sedile del conducente.

Accompagnato negli uffici del Commissariato Casilino,  C.C. è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per il reato di rapina aggravata.