ROMA: PRESO IL PUSHER DEL LAURENTINO 38, SOTTO LA SELLA UNA "PALLA DI COCAINA"

Redazione

Roma – Gli investigatori del Commissariato Esposizione, diretti dal dott. Giuseppe Miglionico, lo tenevano d’occhio da qualche tempo. Nel corso dei servizi antidroga effettuati, infatti, era emerso che M.M., 25 romano abitante al Laurentino 38, era solito spacciare cocaina tra i giovani del suo quartiere.
Erano pertanto iniziati i servizi di appostamento e pedinamento, nel corso dei quali era emerso che il giovane si spostava spesso a bordo di un maxiscooter, utilizzato probabilmente per le consegne dello stupefacente.
Nel corso del pedinamento era venuto alla luce che prima di incontrare i suoi presunti acquirenti era solito recarsi in una via della zona. Il sospetto degli investigatori era che la droga fosse riposta in un non meglio precisato locale della via.
Proprio mentre era in corso uno dei servizi di pedinamento effettuati per cercare di scoprire il nascondiglio dello stupefacente, gli agenti si sono accorti di essere stati individuati.
A questo punto non è restato altro da fare che fermare il giovane ed uscire allo scoperto.
Visti i fondati sospetti, dopo averlo controllato sul posto gli agenti si sono recati presso la sua abitazione dove, nella sua stanza, hanno rinvenuto vari mazzi di chiavi.
Recatisi nella via precedentemente individuata, hanno iniziato a provare le chiavi a tutti i box presenti, fino a quando ne hanno individuato uno la cui serratura si è aperta con le chiavi rinvenute presso la sua abitazione.
All’interno, era presente il maxiscooter più volte notato oltre a quasi 100 grammi di cocaina, un bilancino elettronico, sostanza da taglio e vario altro materiale necessario per il confezionamento delle singole dosi di stupefacente.
Sotto la sella dello scooter, inoltre, è stata rinvenuto un involucro dalla forma simile ad una palla, del tutto simile alle cosiddette “palle di cocaina”, un metodo di confezionamento utilizzato spesso dagli spacciatori per trasportare lo stupefacente.
Il sospetto degli investigatori è che la presenza del finto involucro di cocaina potesse servire al pusher per distrarre gli agenti nel caso fosse stato inseguito. Gettandolo a terra, infatti, avrebbe fatto perdere ai poliziotti istanti preziosi per raccoglierlo, utili al giovane per dileguarsi.
Al termine delle indagini, pertanto, M.M., che annovera precedenti di Polizia specifici, è stato arrestato. Detenzione al fine di spaccio il reato da cui dovrà difendersi.




ROMA EUR: SHOPPING DI FINE ANNO CON CARTE CLONATE

Redazione

Roma – Una coppia di malviventi ben assortita quella finita in manette ieri pomeriggio.

Gli agenti del Reparto Volanti e quelli del Commissariato Esposizione hanno fermato i due appena fuori da un centro commerciale in zona Eur, insospettiti dal loro atteggiamento nervoso alla sola vista della Polizia.

Alla richiesta dei documenti uno dei due ha presentato una carta d’identità rumena palesemente contraffatta, ma quello che ha destato il maggior sospetto nei poliziotti è stato il goffo tentativo dell’uomo di dissimulare i suoi connotati indossando occhiali scuri e tenendo il cappuccio del giaccone alzato.

Mentre l’altro, italiano, oltre alla carta d’identità autentica, aveva con sé anche una patente di guida con la sua foto ma con i dati anagrafici di un’altra persona, oltre ad alcune carte di credito di persone diverse, tra cui una intestata al titolare della patente di guida contraffatta.

I due sono stati portati in ufficio per fare ulteriori accertamenti e qui il cittadino straniero ha ammesso di aver falsificato la sua identità per tentare di sfuggire al controllo, in quanto sapeva di essere destinatario di un provvedimento di arresto emesso dal suo Paese d’origine.

R.M.V., cittadino rumeno di 27 anni, è risultato avere in effetti a suo carico un mandato di arresto europeo emesso dalla Romania in quanto condannato a 4 anni di reclusione per contraffazione di carte di credito. É stato quindi arrestato per essere messo a disposizione delle autorità straniere e per concorso con il suo complice.

Invece P.E. 50enne italiano, titolare di un negozio di assistenza e riparazione di macchine fotocopiatrici e stampanti, è stato arrestato per il possesso delle carte di credito clonate, ma la sua posizione è ancora al vaglio per il ritrovamento all’interno del suo negozio di alcune carte d’identità in bianco ma con già apposti timbri e firme dell’ufficiale dell’anagrafe, nonché alcuni tagliandi assicurativi in bianco, su cui dovranno essere effettuati ulteriori accertamenti.




ROMA, ESPOSIZIONE: VIOLENTANO A TURNO UNA PROSTITUTA E POI LA SCARAVENTANO FUORI DALL'AUTO

Redazione

Roma – Sono state le segnalazioni di alcune sue connazionali a mettere in allarme gli agenti del Commissariato Esposizione che stavano pattugliando il quartiere.

Alcune prostitute si sono avvicinate all’auto dei poliziotti raccontando che poco prima avevano visto allontanarsi la loro collega, una cittadina romena di 20 anni, a bordo dell’auto di un cliente e trascorso molto tempo la giovane non aveva ancora fatto ritorno.

I poliziotti si sono appostati nelle vicinanze e sono rimasti in attesa.

Poco dopo le ore 4, un’auto, quella segnalata, ha raggiunto il luogo dove la giovane era stata prelevata e gli occupanti della vettura dopo aver aperto lo sportello hanno scaraventato una donna a terra e sono fuggiti riuscendo a far perdere le loro tracce.

I poliziotti hanno immediatamente soccorso la giovane e raccolto la sua denuncia.

Dopo essere salita a bordo dell’auto ed aver indicato al conducente il parcheggio dove consumare il rapporto sessuale, improvvisamente dal bagagliaio dell’auto è uscito un altro uomo, armato di coltello ed entrambi l’hanno costretta a raggiungere un luogo isolato.

I tre a questo punto si sarebbero abbandonati alle violenze nei confronti della vittima e solo dopo qualche ora, tornati nella zona dove era stata prelevata, l’hanno letteralmente scaraventata fuori dall’auto.

Sono quindi scattate le indagini ed i poliziotti acquisite le descrizioni della vittima, alcuni particolari dell’autovettura ed esaminato anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza di un distributore di carburanti, hanno delineato un quadro più preciso sull’identità dei responsabili.

La nota diffusa ai vari uffici di Polizia ha dato i suoi risultati quando, lo scorso 21 novembre, quattro giorni dopo la violenza, due degli aggressori si sono presentati nel Commissariato Spinaceto per sporgere una denuncia.

Uno dei poliziotti in servizio ha subito individuato una particolare somiglianza di quelle due persone con quelle indicate nella nota di ricerca diffusa alle forze dell’ordine.

Gli investigatori del Commissariato Esposizione che stavano seguendo le indagini si sono precipitati negli uffici di Polizia e dopo aver effettuato degli accertamenti e ulteriori riscontri hanno emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto per i reati di sequestro, violenza sessuale, lesioni personali e rapina.

Identificato anche il loro complice che è tuttora ricercato.
 




ROMA, EUR – FERMI: MINORENNI ITALIANI DERUBANO SMARTPHONE A COETANEO

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Roma – Hanno avvicinato un loro coetaneo alla fermata della metro Eur-Fermi e l’hanno raggiunto sulle scale, cogliendolo di sorpresa.

Il ragazzo ha spinto la vittima contro il muro e, tenendolo per il collo, gli ha chiesto dei soldi dicendogli, per spaventarlo, di avere in tasca un coltello.

L’aggredito, però, non aveva danaro, ma il suo interlocutore, senza smettere di tenerlo fermo, gli ha intimato allora di consegnargli il cellulare.

Nel frattempo si è avvicinata ai due anche una ragazza, complice dell’aggressore, che ha insistito nella richiesta, continuando ad avvalorare la minaccia ribadendo il possesso di un coltello da parte dell’amico.

A quel punto la vittima ha consegnato ai giovani malviventi il proprio cellulare, un costoso smartphone, e  subito dopo i due si sono allontanati, dicendogli di non raccontare niente a nessuno altrimenti l’avrebbero ricercato per picchiarlo.

Il ragazzo invece, arrivato a casa, ha raccontato tutto alla madre ed insieme sono andati a sporgere denuncia al Commissariato Esposizione, diretto dal dott. Giuseppe Miglionico.

Gli investigatori hanno deciso di fare un giro ricognitivo insieme al ragazzo proprio alla stazione della metro dove era avvenuta l’aggressione.

Dopo poco hanno individuato la ragazza che, una volta avvicinata dagli agenti, ha subito confessato il misfatto, rendendosi disponibile a farli arrivare al suo complice dandogli un appuntamento in luogo vicino.

Quando il secondo rapinatore in erba è arrivato al luogo dell’incontro ha trovato ad aspettarlo, oltre all’amica, anche la Polizia e per entrambi, due 15enni italiani, è scattato l’arresto con l’accusa di rapina aggravata in concorso.

 




ROMA, OSTIENSE A MANO ARMATA: INTERVIENE LA POLIZIA

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Roma – Ha “puntato” la pistola contro gli agenti cercando di fuggire, per poi  disfarsene gettandola dietro una siepe.

L’episodio è accaduto ieri nella tarda serata di ieri in via Randaccio, in zona Ostiense.

Infatti intorno alle ore 23:00 è giunta alla Sala Operativa della Questura – tramite “113” –  una segnalazione di colpi d’arma da fuoco in strada.

Immediatamente alcune Volanti sono state inviate sul posto “sorprendendo” due uomini che si “urlavano contro”; uno dei 2 impugnava una pistola minacciando il suo “avversario”.

Alla vista della Polizia la persona armata ha cambiato il suo obiettivo, “direzionando” la pistola contro i poliziotti del Commissariato Esposizione prima, e del Reparto Volanti poi, tutti intervenuti “circondando” la zona nel tentativo di bloccare i due “contendenti”.

Vistosi braccato, l’uomo ha tentato la fuga, non prima però di cercare di disfarsi dell’arma gettandola dietro una siepe nelle vicinanze.

Dopo pochi metri è stato raggiunto e – a seguito di una violenta colluttazione con gli agenti – bloccato; immediatamente recuperata anche la pistola.

Fermato anche l’altro uomo, il quale perquisito è stato trovato in possesso di alcune cartucce.  

Identificati per M.M. e G.S., romani rispettivamente di 50 e 49 anni, i due sono stati arrestati per i reati di minaccia aggravata, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e porto abusivo d’arma da sparo; dal controllo nella Banca dati delle Forze dell’Ordine sono emersi a carico di entrambi numerosi precedenti di Polizia.    

Sull’arma, una SMITH & WESSON rifornita con cartucce calibro 38, sono in corso – da parte degli investigatori del Commissariato Esposizione – accertamenti volti a verificare la provenienza della stessa, in quanto non censita in Italia.