ROMA, PIAZZA SANT'EGIDIO: MINACCIA CON UN COLTELLO DA SUB ALCUNI MILITARI IN SERVIZIO

Redazione

Roma – Una pattuglia del Reparto Scorte, nella tarda serata di ieri, transitando in piazza S. Egidio nel corso dei controlli effettuati ad obiettivi sensibili della Capitale, è stata fermata da alcuni militari in servizio di vigilanza fissa, che hanno riferito di un episodio occorso pochi minuti prima.

Da una finestra di uno stabile che dà sulla piazza, si era affacciato un uomo che, brandendo un grosso coltello da sub, senza alcun motivo aveva minacciato ripetutamente i militari e poi, per rafforzare la minaccia, aveva conficcato violentemente l’arma sul legno della finestra.

Considerata la pericolosità di una persona palesemente in stato di forte agitazione, armato con un coltello di grosse dimensioni e che aveva in maniera così esplicita minacciato i militari, la Sala Operativa ha inviato sul posto in ausilio un’altra pattuglia, del Reparto Volanti, per effettuare i dovuti controlli.

L’uomo, quando ha visto i poliziotti fuori dalla sua abitazione, li ha minacciati di morte fendendo l’aria con il coltello già mostrato in precedenza nel tentativo di colpirli.

Nonostante la violenta resistenza gli agenti sono riusciti a disarmarlo ed a bloccarlo.

Una volta all’interno dell’appartamento, gli agenti hanno notato un involucro di cellophane sul letto.

Da un controllo, questo è risultato contenere hashish.

E’ pertanto scattata la perquisizione alla ricerca della droga, nel corso della quale sono stati rinvenuti altri 26 involucri contenenti lo stesso stupefacente, per un peso totale di oltre 30 grammi, oltre ad un bilancino di precisione ed al coltello da sub.

Inoltre, è stata rinvenuta una cospicua somma di danaro ed alcuni assegni, che gli investigatori sospettano possano derivare dall’attività di spaccio e sulla cui provenienza saranno effettuati i dovuti accertamenti.

L’uomo, condotto presso il Commissariato Trevi, è stato arrestato. Dovrà rispondere dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti al fine di spaccio, resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale, porto, uso e possesso ingiustificato di coltello e possesso ingiustificato di valori.

 

 



ROMA: TENTA IL SUICIDIO BUTTANDOSI PER DUE VOLTE NEL TEVERE

Redazione

Roma – Era stato prelevato a Testaccio, nella notte, da un’ambulanza del 118 che lo aveva trovato in stato confusionale ed accompagnato presso il pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli.

Quando i soccorritori si sono allontanati,  però, è subito uscito dai locali e, scavalcato il parapetto che delimita l’area ove transitano le ambulanze, si è diretto verso l’argine del Tevere con chiari intenti suicidi.

Un infermiere si è  accorto di quanto stava accadendo e, seguendolo e tenendolo sempre a vista, ha chiamato il 113.

Sul posto sono subito giunte due pattuglie, del Commissariato Trastevere e del Commissariato Trevi che si sono recate sull’argine del fiume dove, con non poca difficoltà, dovute all’assenza di luce ed alle condizioni del terreno, hanno individuato l’uomo, un trentenne italiano.

Il giovane era già parzialmente immerso in acqua e, alla vista degli agenti, si è lasciato cadere.

I poliziotti sono riusciti a riprenderlo ed a trascinarlo sul greto.

Apparentemente l’uomo si è tranquillizzato.

Rinfrancato dal colloquio con gli agenti si è sommariamente asciugato e rimesso la maglia che si era tolto prima di gettarsi in acqua.

Tutto sembrava pertanto risolto per il meglio ma quando gli agenti lo stavano riaccompagnando al pronto soccorso questi si è divincolato e, direttosi nuovamente verso l’argine del fiume, si è nuovamente proiettato in acqua.

Placcato, è stato nuovamente tratto in salvo e definitivamente affidato ai medici, che hanno diagnosticato un forte stato depressivo e lo hanno sottoposto alle cure del caso.

Uno degli agenti intervenuti, nelle fasi concitate del salvataggio, ha riportato delle lievi contusioni.