CASO MORO: 17 AUDIOCASSETTE IN MANO ALLA COMMISSIONE D'INCHIESTA

di Angelo Barraco

Caso Moro – Nel covo delle BR, in Via Gradoli,  furono rinvenite 18 audiocassette audio-registrate. Non ne ha mai parlato nessuno di queste audiocassette, adesso sono state acquisite dalla Commissione d’inchiesta che riguarda il rapimento e la morte di Aldo Moro. Il nessun atto giudiziario risulta che i nastri siano mai stati ascoltati e che il loro contenuto sia mai stato verbalizzato. A parlare delle audiocassette è Gero Grassi, componente della Commissione d’inchiesta, che dice a riguardo: “Le cassette sono state ritrovate tra i reperti del covo brigatista di via Gradoli grazie al lavoro della dottoressa Antonia Giammaria, magistrato distaccato presso l'organismo parlamentare. Da quel che si conosce dagli atti erano 18 le cassette registrate ritrovate nel covo e mai ascoltate: ad oggi ne manca dunque una. Per il momento le cassette sono dunque nella cassaforte della Commissione, presto ne conosceremo il contenuto e ne valuteremo la sua rilevanza per le nostre indagini”. Quindi i nastri ritrovati furono 18, ma attualmente ne manca uno. Il 9 marzo c’è stato un altro importante tassello sul caso Moro. Il Nunzio Apostolico nel Regno Unito monsignor Antonio Mennini, che prima d’ora non aveva mai parlato in merito al caso Moro. Secondo Cossiga, Mennini sarebbe stato il mediatore tra il Vaticano e le Brigate Rosse e durante la prigionia avrebbe confessato anche Moro. Mennini dice: “Non ho avuto questa possibilità, non ho potuto confessare Moro e dargli la comunione durante i 55 giorni”, ha dichiarato anche: “Se fossi stato nel covo avrei cercato di fare qualcosa di concreto per liberare Moro, avrei cercato di parlare con i brigatisti, chiesto di prender me e rilasciare lui. Oppure avrei cercato di ricordare il percorso fino alla prigione, per dare informazioni per le indagini”.