Como, detenuto si finge malato e poi tenta la fuga: gli agenti di polizia penitenziaria lo bloccano

Nel Pomeriggio del 01.03.2020 un detenuto di nazionalità Italiana dopo essere stato visitato e giudicato in buona salute dai sanitari dell’Ospedale Valduce di Como ha tentato con un gesto fulminio di scappare dalla scorta.
Grazie alla freddezza e al tempestivo intervento degli Agenti addetti alla scorta, il detenuto è stato immediatamente bloccato evitando che potesse accadere il peggio.
A darne è il Segretario Generale del (SIPPE) Sindacato Polizia Penitenziaria Carmine Olanda che da anni denuncia le criticità del duro lavoro dei Poliziotti Penitenziari.
Sembrerebbe che il detenuto – commenta Olanda – abbia simulato il malessere per farsi portare in Ospedale per poi mettere in atto il suo piano di fuga. Con un gesto fulminio mentre gli Agenti lo facevano salire sul furgone, ha cominciato a dare gomitate riuscendo anche a colpire con le manette ai polsi il fianco di un Assistente addetto alla scorta. Fortunatamente, nessuno ha riportato ferite gravi, ma poteva accadere
il peggio. Il detenuto dopo essere stato bloccato e riportato in carcere, ha minacciato di morte tutti gli Agenti della scorta.
Purtroppo, – conclude Olanda – ogni giorno tra Nord – Sud, visite Ospedaliere, Specialistiche e udienze per i vari Tribunali, una quantità di detenuti viene tradotta su strada con tutti i rischi annessi e connessi alla
traduzione che sono di varia natura ed elevati. Un piccolo passo avanti per ridurre le traduzioni dei detenuti è stato fatto introducendo le videoconferenze, ma non basta. Per risolvere il problema, risparmiando anche qualche euro, occorrerebbe che in ogni Penitenziario ci siamo a disposizione tutti mezzi necessari per potere gestire i detenuti in autonomia, senza ricorrere alle strutture esterne, ma ancora l’idea fatica a
realizzarsi.
In tutti gli Istituti Penitenziari le aggressioni a vari titolo stanno aumentando sempre di più, per questo motivo chiediamo al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di garantire agli Agenti di Polizia Penitenziaria più Tutela e di conseguenza più Autorità d’ intervento. In questo caso avere a disposizione come arma di reparto il TEASAR sarebbe stato utile. Con l’occasione ci congratuliamo con gli Agenti della Polizia Penitenziaria di Como per avere dimostrato ancora una volta elevata capacità professionale.




Como, preso il rapinatore dell’anziano malmenato e derubato a Menaggio

COMO – Preso e incarcerato il rapinatore che lo scorso 23 aprile aveva malmenato un 74enne di Menaggio – localita’ Crotto Bertino – in provincia di Como, per poi derubarlo. Si tratta di un 22 enne turco residente nelle adiacenze della vittima.

L’anziano, mentre si riparava dalla pioggia in un sottopasso, era stato avvicinato dal 22enne che gli aveva intimato di consegnargli il portafogli; al rifiuto dell’anziano, che inizialmente aveva pensato si trattasse di uno scherzo tentando poi di allontanarsi, il turco lo bloccava facendolo cadere a terra e, approfittando del temporaneo stordimento, gli aveva preso dal portafogli, riposto nella tasca posteriore dei pantaloni, la somma di 500,00 euro circa.
Il 74enne veniva quindi ricoverato all’ospedale “Moriggia Pelascini” di Gravedona ed Uniti per le lesioni riportate.

Scattate immediatamente le indagini da parte dei carabinieri, che nel giro di pochi giorni, hanno consentito di raccogliere gravi indizi sul conto del giovane turco. La procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, valutati gli elementi prodotti ed i gravi indizi a carico dell’indagato richiedeva al competente Gip la misura degli arresti domiciliari in una struttura sanitaria della zona in considerazione che l’indagato, nel frattempo, per motivi non correlati alla commissione del reato, era stato ricoverato e non poteva essere immediatamente tradotto in carcere.

Una volta dimesso dalla struttura sanitaria, il turco stato portato in carcere a disposizione dell’autorità Giudiziaria.




Como: arrestati padre e figlio per terrorismo

COMO – La Digos della Questura di Milano, con la Digos di Como, ha arrestato per associazione con finalità di terrorismo due egiziani di 51 e 23 anni, padre e figlio, residenti in provincia di Como.
Con provvedimento del Ministro dell’Interno è stata altresì rimpatriata, per motivi di sicurezza personale, la cittadina marocchina 45enne moglie e madre dei due

Le minacce all’Italia 

Non dimentichiamo che ad agosto scorso è arrivata la minaccia islamica: “Il prossimo obiettivo è l’Italia”: la minaccia dell’Isis è arrivata dopo la Spagna e la Russia e si legge sul canale di comunicazione usato dai jihadisti su Telegram.

Non è la prima volta che arrivano minacce da parte dell’Isis. Nel 2016, ad essere presa di mira era stata Roma. Le minacce con il riferimento alla capitale erano state diffuse in un messaggio audio del portavoce Abu Hassan al-Muhajir: “Quando verrà l’alta marea sarà la conquista di Bagdad, Damasco, Gerusalemme, Amman, Costantinopoli, Teheran e Roma”. Il 28 aprile circolavano invece sul web foto con messaggi minacciosi a firma Islamic State sullo sfondo di alcuni luoghi-simbolo italiani, sia di Roma che di Milano. E in una foto, scattata in autostrada nel Milanese, si leggeva l’indicazione “Venezia”. Ma per i servizi non c’erano “nuovi concreti elementi di allarme” e la vigilanza “è sempre massima”. Le foto – aveva riferito allora la direttrice di Site, Rita Katz – erano circolate su account Twitter di sostenitori dell’Isis.




Como, incendio in un appartamento: morti tre bambini

COMO – Si aggrava il bilancio dell’incendio divampato stamani in un appartamento a Como: due bambine e il fratellino più piccolo sono morti in ospedale, un altro si trova ricoverato in gravi condizioni a Cantù. Il padre di 49 anni, di nazionalità marocchina, si è suicidato in casa.

L’uomo lavorava in proprio ed era regolare sul territorio italiano mentre la moglie pare abbia problemi psicologici e per questo motivo non era in casa in quanto si trova in cura presso una struttura. Tutta la famiglia era seguita dai servizi sociali di Como e si trovava in una situazione di evidente difficoltà.

All’interno dell’appartamento sarebbe stato ritrovato materiale accatastato, che farebbe presupporre che l’incendio sia stato appiccato da qualcuno all’interno dell’abitazione.

Le fiamme sono divampate all’ultimo piano di una palazzina, in via per S.Fermo.




COMO: SI TUFFA NEL LAGO E MUORE ANNEGATO

Redazione
 
Lecco – Kejl Liu, 15enne di origine cinese che risiedeva con la famiglia a Malgrate, è morto annegato nel lago di Como, dove vi si era tuffato per fare un bagno con amici. Il giovane si è tuffato da Via Giuseppe Parini, tra il ponte Kennedy di Lecco e Malgrante, zona in cui l’acqua è profonda, ma a seguito del tuffo non è riemerso. Le ricerche partono intorno alle ore 15.30 dell’11 luglio, quando viene dato l’allarme. I soccorritori si sono immediatamente mobilitati alla ricerca del giovane attraverso una parsimoniosa perlustrazione del lago.  Il corpo del giovane viene rinvenuto individuato e recuperato dall’acqua nelle ore serali. Il cadavere è adesso a disposizione della Procura che ha disposto l’autopsia per chiarire quanto accaduto.  



MILANO RIFIUTI: ARRESTATI IL SEGRETARIO GENERALE DELLA PROVINCIA DI NOVARA E E TRE IMPRENDITORI PER TRUFFA E CORRUZIONE

Redazione

Milano – Dall'alba di questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Milano, supportati dal Gruppo per la Tutela dell'Ambiente di Treviso e dai Noe di Ancona e Pescara, ed in collaborazione con i militari dei Comandi Provinciali di Milano, Como, Varese, Novara, Ancona e Chieti, a conclusione di un'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia, stanno eseguendo quattro ordinanze di custodia cautelare a carico del Segretario Generale della Provincia di Novara e di tre imprenditori lombardi operanti nel settore del trattamento dei rifiuti, per le ipotesi di reato di corruzione e truffa aggravata ai danni dello stato.
L'indagine è nata da accertamenti svolti sulle attività dell'impianto di trattamento gestito da una società risultata essere di fatto un centro di "ripulitura solo formale" dei rifiuti, in quanto carente delle necessarie certificazioni. Nel corso degli approfondimenti effettuati, è emerso che la stessa avesse stipulato un contratto di compravendita in favore di altra società, di un macchinario per il trattamento di rifiuti speciali – detto desorbitore termico mobile – necessitante tuttavia, per l'utilizzo, di specifica certificazione da parte della Provincia di Novara. Le indagini effettuate hanno quindi permesso di appurare come gli odierni indagati avessero ottenuto tale certificazione, nonostante il macchinario risultasse privo dei requisiti tecnici. Tale artifizio, in aggiunta, ha consentito loro di accedere ad un finanziamento pubblico finalizzato all'acquisto pari a 3 milioni di euro.
Le misure cautelari emesse dall'Autorità Giudiziaria meneghina interessano 4 soggetti ma nello stesso contesto risultano indagati a piede libero anche i titolari dell'azienda, nonché due soci delle citate società.
L'operazione ha portato al sequestro per equivalente delle quote societarie di tre aziende e di due impianti di trattamento rifiuti per un valore pari al finanziamento elargito.




COMO, OMICIDIO NUSDORFI: L'ASSASSINO E' L'EX COMPAGNO CHE CONFESSA: "L'HO UCCISA IO"

Redazione

Como – Trovato il colpevole, cioè l'assassino della povera donna accoltellata a Mozzate. E' il fornaio albanese Dritan Demiraj, 29 anni ad aver confessato l'omicidio dell'ex compagna Lidia Nusdorfi, 35 anni, uccisa a coltellate sabato nel sottopassaggio della stazione di Mozzate. I carabinieri di Rimini, a supporto dei colleghi di Como, lo hanno arrestato per omicidio dopo ore di interrogatorio. Arrestato per favoreggiamento il datore di lavoro, titolare del forno riminese che avrebbe, forse solo per solidarietà senza la piena consapevolezza dell'accaduto, fornito un alibi all'albanese

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COMO: E' GIALLO SULLA DONNA UCCISA A COLTELLATE

Redazione

Como – Un giallo che per il momento rimane irrisolto. Una giovane donna di 35 anni è stata uccisa a coltellate ieri sera nel sottopassaggio dei binari della stazione ferroviaria di Mozzate, vicino Como. I carabinieri hanno lavorato tutta la notte per esaminare le riprese delle telecamere dello scalo e di altre zone del paese per individuare l'assassino. Si cerca un uomo, giovane, che avrebbe atteso Lidia Nusdorfi nel sottopassaggio e poi l'ha poi aggredita alle spalle, colpendola con almeno due fendenti.

Uccisa probabilmente per motivi personali e non per rapina – non ha avuto testimoni diretti: l'allarme è stato lanciato da due giovani egiziani che stavano aspettando il treno e hanno sentito un urlo. Quando sono andati verso il sottopassaggio, uno di loro ha notato un uomo, giovane, all'apparenza italiano, che si stava allontanando dalla stazione sotto la pioggia, con l'ombrello aperto. L'altro ha visto la donna ferita e ha chiamato i soccorsi che non hanno potuto salvarle la vita dato che per la gravità delle ferite la donna è praticamente morta dissanguata.

Nata in provincia di Milano, a Garbagnate Milanese, Lidia Nusdorfi si era trasferita e poi aveva vissuto a lungo a Rimini. Disoccupata, era tornata da qualche mese in Lombardia a Mozzate, dove era ospite di parenti. Ieri sera stava tornando verso casa: era scesa dal treno e si stava dirigendo verso il parcheggio dietro la stazione quando è stata aggredita. 




COMO: PALAZZO BROLETTO OSPITA LA MOSTRA ANTOLOGICA "IL VIAGGIO DELL'ANIMA" DI ERNESTO SOLARI

Redazione

Como – Dal prossimo 22 marzo il Palazzo del Broletto di Como ospiterà la mostra antologica dell’artista Ernesto Solari, dal titolo “Il Viaggio dell’Anima” e rimarrà aperta al pubblico fino al 27 aprile 2014. Si tratta di una rassegna che comprende la sintesi di cinquant’anni di attività dell’artista dedicati all’arte, alla pittura, alla scultura, senza  dimenticare gli studi e gli omaggi interpretativi di opere d’arte di grandi maestri del Rinascimento, in particolare  Leonardo, Durer e Raffaello, nè temi relativi a Leopardi, Federico II o quello sull’albero della vita (già  sviluppato in un’ampia mostra a Villa Olmo-Como nel 1997).

“L’anima, il sogno e l’eros” saranno il mood della rassegna con i numerosi spunti di interesse culturale legati alle esperienze artistiche di Solari: un unico filo conduttore che trova riferimenti nella cultura rinascimentale e in quella di epoche più vicine a noi, da  il ”Sogno di Polifilo (Hipnerotomachia Poliphili)” di Francesco Colonna a “Scuote l’anima mia eros” di Eugenio Scalfari.  E sono soprattutto questi i temi che hanno ispirato e contaminato l’ultima produzione dell’artista, in particolare le pirografie e le sculture in legno.

"Sono pittore alchimista e puntinista che usa il punto luce materico, questo grazie all'incontro tra la luce e la tela antica che io utilizzo. Sono tele dell'Ottocento fatte con telai del ‘600 che forniscono un effetto quasi plastico e tridimensionale alle opere; lo stesso effetto cerco di ottenerlo nelle mie pirografie utilizzando le bruciature e le cavità del legno che ne derivano, quindi un effetto simile ma con una tecnica opposta che mi permette di raggiungere quell'unione degli opposti che ogni alchimista persegue." – spiega Ernesto Solari che in questo modo codifica una propria e precisa cifra stilistica e distintiva, attraverso la ricerca rinascimentale e l’amore per l’alchimia che è presente in tutte la sue opere.

E’ un mondo complesso, quello di Solari, che può essere spiegato soltanto attraverso le opere, le linee-forza, i pieni e i vuoti, i punti luce materici, e i solchi creati nella materia che fanno combaciare gli opposti, i complementari. All’artista non interessano i due momenti isolati della creazione, ma piuttosto il processo che, per esempio, porta la ricerca esoterica (o kabalistica) a diventare parente della pittura, così come la materia lavorata, modellata o scolpita diventa pittura.

La mostra  – che, nel suo complesso, verrà presentata dal critico Roberto Borghi –  propone, oltre ad una sintesi dei momenti più significativi dell’esperienza artistica di Solari, un’assoluta novità: i suoi lavori in scultura verranno presentati per la prima volta al Broletto, partendo dalle esperienze plastiche più giovanili fino ad arrivare alle ultime sculture in legno pirografate, ai totem, ai dolmen e ai labirinti, percorsi di verità.

E’  presente in catalogo una riflessione del Prof. Pedretti su “l’anima Leonardesca” che affianca il tema centrale della mostra “Il Viaggio dell’Anima”. Un percorso espositivo ben distinto che segna l’evoluzione e il pensiero prima dell’uomo e poi dell’artista Solari che attraverso le sue opere dà voce agli interrogativi dell’anima.
 
All’esposizione del Broletto saranno anche affiancati alcuni incontri con Solari dedicati a presentazioni di alcune sue pubblicazioni, sia di carattere artistico sia legate alla sua ricerca di storico dell’arte (il programma dettagliato sarà pubblicato sul sito www.museosolari.net).

Il primo appuntamento sarà dedicato al cinquantennio della sua esperienza artistica e al filo conduttore di questa antologia: “L’anima, il sogno e l’eros”.

Il secondo incontro sarà dedicato ai primi studi su Leonardo e Durer ed alle sue prime pubblicazioni: Gli Arcani Occultati, la Sacra Famiglia di Lipomo, Piona e il Cenacolo, La Gioconda e la Sant’Anna.

Il terzo, sarà dedicato alle ultime  scoperte leonardesche: dallo studio di Sant’Anna al Ritratto di Isabella d’Este,  fino ad alcune anteprime sulle ultimissime ricerche. 

La mostra resterà aperta fino al 27 aprile 2014 e sarà illustrata e raccontata in un catalogo al quale si affiancherà una versione digitale dell’opera generale dell’artista collegandosi a www.museosolari.net: un vero e proprio ampliamento della catalogazione delle creazioni e dei  momenti più importanti del suo percorso artistico.