Anguillara, dimissioni capo ragioneria: bilancio a rischio e commissariamento vicino?

 

Red. Politica

ANGUILLARA (RM) – “Il tempo passa e del cambiamento tanto reclamizzato dalla amministrazione grillina neanche l'ombra. Anzi! Contrariamente da quanto sbandierato in campagna elettorale la gestione comunale della Sindaca Anselmo comincia a produrre i frutti dell’incapacità e dell’improvvisazione amministrativa in tutti i settori di competenza creando i presupposti del commissariamento in caso di mancata approvazione del bilancio previsionale 2017. Bilancio che, attualmente, dovrebbe essere approvato entro il termine del 28 febbraio fissato dal Ministero degli Interni". Cosi riferiscono le opposizioni rappresentate dai Capi Gruppi Consiliari Pizzigallo, Catarci, Bianchini, Flenghi e dal Presidente di AnguillaraSvolta Manciuria, all'indomani delle dimissioni – è il secondo caso in pochi mesi – del Capo Area Ragioneria Simona Lelli, appena assunta nel ruolo fondamentale delle politiche economiche della città sabatina.

“Sette mesi di soli annunci e di sole chiacchiere sui social o attraverso comunicati strampalati e sgrammaticati (ma non hanno assunto un portavoce?) che alla prova dei fatti non hanno prodotto nulla sulla risoluzione delle problematiche riguardanti agibilità e vulnerabilità sismica delle scuole, sulle indennità decurtate per il sociale, sulla revoca della variante al Prgc, sulla manutenzione della viabilità e su tutti quei temi che, a sentir loro, erano risolvibili in poco tempo. E’ il tempo di agire per indirizzare seriamente la macchina comunale – rilevano Pizzigallo, Catarci, Bianchini, Flenghi e Manciuria – che ad appena una trentina di giorni dalla scadenza brancola nel buio senza una bozza di bilancio di previsione”

“La domanda appare scontata – proseguono – alla luce delle recenti dimissioni del Responsabile Area Tecnica (Arch. Scarpati) e ora della Ragioneria: la Giunta Anselmo è in grado di governare o si improvvisa con atti di dubbia legittimità tali da indurre alla fuga i dirigenti?
Siamo preoccupati e mai avremmo auspicato una metamorfosi politica senza idee e le poche asserite spesso sono confuse e fantasiose che va contro gli interessi dei nostri concittadini. Il primo cittadino – dichiarano ancora -ammetta candidamente di non essere all’altezza di questa città invece di trincerarsi dietro complotti inesistenti e la smetta di ricercare colpevoli nel passato quando non è in grado di gestire il presente. Non ci interessano gli slogan – concludono – ma fatti concreti per il bene di Anguillara”.
 




Anguillara, questione ex assessori: ecco la versione degli amministratori

Red. Politica

ANGUILLARA (RM) – Di seguito pubblichiamo la nota del Comune di Anguillara Sabazia Ufficio Comunicazione e pubbliche relazioni in merito agli ex assessori.

"Ci rammarichiamo di dover dichiarare pubblicamente la situazione riguardante gli ex assessori nei confronti dell'amministrazione e dei cittadini tutti. I giornali stanno mercificando su di un episodio grave spammando ovunque dichiarazioni fallaci di persone che hanno dimostrato la loro irresponsabilità nei confronti di un impegno preso. I fatti sono diversi da come sono stati raccontati alle testate giornalistiche locali dai due ex assessori. I fatti sono gravi e sono stati portati all'attenzione del Movimento Nazionale Cinque Stelle con il quale ci siamo confrontati per poter prendere la decisione migliore e che non avrebbe arrestato i lavori intrapresi dall'insediamento.La verità é che Franca De Santis fin dall'inizio è stata esortata a mantenere la presenza in Comune già minima dall'inizio. Le brevi vacanze, richieste nel momento dell'insediamento, e che sono diventate venti giorni sui primi trenta di insediamento, attraverso una telefonata fatta in comune, insieme alle continue telefonate e messaggi che faceva agli altri assessori per delegare il suo lavoro, hanno fatto riunire il consiglio di maggioranza per decidere cosa fare di questa situazione grave che si stava delineando, anche per altri fatti successi di cui comunque manteniamo riserbo: la scelta erronea di un assessore.
L'ex assessore ha cominciato ad essere avvisato telefonicamente durante le ferie che questa situazione non andava bene ed al suo ritorno ha incontrato il capogruppo che gli ha riportato la decisione del consiglio di maggioranza di revocarla, decisione discussa in fase di colloquio per oltre un'ora. L'ex assessore non ha assolutamente compreso la gravità della situazione tendendo solo a minimizzare. Chiediamo quindi la rettifica sulla sorpresa della revoca e chiediamo anche la rettifica sull'invenzione delle dimissioni che é stata creata di sana pianta dai giornali e non dal comunicato originale dell'amministrazione che era stato opportunamente scritto in concertazione con il responsabile stampa del Movimento Nazionale.Per quanto riguarda l'ex Vice Sindaco Giovanni Chiriatti, con immenso dispiacere dobbiamo dire che non ha adempiuto alla carica per la quale era stato scelto. Da tempo, circa venti giorni, lamentava di non poter ottemperare al mandato perché contrastava con le richieste del lavoro e della famiglia e ha dato verbalmente le sue dimissioni al consiglio di maggioranza ed al Sindaco lasciando l'amministrazione ed il Sindaco stesso in un momentaneo stato di crisi che é stata gestita dai consiglieri cercando di mediare tra il Sindaco ed il Vice Sindaco.
A causa della mancanza del Vice Sindaco sia nel Palazzo Baronale che negli incontri con la cittadinanza la situazione era oramai giunta a livelli talmente elevati che ad un certo punto abbiamo dovuto chiamare un consiglio di maggioranza urgente per fare il punto della situazione. Durante la riunione con il gruppo di maggioranza il Vice Sindaco Chiriatti ha ribadito il fatto che non poteva più mantenere il suo impegno che effettivamente aveva sottovalutato. A questo punto l'amministrazione ha dovuto rapidamente mettere l'attenzione su soluzioni alternative e definitive per il bene della cittadinanza e del lavoro che doveva per forza continuare per l'impegno preso con tutti i cittadini che hanno votato un cambiamento e non delle cariche.Si e' cercato di trovare una soluzione insieme con mediazioni e colloqui amichevoli, sopratutto per rispettare i cittadini che hanno creduto nella sua persona ed e' stato esortato a dare il massimo impegno come aveva promesso in campagna elettorale. Dopo incontri avvenuti con tutto il consiglio ha deciso di rimanere nell'amministrazione ma dichiarando che comunque il tempo che poteva dare era minimo perché lavoro e famiglia venivano prima di tutto, cosa che gli fa onore ma che ha creato un buco nella gestione del ruolo che ha voluto ad ogni costo togliendolo ad un altro candidato che avrebbe dato la sua più totale presenza. L'impegno che aveva preso con i cittadini e il gruppo e' venuto meno e, sopratutto, la fiducia del Sindaco che aveva riposto in lui le migliori aspettative e per questo motivo e' stato rimosso. Si rettifica il fatto che il Vice Sindaco non era a conoscenza del fatto che sarebbe stato sostituito, ma si sottolinea che secondo lui dovevamo aspettare che tornasse dalle vacanze lasciandoci così senza giunta e possibilità di portare avanti il programma. Abbiamo un impegno da portare avanti, il bene della città, non si può più aspettare, tutti i consiglieri e il Sindaco in primis sono consapevoli della mole di lavoro ed hanno preso un impegno con i cittadini che stanno portando avanti al massimo. Si precisa che nel comunicato stampa, per dare la massima trasparenza, nella lista degli assessori compare il nome del consigliere che si dimetterà facendo la surroga al primo dei non eletti della lista movimento cinque stelle seguendo l'iter previsto da regolamento comunale per la nomina ad assessore"




Anguillara, stelle cadenti e astri nascenti: botta e risposta tra Comune e ex vice sindaco e assessore

Red. Politica

ANGUILLARA (RM) – Botta e risposta tra amministrazione comunale di Anguillara e l'ormai ex vice sindaco e assessore Giovanni Chiriatti che mentre si trovava in ferie ha appreso la notizia, a quanto sembra dai giornali, di essere stato rimosso dalla carica di vice sindaco e da quella di assessore.

Nel comunicato diramato dall'amministrazione comunale durante la giornata di ieri si leggevano le dichiarazioni del sindaco Anselmo: "Ringrazio Giovanni Chiriatti, Franca De Santis, Franco Bernardini per l’impegno e il supporto dato fino a oggi. Proprio per il profondo rispetto che nutrono nei confronti dei cittadini e del chiaro mandato che ci hanno affidato di rinnovare profondamente questa comunità, hanno compreso che l’onere richiesto non sarebbe stato compatibile con i loro impegni personali e professionali". Il passaggio in cui il sindaco dice "hanno compreso che l’onere richiesto non sarebbe stato compatibile con i loro impegni personali e professionali" è stato interpretato come dimissioni. Ma poi il Comune ha meglio specificato che nel caso di Chiriatti e De Santis non si è trattato di dimissioni bensì di revoca delle deleghe e del mandato di vice sindaco.

Dopo essersi trovato alla ribalta su quasi tutte le cronache dei giornali italiani, compresa l'Ansa, che parlavano di dimissioni, perchè questo lasciava intendere il comunicato del sindaco, ecco arrivare un nuovo comunicato dal comune di Anguillara al quale Giovanni Chiriatti non ha mancato di dare riscontro.

Di seguito pubblichiamo il comunicato dell'amministrazione comunale di Anguillara e la risposta di Giovanni Chiriatti.

Nota del Comune di Anguillara "Ci rammarichiamo di dover dichiarare pubblicamente la situazione riguardante gli ex assessori nei confronti dell'amministrazione e dei cittadini tutti. I giornali stanno mercificando su di un episodio grave spammando ovunque dichiarazioni fallaci di persone che hanno dimostrato la loro irresponsabilità nei confronti di un impegno preso. I fatti sono diversi da come sono stati raccontati alle testate giornalistiche locali dai due ex assessori. I fatti sono gravi e sono stati portati all'attenzione del Movimento Nazionale Cinque Stelle con il quale ci siamo confrontati per poter prendere la decisione migliore e che non avrebbe arrestato i lavori intrapresi dall'insediamento.La verità é che Franca De Santis fin dall'inizio è stata esortata a mantenere la presenza in Comune già minima dall'inizio. Le brevi vacanze, richieste nel momento dell'insediamento, e che sono diventate venti giorni sui primi trenta di insediamento, attraverso una telefonata fatta in comune, insieme alle continue telefonate e messaggi che faceva agli altri assessori per delegare il suo lavoro, hanno fatto riunire il consiglio di maggioranza per decidere cosa fare di questa situazione grave che si stava delineando, anche per altri fatti successi di cui comunque manteniamo riserbo: la scelta erronea di un assessore. L'ex assessore ha cominciato ad essere avvisato telefonicamente durante le ferie che questa situazione non andava bene ed al suo ritorno ha incontrato il capogruppo che gli ha riportato la decisione del consiglio di maggioranza di revocarla, decisione discussa in fase di colloquio per oltre un'ora. L'ex assessore non ha assolutamente compreso la gravità della situazione tendendo solo a minimizzare. Chiediamo quindi la rettifica sulla sorpresa della revoca e chiediamo anche la rettifica sull'invenzione delle dimissioni che é stata creata di sana pianta dai giornali e non dal comunicato originale dell'amministrazione che era stato opportunamente scritto in concertazione con il responsabile stampa del Movimento Nazionale.Per quanto riguarda l'ex Vice Sindaco Giovanni Chiriatti, con immenso dispiacere dobbiamo dire che non ha adempiuto alla carica per la quale era stato scelto. Da tempo, circa venti giorni, lamentava di non poter ottemperare al mandato perché contrastava con le richieste del lavoro e della famiglia e ha dato verbalmente le sue dimissioni al consiglio di maggioranza ed al Sindaco lasciando l'amministrazione ed il Sindaco stesso in un momentaneo stato di crisi che é stata gestita dai consiglieri cercando di mediare tra il Sindaco ed il Vice Sindaco.
A causa della mancanza del Vice Sindaco sia nel Palazzo Baronale che negli incontri con la cittadinanza la situazione era oramai giunta a livelli talmente elevati che ad un certo punto abbiamo dovuto chiamare un consiglio di maggioranza urgente per fare il punto della situazione. Durante la riunione con il gruppo di maggioranza il Vice Sindaco Chiriatti ha ribadito il fatto che non poteva più mantenere il suo impegno che effettivamente aveva sottovalutato. A questo punto l'amministrazione ha dovuto rapidamente mettere l'attenzione su soluzioni alternative e definitive per il bene della cittadinanza e del lavoro che doveva per forza continuare per l'impegno preso con tutti i cittadini che hanno votato un cambiamento e non delle cariche. Si e' cercato di trovare una soluzione insieme con mediazioni e colloqui amichevoli, sopratutto per rispettare i cittadini che hanno creduto nella sua persona ed e' stato esortato a dare il massimo impegno come aveva promesso in campagna elettorale. Dopo incontri avvenuti con tutto il consiglio ha deciso di rimanere nell'amministrazione ma dichiarando che comunque il tempo che poteva dare era minimo perché lavoro e famiglia venivano prima di tutto, cosa che gli fa onore ma che ha creato un buco nella gestione del ruolo che ha voluto ad ogni costo togliendolo ad un altro candidato che avrebbe dato la sua più totale presenza. L'impegno che aveva preso con i cittadini e il gruppo e' venuto meno e, sopratutto, la fiducia del Sindaco che aveva riposto in lui le migliori aspettative e per questo motivo e' stato rimosso. Si rettifica il fatto che il Vice Sindaco non era a conoscenza del fatto che sarebbe stato sostituito, ma si sottolinea che secondo lui dovevamo aspettare che tornasse dalle vacanze lasciandoci così senza giunta e possibilità di portare avanti il programma. Abbiamo un impegno da portare avanti, il bene della città, non si può più aspettare, tutti i consiglieri e il Sindaco in primis sono consapevoli della mole di lavoro ed hanno preso un impegno con i cittadini che stanno portando avanti al massimo. Si precisa che nel comunicato stampa, per dare la massima trasparenza, nella lista degli assessori compare il nome del consigliere che si dimetterà facendo la surroga al primo dei non eletti della lista movimento cinque stelle seguendo l'iter previsto da regolamento comunale per la nomina ad assessore"

Nota di Giovanni Chiriatti ex vice sindaco ed ex assessore di Anguillara "Ho letto come molti di voi il comunicato dell'amministrazione e ho il dovere, mio malgrado, di rispondere. Nel comunicato in questione si parla di ferie prese da irresponsabili e di dimissioni verbali; si insinua inoltre che il sottoscritto non si dichiarava disponibile ad impegnarsi per portare avanti il proprio mandato. Ebbene queste ferie erano state comunicate e concordate da tempo. Purtroppo capisco che chi non ha mai lavorato, alzandosi alle 6 per prendere il treno e tornando a casa non prima delle 19, non può capire l'esigenza di un periodo di riposo, necessario anche dopo numerosi accadimenti personali avvenuti negli ultimi mesi, ma non giustifico la mancanza di solidarietà e la spocchiosità di chi si permette di additarmi come irresponsabile. Io credo nel movimento cinque stelle, quello vero però, fatto di persone che collaborano, fatto di unione, trasparenza e verità e proprio per questo avrei voluto parlare prima con la direzione nazionale invece di scrivere comunicati su Facebook, come infatti non sono solito fare ma, come ho scritto precedentemente, tantissime persone mi hanno chiamato chiedendomi di rispondere. Volevo inoltre aggiornarvi sul fatto che anche oggi ho provato a parlare con il sindaco ma i miei tentativi sono risultati vani. Inoltre la cosa che è giusto precisare è che ancora non ho ricevuto nessun documento ufficiale dall'amministrazione e sono sorpreso nel leggere che ieri si è svolta una seduta di giunta ma, evidentemente, la prassi è questa. Penso di essere una persona seria e ho sempre cercato di essere trasparente e quasi la totalità delle persone me lo riconosce. Qualcuno in questi giorni mi ha dato dell'ingenuo proprio perché cerco di dire le cose come stanno e perché mi fido dell'essere umano. Adesso mi sembra giusto che sappiate una piccola parte di burocrazia che si rende necessaria per spiegare come sono andate effettivamente le cose. Tutti coloro che fanno parte di un ente locale sanno che è regolato dal TUEL (il testo unico degli enti locali). In questo documento e precisamente nell'articolo 79 (vado a memoria perché sono ancora in ferie) si parla di come assessori e vice sindaco vengono ricompensati e come si devono regolare con il loro datore di lavoro. Per i dipendenti pubblici, come lo sono io, c'è la possibilità di chiedere l'aspettativa a costo zero per il datore di lavoro. 1) Chi prende l'aspettativa riceve per intero lo stipendio previsto dal TUEL (per il vicesindaco intorno alle 1.700 lorde), perde i contributi e gli accessori del lavoro, pur mantenendo il posto. 2) Se invece non ci si mette in aspettativa il comune versa come retribuzione la metà del compenso, l'assessore (o vice sindaco) ha a disposizione 24 ore mensili retribuite più altre 24 non retribuite. Inoltre, in caso di giunta, il lavoratore può usufruire di un permesso orario della durata della giunta più un tempo per raggiungere il comune dalla sede di lavoro. Ho fatto presente questa situazione. Ho detto che non avevo intenzione di chiedere l'aspettativa per non gravare troppo sul bilancio familiare. E che avrei garantito tre giorni a settimana usando permessi personali oltre alle 24+24 previsti da Tuel. Nei primi giorni di amministrazione ho visto in difficoltà il Sindaco e mi sono reso conto tre giorni potevano non essere sufficienti per assisterla e ne ho parlato con lei. Questa cosa è stata poi successivamente discussa in un apposita riunione interna il giorno Giovedì 28 luglio. Dalla riunione sembravano tutti concordi nell'andare avanti così e se si fosse reso necessario, eventualmente, avrei lasciato la funzione di vice sindaco mantenendo quella di assessore. A chi non ha mai avuto una busta paga ritrovarsi un compenso fisso mensile farà sicuramente molto piacere ma per uno che lavora da 30 anni vedersi dimezzare lo stipendio non è affatto piacevole. Sono partito e durante le ferie ho avuto una lunga discussione telefonica con il sindaco dopo 4 giorni. Poi tramite messaggi mi si chiedeva di confermare la disponibilità di tre giorni a settimana più un fine settimana ogni due per sostituire il sindaco. DISPONIBILITÀ CHE HO GARANTITO. Poi dai giornali, nella giornata di ieri, 2 giorni dopo la discussione, ho appreso che mi ero dimesso. Tutta questa storia mi amareggia molto e sono dispiaciuto per chi mi ha dato fiducia perché ci sentiamo defraudati e presi in giro. Quando tornerò dalle vacanze pubblicherò i giorni della mia presenza in comune e delle attività da me svolte per smentire chi, con tanta leggerezza e cattiveria, insinua che non ero mai presente. Inoltre è mia intenzione incontrare quanti vorranno delle spiegazioni ulteriori e mi riferisco a tutte quelle persone che mi hanno appoggiato o semplicemente che vorranno sentire quello che ho da dire. Ho detto quello che avevo da dire in questo momento di profonda tristezza personale."




ANGUILLARA: TRASPARENZA, INFORMAZIONE E… L'ASSESSORE A SCOPPIO RITARDATO

di Emanuel Galea
Anguillara (RM)
– Lo scorso 12 ottobre 2015 veniva pubblicato su questo quotidiano l'articolo intitolato "AD ANGUILLARA È ALLARME TRASPARENZA: L'ALBO PRETORIO ONLINE È FUORI USO DA 4 MESI".

Nell'articolo in questione si evidenziava il fatto che fino alla data del 30 giugno 2015 tutti gli atti pubblici dell'amministrazione comunale di Anguillara, precedenti il 1 luglio 2015, non erano accessibili. Quindi ci si riferiva allo storico dell'Albo Pretorio. La circostanza, relativa il disservizio, veniva anche confermata attraverso un comunicato stampa congiunto, del sindaco Francesco Pizzorno e dell'assessore Enrico Stronati, datato 25 giugno 2015, dove veniva spiegato che tra le giornate del 29 e del 30 giugno sarebbe stato reso operativo il nuovo sito web istituzionale del Comune di Anguillara Sabazia. Nel comunicato del 25 giugno 2015 il primo cittadino e l'assessore all'ambiente mettevano in evidenza la possibilità che a causa della migrazione dei dati, dal vecchio al nuovo portale,  alcuni servizi avrebbero potuto non essere completati mentre le sezioni "obbligatorie per legge", quali la sezione "Amministrazione Trasparente", il servizio "Albo Pretorio", le pubblicazioni di "Bandi ed Avvisi" e la sezione "Contatti & PEC" sarebbero state correttamente allineate e pubblicate sin dal primo giorno di avvio del nuovo sito.

Ad ottobre 2015, nonostante le rassicurazioni degli amministratori comunali, si constatava che la parte storica dell'Albo Pretorio risultava ancora inaccessibile e la circostanza veniva confermata anche dall'organo di Revisione che sulla proposta del Bilancio di Previsione 2015 al capitolo “Monitoraggio pagamento debiti” scrive: "Posto che con il passaggio al nuovo software di contabilità non è stato più possibile effettuare la comunicazione, ai sensi dell’art.7 bis del d.l. 8/4/2013 n.35, entro il 15 di ciascun mese dei dati relativi ai debiti certi, liquidi ed esigibili per somministrazioni, forniture e appalti nonché per obbligazioni relative a prestazioni professionali, a causa di una errata conversione dell’archivio delle fatture, si raccomanda di risolvere immediatamente il problema al fine di adempiere agli obblighi normativi previsti”.

Lo scorso 30 marzo 2016, con ben sette mesi di ritardo rispetto la pubblicazione dell'articolo del 12 ottobre 2015, l’assessore all'ambiente di Anguillara Enrico Stronati , su un sito web denominato “Fuori dal Comune“, si è ricordato di replicare con una sua nota intitolata “Quando l’informazione non informa”. Nella nota dell'assessore l'autore dell'articolo e questo quotidiano, vengono pesantemente accusati di aver dato una informazione infondata attribuendone le cause, bontà sua, a “frutto di un evidente errato uso del nuovo sito web del Comune “.

Non si comprendono le motivazioni che hanno portato l'assessore Stronati a formulare una critica e delle affermazioni che appaiono del tutto infondate, in quanto le notizie riportate nell'articolo del 12 ottobre 2015 rispondono tutte a verità quindi a una corretta e puntuale informazione.

Se l'autore dell'articolo fosse stato un malpensante avrebbe potuto ipotizzare una scomposta reazione ad un altro articolo del 29 marzo 2016 – giorno precedente la nota di Stronati – intitolato “ANGUILLARA – QUANDO L’ASSESSORE SUONA DUE VOLTE”  anche se quest'ultimo articolo era dedicato ad altro assessore della giunta comunale attualmente anche candidato a sindaco per il partito Democratico nella prossima tornata elettorale di Anguillara Ma questo l'autore dell'articolo non lo pensa. Si conosce l’assessore come una persona seria e corretta che non si presterebbe a "mezzucci" così meschini. Allora perché l’avrà fatto? Dobbiamo pensare che l’assessore è stato consigliato male? Forse, gli è stata fornita un’informazione imprecisa dall’ufficio comunale preposto al funzionamento del sito web? Non può essere altrimenti. Del resto se si scorrono le determine, di atti a rettifica di altri atti se ne troveranno  più di uno, È normale!

L’assessore poi, nella sua nota non nega che all'epoca , l’Albo Pretorio -Archivio Storico e non solo, erano fuori uso, forse da più di quattro mesi. No, l’assessore questo non lo nega perché da persona seria qual è  non lo può fare. Lui si limita a dire solo che oggi, (30 marzo, cioè 7 mesi dopo la notizia) tutto funziona.
Molto garbatamente, poi, l'assessore invita l'autore dell'articolo a contattare l’Amministrazione per avere dettagli qualora lo stesso si trovasse nuovamente a scrivere su temi attinenti la gestione comunale. A prescindere che non esiste un obbligo a fare quanto richiesto dall'assessore, ciò nonostante, prima di scrivere l’articolo dell’ottobre 2015, l'autore ha personalmente verificato insieme agli addetti del Comune i quali spiegavano che c’erano ancora dei problemi che si stava cercando di risolvere.

Oltre a tutto questo ci sono state altre disfunzionalità per stessa ammissione dell'assessore che nella sua nota scrive: "L’organo di Revisione del Comune (Revisori dei Conti) ha provveduto prima della fine dello scorso anno, a garanzia di tutti, a rilevare criticità dovute all’errata conversione di circa 3000 fatture che – tanto per essere chiari – sono state sanate e regolarizzate pochi giorni dopo la pubblicazione del suddetto articolo". Dopo l’articolo apparso sull’Osservatore d'Italia il 12 ottobre 2015.

Riflettendo, appare chiaro il non senso della nota dell’assessore. Quest’ultimo:
a)      ammette che per un certo periodo di quattro mesi l’Albo Pretorio Archivio Storico non funzionava e che l’Albo Pretorio online non era funzionale per tutti i periodi sino al 30 giugno 2015.
b)      ammette pure che una disfunzione abbastanza grave è stata rilevata  dall’organo di Revisione del Comune (Revisori dei Conti), che poi il Comune ha provveduto a sanare dopo l’uscita del nostro articolo.

Se l’assessore conferma che il fatto è realmente accaduto, che senso ha parlare di disinformazione? Non sarebbe stato più prudente per l’assessore informarsi meglio prima di scrivere una nota a scoppio ritardato? L’Amministrazione comunale ne avrebbe sicuramente guadagnato rispetto e dignità se dopo il nostro articolo, il Sindaco e l’assessore avessero rilasciato un comunicato stampa, chiedendo scusa alla cittadinanza per il disagio oppure disservizio causato, del resto come si fa ogni volta che ci sta una interruzione dell’acqua o della corrente elettrica.

Oggi l’assessore dichiara che finalmente sono stati risolti i problemi che, causa il mancato funzionamento, avevano reso un disservizio a tutta la comunità per più di quattro mesi. Senza alcuna polemica, si chiede all’assessore se sia proprio certo che oggi tutto funzioni sul sito Comunale. E a questo proposito lo si invita nel voler provare ad esaminare, per esempio, la determina n.1503. L'autore dell'articolo si è fermato solo a questa, anche il suo tempo è contingentato, ma sembra che altri atti si trovino nelle stesse condizioni di non accessibilità.

ECCO UN ESEMPIO DI UNA DETERMINA SENZA ALLEGATO:
Determina 31/12/2014 2015 1503 Liquidazione compensi componenti commissione gara. lavori di realizzazione della copertura della piscina denominata "polo natatorio comunale" situata in via Duca degli Abruzzi. Cig 5348971e7e Cup d39g09000090007
 DETERMINA
 ANNO 2015
 NUMERO  1503
 OGGETTO: LIQUIDAZIONE COMPENSI COMPONENTI COMMISSIONE GARA. LAVORI DI REALIZZAZIONE DELLA COPERTURA DELLA PISCINA DENOMINATA "POLO NATATORIO COMUNALE" SITUATA IN VIA DUCA DEGLI ABRUZZI. CIG 5348971E7E CUP D39G09000090007.
 NUM. DET. UFFICIO 0
SERVIZIO 1503
UFFICIO PROPONENTE COMU
INIZIO PUBBLICAZIONE ALBO  20-01-2015
FINE PUBBLICAZIONE ALBO  04-02-2015     ESECUTIVITÀ N.D. 
STATO IN CORSO   INVIO CAPIGRUPPO N.D.
RISPOSTA PREFETTURA N.D.   NOTE ATTO N.D.
TESTO NON DISPONIBILE.

In questa determina c’è qualcosa che sfugge alla comune comprensione e pertanto, cortesemente si chiede all’assessore, magari senza farci aspettare altri sette mesi, una valida spiegazione a queste domande:
Perché altri atti si presentano con il testo non disponibile?
Chi, e quanti sono i componenti della commissione di cui alla determina 1503?

Ansiosi di dare una risposta ai vari interrogativi su questo quotidiano oltre a quant’altro l'assessore voglia sottoporre per la pubblicazione, assicuriamo i nostri lettori che l'unico nostro credo è la ricerca della verità e la sua diffusione in piena libertà.




ANGUILLARA: LAMPIONI SPENTI? MANDA UNA EMAIL E SII FELICE…

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara Sabazia (RM) – Una volta, un famoso politico disse: se vuoi fare in modo da bloccare qualcosa, costituisci una bella commissione d’indagine, e non uscirà nulla.

Ad Anguillara, la stessa massima può essere applicata, modificando i termini del discorso, senza cambiare però il principio di massima: per non doversi impegnare nel sistemare un servizio inefficiente, basta creare una casella mail per segnalare il disservizio, in modo che il cittadino sia soddisfatto per aver fatto il proprio dovere.

Veniamo all’esempio pratico: Su via dei Faggi, all’ingresso del quartiere di Ponton dell’Elce, tre lampioni su un tratto di cento metri di strada non funzionano, lasciandola praticamente al buio, ma è possibile inviare una segnalazione a mezzo email all’indirizzo di posta paliluce@comune.anguillara-sabazia.roma.it.

Questo non significa che le luci vengano riaccese, ma con la segnalazione il cittadino ha la possibilità di gratificarsi, anche se poi, all’atto pratico, non accadrà nulla. Affermiamo quanto appena descritto in quanto nonostante le email inviate da diversi cittadini, le segnalazioni effettuate per telefono ai numeri indicati dal Comune, le continue rimostranze da parte dei molti che non comprendono come possa passare tutto questo tempo con un’inefficienza tale, i lampioni non sono mai stati riparati.

La email certamente è efficiente, nel senso che la segnalazione viene ricevuta dal server di posta, probabilmente è anche letta da qualche impiegato opportunamente dedicato a questa funzione, ma tutto ciò non riesce a far partire quel processo virtuoso che dovrebbe concludersi con la riaccensione delle lampade spente. Il funzionamento di questo servizio somiglia alla famosa battuta per cui “l’operazione è perfettamente riuscita, ma il paziente è morto”.

Si potrebbe a questo punto ipotizzare la soluzione per gli altri problemi cittadini. Si apre una bella mail, buchestradali@comune.anguillara-sabazia.roma.it. Se un cittadino trova una voragine nella strada che percorre normalmente e sfortunatamente dovesse rompere una ruota della propria autovettura, manda una email in cui segnala la presenza della buca, e può andare più tranquillamente dal gommista. Certo, nessuno può garantire che domani la buca venga tappata, però vuoi mettere la possibilità di segnalarla con una email?




ANGUILLARA: AL VIA LO SCARICO DI RESPONSABILITA' PER LE BOLLETTE TARI SBAGLIATE

di Silvio Rossi

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Anche quando l’evidenza mostra palesemente i limiti di una macchina burocratica inefficiente, non avere la capacità di ammettere le proprie responsabilità è quanto di meno professionale si possa concepire. Non saper dire “ho sbagliato” è una pecca cento volte maggiore dell’errore commesso. Accade quindi che, nella città di Anguillara Sabazia, con qualche migliaio di utenze TARI, vengano spediti nelle case dei cittadini e nelle attività commerciali le lettere relative alle prime due rate del 2015, pari alla metà di quanto riscosso lo scorso anni, con un errore, presente in tutti i moduli F24 necessari per l’espletamento delle operazioni di pagamento, relativo al codice ente.

Nei moduli predisposti spediti come allegato alla comunicazione comunale, il codice ente, invece di essere “A297”, che nella tabella dell’Agenzia delle Entrate significa appunto la cittadina lacustre, è stampato “I256”, che corrisponde a un altro comune, Sant’Ambrogio sul Garigliano, in provincia di Frosinone. Solo dopo la consegna di migliaia di lettere, e dopo che alcuni cittadini, più solerti di altri, hanno provveduto al pagamento della tassa, si è scoperto l’errore, con un dietrofront da parte del comune, che ha provveduto a rispedire gli avvisi di pagamento con i moduli corretti, posticipare la data del pagamento di un mese, e comunicare quanto avvenuto sul sito comunale.

Ma proprio la comunicazione dell’errore ha dimostrato con chiara evidenza l’inadeguatezza di una macchina amministrativa carente in tutti gli aspetti. Se si escludono alcune risposte, fornite come commento a post sui social network di richiesta dei cittadini, dell’assessore all’ambiente, che non era il soggetto titolato a dover fornire tali spiegazioni, ricadendo queste nella responsabilità, oltre che del sindaco, nelle mani del consigliere delegato al bilancio, non c’è stata una informazione chiara nei confronti dei cittadini.
Non sono stati affissi manifesti né è stato adottato un piano comunicativo che potesse raggiungere tutte le famiglie, un primo comunicato sul sito comunale, riporta “Si invitano pertanto i contribuenti a non pagare l'acconto ricevuto”, avviso che, in assenza della comunicazione di un rinvio formale, ha fatto preoccupare non poco chi temeva, in caso di ritardo, la possibilità di una mora. La comunicazione che il termine era stato prorogato è stata pubblicata solo il 18 maggio, due giorni dopo che la scadenza originaria era stata superata.

In tutto questo gioco di errori e comunicazioni di rettifica, ci sono un paio di elementi che, indipendentemente dall’errore, non sono giudicati accettabili dai cittadini. In primo, il Comune ha affermato che “l’errore non è da imputare alla propria responsabilità”. Questa affermazione non è veritiera. Quando un ente commissiona un lavoro a una società, il collaudo del lavoro stesso è di competenza dell’ente. La ditta che ha sbagliato a stampare i moduli avrà anche sbagliato, ma il comune avrebbe dovuto accertare l’errore prima di inviare gli avvisi a casa dei cittadini, le eventuali responsabilità tra ente e società non riguardano i cittadini, che si affidano al comune e non alla società che stampa i bollettini. Rinviare la “colpa” a un soggetto che non ha un contatto diretto con gli utenti finali è scorretto.
Anche la comunicazione del solerte assessore, che ha cercato di “mettere la toppa” non dice la verità, perché il codice stampato sugli F24 è del comune di Sant’Ambrogio sul Garigliano, mentre nelle giustificazioni veniva indicato “Codice Ente errato ovvero con un Codice Ente appartenente al Comune di Frosinone”. Come si fa a credere che l’errore è della società che ha stampato i moduli, se anche nella comunicazione di rettifica si sbaglia il comune cui sono stati inviati i pagamenti errati?
In ultimo, come si può continuare a dare credito a chi non sa dire, davanti a un errore “ho sbagliato, è colpa mia” ?




ANGUILLARA: AL COMUNE E' RECORD DI SPESE TELEFONICHE E CONNESSIONE DATI

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Poco più di un mese fa, per l'esattezza il 22 dicembre 2014,  il Governo ha lanciato il sito soldi pubblici dove i cittadini, invitati dallo slogan “Scopri quanto spende chi e per cosa”, possono controllare quali sono i costi dei vari servizi nelle amministrazioni pubbliche. Il progetto fa parte di tutta una serie di norme volte a una maggiore trasparenza nel bilancio delle pubbliche amministrazioni, proseguendo un lavoro svolto dai precedenti governi con la pubblicazione in rete degli emolumenti dei dirigenti, delle dichiarazioni reddituali degli amministratori, dei tassi di assenza dei dipendenti comunali.

Un servizio innovativo, dove i “dati aperti”, comunemente chiamati “open data”, possono essere liberamente accessibili da tutti gli utenti in rete, i quali possono verificare le spese sostenute da chi gestisce la cosa pubblica, come un comune, una scuola o qualsiasi altro ente. In poco tempo sono stati svariati i media e i singoli cittadini che hanno segnalato e verificato come fossero stati spesi i (tanti) soldi che i comuni prelevano dalle buste paga, con l’addizionale comunale, o dalle imposte sugli immobili, sperando nelle capacità, nel buon senso dei propri amministratori, nella speranza che si dimostrino virtuosi, evitando spese inutili o esagerate.

In particolare ci ha incuriositi una spesa, che sembrerebbe esagerata, se la confrontiamo con le cifre analoghe di altre amministrazioni pubbliche, anche più grandi. Da ciò che emerge nel sito governativo, risulta il Comune di Anguillara Sabazia abbia speso nel 2014 per le utenze telefoniche e i servizi di connessione dati un costo pari a 271.000 euro, più altri novemila destinati alle infrastrutture telematiche.

Una cifra che non ha eguali nelle spese effettuate da comuni che hanno la stessa dimensione della cittadina sabatina. Bracciano, che ha più o meno le stesse dimensioni ha una spesa per lo stesso capitolo inferiore a 45.000 euro, Grottaferrata con oltre mille abitanti in più spende circa 95.000 euro, Genzano che ha cinquemila abitanti più di Anguillara spende poco più di centomila euro.

Per non parlare del confronto con quelli che vengono definiti “comuni virtuosi”. Se analizziamo le spese telefoniche dei primi tre comuni nella classifica stilata dall’omonima associazione, le spese telefoniche di Romano d’Ezzelino, cittadina di circa 15.000 abitanti in provincia di Vicenza, ha un capitolo di spese per servizi telefonici e di connessione dati pari a 23.349 euro, circa 1,59 euro per abitante, quasi un decimo di quello che dovremmo eleggere a vincitore della classifica dei comuni dissoluti (assumendo questo contrario del termine precedente come meglio identificativo per un ente che ha le spese più alte).

Le spese telefoniche del Comune di Anguillara non sono peggiori solo se confrontate con i piccoli comuni. Anche facendo la stessa proporzione con capoluoghi di provincia più grandi, nessuno ha spese paragonabili. Basti pensare che il comune di Arezzo, con oltre centomila abitanti (cinque volte la cittadina sabatina) paga per lo stesso servizio centomila euro meno di Anguillara. Se andiamo a verificare il costo dei servizi telefonici per abitante, potremmo osservare che, a fronte di una media nazionale di circa quatto euro per abitante, con pochissimi casi che superano gli otto euro, i cittadini della località sul lago di Bracciano pagano quasi quindici euro pro capite per i servizi telefonici comunali.

Un dato che in sostanza potrebbe essere inferiore, lo dimostrano le cifre delle altre amministrazioni sparse da nord a sud. Sarebbe buona pratica, oggi, che sindaco e assessori preposti intervengano presso i responsabili amministrativi dell’ente, per chiedere loro come mai si è giunti a questa cifra folle, e intraprendano tutte le azioni loro consentite per modificare drasticamente questa “anomalia”.

Se, ad esempio, la spesa per questi servizi fosse stata di settantamila euro (comunque circa il 50% più alta rispetto a Bracciano), il risparmio per la collettività sarebbe di circa duecentomila euro, che ripartito su una popolazione di cinquemila famiglie soggette al pagamento della TASI, determinerebbe un calo della tariffa di circa 40 euro per utenza. Poco, probabilmente, ma se calcolato in una realtà che ha la più alta percentuale della tariffa, con le detrazioni più basse, sarebbe un passo per cercare di avvicinare i tartassati residenti di Anguillara verso la normalità. Chissà che si possa riuscire ad avere anche strade con meno buche, servizi efficienti, una condizione di normalità, che i cittadini di Anguillara oggi non percepiscono.




ANGUILLARA: APPROVATA LA TARES

Redazione

Anguillara (RM) – Sessanta mila euro è l’importo stanziato dall’Amministrazione Comunale per cercare di fare fronte agli aumenti conseguenti all’introduzione della Tares istituita dallo Stato con la Legge 214 del 2011. Uno sforzo economico non indifferente per le già esigue casse Comunali ma che la maggioranza ha fortemente voluto per cercare di mitigare l’impatto economico del nuovo tributo sulle famiglie e sulle attività commerciali/industriali.

Ma cos’è la Tares? La Tares è il nuovo “Tributo comunale sui Rifiuti e sui Servizi” il cui gettito serve a coprire le spese per il servizio del ciclo dei rifiuti. La Tares, rispetto alla Tarsu, si basa sul principio comunitario “chi inquina, paga” emanato con la Direttiva 2004/35/CE e dovrà coprire il 100% dei costi del servizio mentre la Tarsu del 2012 copriva poco meno del 93%. Un 7% che calcolato sul totale del costo del servizio vale 265mila euro, quindi un significativo aumento dei costi da coprire con la Tares che lo scorso anno erano coperti da un gettito statale che quest’anno è stato eliminato. Altra novità prevista nelle disposizioni emanate dal Ministero per il calcolo della Tares è l’obbligo di introdurre un “fondo di svalutazione crediti” ovvero una cifra percentuale che serve a coprire i mancati incassi dovuti all’evasione. Una beffa per tutti coloro che pagano regolarmente e che per colpa dei morosi si ritroveranno in fattura un “extra-costo” che aumenta il peso del tributo. Va chiarito che Anguillara anche su questo è in linea con i parametri regionali, ovvero la percentuale di evasione è congruente con la percentuale di evasione media regionale. Le azioni di recupero sono state avviate da tempo, ma come è noto i tempi di esecuzione delle attività delle società di recupero sono lunghi e pieni di insidie, il quadro normativo in evoluzione, inoltre, di certo non aiuta. Per questo il legislatore impone con la Tares la identificazione di una voce di costo, nota come “Costi Comuni Diversi”, all’interno del Quadro Economico del servizio (anche questo approvato ieri sera in Consiglio Comunale e disponibile nell’Albo Pretorio) che per Anguillara pesa 500mila euro!

“Con questo fondo di 60mila euro – fa sapere l’Amministrazione Comunale – abbiamo cercato di aiutare chi, tra le 520 famiglie composte da almeno 3 figli, è in maggiore difficoltà a far fronte al pagamento della Tares, ma anche le nuove attività che apriranno al centro storico, nonché le attività commerciali che, per legge, presentavano un aumento del nuovo tributo. Per tutto il mese di novembre chi ha i requisiti potrà recarsi in Comune per fare richiesta di agevolazione. Le agevolazioni previste sono contenute nell’Art. 27 del Regolamento sulla Tares approvato nell’ultimo Consiglio Comunale e disponibile sul sito del Comune di Anguillara Sabazia”.

L’Amministrazione Comunale ha inoltre confermato per la Tares le seguenti agevolazioni:

 –   esenzione per abitazione occupata da almeno una persona con disabilità non inferiore al 75% e reddito familiare non superiore a 18 mila euro;
 –   esenzione per nuclei familiari composti da soli pensionati e imponibile sino a 7.840,13 euro;
–    riduzione del 50% per singolo anziano con più di 65 anni di età e imponibile non superiore a 7.746,00 euro o nuclei familiari composti da due o più ultra sessantacinquenni e reddito complessivo lordo non superiore a 11.848,00 euro;
–    riduzione del 20% per singolo anziano ultra sessantacinquenne e reddito non superiore a 15.453,50 euro che sale a 18.000,00 euro nei casi di nuclei familiari composti da due o più ultra sessantacinquenni.

Una novità è rappresentata dalla riduzione del 20% per le famiglie con 3 o più figli e reddito imponibile sino a 25.000,00 Euro che sale di 2.525,00 Euro per ogni figlio successivo al terzo.

Altra novità riguarda la riduzione del 75% per 5 anni per tutte le attività commerciali che apriranno nel centro storico. “Si tratta di una misura importante – prosegue la nota – che giunge in un periodo economico difficile, soprattutto per le attività commerciali. Una riduzione che assume particolare rilevanza nei casi di attività ricettive quali bar, ristoranti, etc che per almeno 5 anni, quindi nella fase di avvio, potranno godere di una importante riduzione che, per esempio, per un ristorante di 100 mq ha un valore 1.400,00 euro all’anno (dati reali)”.

Al contempo, a seguito di un attento studio ed approfondimento degli impatti economici conseguenti all’applicazione del DPR 158/1999 che detta le linee per la definizione in via presuntiva delle tariffe della Tares (così come stabilito dalla Legge di Stabilità 2013 all’art. 1, comma 387), si è deciso di agevolare con un 10% di sconto tutte le attività commerciali ricadenti nelle categorie 22 – ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie, 23 – mense, birrerie, amburgherie, 24 – bar, cafè, pasticceria, 27 – orto-frutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, 29 – banchi di mercato generi alimentari.

Chi, avendo già pagato le prime tre rate della Tares, risulterà a credito verrà rimborsato. I modi ed i tempi del rimborso seguiranno le disposizioni normative in tal senso che verranno presto emanate dal ministero competente e che sono comunque legate all’evoluzione dell’intero scenario cui stiamo assistendo in questi giorni.

“A fronte di normative in continua evoluzione e ad una perdurante crisi economica – continua la nota dell’Amministrazione Comunale – il nostro intento è continuare a trovare il modo per aiutare le famiglie e le attività in difficoltà. Lo scarico di responsabilità, in termini economici, da parte dello Stato è una strada pericolosa e che non porta da nessuna parte, i Comuni restano l’unica istituzione che è a contatto con i cittadini ed invece di aiutarli in tal senso assistiamo giorno dopo giorno al loro isolamento economico. Questo è inaccettabile e auspichiamo che lo Stato prenda seriamente in considerazione un cambio di rotta più che mai auspicabile dando ai Comuni i fondi necessari per gestire i servizi che i cittadini giustamente chiedono”.

“Peccato che i benefici economici conseguenti dalla vendita del rifiuto proveniente dalla raccolta differenziata – evidenzia la nota dell’Amministrazione Comunale – il cui importo si attesta intorno a 150 mila euro/anno, non potranno essere goduti dai cittadini e dalle attività commerciali di Anguillara. Occorre per questo ricordare che il quadro regolamentare della Tares prevede la possibilità di utilizzare l’introito della vendita suddetta per abbattere il costo totale del servizio che oggi è pari a 3.773.334,03 Euro. Tutto ciò è precluso al nostro Comune in quanto le somme incassate dalla vendita del rifiuto differenziato è introitato dal gestore del servizio – il CNS – così come stabilito dal contratto in essere. Una scelta presa agli inizi del 2011 dalla Giunta guidata dal Vice Sindaco Paolessi e che oggi dimostra tutta la cecità e la sfiducia nel sistema di raccolta differenziata che era alla base del progetto. Per questo è stato dato mandato agli uffici di verificare la possibilità di ridiscutere alcuni termini contrattuali con il CNS che sono oggettivamente svantaggiosi per l’ente soprattutto alla luce delle rapide evoluzioni tecniche cui assistiamo in tema di ciclo dei rifiuti”.

Le famiglie composte da 3 e 4 persone che vivono in abitazioni di medie dimensioni sono quelle che, conseguentemente all’introduzione del coefficiente familiare voluto dallo Stato con la Legge 214/2011, subiranno aumenti della tariffa. Bene per i nuclei familiari composti da 1 o 2 individui che vivono in abitazioni di medie dimensioni. Le famiglie numerose meno abbienti – che a seguito del coefficiente familiare avranno un notevole aumento della tariffa – potranno contare sulle agevolazioni sopra riportate. Buone notizie invece per quanto concerne le pertinenze dell’abitazione principale per le quali risulterà una diminuzione di più del 50% dell’importo pagato lo scorso anno con la Tarsu. Buone notizie infine anche per tutte le categorie commerciali diverse da quelle sopra elencate che avranno mediamente una riduzione dell’importo della Tares rispetto alla Tarsu dello scorso anno. Complessivamente le utenze commerciali, a seguito delle nuove norme e circolari del Ministero, avranno una riduzione della Tares 2013 rispetto alla Tarsu 2012 pari a circa 75mila euro.

“Purtroppo la Tares giunge in un momento storico-economico che rende difficile ogni cambiamento – conclude l’Amministrazione Comunale – ma soprattutto giunge ai Comuni con delle precise regole di applicazione che non lasciano alcuna discrezionalità. Le informazioni contenute in un comunicato recentemente pubblicato a firma del Geom. Manciuria, sono per questo assolutamente false. L’intento del Sig. Manciuria era evidentemente quello di fare disinformazione oppure una manifesta mancata conoscenza delle norme sottese alla definizione delle tariffe della Tares. Non si spiegherebbero altrimenti i grossolani errori contenuti in suddetto comunicato che giunge peraltro dopo un approfondimento avvenuto in consiglio comunale nel quale sono state fornite puntuali risposte ai medesimi quesiti che, grazie alla trasparenza posta in essere da questa amministrazione, il Sig. Manciuria può ripassare rivedendo la registrazione della diretta audio/video della seduta”.

Inoltre si rende noto che l’Amministrazione Comunale sta organizzando un incontro pubblico con cittadini e commercianti per illustrare le disposizioni normative alla base della nuova Tares nonché le tariffe applicate e le agevolazioni deliberate. La data e l’orario dell’incontro verranno resi pubblici quanto prima sul sito web del Comune all’indirizzo www.comune.anguillara-sabazia.roma.it.




ANGUILLARA, RUBATE 218 PIANTE DI ALLORO APPENA MESSE A DIMORA

Redazione

Anguillara (RM) – Erano state piantate e concimate da pochi giorni le 218 piante di alloro (Laurus nobilis) rubate nella notte nell’area interessata dai lavori previsti nell’ambito del Progetto “Itinerari tra le acque: dalla Mola Vecchia a Martignano” finanziato dall’Unione Europea e realizzato dal Parco di Bracciano-Martignano in collaborazione con la Regione Lazio e il Comune di Anguillara Sabazia.

Il progetto, che riguarda il versante sud del lago di Martignano nel Comune di Anguillara Sabazia, dall’accesso pubblico al lago fino alla Mola Vecchia, prevede interventi mirati alla valorizzazione di un’area di particolare pregio storico-naturalistico attraverso una pluralità di azioni: realizzazione di sentieri naturalistico/didattici con cartellonistica dotata di supporto in braille, creazione di aree di sosta attrezzate con annesso punto di noleggio bici, restauro di un vecchio fontanile diventato importante habitat di alcune specie di anfibi e un intervento forestale nella Pineta di Martignano volto alla rinaturalizzazione ed alla messa in sicurezza dell’area stessa. Il gesto inqualificabile da parte di ignoti è stato scoperto dalla ditta incaricata dell’esecuzione dei lavori, che ha denunciato la mancanza delle 218 piante di cui 204 asportate dall’area di “Monte Chiodo” dove il camminamento principale incrocia il percorso pedonale proveniente dal fontanile “L’Olmetto” e 14 dall’area “Piana di San Biagio” a ridosso della staccionata all’ingresso del percorso per disabili.




ANGUILLARA, SI E' DIMESSO L'ASSESSORE AL BILANCIO DI GIOIA

Redazione

Anguillara (RM) – Si è appena dimesso l'assessore al Bilancio e Manutenzioni del Comune di Anguillara Nicola Antonio Di Gioia, 52 anni di professione Architetto e candidato nel 2009 alla carica di sindaco con la Lista Civica "Di Gioia per Anguillara, già membro di diverse commissioni comunali. Sentito Di Gioia, motiva le sue dimissioni in questo modo: "motivazione strettamente personale – dice senza esitazione l'ormai ex assessore al Bilancio del Comune di Anguillara Di Gioia –  ne per motivi politici ne per altri oscuri problemi di cui molti già chiacchierano ma esclusivamente mi sono dimesso per motivi legati alla mia salute".

Intanto il Capogruppo per Anguillara Sergio Manciuria Udc commenta così l'atto di Di Gioia: "Le dimissioni dell'Assessore Di Gioia – dice Manciuria –  sinceramente non ci sorprendono alla luce di quanto era emerso nel passaggio di deleghe nel Consiglio Comunale del 31 Gennaio con la presunta incompatibilità all' art.78 del Dlgs 267/2000. Prima di esprimere un giudizio politico vogliamo leggere le motivazioni contenute nella lettera protocollata e se confermate le indiscrezioni giornalistiche sullo stato di salute siamo umanamente vicino all'uomo. Notiamo comunque delle coincidenze che approfondiremo e che lasciano preludere ad una profonda spaccatura nella maggioranza nonostante le parole di Pizzorno : prima l'esautoramento dell'Arch. Carucci dalla gestione della gara sugli impianti di dearsinificazione (passata all'Urbanistica) e ora l'allontanamento "volontario" dell'Assessore. L'emergenza arsenico sembra il filo conduttore, tema che quest'Amministrazione sta conducendo con superficialità e in maniera deprecabile e per i quali esiste un solo responsabile : il Sindaco. Auguriamo ad Antonio una pronta ripresa anche se nel ruolo assessorile ha deluso ogni aspettativa considerato lo stato di manutenzione delle strade e di tutte le opere pubbliche rimaste al palo (piscina,anguillara-cesano,dearsinificatori)".




ANGUILLARA, UDC: “ANNO NUOVO, VIZI VECCHI: GIUNTA PIZZORNO CALPESTA UN’ALTRA VOLTA LA TRASPARENZA”

Redazione

Anguillara (RM) – “Siamo letteralmente stupiti della continua inosservanza sulla trasparenza delle procedure che se correttamente eseguite ed interpretate aumenterebbero la fiducia tra eletto e cittadino. Purtroppo, come nel caso della localizzazione della nuova farmacia e quello inerente le alienazioni dei lotti Zona 167 Le Fontane, dobbiamo constatare che i metodi della vecchia politica sono una costante, e pur  di salvaguardare vecchi clientelismi degni della Prima Repubblica si preferisce agire nelle segrete stanze, piuttosto che aprirsi ai cittadini”. E’ quanto afferma il portavoce UDC di Anguillara Antonio Flenghi, riferendosi alla DGC n° 146 del 13 Dicembre 2012, con la quale la Giunta di sinistra guidata dal Sindaco Francesco Pizzorno, ha proceduto all’individuazione della nuova farmacia comunale presso un locale commerciale di proprietà privata senza indicare il prezzo di locazione annuale a carico dei contribuenti di Anguillara.

“L’Amministrazione Pizzorno, con la complicità delle feste natalizie – continua Flenghi – si dimentica di rispettare la parola data sull’evidenza pubblica e, alla chetichella, con la scusa delle parlamentarie, mette a segno due assegnazioni di vitale importanza per la trasparenza degli atti amministrativi: il 21 Dicembre rende nota la localizzazione della quinta farmacia senza procedere a comparazione pubblica, mentre il 28 successivo, procede a porte chiuse alla definizione delle alienazioni dei lotti Zona 167 Le Fontane, dove la Commissione preposta, dopo due sedute deserte (quelle aperte al pubblico), stabilisce quanto da tempo asserito dal nostro Gruppo Consiliare.

Come partito e come Gruppo Consiliare – spiega l’esponente UDC – abbiamo presentata una interrogazione al Segretario Dott.ssa Cordella e alla Corte dei Conti che verte su tre direttrici conoscitive: la prima riguarda le motivazioni normative che hanno consentito al Sindaco Pizzorno di localizzare un immobile per l’apertura della Nuova Farmacia Comunale senza un indagine o avviso di mercato ad evidenza pubblica; la seconda è incentrata sulla verifica dell’ammontare e dei parametri economici adottati per la locazione annuale non citata nella Delibera, la terza interessa il rispetto dei requisiti previsti dalla Legge Regionale per avvalersi del diritto di prelazione e consentire l’apertura nel 2013, dopo il fallimento amministrativo di renderla operativa durante l’anno appena trascorso.

In sintesi, chiediamo alla sinistra Pizzorniana di ravvedersi e revocare la delibera per dare luogo ad un bando pubblico dove vengano preventivamente stabilite le caratteristiche degli immobili attraverso l’agibilità degli stessi, e determinata la locazione sulla base di valutazioni oggettive.
Al netto delle dispute e del confronto sulle rispettive agende o ricette che ci terranno impegnati nelle imminenti campagne elettorali nazionale e regionale – conclude il portavoce UDC –, rimaniamo convinti che solo con la buona politica e l’esempio della classe dirigente impegnata sul territorio si possa nuovamente appassionare e coinvolgere la gente.

Per noi la Terza Repubblica inizia da qua: riformare e costruire una città, Anguillara, una Regione, il Lazio, e una Nazione, l’Italia, degne del contesto europeo di cui siamo parte integrante”.