Castelli Romani, rischio terremoto: la Comunità Montana mette a disposizione un finanziamento per i Comuni



CASTELLI ROMANI
– Nell’ambito della programmazione annuale 2017, la Comunità Montana intende sostenere e agevolare i Comuni dell’area ad effettuare indagini statiche per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, anche in virtù delle nuove linee guida emanate dal Ministero dell’Infrastruttura e dei Trasporti per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni.
L’avviso pubblico ha tra gli obiettivi fondamentali quello di incrementare la qualità e la sicurezza degli istituti pubblici, attraverso il cofinanziamento di studi di fattibilità e progettazione di opere dirette all’adeguamento del patrimonio edilizio alla nuova normativa sismica, statale e regionale, dando priorità alle strutture valutate a maggiore rischio. Lo scopo dunque è la riparazione, il miglioramento, l’adeguamento sismico e ove ricorrano le condizioni, anche attraverso la sostituzione edilizia secondo le linee guida approvate con Decreto del MiT n.58 del 28.02.2017.
“Ridurre il rischio sismico nelle scuole – dichiara il Presidente Damiano Pucci – rappresenta una priorità imprescindibile, per questo la Comunità Montana ha deciso di impegnare fondi specifici per garantire il supporto necessario alle amministrazioni comunali affinché tutti gli edifici scolastici di competenza comunale possano essere adeguati a norma di legge”.
L’avviso pubblico è scaricabile dall’albo pretorio on line sul sito www.cmcastelli.it ed è rivolto a tutti gli edifici scolastici pubblici ricadenti nei Comuni del territorio della Comunità Montana.
La presentazione della domanda di finanziamento deve avvenire entro le ore 14,00 del giorno 31/08/2017. Ai fini della valutazione del rispetto dei termini per la presentazione dell’istanza, fa fede la data di protocollo dell’ente. Le domande di finanziamento devono essere inviate al seguente indirizzo PEC: protocollo@pec.cmcastelli.it.




CARPINETO ROMANO, IL PAESE A PORTATA DI CLICK

 Redazione

Carpineto Romano (RM) – Ventuno giovani carpinetani, un unico gruppo si è formato per promuovere il territorio su web e attrarre un turismo più corposo e qualificato in zona, considerate le potenzialità del territorio e il bisogno di nuova occupazione che la comunità richiede.

Il progetto è stato voluto e sponsorizzato dal sindaco Quirino Briganti ed è stato realizzato da Impresa Insieme che è la società di consulenza che lavora per l’Associazione dei Comuni della provincia di Roma denominata AS.TE.R. (www.associazionedeicomuniaster) a cui Carpineto aderisce da alcuni anni.

Presso la sala del centro sociale degli anziani “Silvio Carpeto”, il gruppo di giovani ha presentato alla comunità locale il frutto dei primi mesi del proprio lavoro, visibile in tutto il mondo all’indirizzo www.marketing.territoriale.it e cercando il Comune di Carpineto.

I giovani hanno cominciato a descrivere il borgo e la sua storia, l’ambiente e i percorsi naturalistici, i musei e i pittori, le musiche popolari, i ristoranti e i piatti tipici, i prodotti caratteristici del territorio e il percorso della Via Francigena, il Pallio della Carriera e gli Enti che si occupano di promuovere lo sviluppo locale. Un lavoro enorme fatto in poco tempo e con grande entusiasmo. I giovani hanno infatti ottenuto già un grande contributo dalle persone del paese, ma hanno chiesto che questa collaborazione continui e si allarghi per rappresentare sempre meglio l’offerta culturale e turistica che il paese è capace di esprimere.

Qui sta proprio l’originalità dell’iniziativa intrapresa. Utilizzando la metodologia della formazione-intervento, i giovani si sono trasformati in un gruppo coeso di progettisti dello sviluppo ed hanno dedicato tempo e  passione a lavorare assieme per il benessere del territorio.

Il sindaco Briganti ha elogiato i giovani, il prof. Renato Di Gregorio, il dott. Salvatore Paruta e la dott.ssa Maria Mancini, che hanno seguito i giovani trasferendo loro la metodologia di intervento.

Egli ha poi voluto sottolineare alcuni aspetti fondamentali per il successo della strategia di sviluppo locale gestito con una logica “glocale” : il rapporto stretto che ci deve essere tra cultura e turismo, la necessità di lavorare con alleanze larghe di sistema coinvolgendo più Comuni sullo stesso obiettivo, dare impulso alla valorizzazione del Parco dei Monti Lepini e alla storia che li ha attraversati fin dal tempo dei Volsci, l’urgenza di stringere una correlazione tra azioni di promozione istituzionale, strutturazione dei servizi per soddisfare la domanda turistica, cultura diffusa dell’accoglienza e protezione e valorizzazione della cultura tipica del luogo.

Il presidente della Comunità Montana, che è intervenuto e che ha confortato i giovani nel loro percorso di studi, si è detto favorevole ad allargare l’adesione all’Associazione AS.TE.R. anche degli altri Comuni che aderiscono alla Comunità, così da allargare l’esperienza fin qui maturata anche ai giovani degli altri Comuni e sviluppare una promozione congiunta delle attrattività dell’area.

Ai lavori hanno partecipato con soddisfazione anche il presidente del Pallio della Carriera, il musicista Cacciotti e il pittore Gonnella che hanno dichiarato la volontà di fornire tutto il loro apporto all’iniziativa che i giovani e l’Amministrazione vanno conducendo.

E' in procinto di partire il lavoro di predisposizione del Laboratorio di Marketing territoriale che, momentaneamente sarà ospitato nella biblioteca comunale per poi essere trasferita nei locali della Piazza telematica, appena si potrà mettere mano ai lavori necessari all’abitabilità dei piani attrezzati informaticamente proprio per ospitare i giovani e gli altri cittadini del territorio.




TUSCOLO PARCO ARCHEOLOGICO, COSA MANGIAVANO NELLA ROMA IMPERIALE DEL TUSCOLO?

A.P.

È partita la nuova campagna di scavo archeologico a Tuscolo condotta dalla Scuola Spagnola di Storia e Archeologia , che da anni ha avviato il progetto Tusculum, per il recupero e la valorizzazione della città antica (romana e medievale). Una campagna che sarà divisa in due periodi di scavo, il primo dal 9 al 20 luglio per riprendere poi dal 10 fino al 28 settembre 2012. Le ricerche archeologiche saranno focalizzate principalmente nella zona della rocca per dare risposta alle importanti testimonianze emerse dalla campagna di scavo nel biennio 2008/2009 e nello stesso tempo per intraprendere una nuova fase progettuale che punti a diverse discipline aprendo nuove prospettive di ricerca e di studio. Titolo del nuovo progetto che ha preso avvio con la  campagna di luglio e che durerà per i prossimi cinque anni è “Tusculum in epoca medievale: territorio, paesaggio, economia e società”.

“Una campagna di scavo innovativa che permetterà l’acquisizione di numerosi dati – dichiara il Presidente della Comunità Montana Giuseppe De Righi – necessari per capire l’evoluzione della città antica nel corso del tempo, indagando anche sui particolari come l’alimentazione degli abitanti del Tuscolo nel periodo della Roma imperiale. L’avvio di queste nuove ricerche ma soprattutto i risultati all’avanguardia – conclude De Righi –  segnano un altro passo importante e decisivo per l’istituzione del Parco Archeologico di Tuscolo.

L’obiettivo della scuola spagnola è di arricchire il progetto Tusculum attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie ormai assolutamente necessarie per completare le ricerche. Gli archeologi spagnoli hanno infatti acquisito i dati dell’ Ente Spaziale Europeo ed in collaborazione con l’Università di Pescara stanno creando una nuova base cartografica digitale dell’intero sito indispensabile per il censimento delle emergenze archeologiche, delle tecniche edilizie utilizzate e degli eventuali reperti conservati.

Alle attività archeologiche condotte sotto la direzione scientifica della Scuola Spagnola, rappresentata sul campo dalla dott.ssa Valeria Beolchini, collaborano i giovani archeologi della cattedra di archeologia medievale dell’Università di Roma Tor Vergata e il Gruppo Archeologico Latino “Latium Vetus”, che fin dalla prima campagna spagnola realizzata nel 1994 fornisce un aiuto prezioso per un proficuo svolgimento delle attività di scavo. Altre collaborazioni avviate con enti spagnoli: Laboratorio di Archeobiologia del CCHS-CSIC (Centro di Scienze Umane e Sociali) di Madrid, Università del País Vasco, Università di Alicante).

Gli interventi di scavo previsti per questa nuova campagna rientrano nell’obiettivo di musealizzazione dell’area archeologica coerente con il progetto di apertura del sito al pubblico e con la creazione del Parco Archeologico Culturale di Tuscolo che da anni la Comunità Montana sta portando avanti.

Novità importante è che per la prima volta partecipano attivamente all’operazione anche i Comuni di Monte Porzio Catone e Montecompatri con supporti logistici di assistenza agli archeologici di notevole importanza.

“E’ per me motivo di orgoglio avere assunto la carica di direttrice del Progetto Tusculum – dichiara Leonor Peña-Chocarro Vicedirettrice dell’Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma-CSIC e Direttrice del Progetto Tusculum – che dal 1994 costituisce il progetto istituzionale della Scuola Spagnola di Storia e Archeologia a Roma. L’avvio di questa nuova campagna archeologica è la conferma del rapporto di straordinaria collaborazione che nell’arco di questi anni si è venuto a costruire fra l’istituzione scientifica che rappresento e  l’XI Comunità Montana, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e il Gruppo Archeologico Latino “Latium Vetus”, enti che anche in tempi economicamente difficili come quelli che stiamo attualmente attraversando hanno continuato a credere e sostenere le nostre ricerche, consentendoci di trovare nuove soluzioni e alternative che hanno reso possibile la prosecuzione dei lavori di ricerca a Tuscolo. Ci auguriamo – prosegue Leonor Peña-Chocarro – che questa nuova fase del progetto che abbiamo appena inaugurato consenta di esplorare e approfondire aspetti della ricerca che fino ad oggi sono rimasti sconosciuti, restituendoci informazioni preziose per poter ricostruire la vita quotidiana degli antichi abitanti di Tusculum: è nostro obiettivo infatti riuscire ad avere maggiori informazioni su come vivessero, quale fosse la loro alimentazione, che rapporto avessero con l’ambiente circostante, obiettivo che ci proponiamo di realizzare utilizzando moderne tecnologie di analisi (archeobotaniche, faunistiche, geoarcheologiche, palinologiche, antracologiche ecc.).