MAFIA CAPITALE, SANTORI “CHIAREZZA SU RAPPORTO TRA REGIONE LAZIO E GALASSIA COOP 29 GIUGNO”

Redazione

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Roma – “Come dettagliato nell’interrogazione dal 2004 al 2010 la Regione Lazio ha sostenuto finanziariamente le cooperative incriminate, sino a contare nel bilancio 2013 alla voce Emergenza flussi migratori dal Nord Africa due milioni di euro alla Eriches 29, cooperativa  ricollegabile alla galassia della 29 Giugno di Buzzi. L’inchiesta Mafia Capitale deve scavare a fondo così da escludere qualsiasi eventuale coinvolgimento di coloro che in questi anni hanno ricoperto ruoli centrali nel panorama politico, locale e nazionale, amministrativo e in aziende pubbliche partecipate e controllare. Scardinare ogni sistema malato a danno dei pubblici servizi e dei cittadini deve essere l’obiettivo principale non solo della magistratura, ma anche di tutte quelle realtà estranee a corruzione e criminalità chiamate con verifiche e controlli a stabilire la verità” lo dichiara il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori proponente di una interrogazione urgente in merito alle procedure di trasparenza e controlli su bandi e affidamenti diretti anche senza gare e sotto soglia nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale.

“Non è da sottovalutare inoltre quello che è accaduto tra il 2011 e il 2012 in Provincia di Roma, governata d’allora presidente della Provincia Nicola Zingaretti, che con procedura negoziata senza un bando di gara, ha pagato interventi della Cooperativa 29 giugno per un totale di 408.611,12 euro. A seguito dell’inchiesta il Presidente della Regione Lazio Zingaretti ha prima sospeso e poi ritirato le procedure di esecuzione della gara regionale per servizio CUP occorrente alla Aziende Sanitarie Roma A, Roma B, Roma C, Roma D, Roma E, Roma F, Roma H, Latina, Frosinone, Rieti, AO Sant'Andrea, INMI Spallanzani, IFO, Policlinico Umberto I, Policlinico Tor Vergata” da 91 milioni di euro e disposto un'indagine per conoscere se società legate all'inchiesta abbiano partecipato a gare e a bandi pubblici ed il loro esito. Con la nostra interrogazione puntiamo a verificare, oltre alle gare, tutti gli impegni di denaro della Regione a favore della “cooperativa 29 giugno” e le procedure legate alle altre gare regionali e agli appalti già assegnati negli ultimi anni.  E’ necessario verificare le procedure legate alle altre gare regionali e agli appalti già assegnati negli ultimi anni, non solo quelle assegnate a società riconducibili agli indagati dell’inchiesta ma anche a altri soggetti, specie se in presenza di vicende anomale, come sostituzioni di membri delle commissioni valutatrici o peculiari tempistiche nell’espletamento delle procedure e di farlo anche presso gli enti pubblici vigilati, le società partecipate, gli enti di diritto privato controllati. E’ nostra intenzione inoltre far consegnare alla Procura tutta la documentazione relativa agli stanziamenti a favore delle cooperative riconducibili al “gruppo 29 giugno” fatti dal Consiglio Regionale del Lazio  dai relativi organi dello stesso nel corso degli ultimi anni” conclude Santori.




ANGUILLARA "CAPITALE": FUOCO E FIAMME SULLA GESTIONE DELLA COOP 29 GIUGNO

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Non cambia nulla il Consiglio Comunale, indetto a seguito dell’interrogazione presentata dai gruppi consiliari di opposizione, in merito alla vicenda relativa al coinvolgimento nell’inchiesta denominata Mafia Capitale della cooperativa 29 Giugno, che è l’esecutrice materiale del contratto di smaltimento dei rifiuti ad Anguillara. Il contratto, stipulato tra il Comune e il Consorzio Nazionale Servizi nel marzo 2011, un raggruppamento di società cooperative composto da oltre cento realtà sociali e cooperative, prevedeva l’esecuzione materiale dei lavori da parte del Consorzio Formula Ambiente Cooperativa, associata alla CNS.

Nel novembre 2012 c’è stato il subentro di un’altra coop. associata a CNS, appunto la 29 Giugno. Nessuno dei componenti del Consiglio Comunale pone in dubbio la buonafede delle controparti. La cooperativa 29 Giugno era, fino a poche settimane fa, ritenuta una delle realtà migliori a livello nazionale sia per quanto riguarda l’organizzazione societaria, sia per l’opportunità di recupero sociale offerto agli ex detenuti assunti dalla cooperativa.

Il consigliere Sergio Manciuria, primo firmatario dell’interrogazione, ha letto nel Consiglio i punti sui quali chiede al sindaco di relazionare riguardo la posizione dell’amministrazione.
1) Con quale norma del Codice degli appalti l’amministrazione Pizzorno ha autorizzato il subentro alla Formula Ambiente Cooperativa, in considerazione del divieto imposto contrattualmente?
2) Atteso il divieto di cessione contrattuale, così come indicato nell’articolo 118 del Codice degli Appalti, quali provvedimenti l’amministrazione intende intraprendere per la risoluzione contrattuale con la CNS?
3) Considerato che, in seguito all’autorizzazione di subentro al Consorzio Formula Ambiente, il personale è stato assunto comandato in capo alla Coop. 29 giugno che, causa l’inchiesta denominata Mondo di Mezzo, o più comunemente con l’appellativo “Mafia Capitale”, la stessa non sembra in grado di coprire la continuità del servizio, quali provvedimenti l’amministrazione Pizzorno ha già intrapreso per la garanzia dell’occupazione contrattuale?
4) Stante l’evidente danno d’immagine nei confronti della città di Anguillara, ancorché in maniera indiretta, chiarisca l’amministrazione come e quando intenda costituirsi parte civile?

Per quanto riguarda gli ultimi due punti, in linea di massima, maggioranza e opposizione concordano. Le iniziative dell’amministrazione sono orientate in primis a garantire la continuità contrattuale sia per non interrompere il servizio, con gravi ripercussioni per l’igiene pubblica, e soprattutto per i dipendenti che stanno vivendo un momento difficile, e negli incontri avuti dal sindaco, si ha avuto notizia delle azioni che la cooperativa ha intrapreso per liquidare gli stipendi.

Per quanto riguarda il danno d’immagine, il sindaco ha riferito come attualmente, finché non si avvia un procedimento giudiziario, l’unica possibilità è farsi riconoscere come “persona offesa”, perché senza un processo non è possibile costituirsi come parte civile.

Più articolato è il discorso collegato alla prima domanda. La differenza di posizioni tra maggioranza e opposizione è determinata dall’interpretazione del passaggio tra Formula Ambiente e 29 Giugno.

Per Francesco Pizzorno il passaggio dalla prima alla seconda cooperativa non è una cessione del contratto, ma un cambio dell’esecutore all’interno del consorzio, al massimo riconducibile all’articolo 18 del contratto (subappalto), e non al 17 (cessione).

Diversa è la posizione dell’opposizione, che ritiene modificato il contratto nei suoi termini, per cui annullabile. Certamente la questione relativa ai consorzi di aziende (e di cooperative, come nel caso specifico) si pone in un vuoto normativo, quindi si arriverà a un chiarimento solamente con un pronunciamento del Prefetto, cui l’amministrazione ha inviato gli atti.
Ragionando per analogia (procedimento utilizzato genericamente in fase giudicante), il cambio dell’esecutore, fermo restando il titolare del contratto, appare più simile all’ipotesi del subappalto che al cambio di appaltatario. Ma non è certo la nostra opinione a fare giurisprudenza nel caso.

Le polemiche riguardanti il contratto sicuramente non sono destinate a spegnersi con questo Consiglio Comunale, e crediamo che neanche il prossimo Consiglio aperto che il sindaco si è impegnato a convocare, potrà portare una soluzione che vedrà tutti d’accordo. Per giungere a una conclusione che metta la parola fine sulla vicenda, dovremo attendere il Prefetto.