ACEA, AUMENTI TARIFFARI E REINSERIMENTO SOTTO "MENTITE SPOGLIE" DELLA VOCE REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO: LA PAROLA AI SINDACI… FRA 30 GIORNI

"Va avanti la battaglia per il rispetto dei referendum".

 

Nota del Coordinamento romano Acqua Pubblica

Roma – Oggi, ancora una volta grazie all'incessante lavoro di pressione e informazione dei comitati, si è evitata l'approvazione di una tariffa che da una parte accorda ad Acea Ato2 aumenti sulle bollette nonostante i risultati disastrosi nella gestione del servizio idrico e dall'altra viola palesemente l'esito referendario reinserendo sotto mentite spoglie la remunerazione del capitale investito abrogata dalla maggioranza assoluta del Popolo italiano.

Nonostante le pressioni di Acea, i Sindaci hanno infatti deciso di prendersi tutti gli ulteriori 30 giorni di tempo che la legge mette loro a disposizione per decidere sulla nuova tariffa, potendo così approfondire le molteplici criticità legate all'operato dell'azienda.
Ancor più che nelle precedenti Conferenze dei Sindaci Ato2 (Roma e provincia), oggi è emersa in maniera chiara la frattura tra i i rappresentanti dei comuni della provincia, che affrontano quotidianamente la rabbia dei cittadini per mancati servizi, disagi ed aumenti, e l'azienda che gestisce il servizio, Acea Ato2 SpA, che continua ad incrementare gli utili senza realizzare gli investimenti concordati in sede di assemblea dei sindaci.

Nonostante le decisioni sulla gestione del servizio idrico spettino all'assemblea dei sindaci è infatti emerso come, nel corso degli anni, il gestore privato abbia di fatto ignorato le indicazioni da essa ricevute.
Ci auguriamo quindi che la decisione presa oggi, rappresenti l'inizio di un'inversione di rotta che veda i sindaci compatti nell'opporsi ai ricatti del gestore privato.
Quest'ultimo aspetto ha anche messo in luce la contraddizione in cui si trova lo stesso Comune di Roma che, se da una parte si è fatto promotore delle ragioni che hanno portato al rinvio, dall'altra, pur essendo socio di maggioranza dell'azienda non è evidentemente in grado di orientarne la gestione a favore dei cittadini.

Al momentaneo stop a questo tentativo di Acea di aumentare i profitti noncurante delle esigenze dei cittadini e della qualità del servizio, la Conferenza dei Sindaci ha affiancato altre importanti decisioni:
l'istituzione di un tavolo di approfondimento sull'attuazione degli investimenti,
l'inserimento di penali per gli investimenti non realizzati.

Verso la decisione definitiva sulla tariffa e sul futuro della gestione di una risorsa importante come l'acqua, rinnoviamo a tutti i cittadini della provincia l'invito a ricordare ai propri Sindaci la decisione, espressa con il voto referendario, di avere una gestione del servizio idrico che sia pubblica, partecipata e senza profitti. La discussione di oggi è infatti la prova che proprio la gestione dell'acqua tramite ente di diritto privato, secondo quindi le regole del mercato e del profitto, è alla base di molte delle criticità evidenziate dagli stessi Sindaci.
Per ricordare a tutte e tutti che la gestione dell'acqua non è "cosa privata" saremo giovedì 30 mattina sotto la sede di Acea a Piazzale Ostiense, nell'ambìito di una tre giorni di presidio permanente presso la Presidenza della Regione Lazio per l'approvazione della proposta di legge per la gestione pubblica del servizio idrico nel Lazio.
 




ACEA, L’ASSEMBLEA DEI SOCI. COORDINAMENTO ROMANO ACQUA PUBBLICA: “CHI VUOLE VENDERE L'ACQUA DI ROMA? LA GIUNTA ALEMANNO E I PALAZZINARI DI ROMA”

Roma – Oggi, 15 Aprile, si è riunita l'assemblea dei Soci di Acea per prendere decisioni fondamentali sulla gestione di servizi essenziali della città: Acqua e Energia in primis.

"Sono state decise le cariche del Consiglio di Amministrazione, in una riunione lontana dagli occhi dei cittadini, presso la Centrale di Tor di Valle. – Dichiara in una nota il portavoce del Coordinamento Romano Acqua Pubblica – E' stata l'occasione, prosegue la nota –  per "incoronare" il nuovo Ad, Paolo Gallo, (anche se l'ultima parola sptta al CdA) voluto dal Sindaco Alemanno ma "in quota" Suez e Caltagirone, che, subito dopo l'uscita del suo nome, non perse tempo per parlare nuovamente di cessione del 21% delle quote comunali di Acea, di mercato, di profitti. Tutto ciò che và contro la volontà dei cittadini romani che hanno votato per l'acqua pubblica e che si sono mobilitati con "Roma non si vende" contro l'ulteriore privatizzazione di Acea e degli altri servizi pubblici locali. Per questo, come Coordinamento Romano per l'Acqua Pubblica, eravamo lì fuori in presidio ed abbiamo fermato tutti i soci consegnando loro la nostra indicazione e quella della maggioranza dei romani: ripubblicizzare ACEA.E' inacettabile che questa giunta, bloccata nella ragnatela del clientelarismo e votata a regalare profitti ai privati, compia questa scelta proprio alla vigilia delle elezioni, indicando ancora una volta la strada delle privatizzazioni e contro l'indicazione del referendum del 2011. La teoria "dell'efficienza del privato che gestisce sotto il controllo pubblico" è una favola che non può più essere raccontata: le SpA nascono per fare gli interessi degli azionisti, e questo ha fatto Acea in questi decenni, redistribuendo nel 2012 45 milioni di € di dividenti, riducendo gli investimenti, peggiorandoo i servizi e le condizioni dei lavoratori. Il tutto facendo aumentare in modo costante il proprio debito. Questa anche la linea del futuro Ad già esercitata negli ultimi due anni in qualità di Direttore Generale di Acea. E' chiaro ormai che solo una gestione attraverso un ente di diritto pubblico, fuori dal mercato e partecipata da cittadini e lavoratori può riconsegnare ai servizi pubblici, a partire dall'acqua, quel ruolo strategico di interesse collettivo che rischia di scomparire rapidamente. – La nota conclude – Per questo il Coordinamento Romano Acqua Pubblica ha elaborato una proposta di ripubblicizzazione del servizio idrico di Roma, che dimostra come ripubblicizzare sia non solo giusto, ma anche necessario! Su questo e su altri temi intendiamo confrontarci nei prossimi mesi anche con le forze politiche che si candidano a governare questa città. No alla gestione privata, ACEA pubblica e partecipata!"
 




ACEA, LUNEDI' 15 APRILE L'ASSEMBLEA DEI SOCI: MOBILITAZIONE DEL COORDINAMENTO ROMANO ACQUA PUBBLICA

Redazione

Roma – Lunedì 15 si riunisce l'assemblea dei Soci di Acea per prendere decisioni fondamentali sulla gestione di servizi essenziali della città: Acqua e Energia in primis.

"Verranno decise le nuove cariche del Consiglio di Amministrazione, in una riunione lontana dagli occhi dei cittadini, presso la Centrale di Tor di Valle. – Dichiara in una nota il portavoce del Coordinamento Romano Acqua Pubblica – Sarà l'occasione per "incoronare" il futuro Amministratore delegato, Paolo Gallo, – prosegue la nota – voluto dal Sindaco Gianni Alemanno ma "in quota" Suez e Caltagirone, che, subito dopo l'uscita del suo nome, non perse tempo per parlare nuovamente di cessione del 21% delle quote comunali di Acea, di mercato, di profitti.. tutto ciò che và contro la volontà dei cittadini romani che hanno votato per l'acqua pubblica e che si sono mobilitati con "Roma non si vende" contro l'ulteriore privatizzazione di Acea e degli altri servizi pubblici locali.  La teoria "dell'efficienza del privato che gestisce sotto il controllo pubblico" è una favola che non può più essere raccontata: le SpA nascono per fare gli interessi degli azionisti, e questo ha fatto Acea in questi decenni, redistribuendo nel 2012 45 milioni di euro di dividenti, riducendo gli investimenti, peggiorandoo i servizi e le condizioni dei lavoratori. Il tutto facendo aumentare in modo costante il proprio debito. Questa evidentemnte anche la linea del futuro Amministratore delegato già esercitata negli ultimi due anni in qualità di Direttore Generale di Acea.  E' chiaro ormai che solo una gestione attraverso un ente di diritto pubblico, fuori dal mercato e partecipato da cittadini e lavoratori può riconsegnare ai servizi pubblici, a partire dall'acqua, quel ruolo strategico di interesse collettivo che rischia di scomparire rapidamente. Per questo lunedì saremo ad attendere i soci di Acea fuori dal Centro Congressi "La Fornace", presso la Centrale di Tor di Valle, per ribadire che i privati devono uscire dalla gestione dell'acqua e dei servizi pubblici locali.

Per questo il Coordinamento Romano Acqua Pubblica ha elaborato una proposta di ripubblicizzazione del servizio idrico di Roma, che dimostra come ripubblicizzare sia non solo giusto, ma anche necessario! Su questo e su altri temi intendiamo confrontarci nei prossimi mesi anche con le forze politiche che si candidano a governare questa città.