Corea del Nord, minaccia nucleare: Usa pronti alla guerra

 

Red. Esteri

 

USA – La minaccia è reale e le conseguenze potrebbero essere devastanti. Gli Stati Uniti sono pronti a tutto per porre fine alla minaccia nucleare della Corea del Nord, anche a "una guerra preventiva". Parola di H.R. McMaster, il consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, che sferra un affondo senza precedenti verso Pyongayang proprio nel giorno in cui al Palazzo di Vetro dell'Onu vengono approvate sanzioni economiche senza precedenti contro il regime di Kim Jong-un. Votate all'unanimita' dopo l'accordo raggiunto con la Cina.


"Se mi chiedete se stiamo preparando piani per una guerra preventiva rispondo di sì", ha affermato McMaster in tv, ricordando come "Trump sia stato molto chiaro su questo. Ha detto che non tollererà più le minacce della Corea del Nord. Per lui è intollerabile che abbiano armi nucleari che possano minacciare gli Usa. L'opzione militare è dunque sul tavolo". McMaster ha aggiunto di essere consapevole che un attacco alla Corea del Nord potrebbe portare a "una guerra molto costosa con sofferenze immense soprattutto alla popolazione sudcoreana".

E ha spiegato di non poter dire se Pyongyang con i suoi missili è in grado di raggiungere San Francisco o Washington: "Quello che posso dire è che siamo di fronte a una minaccia gravissima".

Intanto l'Onu invia un messaggio forte varando la risoluzione proposta dagli Usa con l'obiettivo di mettere in ginocchio l'export di Pyongyang, con un divieto assoluto che riguarda i settori del carbone, ferro, piombo e dei prodotti ittici. Un colpo durissimo per un Paese povero e già profondamente isolato.

Per il regime di Kim le nuove misure punitive significano un taglio di un miliardo di dollari l'anno, un terzo delle entrate complessive legate alle esportazioni. Il testo della risoluzione è frutto di un duro lavoro diplomatico svolto nelle ultime settimane al Palazzo di Vetro con i rappresentanti della Cina, il principale partner commerciale di Pyongyang. Con Pechino che, dopo mesi di braccio di ferro, per la prima volta non solo si e' astenuta dal veto ma ha appoggiato il testo americano. Con tanto di ringraziamenti da parte dell'ambasciatrice Usa Nikki Haley.

I timori per gli ultimi test missilistici e nucleari sono alti. Il regime di Kim Jong-un ha mostrato con le ultime provocazioni di poter davvero colpire gli Usa, senza considerare il pericolo di un conflitto nell'area del sudest asiatico con le continue minacce di Pyonyang a Giappone e Corea del Sud. Proprio questi timori hanno spinto le grandi potenze a lavorare per una mediazione in seno all'Onu. Il testo di risoluzione non è duro come avrebbe voluto l'amministrazione Trump, che puntava anche a impedire definitivamente l'accesso della Nord Corea ai mercati valutari internazionali e alle forniture di petrolio. Ma oltre a colpire interi settori dell'export, le sanzioni proposte pongono nuovi limiti alla possibilità di Pyongyang di stipulare joint venture e alle attività della Foreign Trade Bank nordcoreana.

Previsto pure il divieto di inviare nuovi lavoratori all'estero.

Solo qualche giorno fa dal segretario di stato Rex Tillerson era partito il primo serio tentativo diplomatico per aprire una breccia e intavolare con Pyongyang discussioni che possano portare a veri e propri negoziati.




Corea del Nord: caccia cinesi pronti al decollo

 
Le forze armate cinesi hanno messo in "massima allerta" i caccia, armati con missili cruise, per essere pronti a rispondere a un'eventuale situazione in Corea del Nord. Lo hanno riferito fonti militari americane alla Cnn, precisando che le ricognizioni americane stanno riscontrando un numero straordinario di aerei militari cinesi pronti ad essere operativi attraverso l'intensificazione delle operazioni di manutenzione. Queste misure sono state adottate dai militari cinesi nell'ambito degli sforzi per "ridurre i tempi di reazione" in caso del precipitare di una situazione in Corea del Nord, hanno aggiunto le fonti Usa.
 
La crisi tra Stati Uniti e Corea del Nord sta destando allerta e preoccupazione in tutta la comunità internazionale. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha condannato con forza l'ultimo test missilistico di Pyongyang e ha minacciato nuove sanzioni per il comportamento nordcoreano definito fortemente destabilizzante. Intanto, dopo le minacce del Paese asiatico di mettere in atto un attacco preventivo, la Cina ha allertato la sua aviazione.



Corea del Nord: "Pronti a rispondere agli Usa con il nucleare"

 

COREA DEL NORD – "Risponderemo a una guerra totale con una guerra totale, e a una guerra nucleare con il nostro stile di un attacco nucleare": Choe Ryong-hae, secondo alcuni analisti il secondo più potente ufficiale della Corea del Nord, ha detto che il Paese è pronto ad affrontare qualsiasi minaccia posta dagli Stati Uniti. Parlando in occasione della grande parata militare in corso a Pyongyang per festeggiare il 105mo anniversario della nascita del padre della patria Kim Il-sung, Choe ha criticato il nuovo governo degli Usa sotto il presidente Donald Trump per "la creazione di una situazione di guerra" nella penisola coreana con l'invio di mezzi militari strategici nella regione. Presente alla parata anche Kim Jong-un, che però non ha parlato prima che la tv di Stato nordcoreana interrompesse le trasmissioni in diretta dalla piazza. Kim, leader 30enne salito al potere alla fine del 2011, ha sempre enfatizzato come le armi nucleari siano il fondamento della sua strategia di difesa nazionale.

La Corea del Nord ha avviato la grande parata a Pyongyang per celebrare il 105/mo compleanno del suo padre fondatore Kim Il-sung e la leadership del dittatore di terza generazione Kim Jong-un. La televisione di Stato ha mostrato migliaia di soldati in marcia su piazza Kim Il-sung e prototipi di missili intercontinentali KN-08 e KN-14 trasportati su camion in sfilata. Alla parata assiste da un podio anche il leader Kim Jong-un. Secondo gli analisti militari tali missili potrebbero un giorno essere in grado di colpire bersagli fino agli Stati Uniti continentali, anche se la Corea del Nord non li ha ancora testati. I soldati nordcoreani hanno portato in parata anche un altro grande razzo mai visto prima, delle dimensioni di uno a lunga gittata. Nel corteo sfilano poi carri armati, lanciarazzi multipli, pezzi d'artiglieria e un missile a combustibile solido progettato per essere sparato da sottomarini. Presente anche il potente missile a medio raggio 'Musudan', che potenzialmente potrebbe raggiungere le basi aeree statunitensi a Guam. La tv di Stato ha mostrato il leader Kim Jong-un, in abito nero e camicia bianca, uscire da una limousine nera e salutare la sua guardia d'onore prima di avviarsi lungo un tappeto rosso verso il podio da cui assiste alla parata insieme ai funzionari governativi di alto livello.

"La guerra potrebbe scoppiare in ogni momento". E' l'ammonimento lanciato dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi sulla crisi con la Corea del Nord. Lo scrive la Bbc online. "Si ha la sensazione che un conflitto potrebbe scoppiare da un momento all'altro – ha detto il ministro -. Penso che tutte le parti interessate dovrebbero mantenere alta la vigilanza per quanto riguarda questa situazione".

Le forze armate nordcoreane hanno annunciato di essere pronte a prendere "le più dure" contromisure contro gli Stati Uniti se continueranno con le provocazioni. "Le nostre controazioni più dure contro gli Usa e i loro vassalli saranno prese senza alcuna pietà, tali da non permettere all'aggressore di sopravvivere", ha affermato un portavoce del Comando generale di Pyongyang in una dichiarazione rilanciata dall'agenzia ufficiale Kcna.

In un'eventuale guerra tra Corea del Nord e Stati uniti "non ci possono essere vincitori". Lo ha detto il ministro degli esteri cinese Wang Yi, promettendo il sostegno della Cina a qualsiasi tentativo di dialogo tra le parti. "Invitiamo tutte le parti a smettere di provocare e minacciarsi a vicenda e a non permettere che la situazione diventi irreparabile e fuori controllo", ha aggiunto Wang in una conferenza stampa con il collega francese Jean-Marc Ayraul. Il Cremlino è "molto preoccupato" per le crescenti tensioni nella penisola coreana e invita tutti i paesi ad astenersi da qualsiasi atto provocatorio. Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. "E' con grande preoccupazione che stiamo guardando l'escalation delle tensioni nella penisola coreana: invitiamo tutti i paesi a dar prova di moderazione e ammoniamo contro qualsiasi azione che potrebbe portare a misure provocatorie".

Il Cremlino è "molto preoccupato" per le crescenti tensioni nella penisola coreana e invita tutti i paesi ad astenersi da qualsiasi atto provocatorio. Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. "E' con grande preoccupazione che stiamo guardando l'escalation delle tensioni nella penisola coreana: invitiamo tutti i paesi a dar prova di moderazione e ammoniamo contro qualsiasi azione che potrebbe portare a misure provocatorie". Lo riporta la Tass.

In una intervista all'Associated Press il viceministro degli Esteri nordcoreano Han Ryol ha accusato il presidente americano Donald Trump di aver creato un "circolo vizioso" di tensioni nella penisola coreana, ha detto che di fronte a un attacco preventivo americano Pyongyang "non terrà le braccia incrociate" e che il prossimo test nucleare sarà condotto quando il quartier generale supremo nordcoreano lo riterrà più opportuno. Han ha aggiunto che la Corea del Nord andrà in guerra se" gli Stati Uniti "lo sceglieranno". Il viceministro ha puntato il dito contro le "manovre militari spericolate" degli Usa e possibili "attacchi preventivi", avvertendo che Pyongyang "ha un potente deterrente nucleare".

Per il viceministro degli Esteri nordcoreano la politica di Trump è "più aggressiva" di quella di Barack Obama. "Abbiamo fatto un confronto con le precedenti amministrazioni americane e la conclusione è che questa è più violenta e aggressiva" verso la Corea del Nord, ha aggiunto.

Pentagono non commenta su attacco preventivo – Il Pentagono non commenta le indiscrezioni della Nbc, secondo le quali gli Stati Uniti sarebbero pronti a un attacco preventivo alla Corea del Nord nel caso di imminente test nucleare da parte di Pyongyang.

Nbc, Usa pronti a raid preventivo contro Corea – Gli Usa sono pronti ad un raid preventivo con armi convenzionali contro la Corea del Nord se e quando i responsabili politici saranno convinti che Pyongyang si stia preparando a un test nucleare. Lo afferma la Nbc citando più fonti dell'intelligence americana. Le fonti credono che un test nucleare possa verificarsi durante il fine settimana.

Gli Stati Uniti hanno posizionato due cacciatorpediniere con missili Tomahawk non lontano dalla Corea del Nord, riferiscono fonti dell'intelligence a Nbc. Pyongyang ha avvertito che un ''grande evento'' è vicino, spingendo l'intelligence a temere un test nucleare. Un evento di rilievo si è già tenuto nella capitale nordcoreana alla presenza di Kim Jong-un, che ha inaugurato uno dei maggiori progetti abitativi di Pyongyang, mostrando come la Corea del Nord nonostante le sanzioni continui a crescere.

Da lunedì sospesi voli Air China Pechino-Pyongyang – I collegamenti aerei tra Pechino e Pyongyang della Air China saranno sospesi da lunedì. Lo rende noto la tv cinese Cctv.




Corea del Nord, lancia un missile che cade nel mar del Giappone. Trump al fianco di Shinzo Abe

COREA DEL NORD – La Corea del Nord ha portato a termine un nuovo test missilistico, lanciando un razzo che ha viaggiato per circa 500 chilometri prima di cadere nel mar del Giappone. Lo riporta la Cnn citando fonti del ministero della difesa della Corea del Sud. E’ il primo test missilistico di Pyongyang da quando Donald Trump è alla Casa Bianca. La notizia è giunta mentre il presidente Usa era a cena col premier nipponico Shinzo Abe in Florida.

“Siamo al corrente delle notizie su un nuovo test missilistico – il commento del Dipartimento di Stato Usa -. Una preoccupazione non solo per gli Usa ma per tutti gli alleati asiatici dell’America”. Intanto i militari sudcoreani sono al lavoro per capire il tipo di missile lanciato. Al momento, riferisce l’agenzia Yonhap, è esclusa l’ipotesi di missile intercontinentale a favore di un vettore Musudan a medio raggio modificato o di un più rodato e affidabile Rodong a corto raggio.

“Assolutamente intollerabile”: così il premier giapponese Shinzo Abe, in una video-dichiarazione congiunta col presidente americano Donald Trump, ha definito il nuovo test missilistico da parte della Corea del Nord. “Voglio che tutti capiscano e sappiano che gli Stati Uniti sono al 100% al fianco del Giappone, un grande alleato”, ha commentato il presidente Usa Donald Trump.




Corea del Nord, nuovo test nucleare: lʼOnu valuta inasprimento misure

 

di Paolino Canzoneri

 

PECHINO – A pochi giorni dall'ennesimo test atomico, il quinto per l'esattezza, eseguito dalla Corea del Nord guidata e governata dall'impertinente Kim Jong-un, le risposte del mondo non si sono fatte attendere. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha ulteriormente inasprito le sanzioni in modo durissimo con il preciso scopo di scoraggiare e rendere oggettivamente impossibile al regime di Pyongyang di ottenere risultati oltremodo ancora più pericolosi nella folle corsa coreana nel programma nucleare. Continuando cosi il panciuto coreano, malato di protagonismo e con la faccia da schiaffi, potrebbe essere in grado entro pochi anni di realizzare testate nucleari in grado di raggiungere parti del mondo disparate e rappresentare ancora di più un serio pericolo per l'umanità. Esperti militari convengono preoccupati sui progressi rapidi che test sempre più sfacciati e di enorme potenza possono arrecare all'ambiente. Basti pensare che la potenza sprigionata dalla detonazione sotterranea al sito di Punggye-ri è stata di poco inferiore a quella della prima bomba del secondo conflitto mondiale, siamo a circa 10 kilotoni rispetto ai 15 di Hiroshima e ha causato un terremoto di magnitudo 5 e come se non bastasse questo, il regime di Pyongyang, dopo la bomba all'idrogeno del Gennaio scorso, ha rivelato gli enormi progressi nella miniaturizzazione degli ordigni tali da poter essere introdotti in missili a medio e lungo raggio cosi da essere in grado di raggiungere zone del globo molto distanti. L'emittente di Stato KCVT con il volto sereno ma sempre più pallido della conduttrice Ri Chun-hee in pompa magna e con un falso sorriso fisso come una paresi ha dato notizia del grande evento come un grande successo ottenuto nel sessantottesimo anniversario della fondazione dello Stato.

 

Una follia che il mondo non si può permettere. Il presidente Barack Obama ha convocato d'urgenza, dietro esplicita richiesta degli alleati Giappone e Corea del Sud, una riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU. Fra le misure di inasprimento delle sanzioni si prevedono ispezioni obbligatorie ai cargo in entrata e in uscita, bando assoluto delle armi, blocco degli alimenti e medicinali destinati all'esercito del Nord e stop all'addestramento di polizia offerti da Pyongyang. Altri dirigenti del regime, banche e aziende sono stati inseriti in una lista nera lista che congela conti correnti e risorse finanziarie e molto altro. La Russia conviene sul fatto che le sanzioni sembrino non essere efficaci o prese sul serio, erano in effetti già state annunciate ma il dittatore coreano dal parrucchiere inesperto aveva perseverato mostrando un disinteresse assoluto per gli accorati appelli da tutto il mondo e ancor più dalle minacce di serie sanzioni poste dall'ONU anche se la Russia stessa, dietro le quinte, da sempre ha sostenuto il regime coreano anti-USA e Pechino teme che i giochetti pericolosi del bulimico dittatore coreano possano portare ad una unificazione delle due Coree, divise dal lontano 1953, sotto una unica conduzione di Seul alleata degli USA. Indignazione e preoccupazione emerge anche dai nostri eponenti politici e di governo, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in un breve comunicato sui social ha commentato: "una provocazione inquetante", mentre l'Alto rappresentate dell'Unione Europea Federica Mogherini ha chiesto l'abbandono di armi e programmi nucleari in modo completo, assoluto, irreversbile e verficabile. Bisogna fermare ancora una volta l'ennesimo dittatore pericoloso di turno. 




ALLARME, COREA DEL NORD LANCIA UN RAZZO A LUNGO RAGGIO

Redazione

Imperterrita continua le operazioni ad alto rischio. La Corea del Nord non molla la sua sfida all'autorità dell'Onu e alla comunità internazionale lanciando nel primo giorno utile il suo razzo a lunga gittata con la messa in orbita di "Kwangmyongsong-4", il satellite per le osservazioni terresti: la riuscita dell'operazione, tutta da verificare, è affidata alla tv di Stato Kctv. Dopo il quarto test nucleare del 6 gennaio, oggi è maturata un'altra operazione ad alto rischio, che ha scatenato le durissime reazioni di Usa, Giappone e Corea del Sud (che hanno sollecitato e ottenuto la convocazione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu, sempre oggi alle 11 di New York), completata in circa 10 minuti da quando il razzo ha lasciato alle 9:01 locali (1:31 in Italia) la base di Dongchang-ri, su esplicito ordine del "comandante supremo Kim Jong-un".
Sul successo, tuttavia, il governo di Seul ha espresso da subito forti dubbi: il razzo, in particolare, avrebbe percorso una traiettoria di alcune centinaia di chilometri esplodendo a sudovest dell'isola sudcoreana di Jeju. Insomma, si sarebbe trattato di un "fallimento".
"Un'azione provocatoria in palese violazione delle risoluzioni dell'Onu", ha commentato la Casa Bianca, condannando "nei termini più forti" la mossa di Pyongyang. Giudizi duri sono stati espressi dal Segretario di Stato John Kerry "violate le risoluzioni Onu"), mentre per il premier nipponico Shinzo Abe si è trattato di un fatto "inaccettabile". Dal canto suo, la presidente sudcoreana Park Geun-hye ha parlato di "provocazione inaccettabile che merita pesanti sanzioni".
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha sollecitato la Corea del Nord a porre fine "alle azioni provocatorie immediatamente" osservando attraverso un portavoce che la mossa del Nord è maturata "nonostante la richiesta della comunità internazionale per evitare un atto del genere".
Quanto alla Cina, il tradizionale e storico alleato di Pyongyang, il primo commento, a poche ore dei festeggiamenti del Capodanno lunare, fa capo all'agenzia ufficiale Xinhua: "in merito alla sua reale natura, il lancio rimarca uno sviluppo negativo della situazione nella penisola coreana dato che ha suscitato ansia e preoccupazione su vasta scala nel mondo".




COREA DEL NORD, BOMBA ATOMICA: GLI USA MINACCIANO RIPERCUSSIONI

di Angelo Barraco
Corea  – Gli USA di Barack Obama non hanno accettato la messa in atto di un test nucleare da parte della Corea del nord, proprio in merito al test, dal Pentagono dicono che è stata una “Provocazione inaccettabile e irresponsabile” ed in seguito ad un colloquio tra il segretario della difesa Usa Ash Carter e il collega Sudcoreano Han Min-koo, hanno concordato che tali provocazioni avranno conseguenze. Dalla Casa Bianca si attendono valutazioni indipendenti sul test, ma l’esperimento coreano è ritenuta una violazione delle norme internazionali e a dirlo e Josh Earnest, il portavoce della Casa Bianca. Obama che dice? Il Presidente ha chiamato Park Geun-Hye, presidente della Corea del Sud e Shinzo Abe, premier giapponese. A costoro ha affermato che gli Usa si impegneranno per la loro sicurezza e ha sottolineato inoltre la necessità di una “risposta internazionale forte e unitaria al comportamento incosciente della Corea del Nord”. La condanna al test arriva anche da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e ha dichiarato che inizierà a lavorare su misure restrittive. Dal fronte coreano arriva la risposta in merito al test e alle accuse e a parlare è il governo di Pyongyang, dove in un comunicato scrivono: “La Corea del nord è uno Stato responsabile, non saremo mai noi i primi ad utilizzare armi nucleari né a trasferire tecnologie”. Il test condotto dalla Corea del Nord mediante bomba all’idrogeno ha provocato un sisma di magnitudo 5.1 a 49 km a nord di Kilju, un’area della nord corea dove vengono eseguiti i test nucleari. Il segretario Onu Ban Ki-moon ha chiesto alla Corea di “cessare qualsiasi attività nucleare” e rivolgendosi alla stampa ha condannato la messa in atto del test nucleare. Maggiori dettagli sul test e sull’uso e/o eventuale uso di tale bomba sono stati dati da una giornalista che durante una trasmissione ha spiegato che ciò che è stato fatto esplodere è in realtà una bomba all’idrogeno miniaturizzata e ha portato il paese ad una crescita a livello di potenza nucleare e lo ha fornito di armi per difendersi contro gli Stati Uniti e altri nemici. Il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond scrive su twitter: “Se le notizie sono vere allora si tratta di una grave violazione delle risoluzioni dell’Onu e una provocazione che condanniamo senza riserve”, anche Francois Hollande definisce il test una “violazione inaccettabile delle risoluzioni dell’Onu” chiedendo una “reazione forte della comunità internazionale”.
La Corea del Nord ha reso noto di aver condotto con successo un test con una bomba nucleare all’idrogeno. Corea del Nord: testata una bomba H.- Seul: è solo un’atomica.

L’annuncio della speaker della tv coreana krt
Una speaker sulla tv nordcoreana ha detto che Pyongyang ha testato una bomba all’idrogeno miniaturizzata, elevando la potenza nucleare del paese al livello successivo e fornendolo di un’arma per difendersi contro gli Stati Uniti e gli altri suoi nemici. La dichiarazione afferma che il test è stato un perfetto successo. La bomba all’idrogeno è molto più potente di quelle nucleari tradizionali all’uranio e molto più difficile da realizzare. Il test, se confermato da esperti stranieri, sarà un forte incentivo per nuove sanzioni contro la Corea del Nord da parte dell’Onu e peggiorerà le già cattive relazioni del paese con i suoi vicini. Pyongyang ha già alcune rudimentali bombe nucleari. Nel 2012 ha detto di aver mandato nello spazio un satellite con un missile pluristadio. Secondo gli esperti, questo missile potrebbe essere utilizzato anche per il trasporto a lungo raggio di testate nucleari.Dopo l’annuncio  della Corea del Nord è stato convocato per oggi il Consiglio di sicurezza dell’Onu a porte chiuse.  Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu valuterà la possibilità di nuove misure restrittive contro la Corea del Nord Corea. Lo ha affermato l’ambasciatore britannico al Palazzo di Vetro, Matthew Rycroft. Lavoreremo a una risoluzione che disponga ulteriori sanzioni, ha precisato.

Se le notizie sono vere allora si tratta di una grave violazione delle risoluzioni dell’Onu e una provocazione che condanniamo senza riserve. Così il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond su Twitter.
Condanna del test nucleare di Pyongyang anche da parte della Francia. Il presidente francese Francois Hollande lo definisce : una violazione inaccettabile delle risoluzioni dell’Onu e chiede una reazione forte della comunità internazionale.Rilevato un sisma di magnitudo 5.1. Le autorità sudcoreane e il Servizio geologico americano poco prima avevano rilevato un sisma di magnitudo 5.1 a 49 km a nord di Kilju, l’area dei test nucleari nordcoreani. Secondo Seul il sisma era di origine artificiale.
La bomba potrebbe essere atomica e non all’idrogeno. Lo sostengono gli 007 di Seul che hanno informato le autorità sudcoreane.

Condanna dell’Onu: lavoriamo a nuove sanzioni Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu condanna il nuovo test nucleare della Nord Corea, che rappresenta una chiara violazione delle sue risoluzioni e annuncia che inizierà a lavorare immediatamente su ulteriori misure restrittive con una nuova risoluzione. (La Corea del nord è uno Stato responsabile, non saremo mai noi i primi ad utilizzare armi nucleari né a trasferire tecnologie) lo afferma il governo di Pyongyang in un comunicato diffuso dalla missione della Nord Corea all’Onu, dopo l’annuncio di un nuovo test nucleare.

Usa: provocazione inaccettabile Il presidente americano, Barack Obama, ha chiamato il presidente della Corea del Sud, Park Geun-Hye, e il premier giapponese, Shinzo Abe, riaffermando l’irremovibile impegno degli Usa per la sicurezza dei due Paesi e sottolineando la necessità di una risposta internazionale forte e unitaria al comportamento incosciente della Corea del Nord.

Una provocazione inaccettabile e irresponsabile
La Casa Bianca ritiene che sia necessario attendere valutazioni indipendenti sull’ultimo test nucleare annunciato dalla Corea del Nord ma lo ritiene una provocazione e una violazione delle norme internazionali: lo ha detto il portavoce, Josh Earnest.Così il Pentagono sull’ultimo test nucleare nordcoreano dopo un colloquio tra il segretario alla difesa Usa Ash Carter e il suo collega sudcoreano Han Min-koo. I due hanno concordato che le provocazioni della Corea del Nord avranno conseguenze, secondo il portavoce del Pentagono Cook.

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, sudcoreano, ha chiesto alla Corea del Nord di cessare qualsiasi ulteriore attività nucleare. Parlando ai giornalisti, Ban ha condannato inequivocabilmente il nuovo test nucleare di Pyongyang chiedendo al Paese di rispettare i suoi obblighi sulla denuclearizzazione.