Ndrangheta, duro colpo alla cosca Piromalli

 

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Ros hanno eseguito un'operazione contro la cosca Piromalli della 'ndrangheta arrestando 12 persone e sequestrando il consorzio Copam di Varapodio (Reggio Calabria) costituito da oltre 40 aziende e cooperative agricole operanti nella Piana di Gioia Tauro, in Sicilia e nel basso Lazio. Arresti e sequestro sono stati fatti in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della Dda.
I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere di tipo mafioso al concorso esterno, all'intestazione fittizia di beni, alla truffa e ad altri reati aggravati dalle finalità mafiose. L'operazione del Ros, denominata "Provvidenza 2", segue il fermo, eseguito sempre dai carabinieri, nel gennaio scorso di 33 persone appartenenti alla stessa cosca e testimonia il livello di infiltrazione nel tessuto economico. Tra i destinatari dell'odierno provvedimento ci sono gli anziani boss Giuseppe ed Antonio Piromalli, da molti anni al vertice della cosca




PALMI, OPERAZIONE "NON SOLO MODA": TRUFFE, RICETTAZIONI E ALTRI REATI ESPLETATI IN FAVORE DELLA COSCA "PIROMALLI"

Redazione

Palmi (RC) – I Carabinieri della Compagnia di Palmi hanno tratto in arresto, in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Calabria – sezione Gip, su richiesta della Procura della Repubblica – DDA di Reggio Calabria, Condello Salvatore di anni 33, Sgrò Francesco di anni 41, Pisante Carmelina Claudia di anni 33, Condello Gaetano di anni 40 e Pugliese Rosanna di anni 31.

Gli interessati, che già erano stati tratti in arresto nel passato mese di maggio del 2013 sempre dai Carabinieri nell’ambito della attività d’indagine convenzionalmente denominata “non solo moda”, sono ritenuti responsabili di aver, a vario titolo, costituito o favorito una associazione criminale finalizzata alla commissione di un indefinito numero di reati contro il patrimonio (truffe, ricettazioni, etc.), con l’aggravante di aver, inoltre, agito al fine di favorire la cosca di ‘ndrangheta “Piromalli”, operante nel territorio di Gioia Tauro.

L’attività d’indagine “non solo moda” ha consentito di ricostruire la struttura e l’operato dell’associazione, che utilizzando schede telefoniche intestate a prestanome, assegni falsificati e false fideiussioni, era dedita alla consumazione di plurime truffe, ricettazioni ed altri reati contro il patrimonio in danno di importanti aziende operanti nel settore automobilistico, orafo, alimentare ed altro nell’intero territorio nazionale. Al riguardo, sempre nella fase di maggio, sono state sottoposte a sequestro anche 5 attività commerciali e 2 conti correnti intestati agli arrestati e ritenuti provento delle attività illecite di cui si attendono le confische.
Gli arrestati sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che nelle prossime ore li sottoporrà ad interrogatorio di garanzia.