Camorra, processo “Il Principe e la Scheda Ballerina”: assolto, dopo 9 anni, Nicola Cosentino l’uomo forte di Forza Italia

La Corte d’Appello di Napoli ha assolto “per non aver commesso il fatto” l’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, nel processo cosiddetto “Il Principe e la Scheda Ballerina”, in cui l’ex coordinatore campano di Forza Italia era accusato del reato di tentato impiego di capitali illeciti con l’aggravante mafiosa, in relazione alla costruzione a Casal di Principe di un centro commerciale voluto dal clan dei Casalesi, ma mai edificato.

In primo grado Cosentino era stato condannato a cinque anni e mezzo di carcere dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere; oggi il procuratore generale aveva chiesto per Cosentino la conferma della condanna. È la seconda assoluzione per l’ex uomo forte di Forza Italia, dopo quella ricevuta nel processo sull’azienda di carburanti di famiglia.




Torrente travolge gli escursionisti, 10 morti sul Pollino

COSENZA – Sono dieci le vittime della tragedia delle Gole del Raganello in Calabria. Nella notte una delle persone rimaste ferite gravemente è deceduto nell’ospedale di Cosenza in conseguenza di un trauma toracico. Lo ha riferito il capo della Protezione civile della Regione Calabria, Carlo Tansi.

La protezione civile regionale, che in mattinata aveva aggiornato a 11 la conta dei morti, ha in seguito corretto il dato riportandolo a dieci. A causare l’errore, secondo Tansi, “è stata una sovrapposizione di informazioni nel corso della notte”.

Sono invece tre, ufficialmente, le persone disperse tra coloro che ieri si trovavano nelle Gole del Raganello e sono state investite dalla piena. Il dato, fornito dai carabinieri, è ricavato dalle segnalazioni giunte nelle ultime ore al numero verde 800-222211 della Protezione civile regionale. Alle ricerche partecipano anche 3 squadre del soccorso alpino giunte da Umbria, Campania e Basilicata.

Tansi ha chiarito che “la difficoltà ad avere un quadro chiaro di chi manca all’appello è dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi. Molte segnalazioni sono pervenute nella notte al nostro numero verde. Tutte le vittime sono state identificate e, al momento, le persone ricoverate sono 11 e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli più gravi(cinque) e uno a Rossano. Le ricerche non si sono mai interrotte e sono andate avanti tutta la notte. Con la luce del giorno è più facile procedere”. Le operazioni di setaccio che vedono impegnati uomini e mezzi dei vigili del fuoco, della guardia di finanza e del soccorso alpino saranno spostate anche più a valle fino alla foce del torrente con il coinvolgimento della Capitaneria di porto perché c’è il timore che alcune persone siano finite a mare. “Pensate – ha detto Tansi – che un corpo è stato trovato a distanza di cinque chilometri dal punto dell’alluvione”.




CAMORRA, APPALTI: MANAGER OSPEDALE CASERTA E ASL SCELTI DA COSENTINO

Redazione

"Dopo le elezioni regionali del 2010 i vertici di Asl e ospedale di Caserta furono scelti dai politici casertani come Nicola Cosentino e Angelo Polverino, che erano stati eletti in precedenza grazie al sostegno dei Casalesi e avevano bisogno di piazzare i propri uomini per i loro interessi". A dichiararlo in aula, fornendo uno spaccato di quello che poi conferma l'inchiesta della Dia che ha portato a 24 arresti oggi, il 12 dicembre scorso, il collaboratore di giustizia Giuliano Pirozzi, elemento di spessore del clan Mallardo di Giugliano. Pirozzi deponeva nel processo al in corso nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere che vede imputati i funzionari di Asl e ospedale, l'ex consigliere regionale del Pdl Angelo Polverino e l'imprenditore Angelo Grillo, detenuto al 41bis.
  Nella misura cautelare di oggi, firmata dal gip Giuliana Taglialatela, non e' considerata la posizione di Cosentino perche' e' stata stralciata e gli atti sono stati inviati al tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il reato che poteva essere contestato a suo carico e' il concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, ma per questa ipotesi l'uomo politico e' gia' a giudizio nel processo nato dall'inchiesta sul consorzio Eco4.

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