COTRAL: DOPO LA DENUNCIA DE L'OSSERVATORE D'ITALIA SGOMBERATO IL DEPOSITO COTRAL DI VIA MIRRI

IL DOSSIER SU COTRAL

 

Red. Cronaca

CotralEra il 16 maggio 2014 quando noi de L'Osservatore d'Italia entravamo nel deposito Cotral di via Mirri a Roma nel quartiere di Casalbertone, e documentavamo con foto e video quello che era lo stato di abbandono del sito Cotral di fatto occupato dai rom e in completo stato di abbandono e degrado.

Una volta all'interno del deposito, siamo stati accolti in malo modo dalle persone che abitavano la struttura. Il "capo" del gruppo rom che ha occupato lo stabile ci aveva detto che nessuno sarebbe potuto entrare lì dentro se non con il consenso del Maresciallo dei Carabinieri di Casalbertone.
Una notizia poi risultata priva di qualsiasi fondamento poiché il Comando dei carabinieri ci aveva assicurato che sarebbe cosa illecita scendere a compromessi con questa gente, che occupa il deposito ormai all’incirca da ottobre del 2013.

La struttura versa in una condizione di degrado completo: panni stesi dappertutto e rifiuti che ingombrano lo stabile. Non rimane più nulla dei mezzi Cotral o delle loro attrezzature; l'unico indizio che ci riporta alla Compagnia di Trasporto è la grande scritta che spicca sulla colonna che divide le due porte d'ingresso della struttura.

Oggi, finalmente dopo due anni dalla denuncia de L'Osservatore d'Italia e dopo aver pubblicato due dossier sull'azienda di trasporto extraurbano di proprietà della Regione Lazio il deposito di via Mirri viene sgomberato. "Oggi, a distanza di tre anni e mezzo dall’occupazione, viene sgomberato lo stabile di Via Giuseppe Mirri 45 a Casal Bertone di proprietà di Cotral Patrimonio, emblema della mala gestione degli stabili di proprietà dell’Azienda, edificio dove idealmente doveva sorgere il nuovo polo della mobilità.

Uno dei tanti progetti disattesi dal managment e se vogliamo dall’intera Amministrazione regionale. Sull’inefficienze di gestione del patrimonio immobiliare ho presentato diverse interrogazioni in Consiglio regionale. Nonostante le risposte evasive, dal 2013 nulla è cambiato per quanto riguarda Cotral Patrimonio. Tra le sedi attualmente occupate troviamo l’immobile di Via Radiotelegrafisti, valore commerciale di 9 milioni di euro, attualmente occupato abusivamente, immobile a Valle Nicosia, ex stazione più alloggio di valore commerciale di 150.000 euro più volte occupato, un immobile a Velletri di valore commerciale di 500.000 euro, attualmente occupato abusivamente ed oggetto di causa penale e civile. Questi solo alcuni esempi. Mentre si prendono in affitto uffici, depositi e magazzini, il patrimonio di proprietà è lasciato al suo destino e anzi grava sulle casse aziendali e non solo come costo opportunità. Su Via Mirri si chiude oggi una dolorosa pagina dove aleggiano ancora seri dubbi sulla possibilità che tre anni fa, si sia consentita per negligenza l’occupazione a seguito della disattivazione del servizio di guardianeria armata solo pochi giorni prima. Senza dimenticare che Cotral Patrimonio S.p.A. ospita i suoi uffici presso lo stabile sito in via Bernardino Alimena n. 105, immobile in locazione dal 2008 e per il quale la Società stessa sopporta ingenti costi annui” Così in una nota Fabrizio Santori e Giancarlo Righini, consiglieri regionali del Lazio di Fratelli d’Italia, membri della Commissione mobilità.