COTRAL: PENSATE AI DISSERVIZI E NON ALLE POLTRONE

 

Pubblichiamo il documento caldo dove si è tentato come dire il colpaccio poi sventato dal governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti il quale ha messo un freno all’impiego affatto ponderato dei soldi pubblici, ovvero dei soldi dei cittadini.

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di Chiara Rai

Cotral – Pensiamo ai disservizi dei pendolari e iniziamo con la conta della prima mattina di fuoco, quella del suono fatidico della campanella, un banco di prova difficile per Cotral.

La direttrice Cotral più colpita è stata la Roma – Viterbo che nella sola mattinata di lunedì 15 settembre esce fuori con i seguenti risultati: Su 297 turni auto programmati , i bus consegnati sono stati 282, i guasti in linea sono stati quattro in una sola mattina, e 24 le unità di personale mancante.

Per la Roma – Rieti è andata decisamente meglio: su 334 turni auto programmati ci sono stati 333 bus consegnati, ben 7 guasti in linea e 45 unità di personale mancante.

La Roma – Latina è la direttrice dove la mancanza di personale è più alta delle altre tre con 52 unità carenti.

Una nota positiva è che non si sono verificati incidenti e si è verificato un solo guasto sulla Roma – Frosinone e 4 sulla Roma – Latina.

Tutti questi numeri riguardano l’arco di una sola mattinata. L’auspicio è che l’attenzione del nuovo Cda si sposti dalle scrivanie di via Alimena e si vada a posare sui disservizi che gli utenti subiscono ogni giorno. Raggiungere la perfezione non è possibile ma tendere ad un servizio dignitoso sì. Gli autisti Cotral sono la colonna vertebrale dell'azienda, così come i meccanici nelle officine, insomma i lavoratori con la maiuscola a cui si dovrebbe pensare per primi, anziché inserire per due volte un ordine del giorno in due cda differenti, a distanza di pochi mesi, che prevedano premi di produzione per l’annualità 2013.

A tal proposito intendiamo pubblicare il documento Cotral caldo dove si è tentato come dire il colpaccio poi sventato dal governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti il quale ha messo un freno all’impiego affatto ponderato dei soldi pubblici, ovvero dei soldi dei cittadini.

Intanto anche Assotutela esulta e pubblica una nota che “richiama” la giunta regionale ad occuparsi dei tanti problemi che attanagliano i cittadini. AssoTutela Cotral Regione, grande vittoria di AssoTutela per i cittadini “Ė riportato su tutti i giornali di ieri: nessuna agevolazione per i dirigenti Cotral, nessun aumento di stipendio, né i tanto ventilati premi di produttività. La battaglia di AssoTutela, condotta per un’intera domenica, ha ottenuto un risultato lusinghiero di cui, senza falsa
modestia, andiamo fieri”. E’ il commento del presidente Michel Emi Maritato che spiega: “Il comunicato della presidenza della Regione Lazio non lascia dubbi: Zingaretti ringrazia il presidente Cotral Domenico De Vincenzi, che avrebbe chiarito in una nota che non sono previsti premi di produttività a dirigenti dell'Azienda. Apprezziamo tale decisione continua Maritato ma ci chiediamo quanto ci sia di vero nelle successive affermazioni del presidente Zingaretti secondo cui continuerebbe il risanamento del Cotral e di tutte le altre società regionali con un solo obiettivo: tagliare i costi della politica e le poltrone senza mai intaccare, però, i servizi ai cittadini. Questo non ci risulta sostiene Maritato è sotto gli occhi di tutti la drastica riduzione delle linee, così come è avvenuto per Atac come sono ben presenti ai viaggiatori i disagi a causa dei mezzi vetusti e poco sicuri. Quando c’è da risparmiare non si lesinano sacrifici per i cittadini: riduzione dei mezzi pubblici, taglio dei posti letto in ospedale, risparmi perfino sull’illuminazione pubblica, con il rischio di incidenti notturni. Apprezziamo l’inevitabile marcia indietro da parte della dirigenza Cotral, dell’assessore ai Trasporti Michele Civita e della giunta regionale, arrivata dopo la nostra presa di posizione ma la nuova politica non può passare sempre attraverso i sacrifici.

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 12/09/2014 COTRAL: VERGOGNA!

IL DOSSIER SU COTRAL DI CHIARA RAI 




COTRAL: STOP AI PREMI AI DIRIGENTI. GRAZIE NICOLA ZINGARETTI!

Bene così, un ottimo intervento del governatore del Lazio Nicola Zingaretti e per noi de L’Osservatore d’Italia che abbiamo sollevato la questione insieme a testate di prestigio come IL TEMPO e grazie alla sollecitazione tempestiva del presidente di ASSOTUTELA che attraverso il nostro quotidiano ha lanciato un appello a Nicola Zingaretti, nonchè del Comitato Pendolari Reatini insorto pochissime ore dopo la pubblicazione della notizia dei premi di produzione ai dirigenti da parte di Cotral.

 

di Chiara Rai

Cotral – Sventato un ulteriore sperpero di soldi pubblici. Nicola Zingaretti interviene con una nota e conferma che non verrà erogato nessun premio ai dirigenti confermando la linea verso il risanamento dell’azienda.

In una nota il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ringrazia il presidente di Cotral S.p.A., Domenico De Vincenzi, per la sua nota in cui chiarisce in maniera categorica che non sono previsti premi di produttività a dirigenti dell'Azienda: “Continua il risanamento del Cotral e di tutte le altre società regionali – asserisce il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – con un solo obiettivo: tagliare i costi della politica e le poltrone senza mai intaccare, però, i servizi ai cittadini".

Un grande intervento di Nicola Zingaretti che di fatto ha bloccato un punto convocato all’ordine del giorno dal presidente De Vincenzi. Infatti, dagli uffici interni giunge notizia che l’ordine del giorno convocato per martedì 16 settembre su questo punto specifico è stato precedentemente e obbligatoriamente sottoposto al controllo analogo della Regione Lazio che di fatto non lo ha approvato restituendo al mittente un sonante diniego.

Intanto Domenico De Vincenzi il quale non può smentire e non smentisce l’inserimento nell'ordine del giorno del Cda del provvedimento per il pagamento del premio di produttività, asserisce al contempo che suddetto provvedimento “non è stato mai approvato”.

Di fatto è all’ordine del giorno del Cda del 16 settembre 2014 e non verrà approvato grazie all’intervento della Regione Lazio che ha scongiurato questo ennesimo scialacquio.

Inoltre Domenico De Vincenzi asserisce che “le attuali condizioni economiche dei dirigenti sono rimaste invariate dal 2007”. E ci mancherebbe altro che venissero variate, parliamo già di stipendi d’oro che per i cinque apicali si aggirano intorno ai 150 mila euro annui e gli altri intorno dai 90 ai 110 euro. E’ forse poco?

Bene così, un ottimo intervento del governatore del Lazio Nicola Zingaretti e per noi de L’Osservatore d’Italia che abbiamo sollevato la questione insieme a testate di prestigio come IL TEMPO e grazie alla sollecitazione tempestiva del presidente di ASSOTUTELA che attraverso il nostro quotidiano ha lanciato un appello a Nicola Zingaretti, nonchè del Comitato Pendolari Reatini insorto pochissime ore dopo la pubblicazione della notizia dei premi di produzione ai dirigenti da parte di Cotral.

Sicuramente una soddisfazione dal punto di vista dell’informazione al cittadino: i soldi pubblici devono essere impegnati per i servizi all’utente e non per gli stipendi d’oro degli “apicali” ovvero dei dirigenti ai vertici che come abbiamo già asserito sono cinque.

Repetita Iuvant, Nicola Zingaretti, stavolta, con la sua tempestività ha costretto Cotral a fare marcia indietro su questo ennesimo scandalo.

E a onor del vero ci risulta che gli stessi uffici regionali preposti al controllo degli atti del Cda di Cotral già avevano respinto tale tentativo e nonostante ciò è stato reinserito all’ordine del giorno di martedì prossimo venturo. Importante è che l’inserimento di questo punto all’odg non è dovuto per legge perché questo punto compariva già all’ordine del giorno di un cda di tre mesi orsono. Ora si auspica si cambi strada al più presto affinché i danni perpetrati in Cotral non diventino irreparabili.

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COTRAL: STOP AI PREMI AI DIRIGENTI. GRAZIE NICOLA ZINGARETTI!

 

Bene così, un ottimo intervento del governatore del Lazio Nicola Zingaretti e per noi de L’Osservatore d’Italia che abbiamo sollevato la questione insieme a testate di prestigio come IL TEMPO e grazie alla sollecitazione tempestiva del presidente di ASSOTUTELA che attraverso il nostro quotidiano ha lanciato un appello a Nicola Zingaretti, nonchè del Comitato Pendolari Reatini insorto pochissime ore dopo la pubblicazione della notizia dei premi di produzione ai dirigenti da parte di Cotral.

 

di Chiara Rai

Cotral – Sventato un ulteriore sperpero di soldi pubblici. Nicola Zingaretti interviene con una nota e conferma che non verrà erogato nessun premio ai dirigenti confermando la linea verso il risanamento dell’azienda.

In una nota il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ringrazia il presidente di Cotral S.p.A., Domenico De Vincenzi, per la sua nota in cui chiarisce in maniera categorica che non sono previsti premi di produttività a dirigenti dell'Azienda: “Continua il risanamento del Cotral e di tutte le altre società regionali – asserisce il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – con un solo obiettivo: tagliare i costi della politica e le poltrone senza mai intaccare, però, i servizi ai cittadini".

Un grande intervento di Nicola Zingaretti che di fatto ha bloccato un punto convocato all’ordine del giorno dal presidente De Vincenzi. Infatti, dagli uffici interni giunge notizia che l’ordine del giorno convocato per martedì 16 settembre su questo punto specifico è stato precedentemente e obbligatoriamente sottoposto al controllo analogo della Regione Lazio che di fatto non lo ha approvato restituendo al mittente un sonante diniego.

Intanto Domenico De Vincenzi il quale non può smentire e non smentisce l’inserimento nell'ordine del giorno del Cda del provvedimento per il pagamento del premio di produttività, asserisce al contempo che suddetto provvedimento “non è stato mai approvato”.

Di fatto è all’ordine del giorno del Cda del 16 settembre 2014 e non verrà approvato grazie all’intervento della Regione Lazio che ha scongiurato questo ennesimo scialacquio.

Inoltre Domenico De Vincenzi asserisce che “le attuali condizioni economiche dei dirigenti sono rimaste invariate dal 2007”. E ci mancherebbe altro che venissero variate, parliamo già di stipendi d’oro che per i cinque apicali si aggirano intorno ai 150 mila euro annui e gli altri intorno dai 90 ai 110 euro. E’ forse poco?

Bene così, un ottimo intervento del governatore del Lazio Nicola Zingaretti e per noi de L’Osservatore d’Italia che abbiamo sollevato la questione insieme a testate di prestigio come IL TEMPO e grazie alla sollecitazione tempestiva del presidente di ASSOTUTELA che attraverso il nostro quotidiano ha lanciato un appello a Nicola Zingaretti, nonchè del Comitato Pendolari Reatini insorto pochissime ore dopo la pubblicazione della notizia dei premi di produzione ai dirigenti da parte di Cotral.

Sicuramente una soddisfazione dal punto di vista dell’informazione al cittadino: i soldi pubblici devono essere impegnati per i servizi all’utente e non per gli stipendi d’oro degli “apicali” ovvero dei dirigenti ai vertici che come abbiamo già asserito sono cinque.

Repetita Iuvant, Nicola Zingaretti, stavolta, con la sua tempestività ha costretto Cotral a fare marcia indietro su questo ennesimo scandalo.

E a onor del vero ci risulta che gli stessi uffici regionali preposti al controllo degli atti del Cda di Cotral già avevano respinto tale tentativo e nonostante ciò è stato reinserito all’ordine del giorno di martedì prossimo venturo. Importante è che l’inserimento di questo punto all’odg non è dovuto per legge perché questo punto compariva già all’ordine del giorno di un cda di tre mesi orsono. Ora si auspica si cambi strada al più presto affinché i danni perpetrati in Cotral non diventino irreparabili.




COTRAL: ASSOTUTELA CHIEDE UN INTERVENTO IMMEDIATO DEL GOVERNATORE NICOLA ZINGARETTI

Redazione
Cotral
– “Se l’azienda di trasporto pubblico regionale Cotral è in crisi ci sembra veramente una pessima idea quella di aumentare le retribuzioni dei dirigenti quando i servizi ai pendolari sono ridotti ai minimi termini, basti considerare gli ultimi dati riguardanti le soppressioni delle corse nel Lazio. Piuttosto bisogna avere un quadro completo del parco automezzi”. Lo dichiara il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato che precisa: “I mezzi di trasporto sono spesso malandati e vecchi. E non stiamo parlando soltanto degli interni ma anche di un rapido guardare delle singole vetture. Per non rincarare la dose anche sul numero di chilometri che ciascun mezzo fa settimanalmente. Per far fronte a queste carenze sarebbe doveroso che Cotral incominciasse un’operazione per rinnovare il parco automezzi. E per intero – aggiunge Maritato -. Inoltre per garantire la sicurezza nel viaggio per autisti e utenti e non correre ai ripari quando i danni sono fatti, ossia non lavorare solo in emergenza, è doveroso che l’azienda pubblichi un resoconto dettagliato de propri beni mobili, del chilometraggio e dell’anno di immatricolazione delle vetture. Ogni cittadino è tenuto a mantenere la propria auto nel rispetto della propria e dell’altrui sicurezza. E per questo motivo – conclude il presidente di AssoTutela – riteniamo che anche Cotral debba fare altrettanto e tempestivamente di modo che ogni utente avrà il quadro chiaro dei mezzi che utilizza periodicamente. Dissentiamo totalmente sull’ipotesi che martedì prossimo ci possa essere un Consiglio di amministrazione che possa decidere sull’incremento stipendiale di 16 dirigenti interni all’azienda. A tal proposito – conclude Maritato – chiediamo un intervento immediato del governatore Nicola Zingaretti”.

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 12/09/2014 COTRAL: VERGOGNA!

IL DOSSIER SU COTRAL DI CHIARA RAI 




COTRAL: LA GRANDE VERGOGNA!

 
 

 

Il presidente Cotral Domenico De Vincenzi , d' accordo con l'amministratore Delegato Cotral Vincenzo Surace ha convocato per martedì 16 settembre un consiglio d’amministrazione con all'ordine del giorno, tra gli altri, il premio di risultato per i dirigenti.

 

In tutto questo vorremmo chiedere al Governatore del Lazio Nicola Zingaretti perché tutto questo viene permesso? Il premio di risultato può essere ancora bloccato. Ma non lo facciamo. Non gli chiediamo di arrestare questa vergogna. Un anno fa fu proprio il presidente della Regione Zingaretti che quando ripianò a Cotral i primi 26 milioni disse che avrebbe rinnovato. Che succede? Perché non si è agito più e sono passati altri 365 giorni?

 

di Chiara Rai



Cotral – Loro premiati e noi mazziati, verrebbe voglia di dire. Ma non lo diciamo. Chi l’avrebbe mai detto che dopo ben 10 puntate di inchiesta su “Cotral: “Apriamo il vaso di pandora” dovessimo tornare sull’argomento più sgomenti di prima riguardo lo sperpero di denaro pubblico.

Non c’ è limite all’ingordigia, verrebbe voglia di dire, ma non lo diciamo: Mai come in questo periodo la società di trasporti del Lazio – Cotral – ha calcato la scena nelle pagine dei quotidiani ma non solo. Cotral è presente sui social con gruppi che si sono uniti per la disperazione dei disservizi, nei tweet rabbiosi dei pendolari, sulle bacheche multimediali di migliaia di persone. Tanta fama è dovuta ad una gestione che fa chiacchierare perché predilige gli affidamenti diretti, gli stipendi d’oro dei dirigenti, le liquidazioni ad personam, il rischio di frode e di doppie fatturazioni.

Avremmo avuto il desiderio di ricordare anche questi spiacevoli equivoci. Ma non lo facciamo! Adesso vi chiederete perché torniamo a scrivere, ma perché il fondo non è stato ancora toccato e se qualche illuso ha pensato che peggio di così non poteva andare si sbaglia.

Il presidente Domenico De Vincenzi , d' accordo con l'amministratore Delegato Vincenzo Surace (sì, sempre i loro i nominati della Polverini che mantengono la postazione in attesa del cambio di guardia) ha convocato per martedì 16 settembre un consiglio d’amministrazione con all'ordine del giorno, tra gli altri, il premio di risultato per i dirigenti. No, non e' uno scherzo anche se avremmo desiderato che lo fosse: Gli utenti non capiscono un bel niente. Va tutto alla grande. Ottimi risultati per un thriller horror: un bilancio trapezista, un finanziamento infinito dalla Regione Lazio, il rosso profondo della spirale economica, un crollo del servizio vertiginoso, le inchieste, i rapporti inquietanti del collegio dei sindaci e intanto che si fa per ammazzare il tempo? Nulla di tutto ciò è vero e per controcanto, allo stipendio netto di 11 mila euro al mese riservato a Vincenzo Surace (meravigliosa Polverini ), ai 7 mila di Arcangeli, Ricevuto, Tanzi, Blasucci, Turriziani…. il Cda, preso da un appetito inarrestabile decide di aggiungere una cifra netta di almeno 30 mila euro per ognuno di questi signori.

Una vergogna di questi tempi. Davvero una vergogna e intanto il Governo parla di “ferie solidali” di auto blu all’asta, delle Forze dell’ordine che non devono lamentarsi se gli stipendi sono bloccati da cinque anni. Una vera vergogna che avrebbe potuto essere evitata con un atto di buonsenso.

Non diciamo che tutti non siano meritevoli ma a questa voragine di sperperi senza fine si poteva pur mettere un freno nel non concedere i premi di produzione o nel riceverli e poi automaticamente rinunciarvi. Questi sono soldi della collettività.

All'ordine del giorno c'è anche la ripresa della discussione sul licenziamento del dirigente Cotral Blasucci, tornato in auge con la Polverini per supportare Surace ma durato solo cinque mesi al Personale, sarà perché forse gli è andata a monte come quando dirigeva la lotta all'evasione tariffaria? Lì, vorremmo dire che si è trattato di un flop. Ma non lo diciamo. E pure Blasucci e' tra i dirigenti piu pagati d'Italia. E che lavoro avrebbe svolto? Nei cinque mesi passati a dirigere il Personale, lo immaginiamo super impegnato a scandagliare, studiare, analizzare, la vita e le opere (a partire dalla nascita) del suo predecessore Vincenzo Maccauro su direttiva di Surace. Allora pensavano che volesse scrivere un libro su Maccauro. Scherzi a parte, questo lavoro lo ha portato a produrre delle prove per far licenziare gli ormai famosi tre dirigenti che sono poi state tutte smentite e contestate dalla Magistratura.

Quanti danni però! Si pensi che l'avvocato di Vincenzo Surace, che difende la Polverini e la “dama bianca”, ha incassato in questi due anni per la causa Maccauro (senza cavarne un ragno dal buco finora) e per recuperare crediti contro la Regione e l’ATAC , circa 600 mila euro. Oggi decidono di licenziare Blasucci. Già una volta si tentò di farlo, ricordate? Lui si ammalò improvvisamente per sei mesi. In tutto questo vorremmo chiedere al Governatore del Lazio Nicola Zingaretti perché tutto questo viene permesso? Il premio di risultato può essere ancora bloccato. Ma non lo facciamo. Non gli chiediamo di arrestare questa vergogna. Un anno fa fu proprio il presidente della Regione Zingaretti che quando ripianò a Cotral i primi 26 milioni disse che avrebbe rinnovato. Che succede? Perché non si è agito più e sono passati altri 365 giorni?

Eppure per insediare a Cotral patrimonio un pensionato da 12 anni con contratto triennale c’è voluto un batter d’occhio. E se altrettanto velocemente nominasse un nuovo Cda, magari con una donna al timone! Sarebbe una rivoluzione. Allora Cotral potrebbe davvero riprendersi. Nuovo Cda purché non lottizzato con incapaci e senza titoli: una bella sfoltita ai dirigenti dalle uova d’oro che sono otto di cui 6, almeno per quanto ci risulta, possono usufruire di pensione da 5 mila euro netti. Il reintegro dei tre licenziati e un bel “si riparte”, da dove il discorso si era interrotto. Ogni giorno di ritardo al cambiamento e' un regalo alla mala gestio

Vi invitiamo a leggere il dossier pubblicato dal nostro giornale… realizzato in solitaria!

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COTRAL, PREMI AI DIRIGENTI: IL COMITATO PENDOLARI REATINI INSORGE

Redazione 

A seguito del nostro articolo intitolato COTRAL: VERGOGNA! del 12 settembre 2014 a firma Chiara Rai e dell'articolo pubblicatro su Il Tempo del 13 settmbre 2014 sempre a firma Chiara Rai intitolato COTRAL TAGLIA LE CORSE MA ALZA GLI STIPENDI  abbiamo ricevuto una nota del Comitato Pendolari Reatini che interviene sull'argomento.

Ecco la nota:

Cotral – "Il presidente Cotral Domenico De Vincenzi e l’AD Cotral Vincenzo Surace, hanno indetto un consiglio d'amministrazione con all'ordine del giorno, tra gli altri, l'assegnazione dei premi produzione per il gruppo dirigenziale, il tutto con l’avvallo della Regione Lazio in particolare dell’Assessore Michele Civita e del  Governatore Nicola Zingaretti.

Ma per cosa andrebbe premiata questa dirigenza?

Per far viaggiare i propri utenti come bestie, con la pioggia che filtra dal tetto dei pullman o perché questi ultimi vanno a fuoco in quanto obsoleti e cadenti a pezzi?

Riteniamo tutto questo un vergognoso affronto perpetrato  sia verso i pendolari sia verso i lavoratori Cotral

È facile fare utili, chiudendo per la prima volta negli ultimi anni un bilancio in attivo di poco più di 2,5 Ml di euro,  non spendendo in manutenzione e pezzi di ricambio e ottenendo una ricapitalizzazione di 50 milioni da parte della Regione!!!

Un premio al merito invece, andrebbe certamente dato agli autisti Cotral che grazie al loro spirito di abnegazione, e spesso mettendo a rischio la propria e altrui incolumità oltre che la propria patente, permettono alle migliaia di pendolari del Lazio di tornare a casa tra mille difficoltà nonostante le decine di guasti e di soppressioni che ogni giorno vengono registrate su tutto il territorio regionale.

Chiediamo quindi che tutto questo venga impedito, perché tutti i pendolari e tutti i lavoratori  Cotral non ricevano un ulteriore attacco alla propria dignità personale, dopo le mortificazioni e le umiliazioni che giornalmente devono sopportare viaggiando come animali.

VERGOGNA!!!

Caro Governatore Nicola Zingaretti, caro Assessore Michele Civita, illustrissimi De Vincenzi e Surace, prima di martedì abbiate il coraggio di guardarvi allo specchio, di rendervi conto dell’impalpabile spessore politico e dirigenziale che avete per il ruolo che ricoprite e di questa ennesima vergogna tutta italiana. 

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 12/09/2014 COTRAL: VERGOGNA!

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COTRAL: VERGOGNA!

 

Il presidente Cotral Domenico De Vincenzi , d' accordo con l'amministratore Delegato Cotral Vincenzo Surace ha convocato per martedì 16 settembre un consiglio d’amministrazione con all'ordine del giorno, tra gli altri, il premio di risultato per i dirigenti.

 

In tutto questo vorremmo chiedere al Governatore del Lazio Nicola Zingaretti perché tutto questo viene permesso? Il premio di risultato può essere ancora bloccato. Ma non lo facciamo. Non gli chiediamo di arrestare questa vergogna. Un anno fa fu proprio il presidente della Regione Zingaretti che quando ripianò a Cotral i primi 26 milioni disse che avrebbe rinnovato. Che succede? Perché non si è agito più e sono passati altri 365 giorni?

 

di Chiara Rai

Cotral – Loro premiati e noi mazziati, verrebbe voglia di dire. Ma non lo diciamo. Chi l’avrebbe mai detto che dopo ben 10 puntate di inchiesta su “Cotral: “Apriamo il vaso di pandora” dovessimo tornare sull’argomento più sgomenti di prima riguardo lo sperpero di denaro pubblico.

Non c’ è limite all’ingordigia, verrebbe voglia di dire, ma non lo diciamo: Mai come in questo periodo la società di trasporti del Lazio – Cotral – ha calcato la scena nelle pagine dei quotidiani ma non solo. Cotral è presente sui social con gruppi che si sono uniti per la disperazione dei disservizi, nei tweet rabbiosi dei pendolari, sulle bacheche multimediali di migliaia di persone. Tanta fama è dovuta ad una gestione che fa chiacchierare perché predilige gli affidamenti diretti, gli stipendi d’oro dei dirigenti, le liquidazioni ad personam, il rischio di frode e di doppie fatturazioni.

Avremmo avuto il desiderio di ricordare anche questi spiacevoli equivoci. Ma non lo facciamo! Adesso vi chiederete perché torniamo a scrivere, ma perché il fondo non è stato ancora toccato e se qualche illuso ha pensato che peggio di così non poteva andare si sbaglia.

Il presidente Domenico De Vincenzi , d' accordo con l'amministratore Delegato Vincenzo Surace (sì, sempre i loro i nominati della Polverini che mantengono la postazione in attesa del cambio di guardia) ha convocato per martedì 16 settembre un consiglio d’amministrazione con all'ordine del giorno, tra gli altri, il premio di risultato per i dirigenti. No, non e' uno scherzo anche se avremmo desiderato che lo fosse: Gli utenti non capiscono un bel niente. Va tutto alla grande. Ottimi risultati per un thriller horror: un bilancio trapezista, un finanziamento infinito dalla Regione Lazio, il rosso profondo della spirale economica, un crollo del servizio vertiginoso, le inchieste, i rapporti inquietanti del collegio dei sindaci e intanto che si fa per ammazzare il tempo? Nulla di tutto ciò è vero e per controcanto, allo stipendio netto di 11 mila euro al mese riservato a Vincenzo Surace (meravigliosa Polverini ), ai 7 mila di Arcangeli, Ricevuto, Tanzi, Blasucci, Turriziani…. il Cda, preso da un appetito inarrestabile decide di aggiungere una cifra netta di almeno 30 mila euro per ognuno di questi signori.

Una vergogna di questi tempi. Davvero una vergogna e intanto il Governo parla di “ferie solidali” di auto blu all’asta, delle Forze dell’ordine che non devono lamentarsi se gli stipendi sono bloccati da cinque anni. Una vera vergogna che avrebbe potuto essere evitata con un atto di buonsenso.

Non diciamo che tutti non siano meritevoli ma a questa voragine di sperperi senza fine si poteva pur mettere un freno nel non concedere i premi di produzione o nel riceverli e poi automaticamente rinunciarvi. Questi sono soldi della collettività.

All'ordine del giorno c'è anche la ripresa della discussione sul licenziamento del dirigente Cotral Blasucci, tornato in auge con la Polverini per supportare Surace ma durato solo cinque mesi al Personale, sarà perché forse gli è andata a monte come quando dirigeva la lotta all'evasione tariffaria? Lì, vorremmo dire che si è trattato di un flop. Ma non lo diciamo. E pure Blasucci e' tra i dirigenti piu pagati d'Italia. E che lavoro avrebbe svolto? Nei cinque mesi passati a dirigere il Personale, lo immaginiamo super impegnato a scandagliare, studiare, analizzare, la vita e le opere (a partire dalla nascita) del suo predecessore Vincenzo Maccauro su direttiva di Surace. Allora pensavano che volesse scrivere un libro su Maccauro. Scherzi a parte, questo lavoro lo ha portato a produrre delle prove per far licenziare gli ormai famosi tre dirigenti che sono poi state tutte smentite e contestate dalla Magistratura.

Quanti danni però! Si pensi che l'avvocato di Vincenzo Surace, che difende la Polverini e la “dama bianca”, ha incassato in questi due anni per la causa Maccauro (senza cavarne un ragno dal buco finora) e per recuperare crediti contro la Regione e l’ATAC , circa 600 mila euro. Oggi decidono di licenziare Blasucci. Già una volta si tentò di farlo, ricordate? Lui si ammalò improvvisamente per sei mesi. In tutto questo vorremmo chiedere al Governatore del Lazio Nicola Zingaretti perché tutto questo viene permesso? Il premio di risultato può essere ancora bloccato. Ma non lo facciamo. Non gli chiediamo di arrestare questa vergogna. Un anno fa fu proprio il presidente della Regione Zingaretti che quando ripianò a Cotral i primi 26 milioni disse che avrebbe rinnovato. Che succede? Perché non si è agito più e sono passati altri 365 giorni?

Eppure per insediare a Cotral patrimonio un pensionato da 12 anni con contratto triennale c’è voluto un batter d’occhio. E se altrettanto velocemente nominasse un nuovo Cda, magari con una donna al timone! Sarebbe una rivoluzione. Allora Cotral potrebbe davvero riprendersi. Nuovo Cda purché non lottizzato con incapaci e senza titoli: una bella sfoltita ai dirigenti dalle uova d’oro che sono otto di cui 6, almeno per quanto ci risulta, possono usufruire di pensione da 5 mila euro netti. Il reintegro dei tre licenziati e un bel “si riparte”, da dove il discorso si era interrotto. Ogni giorno di ritardo al cambiamento e' un regalo alla mala gestio

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COTRAL: IL DOSSIER DE L'OSSERVATORE D'ITALIA SULL'AZIENDA DI TRASPORTO DEL LAZIO

Redazione

Speciale CotralDossier Cotral – L’osservatore d’Italia ha pubblicato lo speciale Dossier su Cotral a firma di Chiara Rai. Cinque mesi di lavoro, in solitaria, per un viaggio attraverso l’azienda di trasporto regionale del Lazio Cotral: tra stipendi d’oro dei dirigenti, liquidazioni da sogno, manutenzioni a privati, assenza di gare pubbliche e rischio di doppie fatturazioni. Ecco come vengono spesi i soldi pubblici dei cittadini. L’inchiesta tira fuori molto “marcio” rispetto a parentopoli e ai tanti proclami di un Cda che ormai vive l’era del tramonto.
Per leggere il Dossier CLICCARE QUI




RIETI, DIMINUZIONE CORSE COTRAL: I SINDACATI MINACCIANO LO SCIOPERO

Redazione

Rieti – Le OO.SS. territoriali di Rieti, unitamente alle RSU Cotral dell’impianto di Rieti, in riferimento alle notizie relative l’imminente interruzione dell’unico servizio diretto di collegamento con la Capitale presso la stazione di Fara Sabina FFSS, hanno espresso totale dissenso e disappunto.
“Sconcertante è la volontà espressa dai vertici Cotral e dalla Regione Lazio di fermare i bus della Rieti/Roma presso la stazione FFSS di Fara Sabina, – si legge nella nota sindacale –  penalizzando ulteriormente tutti i pendolari reatini già vessati da un servizio approssimativo dovuto da un parco autobus vetusto ed obsoleto mai aggiornato da troppi anni.I contenuti della nostra lettera – prosegue la nota – aperta del 5 agosto diffusa a mezzo stampa sono rimasti inascoltati dalla Regione Lazio, dalle Istituzioni locali e dai vertici di Cotral S.p.A, ormai completamente insensibili alla sorte dei pendolari reatini.Mentre gli altri capoluoghi di provincia del Lazio è concesso un doppio collegamento con la capitale grazie a bus e ferrovia, Rieti rischia di vedersi togliere l’unico collegamento diretto, considerando che la tratta ferroviaria Rieti/Terni/Orte/Roma rappresenta il nulla. Invece di adoperarsi per reperire finalmente dei bus nuovi, più volte annunciati e promessi e la cui gara di acquisto è ferma in un binario morto, di organizzare un servizio diretto efficiente via autostrada, è volontà di questi signori costringere i pendolari reatini a partire con il bus, fermarsi a Fara Sabina FFSS, viaggiare in treno fino alla stazione Tiburtina FFSS, salire su un mezzo diretto a Piazza Gondar, Largo Somalia, Via Somalia, Ponte Salario ecc. ecc.. per poi prendere un mezzo Atac per recarsi a lavoro. E con quali mezzi gli autisti dovrebbero intasare la Salaria in andata e ritorno dalla stazione di Fara Sabina FFSS? Sicuramente con un confronto preventivo tra tutte le parti interessate anche i sordi avrebbero compreso che siamo di fronte ad una proposizione scellerata, improponibile a pendolari ed autisti. Per quanto sopra – conclude la nota – e nell’assoluta contrarietà sia nei metodi adottati che per i contenuti nefandi letti sulla stampa, le scriventi OO.SS. hanno attivato le procedure di legge prima della proclamazione dello sciopero ai sensi della normativa vigente e diffidano Regione Lazio e Cotral SpA ad intraprendere azioni unilaterali vietate durante l’espletamento delle procedure stesse.
 




COTRAL, DISSERVIZI PENDOLARI: AUTOBUS GUASTO SULLA VIA APPIA A GENZANO

Redazione

Genzano / Cotral – Altri disagi per i pendolari Cotral nella zona dei Castelli Romani. Questa mattina verso le ore 12.00 un autobus Cotral si trova fermo sulla via Appia nel comune di Genzano – altezza meeting – mentre i pendolari impazienti attendono che il guasto venga riparato.

Quindi altri ritardi ai servizi agli utenti Cotral. Come si può vedere dalle immagini un mezzo con pezzi di ricambio Cotral sosta dietro il bus guasto. Già da oltre un’ora, mentre i pendolari attendono rassegnati.




COTRAL: OPERAI A SPASSO E PRIVATI AFFATICATI

 di Chiara Rai 

Lazio Trasporti / Cotral – Cotral allo sbando totale? Sembrerebbe di sì se si considerano gli ultimi tabella di cronaca che sono susseguiti alla nostra inchiesta di una decina di puntate, iniziata a marzo 2014, dal titolo “Cotral, apriamo il vaso di Pandora”. Anche sul tema trasporti, perché sui rifiuti è meglio stendere un velo pietoso, l’attuale gestione dell’assessore regionale Michele Civita non ha brillato per azioni risolutive.Tutt’altro, il Tpl è ancora in ginocchio. In Cotral continuano a saltare le corse, i costi lievitano, i guasti in linea sono all’ordine del giorno, e l’unico proprietario del Cotral, la Regione Lazio, non risulta aver preso provvedimenti energici neppure rispetto al consiglio d’amministrazione e alla sua gestione lacunosa comprovata dai continui affidamenti della manutenzione alle ditte esterne. 

L’impianto di Sora

Civita ha visitato l'impianto di Sora? La situazione dell'impianto e' disastrosa, l'energia elettrica viene fornita tramite il gruppo elettrogeno e costa solo di gasolio 25 mila euro al mese, ciò in quanto l'Enel ha staccato la corrente. Ci chiediamo a questo punto in quale maniera l'amministratore abbia gestito il rapporto con l'impresa incaricata di costruzione dell’impianto che ha sospeso i lavori. Pertanto non ci sono le postazioni di  lavoro per fare manutenzione. Quindi  gli autobus ne sono privi e i  cinque operai sono impossibilitati a lavorare.  Così ancora una volta la stessa musica: il tutto viene affidato all'esterno alla ditta Palleschi  che  sta facendo il  bello e cattivo tempo. Il privato soccorre le vetture che si fermano  sulla strada. Ne consegue che i costi sono saliti alle stelle e tutta la situazione del bacino di Sora è allo sbando.  

L’impianto di Rieti

La situazione  non è diversa a Rieti dove  anche in questo caso l’opinabile capacità gestionale dell'amministratore ha permesso che l'impianto che doveva  essere pronto per fine giugno ancora non vede luce, anzi, ci sembra che per errore le postazioni di lavoro che inizialmente dovevano essere dieci sono state ridotte a otto. E il motivo principale è che ci si è dimenticati di predisporre la postazione del frenometro e la postazione per le revisioni. Ci si è scordati anche di fare l'ufficio del magazziniere, del capo operaio e  tutte le postazioni di lavoro sono organizzate talmente alla rinfusa che per portare dentro le vetture e metterle sopra i ponti bisogna fare un infinità di manovre fantozziane. Nell'officina le pareti sono disorganizzate per cui non c'è un punto  in cui sia possibile appoggiare i banchi di lavoro o attrezzature . Per quanto riguarda il servizio, tutti giorni ci sono rotture e guasti linea e quindi il servizio è equivalente a zero. La ditta CERIV ha acquistato un autocarro attrezzato  ad hoc per soccorrere i bus Cotral. La gestione degli operai è imbarazzante, per cui anche a Rieti invece di avere i 20 operai previsti dall'accordo sindacale c'è ne sono solo 10 e che tra l'altro non possono lavorare. Gran parte della manutenzione è affidata alla ditta Rettifiche Laziali. 

L’opinabile gestione colpisce ancora: gli operai sembrano tutti concentrati a Ponte Mammolo  dove di fatto non vi sono postazioni di lavoro a sufficienza (solo due). E quindi non si può lavorare, mentre le officine super attrezzate come quella di Frosinone e Latina si trovano sprovviste di operai. Perché questi paradossi, queste anomalie gestionali?

In questo modo tutte le lavorazioni sono affidate alle officine esterne. Figuriamoci cosa succederà alla riapertura delle scuole ovvero, alla ripresa del servizio scolastico quando si passa dalla ridotta  turnazione estiva alla copertura completa dei turni. Speriamo di non dover vedere lasciati per strada, salvo esternalizzare anche le corse. 

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