Coverciano, il Centro Tecnico Federale compie sessant’anni

COVERCIANO – Hanno avuto inizio con l’alzabandiera e l’esecuzione dell’inno d’Italia le celebrazioni del sessantesimo compleanno del Centro tecnico federale di Coverciano.

Sei decenni durante i quali il Centro Tecnico Federale è stato la Casa delle Nazionali italiane di calcio e l’Università del calcio. Una istituzione del calcio di rilevanza internazionale, uno dei tanti gioielli di Firenze, che al 1958 ha ospitato i “supercorsi” che preparano gli allenatori del futuro, una vera e propria università del calcio e anche tante rappresentative straniere, squadre di club, giovanili e tanti visitatori nell’affascinante Museo del calcio.

Per celebrare questa ricorrenza, nel rinnovato auditorium del Centro, si tenuto un convegno dal titolo “Luigi Ridolfi e Ottavio Baccani: alle origini del Centro Tecnico Federale di Santa Maria a Coverciano”, organizzato dalla Fondazione Museo del Calcio in collaborazione con il Museo Fiorentina.

Un evento per ricordare, a distanza di 60 anni, due personaggi fondamentali nella nascita del Centro: Ridolfi, allora vice presidente della FIGC, ebbe l’idea di costruire una struttura polivalente destinata all’attività calcistica; Baccani fu il primo direttore del Centro tecnico.

A fare gli onori di casa il Responsabile Centro Tecnico Coverciano e Direttore Museo del Calcio Maurizio Francini. Presenti tra gli altri il nuovo numero uno della FIGC Gabriele Gravina, il neo eletto presidente della lega Pro Francesco Ghirelli, Gino Salica,Giancarlo Antognoni, Renzo Ulivieri,Francesco Franchi, Gianni Rivera, Paolo Bacciotti, tantissimi rappresentanti delle istituzioni governative e sportive come il presidente del consiglio regionale per la Toscana Eugenio Giani.

Non poteva mancare Fino Fini, medico della Nazionale Italiana di Calcio dal 1962 al 1982 e direttore per trent’anni del Centro Tecnico Federale di Coverciano, dal 1967 al 1996. Fino Fini non è solo la memoria storica del calcio italiano, ma anche una vera icona di questo sport nel nostro Paese.

Presente anche il prefetto Francesco Tagliente, una vita dedicata al servizio della gente e dello sport prima da atleta e poi da professionista della sicurezza. Alla base sempre gli stessi valori legati al sacrificio, all’impegno, al rispetto reciproco