ARTROSI DELL'ANCA: COME SI MANIFESTA E QUALI LE CAUSE CHE LA GENERANO

A cura della Dottoressa Marta Romagnoli – Fisioterapista

La coxartrosi o artrosi dell'anca è una patologia cronico-degenerativa della cartilagine dell'anca dovuta a un'usura dei capi articolari che si instaura progressivamente e compromette la normale deambulazione. Si distinguono due forme di coxartrosi: una primitiva, comune nell'età avanzata, e una secondaria, conseguente a deformità articolari congenite come la displasia dell'anca o a patologie traumatiche, infettive, reumatiche, o alla necrosi asettica della testa del femore.

Nello specifico, questo è quello che succede all’interno dell’articolazione: lo strato di cartilagine che riveste la testa del femore e la cavità acetabolare si assottiglia progressivamente fino a mettere a nudo l'osso sottostante. Questo reagisce addensandosi e deformandosi, con la produzione di escrescenze a forma di becco (osteofiti) che limitano il movimento. La capsula articolare si ispessisce e i muscoli si retraggono fino a determinare una caratteristica postura dell'individuo affetto da coxartrosi (flessione dell’anca e rotazione esterna di tutto l’arto inferiore).

I fattori che predispongono all'insorgenza della coxartrosi sono:

Obesità (per il sovraccarico meccanico dell'articolazione dell'anca);

familiarità;

età (principale fattore di rischio per lo sviluppo dell'artrosi).

Il sintomo che maggiormente colpisce i soggetti affetti da tale patologia è il dolore (soprattutto nella zona inguinale, ma anche lungo la parte anteriore della coscia fino al ginocchio, interno coscia e raramente dentro il gluteo), che si manifesta maggiormente al mattino e alla sera e tende ad attenuarsi con il movimento. Il dolore è solitamente causato da infiammazione della sinovia, della capsula e dell’osso e dalla contrattura muscolare stessa che si instaura come difesa del corpo. La ridotta funzionalità articolare è un sintomo che colpisce solo successivamente i soggetti, ma è più invalidante perché non permette di compiere le normali attività.

Se la situazione non è troppo grave si può aspettare a ricorrere all’intervento chirurgico ed è invece opportuno ricorrere all’aiuto di un fisioterapista che potrà aiutarvi ad attenuare il dolore andando a lavorare sulla contrattura muscolare dell’anca, sulla postura più corretta affinché a causa del dolore all’anca, il corpo non lavori male anche su altri distretti (colonna lombare e ginocchio). Importante sarà anche  insegnare al soggetto una serie di esercizi da fare da solo per scaricare l’anca cercando di decomprimere l’articolazione coxo femorale. 

C’è da dire che dall’artrosi purtroppo non si guarisce, ma questo tipo di trattamento non chirurgico può aiutare a rimandare la data dell’intervento, a prepararsi meglio a questo, ma soprattutto a fare in modo che la sintomatologia non peggiori.

Dott.ssa Marta Romagnoli

fisioterapista

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