Riapertura scuole superiori, convocazione CTS: confermato rientro a scuola in presenza

Gli esperti del Comitato tecnico scientifico del governo si sono incontrati questa mattina per una riunione urgente sulla scuola dopo essere stati convocati dal ministro della Salute Roberto Speranza, per avere un parere sul ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori (al 50%) e su un eventuale rinvio della didattica in presenza. 

Le scuole superiori possono tornare in presenza nella misura del 50% e fino al 75% come previsto dal Dpcm del 14 gennaio. È questo, secondo quanto si apprende, il parere degli esperti del Comitato tecnico scientifico che si sono riuniti d’urgenza questa mattina dopo la richiesta del governo di un’indicazione sul ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori.

Il rientro in presenza fissato per domani delle scuole superiori è previsto solo nel Lazio, Molise, Piemonte (al 50%), Emilia-Romagna.

Ad oggi, in base alle ordinanze regionali, dovrebbero rientrare il 25 gennaio, tra una settimana, gli studenti delle superiori in Umbria, in Campania (dove domani rientrano solo gli studenti fino alla terza primaria) e in Liguria e Puglia. Marche, Calabria, Basilicata, Sardegna, Veneto, Friuli Venezia Giulia hanno deciso il rientro l’1 febbraio. Le scuole chiuse in Lombardia, Sicilia e a Bolzano.

Gli esperti del Cts più volte negli ultimi mesi hanno indicato la questione scuola come una “priorità” e in diverse occasioni hanno ribadito la necessità del ritorno in classe degli studenti. La richiesta di esprimere un parere su un eventuale rinvio della didattica in presenza per gli studenti della scuola secondaria, secondo quanto si apprende, sarebbe arrivata in mattinata agli scienziati ai quali però non era stato chiesto alcun parere sulla questione nei giorni scorsi, prima che entrasse in vigore il nuovo Dpcm con l’indicazione del ritorno in presenza degli studenti delle superiori al 50%. 

Veneto, dopo le vacanze già 200 classi in quarantena – Sono circa 200 le classi scolastiche di elementari e medie sottoposte a quarantena in Veneto per positività di uno o più studenti.

E’ l’effetto, 10 giorni dopo la ripresa dalle vacanze di Natale, dell’ordinanza della Regione che ha cambiato la gestione dei casi positivi a scuola, obbligando all’isolamento le intere classi in presenza anche di un solo contagio. Gli studenti costretti a casa – riferisce il ‘Corriere del Veneto’ – sono circa 4.000.