Ragusa: da uomo a donna, cambio anagrafico senza intervento

 

di Paolino Canzoneri

 
RAGUSA – Nella sezione civile del tribunale del capoluogo di provincia, su istanza presentata da un 27enne ragusano nel 2014 che chiedeva di cambiare sesso, il presidente Salvatore Barracca a latere Elisabetta Trimani e Alida Bracone, ha disposto e ordinato il cambio di sesso all'anagrafe per il giovane 27enne a seguito del trattamento medico chirurgico che ha adeguato i caratteri sessuali da maschili a femminili. Il caso al momento unico è stato seguito dal legale avvocato Nunzio Citrella che ha visto accolte tutte le sue aspettative solo dopo i dovuti e rigorosi accertamenti della non reversibilità della scelta della assistita. Si può quindi cambiare sesso all'anagrafe senza sottoporsi ad alcun intervento chirurgico per adeguare i caratteri sessuali da maschili a femminili o viceversa. 
 
L'avvocato Citrella ha cosi commentato: "Un procedimento non facile perché all' inizio non c'era alcun supporto giurisdizionale in favore di un pronunciamento in tal senso che sono poi intervenuti successivamente. Il Tribunale di Ragusa previo un rigoroso accertamento fatto sull'istante che la sua scelta è irreversibile nella volontà di cambiare sesso ha accolto la nostra tesi. La scelta del ventisettenne, nato uomo ma che sostiene di sentirsi a tutti gli effetti una donna, è stata dettata dalla volontà e dalla determinazione che prevale in lei, ovvero che la psiche prevale sul corpo ed il riconoscimento nell'ordinamento, relativo alla sessualità non deve essere basato su un organo sessuale ma deve soppesare tutte le componenti dell'identità di genere". 
 
L'interessata ha commentato raggiante: "Le porte ci sono, possono essere spalancate, ci sono le sensibilità e le leggi. Non ho bisogno di apparire, io sono così; ho una armatura bellissima, l'ho creata dal nulla, l'ho chiamata donna, perchè donna ero, sono e sarò".
Ora la strada diventa una discesa: Indipendentemente dai documenti, io voglio anche diventare donna a tutti gli effetti. Come sono? Dolce, schietta, nevrotica, insomma, donna, ce le ho tutte! Ma mi guardo allo specchio ed ancora manca qualcosa. Mi sono privata di molte cose, ora voglio iniziare a farle". Quali cose? Ho preso la patente ma non guidavo la macchina: non avrei accettato un "signorina documenti" per poi essere chiamata con un nome maschile che non riconosco; ho sempre avuto la passione del ballo ma non avrei sopportato uno sguardo di troppo in quella parte del mio corpo che non accetto perchè non corrisponde alla mia sessualità interiore; mi sono privata del lavoro ma oggi il futuro lo vedo rosa. Oggi ho lottato e vinto da sola, perchè in fondo, anche se la famiglia ti sta accanto, la battaglia è profondamente tua, sei tu che esci da casa e affronti il mondo. Io ho vinto".