ALBANO LAZIALE SIT – IN INCENERITORE: ECCO LE RICHIESTE DEL NO INC

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Redazione

Albano Laziale (RM) – Ecco le richieste avanzate all'amministrazione di Albano Laziale, Giunta Marini, in occasione del sit – in di ieri organizzato dal Comitato No Inc che di seguito ha inviato alla redazione la nota riassuntiva con le richieste formulate.

1) Alla luce della recentissima decisione del Consiglio di Stato che ha dato, di nuovo, il via libera al decreto “SPALMA MONNEZZA” di i Clini – ed alla luce dell’arrivo ininterrotto degli automezzi AMA in entrata ed uscita dalla discarica di Roncigliano, che va avanti dalla mattina alla sera, da mercoledì scorso:

Visti: l’art. 193 del Testo Unico Ambientale (Legge n. 152 del 2006), titolato “trasporto dei rifiuti”, recita: “Per gli enti e le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti … i rifiuti devono essere sempre accompagnati da un FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE dal quale devono risultare almeno i seguenti dati:a) nome ed indirizzo del produttore dei rifiuti e del detentore; b) ORIGINE, TIPOLOGIA E QUANTITÀ DEL RIFIUTO; c) impianto di destinazione; d) data e percorso dell'istradamento; e) nome ed indirizzo del destinatario.”
E l’art. 190 del Testo Unico Ambientale, titolato “Registro di carico e scarico dei rifiuti”, recita: “Le imprese e gli enti produttori di rifiuti … hanno l'obbligo di tenere un REGISTRO DI CARICO E SCARICO su cui devono annotare le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti. Le annotazioni devono essere effettuate almeno entro dieci giorni lavorativi dalla produzione del rifiuto e dallo scarico del medesimo.

”Abbiamo chiesto nel corso del Sit In al Sindaco di Albano Nicola Marini che è, secondo la legge, autorità di pubblica sicurezza oltreché autorità sanitaria. Che dispone, in accordo con i competenti organi comunali, di poteri di polizia amministrativa, ambientale e giudiziaria (in attesa dell’esito dei ricorsi pendenti presso il Consiglio di Stato (8 marzo) ed al Tar Lazio (6 giugno)

Del perché non procede, da subito, con la verifica diretta e quotidiana del formulario di registrazione degli automezzi AMA in entrata ed uscita dalla discarica di Roncigliano con l’ausilio di Municipale e delegato/i dell’Ufficio Ambiente (ufficiali e/o agenti di polizia giudiziaria!!)?

Perché non procede da SUBITO al controllo del registro di carico presente in discarica?

2) Convocare, quanto prima, un consiglio comunale straordinario ed urgente, attinente le problematiche relative alla gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti ai Castelli Romani –  come avvenuto mercoledì 27 febbraio scorso a Colfelice (Frosinone) – aperto alla cittadinanza, da tenersi davanti l’ingresso della locale discarica di Roncigliano.

3) Di avviare, con estrema urgenza, presso la Regione Lazio, il procedimento di riapertura, revisione ed annullamento dell’Autorizzazione Ambientale n. B-3694 del 13 agosto 2009 relativa all’Inceneritore dei Castelli Romani, come previsto dalla legge n. 59 del 2005.

4) Convocare, come richiesto dagli Uffici Competenti della Regione Lazio, una conferenza dei servizi, con la presenza della società Pontina Ambiente (gruppo Cerroni) proprietaria della discarica di Albano, per richiedere gli adempimenti relativi alla CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA ED IDROGEOLOGICA INTERNA alla discarica di Roncigliano richiesti nel novembre 2011 dall’Arpa Lazio.

5) Nelle prossime settimane, tutti i neo deputati e senatori – ancora in pectore – e consiglieri regionali (170 persone in tutto), chiederanno al GSE un nuovo accesso agli atti relativo alla convenzione preliminare e definitiva che permetterebbe, ancora oggi, al CO.E.Ma. di Cerroni, di Acea ed Ama, di percepire i soldi pubblici per l’Inceneritore dei Castelli Romani.
 

Tutti i nuovi eletti consiglieri regionali, nonché deputati e senatori 5 stelle, hanno detto: “la nostra voce, da oggi, sarà quella dei comitati territoriali come il No Inc di Albano.  I nostri incarichi regionali e nazionali, sono a disposizione dei comitati e saranno, siamo certi, lo strumento per portare avanti tutte le azioni necessarie a fermare progetti folli qual è l’Inceneritore dei Castelli Romani. L’unica voce che sentirete, quindi, sarà quella dei comitati. Al No Inc la voce e la parola.”

Presenti i sindaci di Castel Gandolfo, Genzano e vice sindaco di Ardea.

Assente Marini e la sua giunta, ad eccezione del consigliere Tedone.




CASTELLI ROMANI, INCENERITORE: IL MISTERO DELLA CONVENZIONE PRELIMINARE TRA CO.E.MA E GSE

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Daniele Castri referente legale del Comitato No Inc

Castelli Romani (RM) – Il 14 gennaio scorso, la Regione Lazio ha inviato al Gestore dei Servizi Energetici, GSE, ed al Co.E.Ma. (di Cerroni, Acea ed Ama) una diffida ad avviare, entro e non oltre il prossimo 7 marzo, il cantiere per la costruzione dell’inceneritore dei Castelli Romani. Un’ulteriore “pressione” che segue la recente determinazione regionale n. B-00266 del 29 gennaio con cui è stato approvato, in via definitiva, il nuovo crono-programma del Co.E.Ma. che scandisce i tempi di realizzazione dell’impianto brucia-rifiuti di Albano. Tra l’altro, il 13 febbraio il GSE ha rifiutato, inspiegabilmente, per la quarta volta, una richiesta di accesso agli atti promossa dalla conferenza dei dieci sindaci di bacino. Richiesta relativa alla convenzione preliminare Co.E.Ma./GSE del giugno del 2009. Ovvero all’atto che pretenderebbe di scaricare sull’erario pubblico il costo della realizzazione dell’Inceneritore dei Castelli Romani, attraverso una forma di contribuzione statale denominata CIP-6/92, costituita dal 7×100 della bolletta elettrica, per un importo totale pari a circa 400 milioni di euro.

Alle richieste di accesso agli atti formulate prima dal comitato No Inc, poi dal consigliere regionale Ivano Peduzzi, in seguito dal Sindaco di Albano Laziale ed, ora, addirittura dalla Conferenza dei Sindaci di bacino, i funzionari del GSE oppongono una “fitta giurisprudenza” suggerita dal Co.E.Ma..

Eppure, come noto, la giurisprudenza – ovvero l’insieme delle sentenze passate in giudicato emesse dai Tribunali italiani – non costituiscono, nel nostro ordinamento giuridico, un vincolo neanche per i giudici, che sono “soggetti solo alla legge” (art. 101, 2° comma, Costituzione Italiana). La giurisprudenza (targata Co.E.Ma) costituisce forse un vincolo per i soli funzionari del GSE? 

E, soprattutto, cosa c’è, in quella convenzione preliminare Co.E.Ma/GSE, che i cittadini dei Castelli Romani e ben dieci Sindaci di bacino, non possono e non devono conoscere? Evidentemente qualcosa di molto importante se, in una lettera inviata al Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini il 18 Luglio scorso, il dimissionario amministratore delegato della Pontina Ambiente di Cerroni, Ing. Francesco Rando, si mostrava fortemente risentito per l’accesso agli atti del Comune di Albano al GSE. Tanto da sospendere una transazione economica in corso col rischio di mandare in default il Comune di Albano.

Il 21 novembre 2012, tra l’altro, il Co.E.Ma. di Cerroni, di Acea ed Ama, ha richiesto, esplicitamente, l’intervento dell’Area Rifiuti della Regione Lazio per  “convincere” il GSE a sottoscrivere, dopo la convenzione preliminare di giugno 2009, anche una convenzione definitiva. Perché questa indebita pressione? E, soprattutto, quali ostacoli sono stati riscontrati, fino ad oggi, dal GSE?

Unica certezza, per ora, è che la contribuzione CIP 6/92, per gli impianti di incenerimento come quello di Albano, è “scaduta” il 31 dicembre 2008, ad eccezione di quelli già in fase di cantierizzazione. E, come è ormai noto, il presunto avvio del cantiere Co.E.Ma. del 29 dicembre 2008, si fonda su un’ordinanza di Marrazzo (n. Z-0003 del 22 ottobre 2008) bocciata sia dal Tar del Lazio sia dal Consiglio di Stato (Sentenza del Tar del Lazio n. 36740/2010; Sentenza del Consiglio di Stato n. 1640/2012).

Allora, la stipula della convenzione preliminare Co.E.Ma./GSE di giugno 2009, ha avuto forse come presupposto il presunto inizio dei lavori di costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani bocciato dal Consiglio di Stato?

E quali accertamenti sono stati eseguiti dal GSE per verificare il reale inizio delle attività di costruzione dell’Inceneritore entro e non oltre la data del 31 dicembre 2008? Ed infine, il GSE, controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, si è piegato forse alla “pressioni” del Co.E.Ma del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Manlio Cerroni, di Acea e di Ama?

Per porre ai dirigenti del GSE tutte queste ed anche altre domande, venerdì prossimo, 22 febbraio, a partire dalle ore 10,30, il NO INC ha organizzato una Conferenza Stampa/Sit-In, sotto la sede romana del Gestore dei Servizi Energetici, in Viale Maresciallo Pilsudski, 92.

Crediamo, in ogni caso, sia necessario che il Sindaco di Albano, Nicola Marini, proceda velocemente con l’adempimento delle richieste avanzate, ormai da mesi – e ribadite anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale di lunedì 4 febbraio – dal comitato No Inc, ovvero:
–    Che si richieda alla Regione Lazio di avviare, con estrema urgenza, il procedimento di riapertura, revisione ed annullamento dell’Autorizzazione Ambientale relativa all’Inceneritore dei Castelli Romani, come previsto dall’art. 9 della Legge n. 59/2005
–    Che venga convocata, come indicato, recentemente, dalla Regione Lazio, una conferenza dei servizi sul tema caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica di Roncigliano, e si richieda alla società Pontina Ambiente di Cerroni di mettere a disposizione dell’Amministrazione comunale i dati relativi alle analisi svolte nei mesi scorsi dal CNR nei pozzi interni al noto sito di smaltimento dei rifiuti indifferenziati, in modo di avere immediata conoscenza dello stato delle falde acquifere locali.
–    Convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto alla partecipazione della cittadinanza per discutere del tema dell’avvio del cantiere per la costruzione dell’inceneritore dei Castelli Romani.


I prossimi appuntamenti No Inc a cui è invitata a partecipare tutta la cittadinanza:
– Venerdì prossimo 22 febbraio 2013, ore 10,30, davanti la sede del gestore del servizio elettrico, GSE, viale maresciallo Pilsudski n. 92, conferenza stampa/sit-in.
– Giovedì 28 febbraio, ore, 18,00, sala Vespignani, adiacente al museo civico, Albano Laziale, assemblea pubblica.
– Venerdì 1 marzo, ore 18,00, sala circoscrizionale di Cecchina, via Rocca di Papa n. 65, assemblea pubblica.
– Sabato 2 marzo, ore 08,00 – 14,00, sit-in/assemblea pubblica davanti l’ingresso della discarica di Albano, via Ardeatina km 24,650.
– Sabato 6 aprile, corteo no inc!

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RONCIGLIANO, RIFIUTI DI ROMA. SIT IN SINDACI E CITTADINI: SLOGAN O INTERESSE COMUNE?

Chiara Rai

Albano (RM) – Cittadini e sindaci con la fascia tricolore presenti all’ingresso della discarica intercomunale di Roncigliano ad Albano Laziale.

In prima fila il comitato No Inc. Di fatto, senza clamorosi episodi di disordine pubblico, l’operazione dei rifiuti romani non trattati esodati dalla Capitale nell’hinterland è iniziata venerdì 25 gennaio 2013, quando circa cinque camion d’immondizia hanno fatto ingresso in discarica. In realtà, secondo il decreto del ministro all’Ambiente Corrado Clini, dovrebbero arrivare circa 150 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati per quattro mesi. L'obiettivo è chiudere il ciclo e mettere il Lazio in regola con le direttive Comunitarie che ne impongono il trattamento e poi lo smaltimento in discarica. In questo modo l'Unione Europea potrebbe chiudere la procedura di infrazione aperta su Malagrotta, dove i rifiuti sono stati interrati  "tal quali" in discarica.

Sabato 26 gennaio 2013 mattina la manifestazione si è svolta senza alzate di testa, piuttosto i cittadini, attraverso il referente legale No Inc Daniele Castri, chiedono controllare il fenomeno e monitorarne il corretto iter. L’immondizia romana a Roncigliano non fa altro che subire una differenziazione: se arriva una tonnellata di rifiuti questi verranno suddivisi in umido, inerte e cdr (combustibile derivato dai rifiuti). “ Chiediamo per un considerevole periodo di quattro mesi – dice Castri – un doppio controllo dei rifiuti di Roma attraverso le bolle degli automezzi e attraverso il sistema delle pese sia in entrata che in uscita affinché la popolazione possa stare tranquilla che tutto il peso che entra, di fatto esce fuori trattato”.

Una posizione questa dei cittadini ben più marcata rispetto a quella dei primi cittadini, tutti presenti nonostante le critiche di coloro che hanno ritenuto la loro presenza al sit – in fosse piuttosto una passerella mediatica. Ma di fatto se i sindaci di bacino non avessero partecipato ben più aspre critiche sarebbero arrivate dai manifestanti. Da Albano a Castel Gandolfo, Ardea, Lanuvio, Genzano, Rocca di Papa, i sindaci hanno ribadito che la provincia di Roma non è la pattumiera della Capitale e che oltre a manifestare continueranno ad adire alle vie legali.

Di fatto, più di qualcuno ha fatto notare agli amministratori locali che ancora non è stato depositato alcun ricorso al Tar contro il decreto Clini e la diffida del commissario Goffredo Sottile per contrastare il provvedimento. Ciononostante le amministrazioni, nell’ultima riunione dei sindaci di bacino, hanno incaricato il Comune di Albano di intraprendere le vie legali attraverso un ricorso amministrativo con richiesta di immediata sospensione del provvedimento, che dovrebbe portare nell’impianto di Tmb di Roncigliano 50 mila rifiuti da trattare dalla Capitale. Insomma il Comune di Albano dovrebbe, secondo i cittadini e il No Inc, non solo presentare il ricorso al Tar ma anche monitorare con organi di polizia giudiziaria, i mezzi in entrata ed uscita per garantire quanto disposto dall’articolo 1 del decreto Clini: cioè che il rifiuto dev’essere trattato e non interrato negli invasi del territorio.

 

NOTE SUL VIDEO:

Il video ha una durata totale di 0:20:37 (Ore : Minuti : Secondi)   

Per andare direttamente all'Intervento di Daniele Castri referente legale No Inc. portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:15:43

Per andare direttamente all'Intervento di Nicola Marini sindaco di Albano portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:03:00

Per andare direttamente all'Intervento di Flavio Gabbarini sindaco di Genzano portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:04:49

Per andare direttamente all'Intervento di Milvia Monachesi sindaco di Castel Gandolfo portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:08:06

Per andare direttamente all'Intervento di Pasquale Boccia sindaco di Rocca di Papa portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:10:00

Per andare direttamente all'Intervento di Giacomo Moianettii vice sindaco di Castel Gandolfo portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:13:00

Per andare direttamente all'Intervento di Fulvio Bardi vice sindaco di Ardea portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:14:55




ALBANO INCENERITORE: I SINDACI DEI CASTELLI RICORRONO ALL'EUROPA E CHIEDONO ALLA REGIONE LA CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA

Redazione

Albano Laziale – La Conferenza dei Sindaci di bacino che sversano nella discarica di Roncigliano ha preso la decisione di ricorrere in Europa contro la costruzione dell’inceneritore. Due le strade che saranno percorse: denuncia alla Commissione Europea, su proposta degli stessi primi cittadini, e ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo. Nei prossimi giorni i legali che si occupano della materia, si riuniranno al fine di stabilire la procedura tecnico/legale.

Oltre a ciò, i sindaci hanno sottoscritto una lettera per richiedere alla Regione Lazio, come unico ente competente, la caratterizzazione interna ed esterna la discarica di Roncigliano. Contestualmente, i sindaci chiederanno l’accesso agli atti al GSE, nonostante il diniego dato alla richiesta già effettuata singolarmente dal Comune di Albano.

Il prossimo incontro è fissato per venerdì 18 gennaio alle ore 12.00, presso palazzo Savelli.

 tabella PRECEDENTI: 

   09/01/2013 ALBANO INCENERITORE, OGGI LA CONFERENZA DEI SINDACI. TRA I PUNTI PIU' IMPORTANTI: RICORSO ALLA CEDU

   21/12/2012 ALBANO INCENERITORE: SILENZIO INCOMPRENSIBILE DA PARTE DEL PD DI ALBANO SU RICHIESTA DI UN DIRETTIVO APERTO.

   13/12/2012 ALBANO, INCENERITORE: QUANDO SI FA L'IMPOSSIBILE E SI OTTIENE L'INIMMAGINABILE

   11/12/2012 ALBANO LAZIALE INCENERITORE, I SINDACI SOTTOSCRIVONO: BONIFICA E CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA E' DI COMPETENZA DELLA REGIONE

   07/12/2012 ALBANO INCENERITORE: IL NO INC CHIEDE AL SINDACO CHE LA PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI SI TENGA A PORTE APERTE

  06/12/2012 ALBANO INCENERITORE, LITE TRA NO INC E SINDACO DI ALBANO: CARABELLA (PD) CHIEDE UN DIRETTIVO PUBBLICO STRAORDINARIO

  27/11/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC: PARTE LA SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA PER LA RACCOLTA DI FONDI NECESSARI AL RICORSO CONTRO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

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  27/09/2012 ALBANO, STRISCIONE CONTRO INCENERITORE: INCALZA LA POLEMICA DOPO LA RISPOSTA DEL CONSIGLIERE GIORGI (PDL)
  24/09/2012 ALBANO INCENERITORE, FORTINI E NOBILIO SE LE DANNO A SUON DI RESPONSABILITA'… SIA PD CHE PDL AVREBBERO AUTORIZZATO
23/09/2012 ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."
05/09/2012 ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA
22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE
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27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
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23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
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28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
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15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI



ALBANO INCENERITORE, OGGI LA CONFERENZA DEI SINDACI. TRA I PUNTI PIU' IMPORTANTI: RICORSO ALLA CEDU

Redazione

Albano (RM) – Oggi 9 gennaio alle ore 12,30, presso la sede del Comune di Albano Laziale, si terrà una nuova conferenza dei Sindaci di bacino sul tema Inceneritore dei Castelli Romani. Diversi, come noto, i punti all’ordine del giorno già ampiamente discussi, nelle scorse settimane, sia da parte del Comitato No Inc sia da parte di noti esponenti politici locali, tra cui il Consigliere Comunale della FDS Salvatore Tedone e Simone Carabella del PD di Albano.

Tra i punti più importanti il ricorso alla CEDU contro l’Inceneritore dei Castelli Romani. "Nonostante le incomprensibili e ripetute resistenze da parte del Sindaco di Albano Nicola Marini e del delegato comunale ai rifiuti Luca Andreassi, altri comuni italiani hanno invece recentemente ritenuto opportuno ricorrere  all'organo di giustizia europeo per difendere i diritti dei loro cittadini. In modo particolare si tratta dei Comuni di Mezzocorona e Lavis che,  dopo aver esperito senza successo due tentativi di ricorsi al Tar del Trentino ed al Consiglio di Stato, hanno presentato un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali contro l’inceneritore di Trento, con tanto di delibera di giunta. – Dichiara Daniele Castri referente legale del Comitato No Inc – Il ricorso è stato pre-valutato da apposita commissione CEDU ed accolto al giudizio, – prosegue la nota –  attualmente in corso di svolgimento. Sembrano, quindi, vane e pretestuose le resistenze dell’Amministrazione Marini.

A maggior ragione, alla luce della recente costituzione “ad adiuvandum” del Sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, a sostegno del ricorso dei residenti di Roncigliano e del Comitato No Inc, sottoscritto da circa 3000 cittadini dei Castelli Romani nel corso del partecipatissimo corteo del 20 Ottobre scorso. Anche questa nuova azione legale dell’Amministrazione genzanese “a sostegno” del ricorso alla CEDU, è stata pre-valutata positivamente ed accolta al giudizio.

Altro punto all’ordine del giorno, è la tanto sofferta caratterizzazione interna alla discarica di Roncigliano, richiesta il lontano 18 Novembre 2011 dall’Arpa Lazio e mai intrapresa. Anche in questo caso, il Sindaco Marini ed il delegato ai rifiuti Andreassi non hanno ritenuto di dover prendere posizione sostenendo, al contrario, che la relativa competenza spetti solo alla Regione Lazio.

Peccato, però, che l’art. 250 del Testo Unico Ambientale (cfr, Decreto Matteoli, D.Lgs. n. 152/2006, Titolo V°, Doc. n. 3) stabilisca, inequivocabilmente, che nel caso in cui gli altri Enti pubblici responsabili non si occupino tempestivamente degli adempimenti relativi alla caratterizzazione geologica ed idrogeologica (art. 242, comma 3) del sito , all’analisi rischio sito (art. 242 comma 4) e alla successiva bonifica (art. 242, comma 7), “tali procedure ed interventi sono realizzati d’Ufficio dal Comune territorialmente competente …”

Come noto, nei 15 mesi già trascorsi dalla richiesta dell’Arpa Lazio, la Regione Lazio non ha mostrato alcuna volontà di portare a termine tali adempimenti. Ci stupisce non poco, quindi, che nella delibera di giunta n. 219 del 7 Dicembre 2012  (Doc. n. 4) l’Amministrazione Marini si limiti a richiedere l’analisi delle acque di circa “25 o 30 pozzi” solo esterni alla discarica di Roncigliano impegnando, tra l’altro, una spesa pari a ben 30 mila euro.

Pare opportuno ricordare che dal 2008, ogni anno, la Asl RmH e l’Arpa Lazio compiono già regolarmente – a costo zero per il Comune di Albano – analisi approfondite relative proprio alla qualità delle acque dei pozzi esterni alla discarica di Roncigliano.
Non capiamo, a questo punto, il senso della delibera dell’Amministrazione Marini visto che la Asl, per le competenze igienico-sanitarie, e l’Arpa, per quelle ambientali, si stanno già occupando con esiti positivi del monitoraggio della qualità della acque dei pozzi esterni alla discarica.

Infine, auspichiamo – conclude la nota di Castri –  che la Conferenza dei Sindaci di bacino proceda, quanto prima, anche nel:
1)    Richiedere alla Regione Lazio, con estrema urgenza (ai sensi del D.Lgs. 59/2005), la riapertura immediata della procedura di Autorizzazione Ambientale B-3694 del 13 Agosto 2009 relativa all’Inceneritore di Albano, per chiederne l’annullamento in virtù di nuove condizioni ambientali ed igienico-sanitarie.
2)    Richiedere al Gestore del Servizio Elettrico, GSE, la copia della Convenzione Preliminare stipulata nel Giugno 2009 tra il CO.E.MA. ed il GSE, che permetterebbe al Consorzio di Cerroni, Acea ed Ama di usufruire dei certificati verdi per l’energia elettrica prodotta dal mega forno brucia rifiuti dei Castelli Romani.
Auspichiamo, ancora una volta, che, in nome dei “principi di trasparenza e legalità  come metodo di governo”, la conferenza di oggi si tenga a porte aperte."

tabella PRECEDENTI: 

   13/12/2012 ALBANO, INCENERITORE: QUANDO SI FA L'IMPOSSIBILE E SI OTTIENE L'INIMMAGINABILE

   11/12/2012 ALBANO LAZIALE INCENERITORE, I SINDACI SOTTOSCRIVONO: BONIFICA E CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA E' DI COMPETENZA DELLA REGIONE

   07/12/2012 ALBANO INCENERITORE: IL NO INC CHIEDE AL SINDACO CHE LA PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI SI TENGA A PORTE APERTE

  06/12/2012 ALBANO INCENERITORE, LITE TRA NO INC E SINDACO DI ALBANO: CARABELLA (PD) CHIEDE UN DIRETTIVO PUBBLICO STRAORDINARIO


 




ALBANO INCENERITORE, NO INC: PARTE LA SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA PER LA RACCOLTA DI FONDI NECESSARI AL RICORSO CONTRO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Le libere sottoscrizioni potranno essere donate  presso la libreria le “Baruffe”  (Piazza Carducci n. 3) di Albano Laziale (tutti i giorni, Domeniche comprese: 9,30 -13,00; 16,30 – 20,00) o presso la Palestra “Domus Gym” (località Fontana di Papa) di Ariccia, in via Innocenzo XII (traversa di via Ginestreto; dal Lunedì al Venerdì ore 8,30 – 21,30; Sabato ore 9,00 – 14,00). Le ricevute delle donazioni saranno, in parte, deducibili dalla prossima dichiarazione dei redditi. 

 

Redazione

Albano (RM) – Il ricorso alla Corte Europea di Strasburgo dei Diritti dell’Uomo e delle libertà Fondamentali (CEDU), messo a disposizione dell’intera comunità dei Castelli Romani nel corso dell’ultimo Corteo No Inc di Sabato 20 Ottobre, è stato sottoscritto, in poco più di tre giorni, da circa 3000 persone.

Doveva essere ed è stato un segnale ulteriore, chiaro e netto, di contrarietà al noto progetto dell’Inceneritore di Albano. Pochissimi giorni fa un’apposita commissione della CEDU ha valutato il ricorso come ammissibile e fondato. Nei prossimi mesi, quindi, vi saranno delle udienze, con tanto di dibattimento.

“La Corte, ora, avrà modo, – Dichiara Daniele Castri referente legale del Comitato No inc di Albano – anche grazie al sostegno delle nostre relazioni tecnico/scientifiche, – prosegue Castri –  di conoscere nel dettaglio il contestatissimo progetto targato Cerroni, Acea ed Ama (Co.E.Ma.), contro cui stiamo combattendo da cinque lunghi anni. La speranza dei cittadini e delle cittadine è tanta. Ma nonostante ciò, alla luce della Sentenza Politica del Consiglio di Stato del 22 Marzo scorso – che il Ministro Clini conosceva tanto presto e tanto bene – l’Inceneritore di Albano risulta ancora definitivamente approvato a livello amministrativo e costituisce, ancora oggi, un pericolo reale e concreto per tutti noi.

Per scongiurare, quindi, il temuto avvio del cantiere per la costruzione dell’impianto, tra pochi giorni il No Inc depositerà un nuovo ricorso giuridico presso la Suprema Corte di Cassazione: il tribunale, secondo il sistema giuridico italiano, di terzo ed ultimo grado della Giustizia. Crediamo sia importante, in questa delicata fase politica ed economica, evitare che il giudizio tanto discusso e tanto discutibile del Consiglio di Stato passi “in giudicato”: ovvero che la sentenza diventi definitiva e non più appellabile.

A maggior ragione dopo le dichiarazioni convergenti delSegretario nazionale del PD Pier Luigi Bersani (“A Roma non accetterò accordi di governo con chi nega in principio la possibilità di utilizzare termovalorizzatori”, 3 Luglio 2012); del Presidente ACEA Giancarlo Cremonesi (“Speriamo che ci si convinca che l'impianto di Albano non e' assolutamente nocivo per la salute e per la qualità dell'aria. Le emissioni saranno monitorate dai cittadini, da istituti specializzati, dall'Università. Lo ripeto ci sarà la massima garanzia del rispetto ambientale”, 4 Luglio 2012); e del Sindaco di Roma Gianni Alemanno (“In relazione al gassificatore di Albano, in realizzazione con il consorzio Ama-Acea-Colari, ci sono delle difficoltà proprio date dalla natura del consorzio. Per questo si è scelto di creare una società in cui Ama abbia la maggioranza. Comunque i lavori continuano”, 21 Novembre 2012).

Per trasformare in realtà questo nuovo “ostacolo giuridico”, da porre sulla strada di chi pretende di speculare sulla nostra salute, abbiamo bisogno però, ancora una volta, dell’aiuto dell’intera comunità dei Castelli Romani. Per questo motivo, lanciamo una sottoscrizione straordinaria per raccogliere i soldi necessari al deposito del ricorso. Sottoscrizione  che durerà fino a lunedì 10 Dicembre 2012 (compreso).

Le libere sottoscrizioni potranno essere donate  presso la libreria le “Baruffe”  (Piazza Carducci n. 3) di Albano Laziale (tutti i giorni, Domeniche comprese: 9,30 -13,00; 16,30 – 20,00) o presso la Palestra “Domus Gym” (località Fontana di Papa) di Ariccia, in via Innocenzo XII (traversa di via Ginestreto; dal Lunedì al Venerdì ore 8,30 – 21,30; Sabato ore 9,00 – 14,00). Le ricevute delle donazioni saranno, in parte, deducibili dalla prossima dichiarazione dei redditi.  Un nuovo atto consapevole di difesa della salute pubblica e dell’ambiente da parte dei cittadini e delle cittadine dei Castelli Romani. – Conclude Castri – Siete tutti invitati, infine, sabato prossimo 1° Dicembre ore 17,00, presso l’aula consiliare del Comune di Genzano, all’incontro pubblico organizzato dall’Associazione Differenzia-Ti del No Inc con la nota Oncologa Patrizia Gentilini, responsabile della “Campagna Nazionale in Difesa del Latte Materno”.

tabella PRECEDENTI:

20/11/2012 ALBANO INCENERITORE, INDAGINI PROCURA DI ROMA: SALTANO LE PRIME POLTRONE. SI DIMETTE L'AMMINISTRATORE DI PONTINA AMBIENTE

21/10/2012 ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

19/10/2012 ALBANO, SABATO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE

    27/09/2012 ALBANO STRISCIONE CONTRO INCENERITORE, NOBILIO: "SE NON CI FOSSE DA PIANGERE VERREBBE DA RIDERE!"

  27/09/2012 ALBANO, STRISCIONE CONTRO INCENERITORE: INCALZA LA POLEMICA DOPO LA RISPOSTA DEL CONSIGLIERE GIORGI (PDL)
  24/09/2012 ALBANO INCENERITORE, FORTINI E NOBILIO SE LE DANNO A SUON DI RESPONSABILITA'… SIA PD CHE PDL AVREBBERO AUTORIZZATO
23/09/2012 ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."
05/09/2012 ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA
22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE
30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"
27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI


 




ALBANO INCENERITORE, INDAGINI PROCURA DI ROMA: SALTANO LE PRIME POLTRONE. SI DIMETTE L'AMMINISTRATORE DI PONTINA AMBIENTE

[ RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI DEPOSITATA IL 19 NOVEMBRE AL COMUNE DI ALBANO RELATIVA LETTERA DI MANLIO CERRONI AL SINDACO NICOLA MARINI ]

 

Castri: "Riteniamo, a questo punto, che sia assolutamente necessario fugare ogni dubbio sul contenuto della missiva di Cerroni al sindaco di Albano Nicola Marini sia di fronte alla cittadinanza, sia di fronte alla stampa ed alla pubblica opinione"

 

Redazione

Albano (RM) – Ieri pomeriggio, lunedì 19 novembre 2012, note agenzie giornalistiche hanno battuto la notizia delle “dimissioni irrevocabili” dell’Amministratore Delegato Unico Francesco Rando della Società Pontina Ambiente srl (Gruppo Co.La.Ri.), di proprietà del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, per “difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti dalla Procura di Roma”. Già giovedì 18 ottobre 2012, e nei giorni a seguire, lo stesso Avvocato Manlio Cerroni era finito al centro d’un’indiscrezione giornalistica (cfr., articolo su L'Espresso di E. Fittipaldi del 25.10.2012) in cui si parlava di “gravi capi d’imputazione”ed, in modo particolare, di “associazione a delinquere, estorsione, truffa, traffico illecito di rifiuti: sono queste le ipotesi di reato di un’inchiesta segreta portata avanti dalla Procura di Roma che sta facendo tremare mezza città …”


A tal proposito, proprio ieri pomeriggio, il Comitato No Inc ha depositato all’Ufficio protocollo del Comune di Albano una richiesta di “accesso agli atti e copia” relativa ad una lettera che sarebbe stata inviata proprio dal monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, al Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, nei giorni immediatamente successivi al noto corteo contro l’inceneritore dei Castelli, sfilato lungo le vie di Albano Sabato  20 Ottobre.
La notizia della lettera è stata rivelata, di persona, dal portavoce ed addetto stampa del Sindaco, Dott. Luca Faenza, ad un noto e stimato rappresentante del No Inc, solo nel pomeriggio di giovedì 15 novembre, ai margini d’un incontro pubblico avvenuto presso Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano, tra rappresentanti del Comitato e Sindaco Marini. Nella lettera il magnate dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, avrebbe palesato tutto il suo disappunto per la partecipazione, al corteo contro l’inceneritore, di alcuni noti sindaci dei Comuni dei Castelli Romani. Comuni, come noto, che sversano i propri rifiuti indifferenziati proprio all’interno della discarica di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale), da settimane al centro delle reiterate e clamorose indiscrezioni giornalistiche.


"Ma perché, ci chiediamo, il Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, ancora non ha reso pubblica la lettera? – Afferma Daniele Castri portavoce del movimento No Inc –  Eppure, – prosegue Castri –  proprio di recente, anche noti attivisti e giornalisti locali hanno denunciato, davanti la pubblica opinione e agli organi giudiziari competenti, le missive “critiche ed intimidatorie” ricevute dall’Avvocato Manlio Cerroni. Riteniamo, a questo punto, che sia assolutamente necessario fugare ogni dubbio sul contenuto della missiva sia di fronte alla cittadinanza, sia di fronte alla stampa ed alla pubblica opinione. – Il rappresentante dei No Inc conclude – Prima di tutto per rendere reali i principi di trasparenza e legalità su cui pretende di fondarsi l’attività dell’Amministrazione Marini. In secondo luogo, perché soltanto attraverso la  condivisione e la circolazione di questo genere di informazioni è possibile uscire, realmente, dal monopolio attuale di gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti ancora legato all’Avvocato Manlio Cerroni ed ancora basato su raccolta indifferenziata, discariche ed inceneritori."

tabella PRECEDENTI:

21/10/2012 ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

19/10/2012 ALBANO, SABATO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE

 




CIAMPINO, LAVORATORI DI AMBIENTE SPA E AMMINISTRAZIONE A CONFRONTO

Redazione

"Lo scorso 11 ottobre, presso la Sala Convegni del Comune di Ciampino, si è finalmente tenuta la tanto attesa Assemblea Pubblica promossa dai lavoratori della società Ambiente  S.p.A e dall’Unione Sindacale di Base (U.S.B.). – Fa sapere in una nota Roberto Pedretti dell’Associazione Rete Sociale Indipendente – Finalmente – prosegue la nota – perché l’utilizzo della medesima sala per tale incontro era stato richiesto dai lavoratori, ma come spesso accade nel nostro comune, con scuse varie ( la rimozione della copertura in eternit  stavolta! ) non era stato concesso. E’ stato necessario il sollecito intervento di Alessandro Porchetta, segretario della sezione ciampinese di Rifondazione Comunista, grazie al quale cittadini lavoratori e amministratori si sono potuti confrontare. Come rappresentanti dell’amministrazione locale erano presenti il vicesindaco Mauro Testa e l’assessore Giovanni Terzulli, i consiglieri di minoranza Alfredo Ferretti e Anna Rita Contestabile, il consigliere De Stefano e lo stesso Alessandro Porchetta, oltre il sottoscritto come rappresentante dell’Associazione Rete Sociale Indipendente. Con rammarico invece non è stata riscontrata la presenza di quelle forze politiche che comunque nel maggio del 2010 avevano partecipato alle elezioni amministrative per la nuova legislatura. Ha aperto il dibattito Teresa Pascucci dell’Unione Sindacale di Base (U.S.B.) che ha confermato la decisione presa dall’attuale amministrazione di vendere l’80 % della quota societaria, pure avendo destato numerosi interrogativi sul futuro dell’azienda e la mobilitazione dei lavoratori preoccupati della perdita della loro occupazione. Ambiente S.p.A. è una società partecipata al 100 % dal  comune di Ciampino ed è nata dalla cessione di ramo dell’ ASP, anch’essa partecipata al 100 % dal medesimo comune. Nel 2011 ha ottenuto il primo premio come il miglior Comune riciclone con il 65 %  di raccolta differenziata e un utile di 400.000 euro. Impiega 270 dipendenti. L’intervento della sig.ra Pascucci è stato mirato ad avere delucidazioni dagli amministratori riguardo al motivo per cui è stato deciso di vendere un servizio gestito totalmente con denaro pubblico e perché si sia deliberata una vendita imminente malgrado la Corte dei Conti ne abbia prorogato i termini a dicembre 2013. A queste prime richieste hanno fatto poi seguito le osservazioni di Valter Del Giovane della Rappresentanza Sindacale Aziendale (R.S.A.) su un ipotetico passo indietro rispetto a tale decisione. A questo punto le risposte sono arrivate direttamente dalle parole dell’amministratore in loco  Giovanni Terzulli, assessore alle Risorse Economiche, alle Risorse Umane, agli Organi Istituzionali, all’Innovazione, alla Partecipazione, ai Rapporti con le società Partecipate e ai Consorzi, il quale ha sottolineato che la decisione non  prende in considerazione la privatizzazione ma solo la vendita che potrà essere fatta ad altre società partecipate o municipalizzate ( ma su questo i lavoratori si sono mostrati alquanto perplessi, come se avessero intravisto un tentativo di abbonamento temporaneo! ). A questo ha aggiunto che la società Ambiente S.p.A. si è scorporata dall’ ASP per il semplice motivo che essendo una società multiservizi, non avrebbe potuto partecipare a gare di appalto per la raccolta dei rifiuti. Oltre a ciò i lavoratori presenti nell’azienda non rischierebbero di perdere il posto perché verrebbero assorbiti dalla nuova società. Inoltre, anche se l’utile ricavato è stato di 400,000 euro, nella casse comunali ne sono entrati solo 29.000. A questo punto si è aperto il dibattito, a momenti pacato in altri con toni più accesi, in cui hanno preso parola la dott.sa Anna Rita Contestabile, consigliere dell’opposizione, che ha ribadito la necessità di una maggiore comunicazione tra amministratori e cittadini-lavoratori; da Daniele Castri, referente legale del coordinamento “No Inc” che ha ribadito la necessità della raccolta differenziata “porta a porta” onde evitare l’apertura di un nuovo inceneritore ad Albano Laziale. A questi poi sono seguiti gli interventi di Alessandro Porchetta, Augusto Candi, e il signor Colombraro. – La nota di Pedretti conclude – L’assemblea si è conclusa con la promessa da parte di Giovanni Terzulli alla Signora Pascucci di non abbandonare i lavoratori di Ambiente S.p.A. e di incontrarli di nuovo per ascoltarne più dettagliatamente le ragioni. Ci auguriamo che ciò avvenga in tempi brevi con proposte soddisfacenti per entrambe le parti.
 




ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA

L'inchiesta è nata dopo una denuncia per violazione del segreto industriale presentata qualche mese fa dai legali della società elvetica. Il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari ha affidato ai carabinieri del Noe l’incarico di accertare i fatti.

In base a quanto denunciato dalla Thermoselect, tra il 2005 e il 2006 vennero contattati da alcune società romane del settore per la vendita del brevetto. La trattativa non andò a buon fine ma poco dopo tempo alcuni ingegneri, depositari dei contenuti dei brevetto, furono assunti a Roma dalle aziende che smaltiscono i rifiuti.

 

Chiara Rai

La Procura di Roma sta indagando su un impianto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani costruito ad Albano Laziale (Castelli Romani). Al centro dell'attività dei PM, in un procedimento al momento senza ipotesi di reato o indagati, la supposizione di un brevetto, del valore di svariate centinaia di milioni di euro rubato alla Thermoselect, società svizzera, che permette di trasformare i rifiuti in energia elettrica e materiale inerte. Sembrerebbe certo che l’impianto sia il costruendo inceneritore di Albano che in sintesi è il fratello gemello dell’impianto di Malagrotta, esattamente della prima linea di Malagrotta che è stata in funzione dalla metà del 2009 fino ottobre 2011 data in cui l’impianto si è fermato in attesa che vengano realizzate altre due linee. L'inchiesta è nata dopo una denuncia per violazione del segreto industriale presentata qualche mese fa dai legali della società elvetica. Il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari ha affidato ai carabinieri del Noe l’incarico di accertare i fatti. C’è poi da dire che un precedente fascicolo era stato già archiviato ed è stato indispensabile il via libera del gip per riaprirlo. In base a quanto denunciato dalla Thermoselect, tra il 2005 e il 2006 vennero contattati da alcune società romane del settore per la vendita del brevetto. La trattativa non andò a buon fine ma poco dopo tempo alcuni ingegneri, depositari dei contenuti dei brevetto, furono assunti a Roma dalle aziende che smaltiscono i rifiuti. Di fatto secondo Pontina Ambiente e Colari di Cerroni il brevetto degli impianti apparterrebbero alla Jfe che ha circa sette impianti in giappone e pare abbia utilizzato in comodato i brevetti Thermoselect che per prima ha brevettato la gassificazione. Ci sarebbero stati in passato altri due impianti realizzati sullo stampo di Malagrotta e Albano: a Karlsruhe in Germania fu realizzato con brevetto svizzero, detenuto dalla società Thermoselect, in seguito fallita. Un decennio prima la stessa tecnologia fu sperimentata a Verbania con esito disastroso perché la magistratura si accorse che le acque furono contaminate e scattarono i sigilli all’intero sito e quell’impianto sperimentale venne demolito. Dunque è giusto che se la società elvetica rivendichi i propri diritti ma le preoccupazioni degli ambientalisti e comitati contro l’inceneritore aumentano: “Thermoselect fa bene a vantare i suoi diritti – dichiara Daniele Castri, membro del Coordinamento “No Inc” –  ma di fatto la tecnologia Thermoselect in Europa non mi risulta sia garante della salute e sicurezza dei cittadini visti i due precedenti in Germania e Verbania. Possiamo quindi affermare che gli impianti di Malagrotta e Albano sono sicuri per la salute?”

ARTICOLI PRECEDENTI:

22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE
30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"
27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
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22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
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RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH

L’analisi approfondita in corso sul “comparto aria” di Roncigliano, s’aggiungerà,  a seguito dell’importante iniziativa avviata dal Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini (e dagli altri nove sindaci di bacino), all’avvio della caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica di Albano (comparto acqua di falda e suolo), nonché alla richiesta d’un nuovo studio epidemiologico dell’area.

 

Alberto De Marchis

Ieri mattina, 18 Luglio,  tre funzionari della Asl Rm-H e quattro tecnici del “Gruppo di Ricerca Sensori” guidati dal Prof. Paolesse, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università di Tor Vergata, hanno proceduto ad un’ispezione “non concordata” all’interno della discarica per rifiuti indifferenziati di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale). Discarica, come noto, di proprietà della Pontina Ambiente del gruppo del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio Cerroni. Alcuni mesi fa, difatti, come ricorderete, a seguito dell’entrata in funzione del VII invaso della discarica di Albano (distante dalla prima abitazione appena 178,5 metri), la qualità dell’aria nei quartieri di Roncigliano, Villaggio Ardeatino, Cancelliera e Montagnano subì un peggioramento tale da causare numerosi episodi di malore tra i residenti, riscontrati anche dai locali pronto soccorsi. La Asl Rm-H di Albano ha ritenuto necessario ed improcrastinabile  l’avvio d’uno studio approfondito sulla qualità dell’aria nei pressi del noto sito di smaltimento di rifiuti dei Castelli Romani. I tecnici del “Gruppo di Ricerca Sensori” hanno proceduto, prima di tutto, ad un’analisi generale del “respiro del vento” (così l’hanno definito) con l’ausilio dell’anemometro: strumento utilizzato per misurare velocità e direzione dell’aria. Subito dopo, mediante il “sistema olfattivo artificiale” – nella versione mobile, chiamato volgarmente nasometro – sono seguiti numerosi campionamenti d’aria sia all’interno sia nell’area immediatamente limitrofa alla discarica. “Questo nasometro, nella versione mobile – dichiara uno dei tecnici – arriva direttamente dal Kennedy Space Center di Cape-Canaveral. E’ stato utilizzato, difatti, dagli scienziati della Nasa, fino allo scorso aprile, nel corso dell’ultima missione spaziale cui ha preso parte anche l’astronauta italiano Roberto Vittori. I sensori  erano localizzati proprio all’interno dei locali della Stazione Spaziale Internazionale per monitorare la qualità dell’aria respirata degli astronauti: rappresentano, al momento, quanto di meglio esiste nel campo scientifico e tecnologico.” L’analisi approfondita in corso sul “comparto aria” di Roncigliano, s’aggiungerà,  a seguito dell’importante iniziativa avviata dal Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini (e dagli altri nove sindaci di bacino), all’avvio della caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica di Albano (comparto acqua di falda e suolo), nonché alla richiesta d’un nuovo studio epidemiologico dell’area. “Dati scientifici, questi, siamo certi, – dichiara Daniele Castri referente legale e membro del Coordinamento “No Inc” –  che ci permetteranno di rendere ancora più efficace, in sede giudiziaria ed amministrativa, la vertenza contro l’inceneritore dei Castelli Romani e contro il VII invaso.” Castri conclude poi: “Nessuno posi la prima pietra!! Il 3, 4 e 5 Agosto – presso la bellissima vigna all’ingresso di Villaggio Ardeatino posta proprio davanti il terrapieno del VII invaso –  si terrà la terza edizione del Dis-Camping: pranzi e cene, dibattiti, proiezioni, mostre e musica per dire no all’inceneritore dei Castelli Romani, no al VII invaso ed a favore della raccolta differenziata porta a porta, della riduzione, del riciclo e del riuso dei rifiuti solidi urbani.”

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