Decreto vaccini, Aula respinge pregiudiziali

 

Il decreto vaccini vede il respingimento in Aula del Senato per alzata di mano delle questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni al decreto sui vaccini. Hanno votato contro le pregiudiziali: FI, il gruppo "Federazione per la Libertà" di Gaetano Quagliariello e il gruppo di Gal. Sul provvedimento potrebbe essere chiesta la fiducia da parte del Governo.

Una scelta contestata – però – fa Forza Italia. "Sarebbe un insulto al Paese – sostiene il capogruppo azzurro al Senato Paolo Romani – un calcio in faccia a chi vuole discutere di questi problemi". Romani chiede così al governo di non porre la fiducia sul decreto. "Si è aperto un dibattito importante nel Paese – sottolinea – e l'Aula deve approfondire". E come "gesto di buona volontà" Romani sottolinea che FI voterà contro le questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni. Pregiudiziali che sono state respinte dall'Aula.

Tra le novità del provvedimento arrivate nella discussione in Commissione l'emendamento che prevede l'istituzione dell'Anagrafe Vaccinale Nazionale, che registrera' la situazione vaccinale degli italiani, e una modifica che prevede vaccinazioni anche per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici.

Tra le modifiche apportate dal passaggio in Commissione a Palazzo Madama, la principale riguarda la riduzione delle vaccinazioni obbligatorie, passate da 12 a 10, ovvero: polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. A queste, poi, se ne aggiungono altre 4 "consigliate" attivamente dalle Asl: anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus.

Diminuite, inoltre, le sanzioni ai genitori che non vaccinano e tolto il riferimento al rischio della perdita di patria potesta'. Tra gli emendamenti approvati nei giorni scorsi, uno prevede la possibilità, per i medici, di somministrare i vaccini in farmacia




Decreto vaccini: ecco la circolare del Ministero della Salute

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Redazione

 

Il Ministero della salute ha emanato una Circolare con le prime indicazioni operative alle Regioni e Province autonome per l’attuazione del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”. La circolare ribadisce che l'obiettivo del decreto legge è di rendere obbligatorie le vaccinazioni nei confronti di malattie a rischio epidemico, al fine di raggiungere e mantenere la soglia di copertura vaccinale del 95%, come raccomandato dall’OMS per garantire la “immunità di gregge”.

Al riguardo è stata sottolineata l’importanza di una stretta collaborazione tra tutte le componenti dell’amministrazione statale e territoriale, e non solo del SSN, al fine di rendere effettivo l’obbligo vaccinale e garantire il bene della tutela della salute, individuale e collettiva. Viene ribadito quanto previsto all'articolo 1 del Decreto legge: le vaccinazioni per le quali è introdotto l’obbligo sono gratuite in quanto già incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza. E si precisa che l’obbligo vaccinale riguarda altresì i minori stranieri non accompagnati, vale a dire i minorenni non aventi cittadinanza italiana o dell’Unione Europea che si trovano per qualsiasi causa nel territorio dello Stato. Il recupero dei non vaccinati o dei vaccinati parzialmente, a cura delle ASL competenti, necessita di una valutazione da parte del sanitario. La ASL territorialmente competente ha un ruolo centrale nella prevenzione e nella verifica dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale e nel percorso che da tale verifica prende avvio.