LIBERTA': L'ANTIDOTO CONTRO IL MALESSERE

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Sara Desirèe Galea

Mi rendo conto che oggi, una serie di idee e sensazioni mi hanno praticamente instradata a ‘’desiderare’’ la libertà, una parola che va conquistata giorno dopo giorno. Pensiamo veramente di sapere cosa sia? Pensiamo veramente di essere liberi?  

La libertà è un cammino interiore che va vissuto ogni istante, è uno stato dell’essere, e deve diventare uno stato mentale, perché la ‘’Libertà’’ è il diritto di difendere se stessi  da qualsiasi interferenza esterna a quella che è la nostra volontà di vivere noi stessi, i nostri desideri, azioni e dunque vita.

Libertà è poter dire ” tu hai sbagliato e tu ne paghi le conseguenze’‘.
È non dover dire sempre e solo ”si va bene così” solo per quieto vivere.
È poter decidere chi deve dirti cosa e in autonomia ascoltare o no.
È poter vivere la vita pensando che questa appartiene solo a te e a nessun altri.
È voler vivere un sorriso perché lo senti e non perché lo vogliono gli altri.
È poter dire ciò che senti in sincerità.
È dare una mano ma … anche poterla ritrarre, se questo fa male a te.
Libertà è voler rispettare gli altri onorando anche se stessi.
È poter pensare ”io sono mia/o” e non devo nulla a nessuno oltre che a me stesso/a.
La libertà al dunque è la volontà di agire  e pensare autonomamente nel rispetto dei valori umani, morali, civili, ideologici, di fede … senza sentirsi costretti dalle volontà o necessità del prossimo di gestire la nostra vita per il proprio piacere, o tornaconto personale.

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Ci s’illude di essere liberi, e finché ci si crede va tutto bene… quando non ci si crede più, va tutto come prima ma ci si sente molto peggio…


Si può ledere, o meglio violare la libertà di un essere umano, anche quando gli si porge un aiuto  che in quel momento non è ben accetto…
Quando in maniera silenziosa si addossa agli altri la responsabilità del benessere della propria vita. …
Quando ci si rende conto che pur non essendo graditi  si continua ad imporre la propria presenza, e relative attenzioni non volute…
Nel mio presupposto la libertà è il valore dei valori, è il volo di un gabbiano nel suo librare nell’aria, è il respiro di vita, la carezza di un pensiero, è la dolcezza, la sensazione di vivere se stesso totalmente. L’impossibilità  di vivere la propria  libertà  cancella ogni orizzonte, senso e gioia di vivere. 
Dove non esiste la libertà esiste la morte di ogni sensazione, e dunque esistenza, facendoci vivere nella percezione di una vita che non ci appartiene e che è, invece,  di chiunque per il suo scopo la programmi al posto nostro.
E’ questo il motivo per cui viviamo nel malessere e vorremmo liberarci della vita, a volte, perché non la sentiamo più nostra, e dunque la rifiutiamo.
Libertà è poter  vivere ogni emozione doni a noi stessi il senso di benessere. 

La libertà  è quindi  il valore che rende la vita una magia, il sogno immagine della stessa, è ciò che dona Amore, perché si può amare solo se si è liberi di farlo, solo se si è coscienti di ciò che sentiamo dentro di noi e vogliamo realizzare in autonomia  gustandone l’essenza.
Una volta pensavo, per sentito dire sinceramente,  che dove iniziasse la mia libertà finisse quella degli altri, mentre poi amando la vita e tutto ciò che la caratterizza ho compreso che dove inizia la mia libertà inizia la libertà di chiunque voglia viverla, perché la libertà individuale non potrà mai scontrarsi con quella del prossimo  se ognuno si concentra sul proprio bene, onorando la propria vita anziché cercando la propria realizzazione in quella degli altri. Il senso della libertà è stato delegittimato nel momento in cui  abbiamo stabilito una comunità che vive in base alle opportunità.

Chiunque ha a disposizione della propria vita una  quantità illimitata di libertà, perché  è la virtù che glorifica l’esistenza umana, la virtù che  insegna all’essere umano il rispetto per se stesso e gli altri educando la mente umana all’idea che l’universo è un firmamento di stelle che brillano di luce propria, e non di quella delle altre stelle. 

Libertà è vivere se stessi senza ledere gli altri.
Non danneggiare, quindi,  significa  vivere in funzione di se stessi, di ciò che ci onora e ci realizza, scegliendo come vivere, come pensare, come agire, e tutto ciò che ne consegue, responsabilità incluse.   In ogni ambito di vita, se noi prima di compiere un’azione ci mettessimo a pensare all’eventualità che a qualcuno la nostra azione non piaccia, dovremmo assolutamente renderci conto del fatto che la nostra esistenza diventerebbe una vita da non vivere, perché tra l’infinità di persone che girano intorno alla nostra realtà ce ne sarà sempre qualcuna che troverà sconveniente, o non lecita, la nostra decisione, o azione, o tali ed eventuali, secondo il proprio giudizio.
Per concludere, la vita è di chi la vive, agli altri si conceda un’unica decisione, amarci o allontanarci…. Volendo potrebbero anche criticarci, pur sapendo che saranno parole fini a se stesse, e che non modificheranno assolutamente il nostro modus vivendi.

Arrivederci alla propri settimana, stessa  rubrica, stessa gioia, ma forse… molto più grande, perché saremo tutti molto più liberi…