Devil May Cry HD Collection, Dante torna su Pc, Xbox One e Ps4

Quando un gioco scrive la storia di un certo periodo del gaming è più che giusto riproporlo in versione rimasterizzata per le generazioni successive di console. Questo è proprio il caso della Devil may Cry Hd Collection, ossia un’edizione che ripropone i primi tre capitoli della serie che hanno reso Dante, il carismatico protagonista che indossa l’iconico cappotto di pelle rossa, un vero simbolo per tutti gli appassionati di videogames. Devil May Cry, al tempo in cui fu lanciato, ossia nel lontano 2001, rappresentava la perfetta incarnazione di un gioco destinato a scrivere la storia. Prodotto da Capcom, una software house che negli anni ’90 aveva già ampiamente contribuito a definire i contorni del mercato e che era destinata a farlo anche in futuro, con il primo capitolo di questa saga la casa nipponica contribuì al grandioso successo dell’era PlayStation 2. Adesso a distanza di 17 anni è arrivata la possibilità di rispolverare questi ricordi, grazie alla HD Collection di Devil May Cry che Capcom ha pubblicato su PS4, Xbox One e PC. Il lavoro svolto dal team di sviluppo, però, non riesce però a rendere il giusto merito all’epicità dei primi 3 capitoli della serie, infatti la HD Collection rappresenta di fatto una versione leggermente ammodernata dell’omonima pubblicazione già arrivata ben sei anni fa sulle console della scorsa generazione (PS3 e Xbox 360). L’aggiornamento tecnico, sostanzialmente relegato all’incremento della risoluzione, risulta essere troppo marginale per giustificare il prezzo di (ri)lancio. Il problema attorno al quale ruota l’intera produzione di questa HD Collection, infatti, risiede nell’aver riproposto tre titoli che non sono stati minimamente rivisti dal punto di vista tecnico. Tutte le cutscenes, dal primo al terzo capitolo, sono rimaste inalterate, accompagnate da una scarsa pulizia delle texture e un’immagine “stretchata” che soprattutto nei sottotitoli e in tutti i testi che supportano l’esperienza si mostra in maniera fastidiosa. Tutte le schermate d’intermezzo, tra cui quella che anticipa ogni livello oppure tutti i menù, comprese le animazioni delle armi – soprattutto quelle del primo capitolo – non hanno subito alcun tipo di modifica e sono state proposte così come erano originariamente.

Il passaggio dalle scene di intermezzo, rimaste in bassa risoluzione, ai momenti di gameplay è visibile, soprattutto perché i secondi godono di una pulizia maggiore, di un tentativo di proporre una risoluzione quantomeno più gradevole: il tutto viene sicuramente supportato adeguatamente da quelli che sono gli fps che assicurano una fluidità al titolo non solo molto alta, ma anche molto stabile, aspetti che non sono da sottovalutare e che danno un valore sicuramente più alto alla saga. Dall’altro lato, però, la telecamera continua ad avere le medesime problematiche che presentavano i Devil May Cry originali, con dei ribaltamenti della visuale che nelle stanze più anguste risultano essere abbastanza fastidiosi. L’immagine, poi, resta a 4:3 quando Dante raccoglierà un oggetto, andando a contrastare i 16:9 delle scene normali con delle bande nere laterali e con un fondale opaco e sfocato. E’ importante segnalare che se la versione PC riesce a offrire una risoluzione in 4K, quella per console non si sposta dai 1080p, confermando che il lavoro svolto non si discosta tantissimo da quanto proposto al pubblico sei anni fa. Complessivamente, per chi volesse lanciarsi in una malinconica “operazione nostalgia”, o per chi avesse intenzione di comprendere e scoprire l’epoca d’oro degli action 3D, giocare alla trilogia di Devil May Cry resta un passaggio obbligato e fortemente consigliato. Quello che però risulta davvero difficile da giustificare è l’operazione commerciale alla base di questa raccolta in alta definizione. È davvero poco comprensibile come, sei anni dopo l’uscita della HD Collection per PS3 ed Xbox 360, il publisher non abbia trovato il tempo necessario a sistemare questi problemi, rendendo la trilogia originale di DMC pienamente godibile anche su questa generazione di console. Se siete appassionati della saga o siete semplicemente intenzionati ad acquistare questo titolo è importante sottolineare che se il capostipite della serie e il suo seguito vanno essenzialmente affrontati con spirito da retrogamer, senza doversi aspettare miracoli grafici, mentre il terzo episodio è ancora oggi godibile senza troppi compromessi. Ma i problemi di questa raccolta sono indipendenti dalla qualità dei titoli che contiene. Capcom si è limitata a prendere una trilogia pubblicata durante la scorsa generazione, ne ha aumentato la risoluzione, ma ha lasciato inalterate le cut-scene e i menù. Tale rimasterizzazione a metà non giustifica il costo pieno del prodotto e potrebbe far storcere la bocca a chi si aspettava una messa a nuovo di una delle serie più importanti del mondo del gaming. Tirando le somme, se avete nostalgia dei primi tre episodi della saga, oppure volete far vedere ai vostri figli come erano i videogames quasi 20 anni fa, questa raccolta fa per voi. Nel caso contrario, se avete già spolpato questi titoli quando uscirono o avete giocato la collection su Ps3 o Xbox 360, il suo acquisto potrebbe sembrare superfluo.

 

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 5,5
Sonoro: 6
Gameplay: 6
Longevità: 6,5

VOTO FINALE: 6

 

Francesco Pellegrino Lise