Bombe negli Usa, Ahmadi Rahadi inneggiava al "fratello Osama Bin Laden"

di Angelo Barraco

New York – Ahmadi Rahami è il 28enne di origine afghana su cui pende l’accusa di tentato omicidio in relazione a quanto accaduto a New York e in New Jersey. L’uomo è stato arrestato a seguito di una sparatoria con la Polizia in cui è rimasto ferito, allo stato attuale però non starebbe collaborando con gli inquirenti e si trova in ospedale. Le indagini in merito al piano criminale messo in atto dall’uomo proseguono senza sosta e dal diario trovato addosso a Rahami emergono frasi che inneggiano al “fratello Osama Bin Laden” o che fanno riferimento a quelle che poi sarebbero state le esplosioni “il boato delle bombe sarà sentito nelle strade”. Vi sono riferimenti a Anwar al-Awlaki, l’imam nato negli USA ma tornato poi nello Yemen dove è divenuto un leader di al Qaeda prima di morire in un raid nel 2011. Riferimenti anche a Nidal Hasan, un medico militare americano di origine palestinese che ha compiuto una strage in Texas, presso la base Fort Hood. Tra le pagine si legge “Inshallah (Se Dio vuole), il boato delle bombe sarà sentito nelle strade, la pistola colpisce la vostra polizia, morte alla vostra oppressione”. Sono emersi ulteriori dettagli in merito al modus operandi di Rahami, in particolar modo sui due cellulari che sono stati utilizzati per innescare i due ordigni a Chelsea, inoltre gli inquirenti hanno individuato un account eBay con il nome “ahmad rahimi” e, a seguito di ulteriori approfondimenti, hanno appurato che da quel contatto era stato acquistato materiale per la costruzione di ordigni esplosivi da un negozio di Perth Amboy in New Jersey e  si ritiene inoltre che l’uomo vi abbia lavorato fino al 12 settembre. Gli ordigni sono stati costruiti con l’ausilio di pentole a pressione piene di esplosivo e con all’interno metallo e palline per rendere letale la deflagrazione. Sulla pentola inesplosa sono state individuate 12 impronte digitali che appartengono a Rahami. Intanto i familiari dell’arrestato hanno rilasciato delle interviste alle tv e giornali americani. La madre della figlia dell’uomo ha riferito a FoxNews che “Odiava l'America e i gay”, altri conoscenti hanno parlato di “un cambiamento nei comportamenti e nelle sue abitudini religiose, avvenuti dopo un presunto viaggio in Afghanistan, suol Paese natale”. Il New York Times riferisce inoltre che nel 2014 era stato denunciato dal padre poiché accusato di essere un terrorista. L’FBI aveva aperto un fascicolo in merito a questa vicenda e l’informazione venne inoltrata alla Joint Terrorism Task Force che avviò un procedimento con il fine di accertare quanto segnalato e interrogò il padre di Rahami che in quella sede però ha ritrattato le precedenti accuse mosse contro il figlio. Andrew Cuomo, governatore di New York, ha riferito alla Cnn che l’uomo “e' andato piu' volte in Afghanistan e in Pakistan, dove si trovava sua moglie, ma al momento non abbiamo prove di legami con l'Isis, i talebani, che possano spiegare il suo comportamento” e che “non ci sono indicazioni della presenza di una cellula terroristica operativa in citta' o nell'area” come detto invece in una prima fase. Il Sindaco di News York ha precisato che non vi sono altri soggetti ricercati per le bombe nel quartiere Chelsea. Chris Bollwage, Sindaco di Elizabeth ha invece riferito che Rahami “non era noto alla polizia”. 
 
Gli avvenimenti. Pochi giorni fa è stato rinvenuto un pacco sospetto nella stazione ferroviaria di Elizabeth in New Jersey. l pacco, rivelatosi poi uno zaino, conteneva cinque ordigni ed era abbandonato in un cestino dei rifiuti nei pressi dei binari del treno. A trovare lo zaino sono stati due uomini che avevano visto fuoriuscire dei fili e un tubo, erano le 21.30 (ora locale), e hanno chiamato immediatamente le forze la polizia. Non sono stati rinvenuti telefoni cellulari ne tantomeno dispositivi utili per il cronometraggio. Sul posto sono giunti gli agenti di Polizia e l’FBI che hanno provveduto nell’esaminare l’ordigno e successivamente lo hanno fatto esplodere. E’ stato compiuto un attento controllo nei cestini dei rifiuti della zona, per verificare l’eventuale presenza di ulteriori ordigni ma non è stato rinvenuto nulla. Il Sindaco Chris Bollwage ha dichiarato “Chiunque lo abbia lasciato nel cestino stava probabilmente cercando di disfarsene. Non e' un'area troppo congesta. A giudicare dalla potenza dell'esplosione, penso che la gente sarebbe stata gravemente colpita o ferita se fosse stata nelle vicinanze” ha aggiunto inoltre “. Si apprende inoltre che gli inquirenti hanno rinvenuto altre tre bombe collegate con dei fili. La notizia è stata riportata dalla Cnn che ha spiegato inoltre che tale ordigno è di tipo “pipe-bomb” ovvero tubo bomba. Il  18 settembre, i ritmi frenetici e dinamici di New York sono stati interrotti da una forte esplosione verificatasi alle 20.30, ora locale, che ha colpito il quartiere Chelsea a Manhattan, davanti al civico 131 West, tra la 23ma strada e la 7ma avenue. Una bomba è esplosa all’interno di un cassonetto, cagionando il ferimento di 29 persone, di cui uno grave. Testimoni raccontano che l’esplosione è stata talmente forte che è stata sentita anche dall’altra sponda del fiume Hudson, ad Hoboken. Secondo quanto riporta Ny Times,si trattava di un ordigno costituito da una pentola a pressione contenente schegge metalliche, fatta appositamente per uccidere. Qualche isolato più avanti, tra la sesta e la settima avenue, è stato rinvenuto un ordigno inesploso simile al primo, con dei fili collegati ad un cellulare. Gli inquirenti hanno rinvenuto anche un terzo pacco sospetto ma successivamente si è rivelato un falso allarme. Indagano gli inquirenti sulla matrice degli attentati e non si esclude al momento nessuna pista. Il Sindaco di New York ha fatto sapere che “non vi sono prove di una connessione terroristica” precisando però che si è trattato comunque di “un atto intenzionale”. Emerge inoltre che l’ordigno inesploso è uguale a quello utilizzato nel 2013 per l’attentato alla maratona di Boston, sarebbero stati inoltre ritrovai due fogli di carta di cui uno bianco e l’altro con delle scritte. Andrew Cuomo, governatore di New York, ha dichiarato che “Le indagini sono ancora ad una prima fase, ma non c'e' alcuna prova al momento che ci sia una connessione con il terrorismo internazionale” aggiungendo inoltre che “come precauzione saranno schierati un migliaio di uomini della polizia e della Guardia Nazionale”.