Roma, Digos nel palazzo occupato dai migranti: caccia alle prove del racket sugli affitti

 


ROMA – Perquisizione della Digos nel palazzo di via Curtatone a Roma, occupato per quattro anni da migranti e sgomberato dieci giorni fa. Gli investigatori sono in cerca di documentazione utile all'inchiesta su un presunto racket sugli affitti all'interno dell'edificio. Sul posto anche la polizia scientifica per documentare lo stato dei luoghi in cui vivevano gli occupanti.

L'ipotesi di posti letto a pagamento riservati a migranti nello stabile di via Curtatone ha determinato l'apertura di un fascicolo, per il momento contro ignoti, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Gli accertamenti hanno preso spunto dal ritrovamento, da parte della Digos, di alcune ricevute di pagamento che hanno fatto sospettare l'esistenza di persone, non si esclude legate ai movimenti per la casa, che potrebbero aver speculato sull'occupazione.

Gli accertamenti sono curati dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. Lo sgombero dell' immobile adiacente la stazione Termini è avvenuto nell'ambito di un'inchiesta, per occupazione abusiva, del pm Eugenio Albamonte.

A piazzale Clodio sono numerosi i procedimenti aperti, in materia di occupazione. Un fenomeno che ha portato, nei mesi scorsi, anche all'avvio di un procedimento contro ignoti per associazione a delinquere, da parte del pm Tiziana Cugini. Nel mirino soggetti che promuovono e gestiscono tali iniziative.




DIGOS, OPERAZIONE CASUAL PEOPLE: 2 ARRESTI E 13 DENUNCE

Redazione

Sora (FR) – Era il 6 gennaio scorso quando un pullman con a bordo circa quaranta tifosi dell’Ostiamare raggiunge la cittadina sorana per la disputa dell’incontro di calcio con la squadra locale.

L’incontro non era ancora iniziato, ma i sostenitori ospiti decidono arbitrariamente di raggiungere un nutrito gruppo di tifosi sorani raggruppati in via Sferracavallo con l’intento di iniziare una pericolosa provocazione.

Di lì a poco scoppiano gli incidenti: dalle parole si arriva ai fatti. Comincia una fitta sassaiola e lo scontro diventa sempre più aggressivo a causa dell’uso di cinte, bastoni ed aste di bandiere usate per colpire gli avversari.

Immediate le reazioni degli uomini della Digos diretti dal Dott. Cristiano Bertolotti che, dopo un’attenta visione delle immagini realizzate dalla Polizia Scientifica, riescono ad individuare gli autori degli scontri.

Due tifosi del Sora sono stati arrestati in “ flagranza differita “ e contestualmente è stata avviata una mirata attività investigativa che ha consentito di denunciare altri tredici tifosi ritenuti responsabili degli scontri.

In particolare sette tifosi del Sora e sei dell’Ostiamare, tutti proposti per l’adozione dei provvedimenti di DASPO, questa mattina sono stati raggiunti dai poliziotti per l’esecuzione di perquisizioni domiciliari disposte dall’Autorità Giudiziaria di Cassino al fine di individuare ulteriori elementi di prova.